Corsa di Miguel al via, la conferenza stampa

È partita lo scorso 7 gennaio la Corsa di Miguel multipla: 112 percorsi sparsi in tutta Italia, tutti di 10 chilometri, su cui si potrà correre in forma individuale e distanziata fino al 31 gennaio. Una risposta originale di fronte all’emergenza sanitaria. Questa mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione dove hanno partecipato Alfio Giomi, Presidente FIDAL Nazionale, Valerio Piccioni, ideatore Corsa di Miguel, Roberto Tavani, Presidenza Regione Lazio, Fabio Martelli, Presidente FIDAL Lazio, Giampaolo Mattei, Presidente Athletica Vaticana, Simone Menichetti, Presidente Uisp Roma, Niccolò de Simone, GPSFORMULA, Lavinia Macchiarini, Chinotto Neri e Giorgio Lo Giudice, Presidente Club Atletico Centrale.

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Simone Menichetti nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della partecipazione dell’Uisp Nazionale e dell’Uisp Roma a questa manifestazione. “Sentiamo la Corsa di Miguel nostra, perché riesce a coniugare lo sport insieme a temi come diritti, storia, aggregazione e inclusione. Credo che questa edizione riesca ad essere addirittura più democratica rispetto alle precedenti perché permette alle persone di vivere il proprio spazio cittadino e questo ci fa sentire questa manifestazione ancora più vicina al nostro spirito”. Questa metodologia di vivere il proprio spazio attraverso lo sport è esattamente la metodologia attraverso cui l'Uisp nella sua storia ha ideato e poi sviluppato quello che a tutt'oggi è uno dei suoi più importanti eventi, il Vivicittà con i tanti percorsi che si svolgono in contemporanea. “Questo è un passaggio molto importante che va sottolineato perché, in questa difficoltà, la Corsa di Miguel è riuscita a trovare un metodo per permettere ancora più partecipazione e non era semplice”.

Gli organizzatori stanno studiando una nuova possibilità per una corsa in presenza in primavera, ovviamente se la situazione generale lo consentirà. Tra questi hanno preso parola Alfio Giomi, presidente FIDAL Nazionale e Valerio Piccioni, l’ideatore della Corsa di Miguel. “La presenza di oggi, per me, è particolare – afferma Giomi - perché ho iniziato il mio mandato proprio con questa corsa e da lì ho scoperto un mondo straordinario, costruito sull’etica e sulla capacità di programmare tutti insieme. La Corsa di Miguel rappresenta tutti gli aspetti belli della nostra atletica. Ci auguriamo di tornare quanto prima alla classica formula, senza dimenticare questa nuova esperienza. È chiaro che la possibilità di utilizzare nuove strumentazioni ci offre opportunità importanti anche per il futuro”.

Opportunità che anche Valerio Piccioni ha voluto rimarcare: “Abbiamo provato a resistere e l’abbiamo fatto attraverso questa strada. Questi percorsi sono proposti da gruppi podistici che ancora ci contattano in queste ore. Stiamo continuando a provare a costruire un appuntamento per la primavera, ma al momento non possiamo promettere nulla. Riuscire a trasformare un’emergenza in un’opportunità può aiutare le persone a mantenere un legame e da questo punto di vista vogliamo, per il prossimo anno, un grande ritorno in presenza. L’obiettivo è quello di far diventare la Corsa di Miguel un atlante di persone che condividono alcuni valori, primo tra tutti la lotta al razzismo”.

La Corsa di Miguel non è un evento sportivo come gli altri. Roberto Tavani, Presidenza Regione Lazio, vede l’evento ben oltre il mondo dello sport. “Bisogna resistere per dare un segnale forte contro l’isolamento delle nostre città. La partecipazione in prima persona agli eventi è dentro di noi un rifugio, e credo che la Corsa di Miguel rappresenti tutto questo. Come Regione vogliamo quanto prima il ritorno delle corse su strada. Il momento è importante ed è fondamentale mandare un segnale come questo, la Corsa di Miguel non muore e trova nuove forme per garantire ancora la partecipazione”. L’obiettivo quindi è quello di lavorare tutti insieme per dare quel segnale di speranza per il futuro e per avere la prossima edizione normale come gli anni passati.

Spazio anche al Presidente dell’Athletica Vaticana, Giampaolo Mattei il quale ha paragonato la Corsa di Miguel a una vera e propria famiglia. “Abbiamo trovato un ambiente che ha accolto le nostre idee di includere persone con disabilità e giovani migranti. Abbiamo sposato l’idea di quest’anno, creando un percorso di Sali e scendi che segue le mura del Vaticano tra grandi squarci di cultura e luoghi di carità con una dedica a Papa Francesco. Credo che lo sport debba essere inclusione e solidarietà”.

I percorsi sono stati scelti dai gruppi podistici e sono entrati dentro una sorta di “atlante” curato da Gpsformula, start up che proprio in questi giorni ha lanciato la nuova applicazione dedicata anche agli appassionati del running. Niccolò de Simone ha fatto il punto della situazione durante la conferenza: “Stiamo riscontrando una grande partecipazione e un grande interesse a prender parte a questa corsa. Abbiamo fino ad oggi circa 300 tracce caricate nel sistema, visibilità delle classifiche e siamo costantemente in contatto con i runner. Questi percorsi distribuiti nel territorio nazionale verranno poi consolidati nella pratica e la scelta fatta dai corridori sottolinea la loro partecipazione. Abbiamo scelto un sistema democratico, un sistema che accetta tracce e prestazioni sportive che provengono da dispositivi gps”.

La gara si avvale dell’aiuto di Chinotto Neri, partner della manifestazione. “Siamo al quarto anno con la Corsa di Miguel – afferma Lavinia Macchiarini – e siamo molto toccati dalla differenza di questa edizione rispetto agli anni scorsi. Non dobbiamo però dimenticare che l’esperienza di questo periodo ci mostra il valore di quello che abbiamo fatto fino ad oggi”.

Ultime battute di Giorgio Lo Giudice, Presidente Club Atletico Centrale: “Stiamo sopravvivendo e cercando di battere questo virus che vuole distruggerci. Abbiamo superato molte avversità e non ci siamo mai abbattuti. L’importante è crederci, andare avanti e dare fiducia al prossimo. Vogliamo dire alle persone di starci vicino e di combattere. Tutti insieme possiamo ritrovare i veri valori, ritornare ad essere liberi e continuare a fare sport”.