Comitato Territoriale

Ravenna-Lugo

Defibrillatori, prorogato al 01 Luglio 2016 l’obbligo di dotazione

Come già anticipato da più parti, ma non ancora ufficiale sino a poche ore fa,  è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale del 11/01/2016 firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, di concerto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che sancisce il rinvio di sei mesi dell'entrata in vigore dell'obbligo di dotazione dei defibrillatori (DAE) per le Associazioni Sportive Dilettantistiche. Obbligo che slitta così al 1° Luglio 2016.

Il decreto del Ministro della Salute Renato Balduzzi del 24 Aprile 2013 fissava infatti a fine Gennaio 2016 la decorrenza dell’obbligo per le associazioni sportive dilettantistiche di garantire, durante allenamenti e gare, la disponibilità di un defibrillatore e la presenza di una persona debitamente istruita e formata ad utilizzarlo. Ora questo termine è stato prorogato di sei mesi.

Si è dunque verificato quello che molte associazioni auspicavano. «La salute e la sicurezza sono obiettivi prioritari nei confronti di chi pratica attività sportiva. Alle condizioni dettate dal decreto Balduzzi – spiega Daniela Sbrollini, deputata del Pd e vicepresidente della Commissione Affari sociali alla Camera che nei giorni scorsi aveva presentato un emendamento per spostare l’obbligo di dotazione – si sarebbero creati migliaia di contenziosi che avrebbero danneggiato la continuità dell’attività sportiva delle realtà dilettantistiche. La normativa attuale prevede alcune lacune non ancora risolte». L’intenzione è di «consentire al governo di risolvere le controversie e implementare quanto già previsto dalla legge».

Il decreto Balduzzi obbligava le società sportive professionistiche a dotarsi di defibrillatori entro sei mesi dalla sua entrata in vigore (nel luglio 2013), mentre alle circa 110 mila società dilettantistiche potenzialmente interessate dal provvedimento aveva concesso 30 mesi. Il termine ultimo sarebbe dunque scaduto il 20 Gennaio 2016. Tra una Regione e l’altra tuttavia si sono verificate disparità. Basti pensare che la Toscana aveva anticipato a Gennaio 2015 il termine per l’acquisto dei defibrillatori, ma è stata costretta dalle difficoltà delle società a posticiparlo a Ottobre 2016. Alcune Regioni, poi, hanno adottato il criterio di un defibrillatore per ogni società sportiva, altre invece come il Trentino Alto Adige prevedono una dotazione solo per gli impianti sportivi e obbligano le società che li utilizzano a garantire la presenza di operatori formati.

Uno dei nodi principali da risolvere è proprio questo, come spiega Tiziano Pesce, responsabile nazionale del tesseramento Uisp: «La proroga sarà opportuna se davvero servirà a fare esprimere in tempi rapidi il Ministero su tutti i punti ancora lacunosi per il nostro mondo sportivo dilettantistico. Speriamo non sia l’ennesima proroga per spostare una scadenza, un problema. C’è una certa confusione – aggiunge il dirigente Uisp – su chi abbia l’obbligo di acquistare e gestire gli apparecchi salva-vita. La normativa non definisce in modo specifico che debba essere il proprietario dell’impianto a farlo». Su questo punto l’onorevole Sbrollini dice: «Pensiamo debbano essere i proprietari oppure i gestori delle strutture ad acquistare, installare e monitorare i defibrillatori all’interno delle aree sportive e non le varie società che utilizzano gli stessi spazi, in modo da garantire 24h su 24 la presenza di un defibrillatore nella struttura anche in momenti diversi dalle competizioni e dagli allenamenti».

Le società di base continuano ad essere disorientate anche su altre questioni: «Il cittadino sportivo, amatore, dilettante la cui salute non ha un valore inferiore a quello dell’atleta agonista – spiega ancora Tiziano Pesce – non ha ancora capito cosa fare nel caso di attività in ambiente, in movimento (ciclismo, podismo, canoa, ecc…), quelle che si stanno sviluppando molto negli ultimi anni». Altro tema molto delicato, riguarda le attività cosiddette a basso impatto cardiocircolatorio. Il decreto Balduzzi esclude dall’obbligo di dotarsi di defibrillatore le associazioni sportive che organizzino quel tipo di attività. «Ma il decreto – aggiunge Pesce – parla di attività a basso impatto cardiocircolatorio “e sport assimilabili”, che vuole dire tutto e niente . Anche su questo c’è confusione nella base associativa». 

La speranza, ora, è che la proroga fornisca il tempo necessario a dirimere tutte le questioni ancora in sospeso.

 

 

 

 

 

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

Assieme in Emilia Romagna - Servizio di Consulenza

Circolo Tennis Lugo

Centro Studi Danza & Fitness Lugo

12143074_1656672694548592_2603301240224450309_n

Centro Oasi Uisp Ravenna

Marsh - Soluzioni assicurative

 

 

Servizi per le Associazioni

_

_

_