Progetti

Corpo amico: donne indignate e ragazzi alle prese con i modelli culturali dominanti

Tutte le città coinvolte nel progetto Uisp "Il corpo amico" partecipano alla manifestazione "Se non ora quando?" del 13 febbraio.
Tutte le città coinvolte nel progetto Uisp "Il corpo amico" partecipano alla manifestazione di domenica. Il 13, istruttrici ed educatrici Uisp sfileranno insieme alle insegnati e agli studenti per rivendicare il diritto ad essere donne: persone con intelligenza, uguali diritti ed opportunità, capaci di esprimere forza e debolezze, spiega dall'Uisp Torino Paola Voltolina - Come sporpertutti porteremo in piazza la dignità del corpo in quanto tale, con i suoi difetti ed i suoi limiti, un corpo bello e sano a qualsiasi età. E' questo il valore aggiunto del progetto Uisp: creare una nuova coscienza civile tra i ragazzi, educandoli alle relazioni tra generi attraverso le potenzialità della pratica motoria. Utilizzeremo anche dei video box per conoscere le loro opinioni in merito. Da donna, prosegue, mi sento offesa, ed in parte responsabile per aver aderito, con l'acquisto di riviste o la visione di programmi tv basati sullo sfruttamento del corpo femminile, ad una certa rappresentazione delle donne...un vero trionfo per l'immaginario maschile.

A Pesaro il progetto ha preso avvio con la visione di un film incentrato sulle violenze domestiche e prosegue in maniera differenziata a seconda degli Istituti coinvolti. Nelle classi dell'artistico stiamo lavorando prevalentemente sull'immaginario analizzando insieme alle esperte dell'Udi, la riproposizione di certi modelli femminili attraverso le foto di moda, le riviste e la pubblicità - spiega Tatiana Olivieri, coordinatrice locale del progetto - In un'immagine la disposizione dei testi, della figura della donna rispetto a quella dell'uomo è indicativa dei diversi ruoli (dominante/recessivo) e dei modelli vigenti. Dopo questa analisi gli studenti realizzeranno dei bozzetti di "immagini amiche delle donne". Con le classi dell'Istituto agrario, quasi tutte a prevalenza maschile, abbiamo proposto dei giochi dai quali è emerso che i ragazzi ragionano per stereotipi: lo sport e il lavoro sono considerate "cose" maschili, mentre ricadono nell'ambito del femminile la cura del corpo, la dolcezza, e la fragilità. Anche i miei ragazzi scenderanno in piazza, io lo farò al fianco dei gruppi LGBTQ, delle donne in nero e dei collettivi femministi locali".

"A Imola parteciperemo alla mobilitazione invitando anche gli uomini ad essere presenti - afferma Riccardo D'Ambrosio, referente locale del progetto - Anche noi dobbiamo prendere posizione nei confronti di questa deriva: è una tematica che ci riguarda appieno e che implica il necessario distacco da un'ottica maschile legata ad utilizzo improprio del corpo delle donne". Con il corpo amico prosegue Alessandra Brunori dell'Uisp Imola, faremo leva sullo sviluppo e sul cambiamento dell'identità dei giovani troppo spesso condizionati dall'idea che vestirsi e presentarsi in una certa maniera sia l'unico modo per fare successo o sedurre un uomo".
 
"A Lamezia Terme insieme a delle professoresse che si occupano di pari opportunità, abbiamo spiegato ai ragazzi le tematiche che andremo a trattare con il Corpo amico: sessismo e linguaggio sessuato, discriminazione verso le donne con cenni anche sul bullismo e sullo stalking - ci dice dall'Uisp Valentina Tropeano - Sono argomenti che conoscono ma che non li toccano in prima persona visto che Lamezia Terme è una realtà piccola e tranquilla dove non si registrano casi di violenza contro le donne. Abbiamo però realizzato una raccolta di articoli di giornali, fatti di cronaca accaduti in Calabria che presenteremo ai ragazzi per renderli consapevoli che il problema c'è, esiste e va affrontato. A questo affiancheremo laboratori in piscina, e esercizi per sviluppare la fiducia tra sessi".

"Anche a Trieste il progetto è stato accolto con entusiasmo, soprattutto tra le insegnanti che lo ritengono un'ottima opportunità di formazione e investimento sulle generazioni future", ci dice la referente Alessandra Scarcia. "Per ora abbiamo svolto due incontri, somministrato un questionario e attivato, come da programma, la break dance". Fabrizia Mencarelli, dell'Uisp Orvieto sostiene la mobilitazione del 13: "in un contesto del genere, di sdegno profondo, diventa ancor più importante insistere sul terreno dell'educazione ai sentimenti e al rispetto, cosa che stiamo facendo attraverso proposte diversificate che vanno da percorsi di espressione motoria, allo yoga, a conferenze, e elaborati grafici sul tema della corporeità".
(S.S.A.)

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
CONTATTI

Ufficio progetti - Sede Uisp Nazionale
L.go Nino Franchellucci, 73 00155 Roma
Tel.: +39.06.43984350 - 345 - 346
Fax: 06.43984320
e-mail: progetti@uisp.it