E' possibile tracciare un primo bilancio? "Per ora possiamo constatare che il buon numero dei partecipanti e il positivo livello di interesse ci dicono che siamo partiti con il piede giusto - dice Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp e responsabile del Dipartimento risorse e sviluppo - l'obiettivo che l'Uisp si è posta con i patti associativi è di duplice natura. Da una parte sostenere piani di sviluppo territoriali ben mirati, calati nelle reali esigenze locali e concordati con i rispettivi gruppi dirigenti. Questo può consentirci di avere un quadro preciso su che cosa e perchè investire. Anche per provare a valutare l'impatto sociale dei nostri programmi e progetti. Un'operazione ascolto che permette all'Uisp di intervenire su priorità e strategie concrete e non astratte. Dall'altra parte creare occasioni di interazione e formazione con i gruppi dirigenti regionali e territoriali. Sappiamo che la forza della nostra associazione è proprio quella del radicamento territoriale. Questo significa accorciare la distanza tra nazionale e territorio, saper leggere i fabbisogni in presa diretta e progettare insieme il futuro e lo sviluppo associativo".

"Anche in vista della campagna congressuale che coinvolgerà per intero la nostra associazione - conclude Pacciani - pensiamo che questo metodo possa permetterci una lettura nazionale delle priorità sulle quali puntare in futuro. Il confronto, la conoscenza e la condivisione sono un patrimonio di concretezza e di trasparenza che l'Uisp mette a disposizione dell'intero movimento sportivo e del terzo settore italiano".