Progetti

Pinocchio: la formazione che promuove inclusione

Si è concluso il percorso formativo del progetto, per cui sono state sperimentate nuove formule e modalità. Intervengono M. Lanzetta, G. De Ruggieri e M. Proto

"Pinocchio: Cultura, sport, partecipazione civica e social network contro le discriminazioni per una maggiore inclusione sociale” è il progetto nato per sviluppare azioni di cittadinanza attiva e di sensibilizzazione, contro xenofobia e discriminazioni nei processi di inclusione che caratterizzano le società contemporanee. L'Uisp è uno dei partner e si è occupata, in particolare, dell'organizzazione e gestione dei percorsi formativi, rivolti ad operatori sportivi delle ASD di quattro città (Genova, Bologna, Roma, Caserta) e laboratori scolastici per i ragazzi delle scuole superiori. Entrambi i percorsi sono stati tenuti da formatori Uisp che sono stati Antenne territoriali contro le discriminazioni nell'ambito del progetto SportAntenne: li abbiamo intervistati per tracciare un bilancio dell'esperienza.

Massimo Lanzetta, regista, attore e operatore Uisp, è uno dei formatori e l'ideatore della formula del "Campo dei miracoli": un approccio laboratoriale che coinvolge i partecipanti da un punto di vista emotivo, per far emergere vissuti significativi, storie di vittime e testimoni di discriminazioni, ma anche un piccolo dizionario metropolitano di parole e azioni antirazziste. "La capacità dimostrata dall’Uisp in questa circostanza di aprire all'innovazione rispetto alle modalità di formazione ha dato ottimi risultati - dichiara Lanzetta - l'obiettivo era realizzare momenti formativi che fossero il meno possibile frontali. Il campo dei miracoli nasce per creare nuove forme di coinvolgimento su temi difficili, come quelli di razzismo e discriminazione, è la rimodulazione di una tecnica teatrale, che dà vita a forme di scambio costanti tra i partecipanti per far emergere più verità possibile, coinvolgendoli completamente".

La formula scelta per far emergere storie di discriminazioni, agite o subite, ha dovuto essere rimodulata a causa della pandemia che ha costretto l'Uisp a tenere una parte dei corsi in modalità a distanza: "A Roma e Caserta, inizio 2020, abbiamo potuto applicarlo in presenza, mettendo al centro i corpi dei partecipanti, mentre a Genova e Bologna abbiamo realizzato una versione a distanza, dando origine a risultati diversi ma riuscendo a mantenere un alto livello di coinvolgimento e partecipazione - prosegue Lanzetta - Il campo dei miracoli ha debuttato in questa occasione ma ha contaminato immediatamente anche gli altri percorsi formativi, che hanno in parte acquisito questa metodologia, con interventi che hanno piantato i primi semi di una modalità operativa e di relazione con le persone diversa rispetto a quella solamente frontale".

Nei prossimi giorni verrà presentato un video, realizzato da FanPage, media partner di Pinocchio, in cui vengono raccontati in pochi minuti i progetti e l'approccio Uisp contro razzismo e discriminazioni, utilizzando lo sport come strumento di conoscenza e accoglienza. Verrà anche realizzato un toolkit innovativo, con una forma drammaturgica, partendo da alcuni personaggi del Pinocchio di Collodi ma riletto in modalità trasversale, in base a quanto emerso dai laboratori e all'esperienza Uisp nell'ambito dell'accoglienza attraverso lo sport. 

Nel percorso formativo sono state affrontate anche questioni legali, grazie al contributo di Marco Proto, avvocato immigrazionista e dirigente Uisp Caserta: "E' stato difficile adattare la formazione per la versione on line - racconta Proto - abbiamo lavorato parecchio ma il risultato è stato positivo: a Genova e Bologna abbiamo avuto oltre 35 iscritti e tutti i partecipanti si sono dimostrati soddisfatti e interessatiIn entrambe le formule abbiamo cercato di sviluppare nuove modalità per far intervenire e interagire il più possibile i partecipantiIn particolare nella formazione per gli operatori abbiamo notato grande attenzione in quei partecipanti che avevano già avuto esperienze in circuiti antirazzisti, rispetto ad altri per cui il tema era meno conosciuto".

Tutti i formatori Uisp vengono, infatti, da una lunga esperienza nel campo dell'inclusione attraverso lo sport, così come Giuseppe De Ruggieri, dirigente Uisp Matera e tra i promotori dei Mondiali Antirazzisti al sud: "E' stata un'esperienza interessante e avvincente - racconta - sono impegnato in prima persona da trent’anni contro le discriminazioni e lavorare per questo progetto mi è piaciuto molto. L'Uisp con la sua presenza capillare sul territorio può dare un contributo enorme  all’inclusione attraverso lo sport, perchè utilizza un linguaggio universale, che permette una conoscenza diretta tra le persone. Pinocchio ha scelto di sperimentare una formula innovativa, anche di fronte al passaggio dalla formazione in presenza a quella on line degli ultimi due appuntamenti. Un ringraziamento va all'ufficio progetti Uisp che ci ha supportato nel migliore dei modi: il risultato è stato positivo, ci ha sorpresi e arricchito. Spero che il lavoro su questo argomento venga condiviso nei comitati Uisp, magari integrandolo nel futuro con nuove attività in presenza". 

Il progetto è stato promosso da CEFA-Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura Onlus, con A Sud Ecologia e Cooperazione Onlus, LUNARIA, Arci Comitato regionale Liguria, ARCI Caserta, Comune di Bologna, Area Nuove cittadinanze, inclusione sociale e quartieri – Ufficio Nuove cittadinanze,  Arci Culture Solidali – ARCS. Il progetto è finanziato dall'AICS-Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo. (Elena Fiorani)

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