Comitato Territoriale

Reggio Emilia

LAMPI E IMPRONTE DELLO SPORT IN STRADA: FORMAZIONE PER I NUOVI OPERATORI

Le indagini sulla condizione giovanile mostrano costantemente gravi ritardi istituzionali e difficoltà di intervento sui temi dell'emarginazione sociale e dei ragazzi borderline. L'età considerata è per sua natura molto complessa e presenta grosse criticità. Si tratta di una fase in cui i giovani escono dai contesti aggregativi strutturati. Per molti di loro la strada acquista il ruolo di luogo di passaggio, carico di significati, fuori dalla società, dalla routine della scuola e/o del lavoro e delle famiglie. Rappresenta un mondo distinto dalla società dei "grandi", ma anche un luogo di incontro, comunicazione e relazione. La strada come luogo di aggregazione porta chiaramente anche a rendere più vicine situazioni di disagio, di rischio, emarginazione e solitudine. Solitamente non si trovano attività organizzate o comunque non ci sono progetti concreti: si sta insieme e ci si vede ogni giorno per trascorrere il tempo. Numerosi giovani e giovanissimi si ritrovano in spazi urbani periferici praticando attività quali ad esempio lo skate o il parkour. La totalità dei luoghi privilegiati dai giovani per incontrarsi e praticare queste attività sono frequentati anche da altri cittadini che spesso mal sopportano questo tipo di invasioni. Ne consegue una reale carenza di luoghi dove potersi incontrare e magari praticare attività fisiche e/o sportive ricreative in sicurezza. In questo quadro, è opportuno considerare come l'essere giovani e il relativo vissuto di questa fase sia strettamente connesso con la società a cui si appartiene, alla posizione che si occupa nella struttura sociale, in termini di possibilità di acquisire autonomie ed entrare a pieno titolo nel mondo degli adulti. Per promuovere autonomia e protagonismo sociale dei giovani bisogna pensare innanzitutto a una società educante, inclusiva che stimoli alla partecipazione e alla responsabilizzazione. L'esperienza sul campo mostra che i ragazzi, nel momento in cui percepiscono un rispetto ed un ascolto dei loro bisogni, da parte dell'ambiente sociale, si predispongono positivamente a tale interazione manifestando una crescita del senso di responsabilità. Il lavoro degli operatori si inserisce in questo contesto, dove la strada diviene uno spazio e un tempo di azione pedagogica, dove è possibile attivare il processo educativo-relazionale al pari di luoghi istituzionali e strutturati.

L'obiettivo di un'associazione quale la UISP è allora lo sviluppo e l'aggiornamento della propria capacità di l'interazione con l'universo giovanile, carico di desideri, necessità e bisogni, di richieste non direttamente espresse, ma evidenziabili in gesti ed azioni che non sempre sono compresi.

L'obiettivo del progetto che proposto è di sistematizzare e portare a frutto  le esperienze di questi ultimi anni, implementando le competenze attraverso riferimenti teorici e pratici allo street-working, all'animazione di strada, alla mediazione culturale e sociale per costruire buone pratiche dello sportpertutti.

Presentazione e Programma del corso [PDF]

Scheda d'iscrizione [PDF] -scadenza prorogata-

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