Progetti
Uisp per i diritti con il progetto Unmasking the big Secret
L’impegno Uisp contro le discriminazioni e l’omofobia, si esprime anche a livello europeo attraverso il progetto “Unmasking the big secret”, di cui l’Uisp è partner. Venerdì 8 gennaio si è tenuto ad Amsterdam il primo incontro del progetto, finanziato dall’Unione europea e inserito nel programma Erasmus plus, per l’Italia era presente Lisa Sella, coordinatrice nazionale del progetto e Consigliere nazionale Uisp. “L’obiettivo del progetto è il contrasto all'omofobia nello sport a partire dal calcio - dice Lisa Sella - Si è scelto questo sport perché molto seguito e in grado di garantire un’ampia cassa di risonanza. Lavoreremo in sinergia con diversi partner europei per realizzare azioni che aiutino ad abbattere alcune barriere all’interno del contesto calcistico. I nostri partner hanno tutti una competenza specifica sul tema dell’inclusione lgbt attraverso lo sport, noi siamo l’unica realtà che si occupa di sportpertutti, ma la nostra grande attenzione alle potenzialità inclusive dello sport, in ogni ambito, ci ha fatto entrare in questo gruppo”.
I paesi rappresentati, oltre all’Italia, sono Francia, Germania, Inghilterra e Olanda: “Si tratta di quei Paesi in cui il calcio è più giocato e seguito - continua Sella - ma vorremmo coinvolgere quante più nazioni possibile. Strada facendo presenteremo le azioni che verranno realizzate, ma segnalo che siamo alla ricerca di storie da raccontare. Storie di discriminazioni ma anche di inclusione, che raccontino come è vissuto questo tema nelle varie realtà ed aiuti ad evidenziare differenze o elementi comuni”.
Chi vuole collaborare al progetto raccontando la sua storia può scrivere a lisa.sella@uispsettimocirie.it.
“Nel calcio maschile il pregiudizio è molto forte - conclude Lisa Sella - a volte i calciatori sono obbligati, per questioni legate a sponsor e immagine, a non vivere il loro vero modo di essere, fingendo continuamente. Noi vorremmo mettere in discussione questi atteggiamenti e favorire la libera espressione di tutti gli sportivi, partendo dal calcio”. (Elena Fiorani)
I paesi rappresentati, oltre all’Italia, sono Francia, Germania, Inghilterra e Olanda: “Si tratta di quei Paesi in cui il calcio è più giocato e seguito - continua Sella - ma vorremmo coinvolgere quante più nazioni possibile. Strada facendo presenteremo le azioni che verranno realizzate, ma segnalo che siamo alla ricerca di storie da raccontare. Storie di discriminazioni ma anche di inclusione, che raccontino come è vissuto questo tema nelle varie realtà ed aiuti ad evidenziare differenze o elementi comuni”.
Chi vuole collaborare al progetto raccontando la sua storia può scrivere a lisa.sella@uispsettimocirie.it.
“Nel calcio maschile il pregiudizio è molto forte - conclude Lisa Sella - a volte i calciatori sono obbligati, per questioni legate a sponsor e immagine, a non vivere il loro vero modo di essere, fingendo continuamente. Noi vorremmo mettere in discussione questi atteggiamenti e favorire la libera espressione di tutti gli sportivi, partendo dal calcio”. (Elena Fiorani)
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