Comitato Territoriale

Reggio Emilia

SPORTPERTUTTI

LO SPORTPERTUTTI NELLA LA SOCIETA' DELLA WELLNESS

Intervista a Giovanna Russo, autrice del libro e Roberto Meglioli, vicepresidente Uisp Reggio Emilia

Wellness o lifestyle? Sembrerebbe un test di inglese, invece no. La differenza tra wellness, fitness e lifestyle è uno degli argomenti trattati all'interno de "La società della Wellness" edito da Franco Angeli. Produzione italianissima curata della Prof.ssa Giovanna Russo dell'Università di Bologna, al quale ha collaborato nel capitolo 5 anche il sociologo Roberto Meglioli, Responsabile marketing di Coop Consumatori Nordest e Vicepresidente dell'Uisp di Reggio Emilia.

Oggetto delle riflessioni della Prof.ssa Russo, dottore di ricerca in sociologia e politiche sociali, è la relazione tra sport, corpo e benessere e il mutato approccio della popolazione italiana al concetto di wellness. Indagine complessa quella affrontata dalla Prof.ssa Russo, dalla quale emerge la vocazione sociale dello sport e ci fa intravedere una delle più grandi sfide che sottendono la popolazione mondiale negli anni a venire: mantenersi in salute.
Tra dati e sondaggi spicca il caso Uisp e l'esperienza in Emilia Romagna sull'associazionismo sportivo.

Lo sport sta all'individuo come… Prof.ssa Russo, completi lei la frase.

Come il sugo alla pasta o la clorofilla alle piante. Insomma, è un elemento vitale nell'esistenza dell'uomo.

Cos'è precisamente la società della wellness?
Un modello sociale che sta emergendo in questi anni e che definisce il cittadino che pratica attività motorie e sportive come un attore sociale che unisce lo sport, la salute e la comunità attraverso le proprie azioni e le proprie aspettative.

Qual è allora il ruolo dello sport in questa nuova società?

Per un sociologo e, in questo libro in particolare, è uno strumento di lettura della realtà. Se nel dopoguerra l'attività sportiva era finalizzata all'accettazione sociale, col tempo è diventata "culto del corpo" per diventare oggi una pratica di vita. Ogni tempo matura delle esigenze. Nel tempo in cui viviamo ora gli individui chiedono che lo sport coinvolga qualcosa di più dell'attività motoria fine a se stessa. Lo sport diventa un elemento fondamentale del progetto di vita (buona) dell'uomo, un collante fortissimo che riesce a tenere insieme individuo, collettività e ambiente.

Tra le pagine de "La società della Wellness" spicca l'esperienza dell'Uisp Emilia Romagna. Cosa l'ha colpita di questa associazione?
La logica del ben-essere, che ha fatto propria e che emerge in ogni attività. L'Uisp vive intensamente l'associazionismo e promuove con grande determinazione lo sportpertutti. Nonostante la Regione Emilia-Romagna sia tra le realtà più attive, non dobbiamo dimenticare che l'indice di pratica motoria degli italiani è ancora molto basso. E le percentuali si abbassano ulteriormente quando si tratta di sport svolto in funzione di un progetto di salute. In questo ultimo caso, infatti, i dati Istat indicano un 2,4%.

Cosa s'intende con "sportpertutti" lo abbiamo chiesto invece al dottore di ricerca in sociologia Roberto Meglioli in qualità di consigliere regionale del Comitato Uisp Emilia-Romagna.

Cosa esprime dunque questo neologismo che è diventato anche un valore dell'associazione?

Esprime la "vita buona". Abbiamo coniato il termine "sportpertutti" perchè cercavamo di esprimere il valore primario dell'associazione. Il primo comandamento di ogni dirigente e di ogni società uisp, che prevede inclusione (delle discipline) rispetto (di condizioni individuali e ambizioni), continuità (in tutte le fasi della vita) e solidarietà (in locale e globale). In una parola: sportpertutti.

Il riferimento ai valori torna di frequente nella dimensione Uisp. Dalla carta dei valori approvata da Uisp Emilia-Romagna è arrivato il Primo Rapporto Sociale del comitato di Reggio Emilia. Di quest'ultima indagine qual è il dato che più vi ha colpito?
L'impatto dell'operazione Rapporto Sociale nel suo complesso è stato notevole. I numeri in primo luogo: 48.105 associati, 1500 dirigenti, 420 società sportive, 2472 corsi all'anno (circa sei al giorno) e 1600 volontari.
Un aspetto in particolare ci ha riempito di orgoglio. Il fatto che quasi 8 intervistati su 10 abbiano dichiarato di avere fiducia nel comitato, più di qualsiasi altro ente di promozione sportiva. Una bella soddisfazione.

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