Progetti
Percorsi Indysciplinati: il progetto Uisp a Reggio Emilia
“Percorsi Indysciplinati” è il progetto dell’Uisp nazionale, realizzato con il sostegno della legge 383 di promozione sociale e rivolto agli adolescenti, che intende contrastare sedentarietà e abbandono sportivo attivando processi di socializzazione e integrazione attraverso lo sviluppo di 10 laboratori per la pratica di sport di strada nella scuola e nell’extrascuola, ad opera di gruppi di ragazzi e ragazze affiancati da operatori Uisp. Le città coinvolte sono Barletta, Bergamo, Genova, Lanusei, Messina, Padova, Pisa, Reggio Emilia, Torino e Trieste.
A Reggio Emilia il comitato Uisp sta collaborando con tre scuole, Filippo Re, Antonio Zanelli e Nobili, coinvolgendo in tutto 14 classi, dalle prime alle quinte, raggiungendo quindi tutte le età degli istituti superiori. “I ragazzi svolgono l’attività nella palestra della propria scuola in orari curricolari – spiega Daniela Prandi, coordinatrice locale del progetto Percorsi Indysciplinati - I nostri operatori sportivi sono coadiuvati da un operatore dell’Uisp Bologna per lo skate e il parkour e dall’associazione Ant Work, che ci aiuta per la documentazione video e fotografica del progetto”.
I laboratori attivati sono parkour, skate e giocoleria: “I ragazzi partecipano a tutte le attività, e alcuni partecipano anche alla realizzazione della documentazione multimediale, assistendo l’associane Ant Work. Con l’arrivo della primavera inizieremo a fare attività anche all’aperto, usufruendo di uno spazio che gestiamo insieme ad altre realtà, per permettere ai ragazzi di sperimentare al meglio skate e parkour”.
Jessica Incerti Telani è una delle operatrici dell’associazione Ant Work che realizza la documentazione delle attività sportive: “Io aiuto e affianco i ragazzi nella parte relativa alla documentazione del lavoro effettuato. Una volta a settimana incontro le classi, e ogni volta alcuni di loro lavorano al mio fianco per aiutarci nella realizzazione dei materiali fotografici e video. Utilizzano sia gli smartphone che le nostre telecamere professionali. Al momento i materiali vengono tutti caricati sulla pagina Facebook del progetto. Ad aprile inizieremo una seconda parte del lavoro in cui insegneremo anche nozioni di montaggio. Ho visto un’ottima partecipazione alle attività, la risposta è positiva: i ragazzi sono carichi e propositivi, è interessante anche per noi seguirli nella attività e prendere parte ai laboratori, la loro creatività può emergere ed esprimersi liberamente”. (E.F.)
A Reggio Emilia il comitato Uisp sta collaborando con tre scuole, Filippo Re, Antonio Zanelli e Nobili, coinvolgendo in tutto 14 classi, dalle prime alle quinte, raggiungendo quindi tutte le età degli istituti superiori. “I ragazzi svolgono l’attività nella palestra della propria scuola in orari curricolari – spiega Daniela Prandi, coordinatrice locale del progetto Percorsi Indysciplinati - I nostri operatori sportivi sono coadiuvati da un operatore dell’Uisp Bologna per lo skate e il parkour e dall’associazione Ant Work, che ci aiuta per la documentazione video e fotografica del progetto”.
I laboratori attivati sono parkour, skate e giocoleria: “I ragazzi partecipano a tutte le attività, e alcuni partecipano anche alla realizzazione della documentazione multimediale, assistendo l’associane Ant Work. Con l’arrivo della primavera inizieremo a fare attività anche all’aperto, usufruendo di uno spazio che gestiamo insieme ad altre realtà, per permettere ai ragazzi di sperimentare al meglio skate e parkour”.
Jessica Incerti Telani è una delle operatrici dell’associazione Ant Work che realizza la documentazione delle attività sportive: “Io aiuto e affianco i ragazzi nella parte relativa alla documentazione del lavoro effettuato. Una volta a settimana incontro le classi, e ogni volta alcuni di loro lavorano al mio fianco per aiutarci nella realizzazione dei materiali fotografici e video. Utilizzano sia gli smartphone che le nostre telecamere professionali. Al momento i materiali vengono tutti caricati sulla pagina Facebook del progetto. Ad aprile inizieremo una seconda parte del lavoro in cui insegneremo anche nozioni di montaggio. Ho visto un’ottima partecipazione alle attività, la risposta è positiva: i ragazzi sono carichi e propositivi, è interessante anche per noi seguirli nella attività e prendere parte ai laboratori, la loro creatività può emergere ed esprimersi liberamente”. (E.F.)
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