Bosnia e Gaza, l'UISP e Peace Games vicine alle popolazioni colpite.

LA BOSNIA - A maggio una pesante alluvione ha colpito la Bosnia Herzegovina, la Serbia e la Croazia, provocando danni alle persone, alle abitazione, all'agricoltura, ed andando a distruggere l'economia di paesi - in particolar modo la Bosnia - che si stavano appena risollevando dagli ultimi conflitti. La notizia ha avuto poco risalto nei grandi mezzi di comunicazione. Eppure i danni sono tanti, una stima, purtroppo provvisoria parla di: 
- 2.600.000 persone colpite tra Bosnia, Serbia e Croazia, di cui 500.000 gravemente
- 60 morti
- 85.000 sfollati
- centinaia di mine inespolose emerse nelle zone alluvionate
- migliaia di frane ancora in corso

Per la vicinanza che da sempre lega Peace Games Uisp alla Bosnia si è deciso, assieme al Comitato provinciale Uisp di Brescia e all'ADL di Brescia, di istituire una raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dall'alluvione. Si è scelto di destinare questa raccolta a due delle località che conosciamo meglio: Tuzla, dove opera l'associazione Tuzlaska Amica, e Zavidovici, dove viene organizzato ogni anno il Vivicittà.

Nella pagina di questo sito "Emergenza Bosnia 2014" potrete trovare tutte le informazioni su come donare, gli aggiornamenti sulla situazione e le fotografie che ci hanno inviato gli amici bosniaci.  

Scarica e diffondi il volantino della campagna!

GAZA - Sono passati 15 anni da quando Peace Games Uisp è entrata in Palestina e in Israele, prima con piccoli interventi, poi con progetti “ufficiali”. In Palestina siamo stati ad Hebron, a Gerusalemme, a Shu’fat, a Gaza, a Betlemme. In Israele a Lod, Abu Gosh e Lahalal. Abbiamo cercato di portare una speranza alla popolazione attraverso il linguaggio che ci è più consono: lo sport. 

Oggi a Gaza prosegue il conflitto drammatico che ha segnato il Medio Oriente, negli ospedali e nelle farmacie manca circa la meta’ dei farmaci inclusi nella lista dei farmaci essenziali stilata dalla Organizzazione Mondiale della Salute.

(http://www.who.int/medicines/publications/essentialmedicines/en/)

Mancano 470 tipi di materiali sterili e monouso, tra cui aghi, siringhe, cotone, disinfettanti, guanti e molto altro. Manca il carburante per alimentare ambulanze e generatori che permettono di far funzionare i macchinari salvavita e le sale operatorie durante le almeno 12 ore al giorno in cui l’unica centrale elettrica non riesce a fornire elettricita’. Mancano le sacche di sanguenecessarie a soccorrere le centinaia e centinaia di feriti.