Comitato Territoriale

Sassari

IO PUO'

Dal 2006 il Comitato Territoriale dell’UISP di Sassari ha realizzato corsi di nuoto, basket, arrampicata sportiva, mountain bike, calcio grazie al Progetto “Nessuno escluso” attraverso il programma di finanziamento della Legge Regionale 17/99, art. 36 che supporta progetti di attività fisico-motoria destinati a praticanti compresi in fasce non agonistiche, ai portatori di handicap, ai soggetti affetti da disagio mentale.

Da questo percorso è nata l’esigenza di creare un’associazione che si occupasse di rivolgere le sue attività esclusivamente a  persone diversamente abili e affette da disagio psichico. Si è costituita così l’associazione “Io può”, una “costola” del Comitato Provinciale di Sassari al fine di dare continuità ed identità al lavoro svolto, ormai da anni, da parte del nostro Ente.

L’Associazione “Io Puo” nasce, infatti, con l’intento di dare un’identità ad un gruppo di ragazzi diversamente abili, gli educatori che li sostengono e che da tempo praticano diverse discipline sportive e si integrano nel tessuto sociale grazie allo sport.

Il coinvolgimento di famiglie ed educatori che hanno in carico i ragazzi  rappresenta il punto di forza dell’attività. La rete, infatti, favorisce la condivisione di obiettivi comuni che vanno dallo sviluppo delle abilità cognitive a quelle motorie per coinvolgere inoltre la sfera relazionale, intervenendo sulle competenze sociali e quelle dell’autonomia personale, facilitate dalla pratica sportiva e dalla frequenza con le quali vengono realizzate durante l’intera settimana. I ragazzi apprendono regole e responsabilità, imparano a gestire i vari momenti della giornata, a curare la propria persona, a mettersi in gioco, a rapportarsi con gli altri nel rispetto di ogni ruolo, in un percorso che ha come obiettivo il raggiungimento delle autonomie personali. Cresce l’autostima, i ragazzi si sentono più forti e sicuri di sé, aumenta in loro il senso di autoefficacia.

Anche quest’anno sono state proposte le attività sportive che i ragazzi maggiormente richiedono e che si inseriscono in un progetto di offerta sportiva idoneo alle abilità del gruppo. Questi sport sono il basket e il nuoto rivolto ad un gruppo di 40 ragazzi di età compresa tra i 18 e  45 anni.

  • Il nuoto, si svolge presso le piscine Comunali, ha coinvolto circa 30 persone ed è stato organizzato in 3 gruppi distinti: 2 gruppi composti da persone con disabilità cognitiva e un gruppo di utenti inviato dal Centro diurno del Centro di Salute Mentale di Sassari. Il nuoto è concepito come allenamento che si integra appieno con un percorso di miglioramento delle competenze motorie e cognitive.
  • Il basket: gli allenamenti si svolgono con cadenza bisettimanale presso la palestra comunale “Luca Simula” e coinvolge circa 25 ragazzi. La continuità offerta per questo sport è data dalla partecipazione al secondo Campionato “Open”  organizzato dal Coordinamento Basket del Comitato Provinciale UISP di Sassari. Anche quest’anno la squadra “Io può” è stata inserita nel Campionato al fine di garantire occasioni di integrazione e di confronto sportivo.
    La partecipazione al Campionato ha determinato una crescita globale dei nostri atleti. Crescono le occasioni di integrazione e la comunità si mobilità per offrire loro semplici momenti di convivialità o addirittura  eventi sportivi di grande interesse e attrazione. Come quando due giocatori, tra i più importanti della Lega A di basket, della squadra della Dinamo Sassari, hanno giocato con la squadra “Io Può” durante una regolare partita del campionato, a dimostrazione che la condivisione  della passione per questo sport rende tutti uguali in campo, non ci sono differenze. La presenza inaspettata di tanto pubblico, incuriosito da un evento così particolare, ha mobilitato la stampa locale ed è stata la conferma che la comunità riconosce il valore degli sforzi dei ragazzi diversamente abili che migliorano di volta in volta le loro capacità e prestazioni.La visibilità per i ragazzi, offerta da questi eventi o dalle semplici partite li sottrae da una rete sociale spesso ristretta alle sole relazioni familiari o dai soliti ambienti  di riabilitazione e terapia.

Cresce la rete sociale che si amplia di nuove amicizie, relazioni spontanee e le famiglie traggono beneficio da questo. Il carico familiare si alleggerisce grazie alla rete di supporto costituita dalle Associazioni, le famiglie, gli educatori e operatori che lavorano per i ragazzi spesso mettendo a disposizione anche il loro tempo libero.

Lo “sportpertutti” si realizza insieme: gli operatori, le famiglie e l’intera Comunità.

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