Settore di Attività Nazionale

Subacquea

Immersione in Alta Quota 2015

Lettere dal Ghiacciaio

 Immersione in Alta Quota 2015

 “dalla ricerca di pace all’affermazione della Pace”

 

Mai come quest’anno l’immersione in Alta Quota si è svolta nello scenario di un vero ghiacciaio, la nevicata del giorno prima ha predisposto uno scenario incantevole di vera montagna in una splendida giornata di sole. All’arrivo i subacquei sono stati accolti da un manto di neve di circa 10 cm., da una temperatura sotto zero esterna e di circa 5/6 gradi in acqua. Nonostante ciò i subacquei e le subacquee che si sono immersi sono stati una cinquantina.

 

Sperimentata l’immersione tecnica nelle acque del lago Ponticello (a quota 2640 metri slm) dopo aver appreso le nozioni per le corrette procedure di decompressione in relazione all’altitudine, al termine di questa esperienza originale, i subacquei si sono ritrovati al Rifugio per il pranzo, al termine del quale il coordinatore nazionale delle Attività Subacquee della UISP, Enrico Maestrelli, ha creato un momento di vera commozione tra i partecipanti con la lettura di alcune lettere di reduci al fronte nel ricordo di questi tragici eventi. Questo momento a significare l’impegno che da sempre caratterizza questa manifestazione: un momento di Pace per la Memoria, che quest’anno coincide con il 70° della Liberazione e il Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Le due Guerre Mondiali e la lotta di Resistenza stanno assicurando una Pace che gli eredi di coloro che combatterono, con alterne fortune, stanno godendo insieme alla Libertà.

Utilizzare un luogo teatro di un grande dramma come momento di aggregazione e di sport per lanciare attraverso la pratica un messaggio a tutti coloro che ancora ritengono la guerra un fine utille; Maestrelli ha ricordato che non è con le morti e con sacrifici di sangue che fa grande la Patria ma con la Vita.

La manifestazione si è conclusa con la consegna del Premio Costa a Elio Nicosia consegnato dalla moglie di Paolo, sig.ra Nicoletta e il ritiro da parte dei partecipanti degli attestati di partecipazione consegnati da Gigi Spagnuolo e Dario Niccolai.

Di seguito riportiamo le lettere che tanta commozione hanno portato tra i partecipanti:

Mamma adorata, quando riceverai la presente sarai già straziata dal dolore. Mamma, muoio fucilato per la mia idea. Non vergognarti di tuo figlio, ma sii fiera di lui. Non piangere Mamma, il mio sangue non si verserà invano e l'Italia sarà di nuovo grande. Da Dita Marasli di Atene potrai avere i particolari sui miei ultimi giorni.

Addio Mamma, addio Papà, addio Marisa e tutti i miei cari; muoio per l'Italia. Ricordatevi della donna di cui sopra che tanto ho amata. Ci rivedremo nella gloria celeste.

Viva l'Italia libera! - Achille Barilatti (Gilberto della Valle) 22 anni

Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile.                           

Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.

Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà. - Giordano Cavestro (Mirko) 18 anni

Mia cara Mary, compagna ideale della mia vita, questa sarà l'ultima lettera che tu avrai dal tuo Ugo! Ed io spero che sappia portarti tanto conforto. Il tribunale militare tedesco di Cuorgnè mi ha condannato a morte mediante fucilazione ed io attendo con altri due patrioti (Orla Riccio di Borgofranco e Ottinetti Piero di Ivrea) di passare da un momento all'altro a migliorvita. Sono perfettamente sereno nell'adempiere il mio dovere verso la Patria, che ho sempre servito da soldato senza macchia e senza paura, sino in fondo. So che è col sangue che si fa grande il paese nel quale si è nati, si è vissuti e si è combattuto. Come soldato io sono sempre stato pronto a questo passo ed oggi nel mio animo è grande più che mai laforza che mi sorregge per affrontare con vera dignità l'ultimo mio atto di soldato. Bisogna che tu, come compagna ideale e meravigliosa del tuo Ugo, sappia come lui sopportare da sola con la nostra cara Nena il resto della tua vita che porterà il tuo Ugo nel cuore.

Vado ora a morire ma non posso neanche finire, ti bacio forte forte con Nena                      Ugo Machieraldo (Mak) anni 35

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