Reggio Emilia - Atleti, dirigenti e amici della polisportiva Galileo-Giovolley si sono dati appuntamento nella Sala del Tricolore per festeggiare i 50 anni di attività. Un traguardo ambizioso che è il risultato di un percorso altrettanto avvincente, portato avanti con il desiderio di regalare ai ragazzi occasioni di sport.
La reunion celebrativa si è svolta mercoledì 22 ottobre nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia richiamando le istituzioni, gli enti di promozione sportiva e molti di coloro che, nell'arco di questi decenni, hanno visto la propria esistenza incrociare il cammino della società.
Una palestra di vita per migliaia di reggiani nata il 3 marzo 1964 dal Circolo Giovani Cooperatori di S.Croce Esterna. In nome del grande scienziato, nel 400°anniversario della sua nascita, la polisportiva cominciò il proprio cammino toccandosi discipline sportive intraprese dalla Galileo nel corso degli anni: hochey a rotelle, ciclismo, pattinaggio, pallavolo maschile, calcetto ma anche triathlon, pallavolo femminile e calcio.
La Presidente del Comitato UISP di Reggio Emilia Silvana Cavalchi ha definito la Galileo come “un'associazione sportiva che si è sempre rimboccata le maniche, interpretando tutti i modi possibili di fare sport e dando a tutti l'opportunità di provarci”.
Negli anni '70 la Polisportiva ha rappresentato infatti uno scatto di genere, dando a molte ragazze l'opportunità di mettersi in gioco nello sport e nella vita, interpretando il vero significato dello Sportpertutti.
Tanti i nomi che hanno dato il via a una carriera partendo dalla Galileo. E non solo in ambito sportivo. Tra questi Andrea Bonini e Lorenzo Dallari oggi su Sky Sport, Bruno Cavalchi ex Assessore allo Sport di Reggio Emilia, Gianni Torelli delegato della FIGC, le atlete Silvia Riccò e Francesca Ferretti e molti altri.
La storia della Polisportiva è anche la storia di persone, come ha ben raccontato il video prodotto dalla Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio in occasione dei 50 anni della Galileo e disponibile sul sito della fondazione.
Il Sindaco Vecchi l'ha definita “la storia di una comunità che ha saputo costruire relazioni con il territorio e creare opportunità attraverso il volontariato e l'associazionismo”.
Una storia che continua, nonostante le difficoltà, con gli stessi presupposti di 50 anni fa.