Progetti

Promuovere uno sport amatoriale accogliente e inclusivo

E' l'obiettivo del progetto europeo Match-Sport (Make Amateur Sport Tolerant and Eliminating Racism and Discrimination). Nei giorni scorso un incontro in Grecia

 

Giovedì 26 e venerdì 27 settembre si è tenuto a Neo Propontida, in Grecia, il secondo incontro del progetto Match-Sport (Make Amateur Sport Tolerant and Eliminating Racism and Discrimination), di cui l'Uisp è partner. Il progetto è coordinato da EFUS- Forum europeo per la sicurezza urbana, e supportato dal programma Erasmus+ Sport. L’incontro è stato organizzato all’interno del Municipio e in questa due giorni di lavoro il gruppo di partner ha condiviso una serie di importanti riflessioni sul tema della violenza discriminatoria nello sport di base.

Per l'Uisp erano presenti Carlo Balestri, responsabile politiche internazionali Uisp, e Daniela Conti che fanno parte del gruppo di esperti europei che ha relazionato sullo stato dell’arte del tema in questione: “Il lavoro di ricerca svolto in questi mesi – ha dichiarato Daniela Conti - ha evidenziato come in Italia non esista un sistema di monitoraggio riguardo a episodi di violenza discriminatoria nello sport di base. A parte le notizie che escono sui giornali (soprattutto locali) e le segnalazioni dei nostri tecnici di base, non si riesce a misurare quanto ampio sia questo fenomeno e ovviamente non si può effettuare un’analisi su crescita/decrescita degli episodi”.

Dalla discussione è emerso come negli altri paesi che hanno approntato dei sistemi di monitoraggio (Germania, Portogallo, Francia), il fenomeno sia in preoccupante crescita anche fra gli adolescenti. “Colpisce – dichiara Carlo Balestri – come in tutti i paesi europei si sia espressa preoccupazione rispetto al fenomeno della violenza fra i genitori mentre assistono alle partite e competizioni dei figli: insulti verbali agli avversari (anche usando linguaggi razzisti) e all’arbitro, contestazioni pesanti anche nei confronti del proprio allenatore. Un mondo, quello dello sport di base, che non riesce più ad essere luogo di socializzazione e inclusione”.

Da questa prima analisi è emersa la necessità degli strumenti che verranno elaborati con il progetto, destinati sia ai tecnici e dirigenti delle associazioni sportive, che ai funzionari delle municipalità impegnate nel progetto. In Italia il comune di Maranello e quello di Loano da anni si impegnano per promuovere delle carte etiche e dei progetti di città sicure e inclusive. L'Uisp contribuirà attivamente alla stesura di tutti i materiali e nel 2020 parteciperà ad una serie di attività ed eventi organizzati dalle due municipalità coinvolte per la promozione dei kit di formazione e degli altri materiali elaborati.

L’incontro in Macedonia è stato anche una importante occasione per visitare alcuni impianti sportivi di base e parlare con i giovani che praticano sport, ascoltando dalla loro voce se e quali problemi affrontano come atleti: insulti da parte di altre squadre, violenza sugli spalti, esclusione dal mondo sportivo per motivi legati all’orientamento sessuale, al genere o al colore della pelle.

Il prossimo incontro è previsto nel mese di febbraio a Liegi: verranno presentati i materiali prodotti e organizzati gli eventi nazionali, e si terà l'incontro con il Fan coaching belga, associazione che si occupa di prevenzione della violenza e del razzismo nel mondo ultras attraverso progetti sociali. Con questa associazione l'Uisp, attraverso Progetto Ultrà, ha collaborato nell’organizzazione delle Fan Embassy per gli europei del 2000 e una loro delegazione ha partecipato per diversi anni ai Mondiali Antirazzisti.

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
CONTATTI

Ufficio progetti - Sede Uisp Nazionale
L.go Nino Franchellucci, 73 00155 Roma
Tel.: +39.06.43984350 - 345 - 346
Fax: 06.43984320
e-mail: progetti@uisp.it