Da ieri chiusa la piscina di Piazza d' Armi. Assegnato l'incarico di gestione alla Uisp

Da ieri la piscina comunale di piazza Amendola è chiusa. E da ieri è stata affidata, sebbene in via provvisoria, la gestione dell'impianto all'Uisp. Un controsenso? No, perchè sulla, base di quanto annunciato dallo stesso presidente dell'associazione Simone Pacciani, cori l'incarico è arrivato finalmente il momento di procedere per porre rimedio ad una condizione di fatiscenza degli impianti che è sotto gli occhi di tutti. Quindi da ieri la piscina di piazza d'Armi resterà chiusa per qualche giorno, in attesa che vengano effettuati i lavori più urgenti per affrontare l'emergenza, fenno restando che ]'Uisp, che ha presentato un project financing per il restauro di entrambi gli impianti natatori (piazza Amendola e Acquacalda) a chiusura della stagione, in estate metterà mano ad un intervento ben più sostanzioso. Si tratta di un restauro molto costoso che supera il milione di euro, di cui 800mila per Acquacalda e circa 300mila, per piazza d'Armi. Ora che la gestione è stata affidata nuovamente all'Uisp per altri 19 anni, l'intervento, per il quale è già

stato ottenuto il mutuo, verrà assolutamente concretizzato. L'ufficialità totale sulla gestione non c'è ancora se proprio vogliamo essere precisi, si fa sapere dal Comune, perchè una volta effettuata, la scelta dopo la gara esistono trenta

giorni di tempo durante i quali i partecipanti al bando possono presentare ricorso. Si tratta dunque di affidamento temporaneo ma è ormai certo che sarà l'Uisp a portare avanti la gestione delle piscine, per altri 19 antri.

Tutti si augurano, e in modo particolare coloro che sfruttano l'impianto di piazza d'Armi, che la struttura possa rimanere chiusa per il più breve tempo possibile per non penalizzare più di tanto una attività agonistica che vive in questo momento la fase più importante per quanto riguarda allenamenti e preparazione. Al tempo stesso è necessario tamponare la lunga lista di magagne, e alcune anche gravi, che la. Usl ha ravvisato in questo vecchio impianto la cui costruzione risale agli anni Settanta. E oltretutto, pur avendo formato migliaia di atleti, non ha mai brillato in funzionalità. A partire dalla scelta di quella strana forma a cupola che rende giocoforza più angusti gli spazi.

Non è decisamente un bel periodo questo per gli impianti della nostra città dedicati allo sport e allo svago. A partire dalla Corte dei Miracoli, con i ben noti problemi strutturali, per passare dal PalaEstra alle prese con rogne in fatto di copertura, fino ad arrivare alle piscine. Si tratta di strutture già vecchie che oltretutto devono fare i conti con una normativa sempre più rigida e severa.