Gli scacchi: arte, scienza o sport?
Le rilevazioni scolastiche denotano, sempre più spesso, diffusi deficit nella capacità di attenzione. La capacità di concentrazione è sempre minore. Si fanno sempre più cose e sempre più in fretta. "Pensare prima di muovere", nell'attuale contesto, è diventato un gesto inusuale.
La pratica del gioco degli scacchi, è inoltre in grado di:
Privilegiamo un approccio metodologico concreto per consentire ai bambini di giocare a scacchi prima possibile, evitando il rischio di smorzare il loro interesse ed il loro entusiasmo. Pertanto, nella fase iniziale, sono mostrate e descritte le scacchiere, si presentano i pezzi e si indicano i movimenti che ogni singolo pezzo può effettuare all'interno della scacchiera. Quindi si spiegano le regole indispensabili per giocare una partita (vedi programma del corso base).
Nella seconda fase, quando i bambini sono già in grado di utilizzare brevi mosse tattiche e semplici combinazioni (cattura di un pezzo, scacco matto), si favorisce il loro sperimentalismo per guidarli poi verso l’analisi e la sintesi delle situazioni tattiche e strategiche che via via emergono (vedi unità didattiche successive).