Ha preso il via la maratona virtuale per la riforma dello sport

Giovedì 19 marzo l'UISP è scesa in Piazza Montecitorio, con centinaia di volontari e dirigenti delle proprie associazioni sportive, per sensibilizzare le istituzioni sulla trasparenza nella gestione delle risorse finanziare, sulla valorizzazione del ruolo sociale delle associazioni sportive e sulla revisione del decreto Balduzzi. E' stato l'abbrivio della maratona virtuale di "#CorroPer un'altra idea di sport" che ha già raccolto numerose adesioni fra parlamentari e personaggi del mondo dello sport e che si protrarrà fino a giugno. Nel corso della mattinata una delegazione di dirigenti nazionali UISP è stata ricevuta dai rappresentanti del governo.

Perché modificare il Decreto Balduzzi?

1) perché la tutela sanitaria deve riguardare tutti, a prescindere dal soggetto organizzatore l’attività sportiva. Il DM 24/4/2013 all’articolo 3 impone l’acquisizione del certificato medico in capo alle organizzazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI a prescindere dalla tipologia di attività sportiva praticata, esonerando i soggetti non riconosciuti dal CONI da tale obbligo anche con riferimento ad attività a potenziale alto impatto cardiovascolare (es: settore fitness);
2) perché la richiesta del certificato medico per chi pratica attività a basso impatto cardiovascolare (es: ginnastica per anziani, gruppi di cammino, yoga, pilates, ginnastica dolce in acqua) disincentiva lo svolgimento di attività motoria funzionale alla tutela della salute attraverso la prevenzione delle patologie. Bisognerebbe passare dalla certificazione medica alla visita medica consigliata soprattutto in presenza di determinati fattori di rischio, come originariamente previsto dall’Allegato A al Decreto Balduzzi.

Come modificare il Decreto Balduzzi?

L’articolo 2 disciplinante l’attività ludico – motoria, a seguito dell’abrogazione del relativo certificato medico contemplata dall’articolo 42bis del DL 69/2013, è di fatto abrogato nella sua interezza, come affermato dal Ministero della Salute nella Circolare 11/09/2013. Si potrebbe colmare questo vuoto normativo prevedendo una diversa qualificazione dell’attività ludico-motoria, da chiunque organizzata, ed introducendo la nozione di attività amatoriale, come attività organizzata da soggetti non riconosciuti dal CONI che non presenti le caratteristiche dell’attività ludico motoria.
Possibile formulazione dell’articolo 2:
“Art. 2 Definizione dell'attività ludico-motoria e dell’attività amatoriale.
1. Ai fini del presente decreto sono definite come ludico-motorie le attività sportive, da chiunque organizzate, ivi inclusi i soggetti riconosciuti dal CONI, che presentino le seguenti caratteristiche: a) attività motoria occasionale in quanto svolta in modo saltuario e non ripetitivo, di carattere non agonistico e con ridotto impatto cardiovascolare, effettuata a scopo prevalentemente ricreativo;
b) attività motorie non occasionali, di carattere non agonistico e con ridotto impegno cardiovascolare, quali bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, ginnastica per anziani, "gruppi cammino" e attività assimilabili;
c) attività prevalentemente ricreative, quali ballo, giochi da tavolo e attività assimilabili.
2. Ai soggetti che praticano le attività di cui al comma 1, è raccomandato un controllo medico prima dell'avvio dell'attività ludico-motoria per la valutazione di eventuali fattori di rischio, con particolare attenzione ai soggetti che passano dalla sedentarietà alla pratica di tali attività o che si sottopongono a esercizio fisico di particolare intensità. Nell'ambito delle campagne di comunicazione di cui al successivo art.6 viene data ampia informazione di tali raccomandazioni.
3. Le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline sportive Associate e gli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, con il coordinamento del CONI ed il supporto scientifico della Federazione Medici sportivi, aggiornano periodicamente, in ogni caso entro il 30 giugno, le Linee guida recanti l’elenco delle attività di cui al comma 1. Tali Linee guida sono vincolanti per qualsiasi organizzazione, ancorché non riconosciuta dal CONI.
4. Ai fini del presente decreto sono definite come “attività fisiche” le attività non riconducibili al comma 1, praticate da soggetti non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, svolte in via individuale o collettiva e finalizzate al raggiungimento e mantenimento del benessere psico-fisico della persona.
5. I soggetti che praticano le attività di cui al comma 4 devono consegnare all’organizzatore l’attività il certificato medico richiesto per le attività non agonistiche di cui all’articolo 3 del Decreto ovvero, nel caso in cui presentino le medesime caratteristiche dell’attività non agonistica ad alto impatto di cui all’articolo 4 del Decreto, il certificato ivi indicato”.

Sul sito www.uisp.it è possibile vedere la PRESENTAZIONE DELLA CAMPAGNA presso la sala stampa della Camera dei Deputati e la diretta della manifestazione in Piazza Montecitorio (PARTE1 - PARTE 2)