Comitato Territoriale

Reggio Emilia

La Caretera ed Rubera diventa “Eco”

a cura dell'ufficio stampa del Comune Rubiera

 

Martedì 12 febbraio in Provincia a Reggio Emilia si è svolta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

La 39° edizione della "Caretera ed Rubera", tradizionale appuntamento organizzato e promosso dalla Podistica Rubierese con il Patrocinio del Comune di Rubiera, si svolgerà il 17 Febbraio 2019 (-> scarica il volantino!e sarà all’insegna della ecosostenibilità, diventando per la prima volta EcoCaretera. Il progetto ha partecipato al concorso di UISP Emilia Romagna “Primo è l’ambiente”, che ha premiato idee e soluzioni sostenibili adottate nell’ambito degli eventi sportivi, classificandosi al 2 posto in tutta la Regione ed ottenendo così un importante riconoscimento ed un contributo che ha reso possibile diverse delle soluzioni proposte.

Apre la conferenza stampa Mirko Melli, Presidente della ASD Polisportiva Rubiera, che ha da subito reso il senso dell’innovazione apportata, a partire dai cambiamenti organizzativi, all’impatto che ha avuto sugli stessi volontari. Alla base del nuovo progetto sta la volontà di migliorare e guardare avanti verso il futuro, anche per manifestazioni molto consolidate come la Caretera di Rubiera, che quest’anno vedrà la 39° edizione continuativa. Dichiara Melli: “Quando al traguardo della 30° edizione, celebrato nel 2010, si coniò lo slogan di “corsa verso il futuro”, mai messaggio fu così pragmatico: ci avviciniamo ora alla 39° edizione consecutiva con una novità che rappresenta il futuro della nostra comunità e non solo. È però doveroso anche uno sguardo al passato, sin dall'idea nata dalla Ciclistica Rubierese poi passata alla Podistica Rubierese che ha saputo negli anni fare squadra, coinvolgere il territorio, la Croce Rossa Locale e le altre associazioni, il mondo scolastico, e creare sin dalle prime edizioni un confronto podistico con la vicina provincia di Modena che, dopo un “anno sabbatico” sarà di nuovo coinvolta al gran completo. Nel corso degli anni, la manifestazione ha avuto l’adesione di grandi protagonisti dell'atletica italiana, uno su tutti: Stefano Baldini. Eccezione fatta per la piovosa edizione 2018, i grandi numeri hanno fatto sorridere il comitato organizzatore raggiungendo anche i 6000 ed oltre partecipanti, grazie anche a giornate ideali. L'appuntamento è per domenica 17 febbraio a Rubiera per correre e camminare pensando ad un futuro migliore. Ci possiamo provare e... riuscire TUTTI.”

Simone Iori, atleta e volontario del Settore Podismo dell’ASD Polisportiva Rubiera, entra nei dettagli del progetto, spiegando per punti le innovazioni adottate. “L’obiettivo principale è la minimizzazione della quantità di rifiuti prodotti ed una loro ottimale differenziazione attraverso una raccolta differenziata guidata su tutta l'area, con l’aiuto dei volontari di Legambiente. Le “isole ecologiche” saranno presidiate dai volontari con il compito di guidare ed istruire chiunque si avvicini per gettare rifiuti. Capita ancora troppo spesso – afferma Iori – di trovare rifiuti conferiti scorrettamente nei contenitori della differenziata. Oltre a mettere i contenitori appositi, ci teniamo che la differenziata venga fatta davvero e come si deve”.

Molto innovativo il fatto che “la plastica è stata abolita dalla manifestazione, tutte le stoviglie utilizzate per i ristori saranno compostabili. Così come sono state abolite le canoniche coppe e targhe dalle premiazioni: ai partecipanti verranno offerti solo prodotti a km 0 e medaglie compostabili e germinabili”. Anche l’acqua del ristoro degli atleti non sarà in bottiglie di plastica, ma quella di rete distribuita da un “Fontanone” messo a disposizione da IREN. I volantini come i pettorali saranno stampati su carta riciclata e ne verrà favorita la diffusione digitale. All'arrivo sarà presente il mercato contadino. Infine, i servizi igienici “chimici” saranno certificati sostenibili. Nell’ottica del messaggio di educazione ambientale lanciato dalla manifestazione è, poi, molto importante la collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Rubiera. La frazione organica della manifestazione, infatti, verrà destinata alla compostiera dell’Istituto Fermi, consegnata proprio stamani, ed avviata al compostaggio da riutilizzare nell'orto scolastico. Altro aspetto strategico, rimarcato più volte dagli organizzatori, è quello della mobilità sostenibile. Verranno particolarmente favoriti il car sharing e l’utilizzo dei mezzi pubblici. Spiega Simone Iori: “Chi arriverà in treno, presentando il biglietto, verrà omaggiato del pettorale e di un ulteriore premio di partecipazione. È poi stata appositamente prevista una classifica per l’Eco Mobilità, riservata alle società provenienti fuori dal territorio di Rubiera e con almeno 20 iscritti, per premiare quelle che raggiungeranno Rubiera nel modo più sostenibile: in bicicletta, treno, auto elettrica o condividendo il mezzo tra più presone. E’ questo l’aspetto forse più pioneristico – conclude Iori – ma su cui vorremmo sensibilizzare gli atleti in modo particolare”.

