Di fronte ai gravissimi fatti di due notti fa, che hanno visto l’assalto militare israeliano al convoglio umanitario nelle acque internazionali di fronte a Gaza, con un numero elevato di morti e feriti tra gli attivisti pacifisti, esprimiamo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e chiediamo al Governo Italiano, all’Unione Europea e alla Comunità Internazionale la più ferma condanna del comportamento di Israele.
Non è più possibile rimanere inerti di fronte al continuo aggravarsi del dramma della popolazione di Gaza. Sosteniamo con forza la richiesta dell’Alto Rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton “dell’immediata apertura senza condizioni del libero passaggio del flusso di aiuti umanitari, beni commerciali e persone da e per Gaza”.
E' necessario che la comunità internazionale, se non vuole essere complice di una tragedia senza fine, a partire dagli USA, dall'Europa, dalle Nazioni Unite, agisca subito in modo finalmente determinato ed efficace per garantire:
Yesh Gvul, il cui significato è “C'é un limite”, è il nome di uno dei più antichi movimenti pacifisti israeliani. Il massacro di stanotte sta producendo una crisi internazionale, la sua condanna riguarda la coscienza civile e democratica del mondo intero.
Per queste ragioni, per evitare l’ulteriore drammatico aggravamento delle tensioni nell’area medio-orientale, che questo episodio violento rischia di rialimentare, per riprendere immediatamente il processo di pace, con il coinvolgimento della Comunità Internazionale, promuoviamo un presidio per
Invitiamo il mondo delle associazioni pacifiste, le istituzioni, le forze politiche e i cittadini ad aderire e partecipare.