Comitato Territoriale

Rovigo

Calcio a 5 camminato a Trecenta

 

Palla lunga e pedalare? Decisamente no, anzi: palla corta (meglio se rasoterra) e... camminare. 

Venerdì 6 maggio il palazzetto dello sport di Trecenta ha fatto da degna cornice ad un evento unico nel suo genere firmato Uisp: il debutto regionale del calcio a 5 camminato. Due le gare in calendario, della durata di 15 minuti a tempo, per una serata all'insegna del fair play che ha visto sportivi, dirigenti dell'associazione e persino alcuni amministratori polesani sfidarsi in questa versione nuova e decisamente originale dell'ormai classico "calcetto".

Nella prima partita - fischio d'inizio alle 20.30 - si sono scontrati i "Moschettieri", selezione di San Bellino, opposta al quintetto della polisportiva "Qui sport" di Trecenta, mentre alle 21.15 è toccato agli amministratori (in campo tra gli altri il sindaco-portiere di Polesella Leonardo Raito e i vicesindaci di Occhiobello Davide Diegoli e di Ceneselli Mosè Ghedini) di scena contro una rappresentativa di dirigenti e arbitri Uisp.

Una novità in senso assoluto come detto per Rovigo e il Veneto anche se il calcio camminato in Inghilterra, realtà dove ha preso piede alcuni anni fa, è già ormai un vero e proprio must che conta pure un discreto seguito tra gli over 50: infatti, una delle poche differenze con il calcio (a 5 o 11) è proprio il fatto che è rigorosamente vietato correre, peculiarità che rende la pratica possibile praticamente a qualsiasi età. Quella di Trecenta, ad onor del vero, era soltanto una sorta di prova generale in vista delle finali provinciali di fine maggio e giugno, nei quali il calcio camminato potrebbe aver nuova e maggior visibilità a margine di uno degli appuntamenti più importanti della stagione sportiva associativa.

Per il resto, clima di festa generale, amicizia e grande correttezza sul parquet, all'insegna della salute e dello stile di vita sano, nel più rigoroso stile Uisp: unanimi oltre che soddisfatti i commenti dei giocatori per il debutto di una disciplina che, come rilevato anche dal presidente provinciale Uisp Massimo Gasparetto, "potrebbe costituire un'importante prospettiva per far ritornare attiva parte della popolazione sedentaria, soprattutto maschile. Contemporaneamente - queste le sue parole - si è trattato anche di un bell'esempio su come sia possibile ancora sdrammatizzare l'agonismo eccessivo ed esasperato che contraddistingue il calcio, facendolo ritornare invece solo un semplice momento di gioco e di svago".

 

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