Comitato Territoriale

Torino

Lab Interiors, un nuovo laboratorio di Tony D'Agruma

Da martedì 18 a venerdì 2 novembre dalle 16 alle 19

Da martedì 18 a venerdì 21 novembre – h. 16,00/19,00

Il 21 novembre, dalle 19,30 allestimenti e restituzione del lavoro fatto nelle stanze del Primo Piano. Il Laboratorio è gratuito. Alla fine di esso si potrà fare un'offerta libera e volontaria.

 

Informazioni e Iscrizioni via mail entro lunedì 17/11  h. 12:

tony@formalibera.org – 3393961573

 

Ogni volta che arrivo nel cortilone della Cavallerizza, gli occhi, che per deformazione professionale si dirigono immediatamente sotto il portico dove c'è il teatro della Manica Corta, subito dopo, si allargano con curiosità e senso di mistero verso il resto dell'edificio, accompagnati dalla curiosità su tutte le vite e le attività che hanno animato gli interni delle singole stanze, corridoi, scale.

Un Laboratorio teatrale non è un corso ma un percorso. Così come una performance, uno spettacolo teatrale, un pezzo di danza. Nascono da uno spunto, da tentativi, da immagini, da citazioni, da esperienze ed esperimenti coraggiosi. Ma tutti, indifferentemente, hanno due elementi in comune: il proprio vissuto e i propri sogni.

Ho sentito, così, come forte e determinante, il rapporto tra una ricerca volta a svelare artisticamente aspetti di sè che si erano sottovalutati o non considerati e il tentativo di scoprire e avere un rapporto con la vita che ha animato (ed è tutt'oggi rianimata dall'Occupazione) le stanze e gli altri spazi sovrastanti la parte "pubblica" del complesso. Una ricerca sulla "Stanza della verità" come dice la seconda parte del mio progetto, che è fisica e metafisica.

Il Laboratorio sarà strettamente collegato ai contenuti del progetto in tre parti "Voyeur of myself": l'immagine di se', la considerazione interiore ed esteriore, la relazione con gli altri e lo spazio che ci circonda, il dominio delle emozioni. La ricerca di un equilibrio che passa dall'osservazione delle crepe che lo impediscono. E cercherà, al contempo, di sviluppare nei partecipanti, una propria lettura del tema in relazione all'ambientazione del proprio percorso all'interno delle stanze vissute dai residenti. 

Attraverso un percorso senza soluzione di continuità, partiremo da una ricerca del contatto col proprio corpo, sciogliendolo, immobilizzandolo e dinamicizzandolo. In seguito passeremo ad esercizi di contatto con se stessi che progressivamente si evolveranno nel movimento. Unendo altri elementi concreti e di suggestione ci muoveremo nei territori dell' improvvisazione per giungere a un piccolo iter collettivo finale.

Il Laboratorio comprenderà:

-       Esercizi di riscaldamento, respirazione, rilassamento.

-       Elementi di lavoro su precisione, consapevolezza, sensibilità, osservazione ed ascolto.

-       Esercizi di ricerca sul movimento e relazione con gli altri e le cose che ci circondano.

-       Improvvisazione e costruzione di una sequenza individuale che rappresenti la propria lettura del tema

Rivolto a teatranti, danzatori, performer e persone che ricerchino la conoscenza di se'.

Meglio se si ritengono inesperti in tutto ciò.

Saranno infatti sollecitate le emozioni e le sensazioni collegate a un vissuto, attraverso l'utilizzo di supporti diversi: in primis le scenografie e oggetti di scena del progetto. L'uso del colore con trucchi e altri materiali. La sollecitazione della musica o della proiezione di immagini. Il libero utilizzo di indumenti e altri oggetti.

A tutti do un suggerimento. Utilizzare gli strumenti a disposizione: il movimento e la staticità, la voce, lo sguardo, le azioni, la presenza.
I sentimenti, le emozioni, il pensiero faranno la loro parte.
A volte squilibrati.

E non sempre è un male.

Prendendo in prestito materiali del mio progetto, provo per la prima volta a rispecchiare negli altri il mio lavoro, solitamente solitario, sperando che sia un buon nutrimento.

 

«Il Performer, con la maiuscola, è un uomo d'azione. Non è qualcuno che fa la parte di un altro. È l'attuante, il prete, il guerriero: è al di là dei generi artistici. Il rituale è performance, un'azione compiuta, un atto. Il rituale degenerato è show. Non cerco di scoprire qualcosa di nuovo, ma qualcosa di dimenticato. Una cosa talmente vecchia che tutte le distinzioni tra generi artistici non sono più valide»

                                                  J. Grotowski, Il Performer, 1987 in J.G. Testi 1968-1998, Bulzoni Editore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
Agenda della Disabilità

 

Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato. Con la stesura dell’Agenda si è voluto rispondere così ad una domanda strategica: cosa possiamo fare per raccogliere le sfide del territorio e raggiungere assieme obiettivi che migliorino le nostre comunità, la qualità della vita delle persone e delle famiglie, la gamma delle opportunità percorribili? Per trasformarla in azioni concrete, per segnare quei Goal, è fondamentale il gradimento, l’adesione, il supporto di tutti, proprio perché l’Agenda è uno strumento non di alcuni, ma della nostra comunità. 

L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.

Nel 2022 è tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.

Uisp Torino ha aderito all' Agenda 
Aderire all’Agenda significa innanzitutto esprimere il proprio impegno civile a favore della comunità in cui si vive, si lavora, si partecipa, per tentare, mettendoci del proprio, di migliorarla per sé e per gli altri.

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