Progetti

"Un alunno/a omofobo va accolto o integrato?"

Proseguono i laboratori del progetto Uisp Differenze nelle scuole di tutta Italia: si riflette e ci si interroga

 

Il progetto "Differenze - Laboratori sperimentali di educazione di genere nelle scuole medie superiori per contrastare la violenza sulle donne" coinvolge 700 giovani delle scuole superiori, in 14 città d'Italia, protagonisti di un percorso di formazione, crescita, socializzazione. Il progetto è entrato nel vivo con i percorsi formativi e informativi e con i laboratori sportivi e corporei inseriti nel Piano triennale dell’offerta formativa delle scuole. Nel mese di ottobre si sono svolte le conferenze stampa di presentazione del progetto in diverse città italiane tra cui Cremona, Cassano IonioMartina FrancaMelfiLanuseiPisa, Melfi. Il 13 dicembre si è svolta la presentazione a 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨, alla presenza degli ospiti del Centro antiviolenza di Trento della rete D.i.Re Donne in rete contro la violenza. Nei prossimi giorni, ci sarà il primo incontro con i ragazzi e le ragazze del Liceo da Vinci, per accompagnarli verso un'accettazione più ampia della diversità. GUARDA IL SERVIZIO DI TRENTINO TV

Proseguono, intanto, le attività nelle scuole in cui il progetto ha già mosso i primi passi. All'istituto Primo Levi di Torino, si è svolto nella mattinata del 14 dicembre un laboratorio sulla comunicazione, attraverso la creazione di un gioco sportivo natalizio con ruoli, regole, obiettivi e squadre. I ragazzi e le ragazze hanno partecipato entusiasti alle attività proposte dai social media manager e dalla tutor del progetto. Il 13 novembre i ragazzi e alle ragazze della 2C dell'ISIS Carducci-Dante Trieste hanno incontrato per la seconda volta Stefania Maraspin, psicologa dello sport, con Uisp Trieste, affrontando il tema dei ruoli dell'uomo e della donna nel mondo sportivo, dalle Olimpiadi dell'Antica Grecia fino ad oggi. Ospite l'atleta Alice Trevisan, che ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza da azzurra di rugby. Al Liceo Artistico G. De Chirico di Torre Annunziata, in Campania, il laboratorio "Le differenze di genere e l'arte" degli ultimi giorni ha aiutato a riflettere ragazzi e ragazze su come conmportarsi nei confronti di chi crea diversità e si oppone con violenza. "Un alunno/a omofobo/a va accolto/a o integrato/a?", si sono chiesti gli studenti con l'aiuto di Paolo Valerio, professore di Psicologia Clinica e presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere, rovesciando la prospettiva da cui in genere si analizza la tematica.  
 
I ragazzi e le ragazze dell'Isis Carducci-Dante di Trieste, con il Centro Antiviolenza GOAP - Trieste, hanno ragionato su cosa voglia dire la parola differenza. Diversi gli spunti di riflessione emersi: se esistono giocattoli per "maschietti" e per "femminucce"; se ci sono standard di bellezza ai quali ci sentiamo obbligati a tendere; quali sono le forme di violenza e dove nascono. Il 10 dicembre, gli alunni dell'istituto Abramo Lincoln di Enna hanno incontrato Anna Lattuca, ex giocatrice di pallamano di Serie A ed attualmente dirigente di Assist, con la collaborazione dell’Associazione Antiviolenza Sandra Crescimanno e con la referente per l’Uisp del progetto Rosalia Manno. I ragazzi hanno seguito con molta attenzione ed interesse le esperienze raccontate, supportate anche da diversi filmati di atlete che hanno denunciato atti gravi di molestie sia di carattere fisico che piscologico.
 
Tra i banchi delle classi 4AF e 4MT del Liceo artistico sStatale Mario Festa Campanile di Melfi, invece, "Differenze" ha preso vita con il gioco, in una giornata di attività di “role playing”. Gli alunni e le alunne si sono cimentati in attività che hanno stimolato un lungo e interessante confronto sul tema della violenza, soprattutto psicologica cui, purtroppo, si assiste tra i giovani e le giovani adolescenti. Role playing e formazione esperienzale sono state al centro delle attività portate avanti anche dai  ragazzi dell'istituto Erodoto di Thurii - Cassano I, con il supporto della psicologa Maria Francesca Papa di People & Business. Sono state simulate delle situazioni di discriminazione facilmente ritrovabili nella vita quotidiana, per lavorare sull'empatia e sulla comprensione. I laboratori di role playing si sono svolti anche presso il Liceo Sofonisba Anguissola di Cremona, all'istituto Primo Levi di Torino, all'Istituto Leonardo da Vinci di Lanusei.
 
Le classi 2C e 3F indirizzo Comunicazione del Liceo Sofonisba Anguissola di Cremona hanno conosciuto Francesco Lazzari, tutor di Uisp Cremona, che li affiancherà durante la realizzazione della campagna di comunicazione.  Gli studenti e le studentesse si sono cimentati/e nell’attività di brainstorming, coinvolgendoli/e in un intenso lavoro di gruppo sfruttando molteplici associazioni di idee. La finalità è fare emergere diverse possibili alternative ampliando la capacità di pensare in modo critico dei giovani e delle giovani applicandole e implementandole nel progetto. Il laboratorio di comunicazione prende vita anche all'Istituto Primo Levi di Torino, con i social media manager e la tutor di progetto del comitato Uisp Torino. I ragazzi e le ragazze delle classi 3QV e 3F dell' IISS Leonardo DA VINCI di Martina Franca si sono invece cimentati nel laboratorio di movimento corporeo condotto da Ruben Magno. Il movimento corporeo è diventato così un mezzo per conoscere se stessi, i propri punti di forza, le proprie debolezze, ma anche l'altro\a in quanto differente.  (A cura di Chiara Feleppa)

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