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Sassari

Al via l'edizione 2015 dei Mondiali Antirazzisti a Castelfranco Emilia

Si è aperta oggi a Castelfranco Emilia (Modena), con l'arrivo di cinquemila giovani provenienti da tutta Europa, 170 squadre di calcio e altre 60 tra basket, pallavolo e rugby, l'edizione 2015 dei Mondiali Antirazzisti organizzati dall'UISP- Unione Italiana Sport Per tutti.

Alcuni numeri: 400 partite no-stop, 300 volontari in campo e 24 campi ricavati nel parco di Bosco Albergati, alla periferia della località ospitante.

I Mondiali Antirazzisti, nati nel 1997 come una festa multiculturale contro tutte le discriminazioni, sono organizzati dall'UISP, in collaborazione con l'Associazione La Città degli alberi, la Fondazione Matteo Bagnaresi, Rete Fare – Football against racism in Europe, e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, del Comune di Castelfranco Emilia, dell'Aic-Associazione Italiana Calciatori, del gruppo Hera e della Cgil.

Particolare importanza sarà dedicata all'aspetto della formazione, nell'ambito dei progetti di rilevanza internazionale che coinvolgono l'Associazione nella governance del territorio e nel rafforzamento di politiche di cooperazione internazionale.

Sabato 4 luglio, all’interno del calendario della manifestazione, verrà infatti ospitato un corso rivolto agli operatori UISP che prenderanno parte alle missioni di formazione all’interno del progetto “Rafforzamento dell’offerta di servizi sociali ed educativi a favore dei minori palestinesi dei Campi profughi di Mar Elias, Burj Barajneh e Rashidieh in Libano”.

Il progetto, di durata triennale, è realizzato con la partnership dell’ONG italiana CTM – Cooperazione nei Territori del Mondo (Ente promotore dell’educazione alla mondialità) e in sinergia con la Fondazione culturale libanese Ghassan Kanafani.

Il Comitato di Sassari avrà un ruolo di rilievo con la partecipazione di Loredana Barra, che si occupa di formazione nel campo dei progetti locali, nazionali ed internazionali in cui è coinvolta la costola sassarese dell'UISP.
Durante il corso racconteremo la nostra esperienza in Libano, il lavoro fatto finora sull’integrazione di adulti e bambini con disabilità nel gioco e nello sport” – dichiara Loredana Barra, Uisp Sassari, che insieme a Fabrizio De Meo, Responsabile politiche sociali, giovanili ed educative Uisp, segue l’iter formativo del progetto – “Il progetto ci chiede di aiutare a diffondere stili di vita attivi, sulla linea di Diamoci una mossa, organizzeremo una formazione anche laboratoriale in cui metteremo in campo le esperienze fatte nelle diverse città e cercheremo di adattarle alla situazione dei campi profughi. La formazione che terremo ai Mondiali verterà sull’importanza del gioco, e sul suo valore dal punto di vista di apprendimento e integrazione. Gli operatori formati andranno a lavorare in Libano, dando vita ad un adattamento tra l’attività fatta in Italia e quello che potremo fare lì.

La manifestazione si concluderà domenica 5 Luglio con i saluti alle squadre e le partenze di tutti i volontari ed operatori coinvolti.

 

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