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Uisp Friuli Venezia Giulia per una nuova mobilità sostenibile

La Regione, Uisp e Fiab (Federazione amici della bicicletta) hanno presentato la nuova strategia per potenziare la mobilità lenta
Una maggiore programmazione e un costante investimento di risorse nella sicurezza stradale, con l'obiettivo di eliminare tutti i punti con maggior incidentalità e potenziare la mobilità lenta. E' l'impegno che l'assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro ha condiviso con i rappresentanti dell'Uisp Friuli Venezia Giulia, Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) e Legambiente, definendo alcune priorità per lo sviluppo di una mobilità nuova, maggiormente orientata all'utilizzo della bicicletta, all'intermodalità con il trasporto pubblico locale e al potenziamento della sicurezza ciclo-pedonale urbana. 

A fare da bussola nell'individuazione delle aree di intervento sarà Mitris, il sistema integrato di monitoraggio del rischio da incidente stradale, che consente l'individuazione dei punti critici della rete stradale e il rilevamento delle cause comportamentali più frequenti connesse agli incidenti e dei costi sanitari e sociali. I dati del monitoraggio hanno messo in evidenza che l'81% degli incidenti più gravi avviene in ambito urbano. Da qui la necessità di impegnare la maggior parte delle risorse disponibili nella tutela della cosiddetta "utenza debole", vale a dire pedoni e ciclisti. Federico Zadnich, coordinatore regionale Fiab, Andrea Wehrenfennig, responsabile infrastrutture di Legambiente regionale e Elena Debetto, presidente Uisp Friuli, sottolineano la necessità di intervenire in particolare sulla sicurezza ciclo-pedonale degli assi di scorrimento veloce nei tessuti urbani più densi, con isole di attraversamento pedonale, restringimenti di carreggiata o nuove piste ciclabili. Aspetti che potranno essere potenziati, secondo Santoro "incidendo anche sulla cultura dei progettisti, promuovendo la formazione dei tecnici comunali, ma anche quella degli utenti, favorendo l'integrazione tra Tpl e bicicletta o i percorsi ciclabili casa - lavoro". Tra i nuovi atti di programmazione regionale che imprimeranno un sostegno ed una maggiore attenzione ai temi della sicurezza, l'assessore Santoro evidenzia l'inserimento nel Piano paesaggistico regionale di una specifica Rete della mobilità lenta, che comprende un "catasto" delle piste ciclabili regionali. 

Come spiega Santoro, la Regione intende "promuovere un aggiornamento della normativa regionale sulla sicurezza stradale affinché percepisca nuovi principi sulla mobilità sostenibile", continuando nel frattempo ad investire risorse per completare i progetti inseriti nella graduatoria del bando per la realizzazione di zone 30 nei centri abitati. Finora sono stati finanziati nove progetti che interessano undici comuni per un contributo complessivo di 1,1 milioni di euro. "Con il prossimo bando metteremo sul piatto 2 milioni di euro - conferma Santoro - con l'obiettivo principale di intervenire sui punti della viabilità che presentano la maggiore incidentalità stradale". (Fonte: Adnkronos)

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