UISP, il più grande Ente di Promozione Sportiva in Italia, considera la
pratica sportiva un diritto che in quanto tale, va garantito a tutte e a
tutti, un diritto da esercitare con pari opportunità e riconoscimenti.
Le opportunità devono rispettare le esigenze, le richieste, l’attenzione
alle differenze, i riconoscimenti non possono escludere né penalizzare
nessuno.
UISP nel 1985 ha raccolto le ingiustizie e le disparità subite da molte
atlete nel mondo dello sport e ha redatto la prima “Carta dei diritti
delle donne nello sport”.
Nel 2012 ha ripreso questo lavoro allargando l’attenzione a tutte le
donne, di tutte le età e a tutti coloro che sono ritenuti diversi e non
considerati.
Parliamo di donnem per le quali occorre costruire tempi e modalità che
permettano di superare impedimenti sociali, economici, culturali e
lavorativi, alla pratica dello sport, parliamo di tutto il mondo Lgbt
che subisce discriminazioni o che è ancora costretto a nascondersi,
parliamo delle tante donne straniere, che per religione e cultura si
escludono da molte attività, rinunciando a importanti occasioni
d’integrazione e inclusione.
Parliamo delle tante donne che lavorano nell’organizzazione dello sport,
in strutture che per anni hanno precluso alle donne l’accesso ai
vertici, ai ruoli di direzione e responsabilità.
UISP fa parte di questo mondo e ne subisce modelli e stereotipi, ma si è
sempre impegnata anche al suo interno per riconoscere alle donne il loro
protagonismo, le loro competenze, la loro propensione a non aspirare al
potere, ma ad assumersi responsabilità e a saperle gestire, la loro
grande capacità di portare innovazione in un mondo spesso ripetitivo,
autoreferenziale e conservatore (si pensi agli arbitri e a tutti i
giudici di gara!). Un’identità che si fa spazio perché è riconosciuta e
che non si deve adeguare alle modalità maschili di gestione e governo
dello sport.
Oggi le dirigenti UISP non sono tantissime, rispetto a ciò che noi
vorremmo, ma sono sicuramente tantissime se confrontati con i numeri del
resto del mondo dello sport e con ruoli molto importanti.
Abbiamo voluto mettere insieme queste donne con atlete e praticanti,
abbiamo chiesto loro di raccontarsi, ma soprattutto di raccontarci cosa
fanno ogni giorno per lo SportPertutti.
Insieme ai racconti di atlete, praticanti e delle donne della “Piscina
femminile”- un progetto che ha saputo coniugare i diritti, lo sport per
tutti, le diversità, le pari opportunità e il protagonismo delle donne,
unito al loro grande valore per l’affermazione di una società più giusta
e progredita.
Abbiamo invitato l’Assessore allo Sport regionale, che ha dimostrato
grande sensibilità, ha accolto le nostre proposte e ha portato la Carta
dei diritti delle donne nello sport all’approvazione del Consiglio
Regionale.
Con noi ci sarà anche Manuela Claysset, che porta avanti il progetto
UISP in tutta Italia ed è Responsabile Nazionale UISP delle Politiche di
Genere.
in allegato il volantino dell'evento
Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato. Con la stesura dell’Agenda si è voluto rispondere così ad una domanda strategica: cosa possiamo fare per raccogliere le sfide del territorio e raggiungere assieme obiettivi che migliorino le nostre comunità, la qualità della vita delle persone e delle famiglie, la gamma delle opportunità percorribili? Per trasformarla in azioni concrete, per segnare quei Goal, è fondamentale il gradimento, l’adesione, il supporto di tutti, proprio perché l’Agenda è uno strumento non di alcuni, ma della nostra comunità.
L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.
Nel 2022 è tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.
Uisp Torino ha aderito all' Agenda
Aderire all’Agenda significa innanzitutto esprimere il proprio impegno civile a favore della comunità in cui si vive, si lavora, si partecipa, per tentare, mettendoci del proprio, di migliorarla per sé e per gli altri.