Grande soddisfazione viene espressa dai dirigenti della UISP Provinciale e Regionale, presenti alla conferenza stampa a testimonianza dell’impegno assunto a vari livelli dell’ente per supportare le esperienze in grando di unire lo sport e il rispetto per l’ambiente.

“E’ per noi doveroso amplificare messaggi come quello della Caretera di Rubiera, manifestazione che dimostra che organizzare eventi sostenibili è una sfida possibile e che la si può vincere grazie all’impegno di tutti, partecipanti e organizzatori. Come spesso accade – afferma Azio Minardi Presidente Uisp Reggio Emilia - sono il mondo associativo e lo sport di base a dar corso alle sfide più innovativa per la società civile. Come Comitato non possiamo che congratularci con la Polisportiva Rubierese per aver scelto di dare nuova vita a un’importante manifestazione sportiva, che speriamo possa rappresentare un modello virtuoso, proprio come fu per la Maratona di Reggio Emilia nel 2015, quando ottenne la certificazione di evento sostenibile”.

 In merito al progetto progetto “Primo è l’ambiente”, è Manuela Claysset, responsabile politiche ambientali UISP Emilia Romagna, che ricorda come UISP sia da lungo tempo attenta all’ambiente, a partire dalle prime edizioni di “Vivi Città” fino ad arrivare a questo importante concorso nato dalla collaborazione con l’assessorato ambiente della Regione Emilia Romagna: “Ci ha colpito in positivo – racconta Manuela Claysset, responsabile delle politiche ambientali Uisp EmiliaRomagna– la qualità dei progetti, che si contraddistinguono per elaborazione e ricerca. È emersa anche una certa esperienza nell'organizzazione di questi eventi sportivi attenti all'ambiente, il che mostra che alcune società sportive da tempo hanno sviluppato sensibilità in questo ambito. Con il concorso abbiamo scelto di sostenere questo approccio, al contempo premiando chi ha messo al centro dei propri progetti l'ambiente e il tentativo di lasciare una testimonianza duratura, con linee guida e formazione rivolta alla tutela del proprio territorio".

Congratulazioni per aver saputo cogliere l’opportunità di questo bando regionale anche da Mauro Rozzi, Presidente UISP Emilia Romagna, che fa notare come “l’occasione è stata recepita in modo molto positivo, in particolare dal settore podismo che, effettivamente, è uno dei settori  che ancora conserva un rapporto più stretto con la natura e l’ambiente. L’auspicio è che il messaggio ambientale venga accolto sempre più profondamente dall’ambito sportivo ”.

Conclude il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro: “Voglio davvero ringraziare di cuore gli organizzatori della Caretera di Rubiera per la rivoluzione che hanno immaginato per questa e, mi auguro, anche per le future edizioni. Quando un appuntamento diventa così importante e bello di solito si tende a ripetersi, sempre uguale, per non rischiare di sbagliare: saper cogliere invece una necessità del nostro tempo e scegliere di lanciare messaggi importanti – senza lasciarsi scoraggiare da tutte le complicazioni organizzative del caso – è segno di una maturità e di un senso civico semplicemente encomiabili. Del resto, il simbolo della Caretera – un biroccio - è appunto un veicolo a impatto ambientale zero. O quasi. Era il mezzo di lavoro degli artigiani e di chi andava a raccogliere la ghiaia in Secchia, segno di un tempo in cui il rapporto con il tempo e con l’ambiente era decisamente più misurato. Fa piacere, poi, che questo sforzo coincida con una gara che in queste settimane stanno disputando, nelle proprie case, tutti i rubieresi: il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e la tariffazione puntuale partita dal primo di gennaio segnano infatti la sfida tra i nostri cittadini e il bidoncino grigio dell’indifferenziato, da riempire il meno possibile in favore della differenziata, anche per risparmiare un po’ di euro sulla bolletta. Ebbene, posso anticiparvi che i dati – ancora informali – sono davvero straordinari. A ottobre la raccolta differenziata era al 67%. A dicembre eravamo arrivati all’84%, a Gennaio siamo all’88%. Anche la Caretera sarà certamente uno stimolo importantissimo perché davvero tutto il paese possa tagliare il traguardo del 90% a Febbraio. Significherebbero 200 kg di pattume buttato nell’inceneritore in meno per ogni famiglia, con possibilità di aumentare i risparmi anche negli anni a venire. Un modo davvero per vincere tutti insieme: concetto che la Caretera ha sempre coltivato, sulle nostre strade, come meraviglioso modo di correre come comunità, dove la cosa più bella è vedere grandi e piccini, atleti e non, arrivare tutti insieme, con il sorriso verso il futuro”.

 Si ringraziano per la collaborazione:

UISP Reggio Emilia e UISP Emilia Romagna, IREN, Legambiente, Croce Rossa Italiana Comitato locale di Rubiera, AVIS Rubiera, AUSER Rubiera, APS Genitori Scuola Rubiera, LILT, Errea, Arag, BCD Service, Omac, Conad Superstore Rubiera, Reggio Sport, Assicurazioni Generali, Aphon Snc, Luigi Vitrani Consulenze Assicurative, Gusto Bistrot Emiliano, Pizzeria La Golosa, Nuova Latteria Fontana, Malagoli, Autocarrozzeria Rubieres, Idromax, Tutto Verde, Cesare Turchi

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