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Reggio Emilia

In 3.500 nelle sette prove di Vivicittà nei campi profughi palestinesi

Oltre 3500 bambini, in rappresentanza dei 14 campi profughi palestinesi di Libano, Siria e Gerusalemme est, hanno corso oggi con “Vivicittà-corri per il dialogo”, la corsa più grande del mondo targata Uisp. Percorsi da 1 a 3 km per ragazzi dai 9 ai 15 anni che, a partire dalle 10.30 (ora locale), si sono mossi in contemporanea nei sette campi coinvolti, situati nelle vicinanze di Beirut, Baalbek, Tripoli, Sidone, Tiro, Yarmouk (quartiere palestinese di Damasco) e Gerusalemme est.
Nel campo di Burj el-Barajneh, a Beirut, hanno gareggiato in 500 e al termine della corsa i ragazzi hanno improvvisato un corteo dietro lo striscione “Vivicittà Uisp”, sfilando per le strade del campo. Presenti Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp, Fabio Melloni, direttore dell’Unità Tecnica Locale in Libano per la Cooperazione italiana allo sviluppo, e Roger Davies, vicedirettore dell’Unrwa - Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.

A Beddawi, campo profughi palestinese situato nel nord del Libano, vicino a Tripoli, 750 bambini della scuola costruita dall’Unrwa hanno corso assieme a 50 ragazzi libanesi. L’Uisp ha inoltre consegnato i 16.300 euro raccolti durante l’edizione italiana di Vivicittà: i fondi finanzieranno i lavori di ristrutturazione del campo polivalente della scuola che potrebbe essere pronto già a settembre, in occasione delle prossime Palestiniadi.
Duecentocinquanta, invece, i bambini in corsa a Gerusalemme est, nel campo di Shu’fat, dove Peace Games, l’Ong dell’Uisp, porta avanti il progetto Play and Work to Avoid Isolation, volto a rafforzare le realtà associative del campo e a superare l’isolamento economico, sociale e culturale della comunità.

Numerose le adesioni a “Vivicittà – corri per il dialogo” anche nelle altre quattro località coinvolte: Baalbek, Sidone, Tiro e Yarmouk (quartiere palestinese di Damasco). La corsa ha animato per un giorno la vita nei campi raccogliendo attorno ai bambini protagonisti della gara l’intera popolazione. Presenti ovunque le istituzioni locali che hanno sottolineato la comune intenzioni di investire nell’educazione e nella formazione dei più giovani all’interno dei campi profughi.

“Una corsa dove i diritti dei bambini non sono rispettati – ha dichiarato Filippo  Fossati, presidente nazionale Uisp – dove gli spazi per giocare e per fare sport non ci sono. Rimarrà il segno di questa giornata in cui la quarta generazione dei campi profughi palestinesi ha testimoniato la necessità e il desiderio di aprirsi al mondo e diventarne protagonista, rinnegando la violenza e superando le differenze. La Cooperazione italiana allo sviluppo e le Nazioni Unite hanno chiesto all’Uisp di continuare a lavorare assieme per i campi profughi palestinesi: porteremo avanti questo impegno, attraverso i valori e gli strumenti dello sportpertutti”.

“Vivicittà – corri per il dialogo” è stata organizzata dall’Uisp e dalla sua Ong Peace Games, in collaborazione con Cooperazione Italiana allo sviluppo, UNRWA – Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, LPDC – Comitato per il dialogo libano-palestinese, YDD - Dipartimento per lo sviluppo giovanile della società di studi arabi di Gerusalemme, Popular Committee Shu’fat, Regione Emilia Romagna e Unione Europea.

 

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