Comitato Regionale

Toscana

Il riassetto organizzativo dei territori

Un'associazione più efficiente e più vicina alle esigenze dei territori. M. Franconi spiega le decisioni del Consiglio regionale

Il 26 e 27 giugno a Principina, in provincia di Grosseto, si è tenuto il Consiglio regionale Uisp Toscana: due giorni di discussione e approfondimento, in preparazione dell'Assemblea nazionale di metà mandato di ottobre 2015. Il lavoro della prima giornata è stato organizzato in gruppi di lavoro su alcuni temi specifici, come ambiente, formazione, comunicazione e stili di vita. Un altro gruppo ha visto il confronto tra le presidenze territoriali e i responsabili dell'organizzazioni dei comitati per omogeneizzare i processi. Un altro tavolo ha riunito i presidenti territoriali e delle leghe per ulteriore approfondimento sul riassetto organizzativo dei territori.

"In questa occasione è stata scritta la delibera del Consiglio sulla nuova organizzazione territoriale - dice Matteo Franconi, presidente Uisp Toscana - si è trattato della conclusione di un percorso durato un anno in cui abbiamo analizzato quello che siamo e come affrontare le nuove sfide: abbiamo deciso di farlo partendo da una riorganizzazione dei territori. Il primo obiettivo del nostro intervento è una maggiore penetrazione sul territorio, attraverso una diminuzione dei comitati e l'aumento delle delegazioni. I comitati da 15 diventano 10 e le delegazioni passano da 16 a 34. Questa nuova sfida la giochiamo con una maggiore presenza sul territorio attraverso le delegazioni, e una politica di penetrazione gestita su aree più vaste. Non si verificherà più la situazione di tre comitati nel raggio di 20 km, ognuno con un consiglio proprio: ci saranno più presidi sul territorio facenti capo a un solo comitato, e un solo Consiglio, che saranno la guida politica delle nuove aree. Allargandosi i confini dei comitati, sempre più il territorio parlerà la stessa voce e metterà in campo le stesse azioni".

"In un momento di cambiamento del Paese anche l'Uisp va cambiata sulla base di alcuni criteri rilevanti - continua Franconi - noi abbiamo tenuto conto di attività e radicamento sul territorio, delle esperienze che i comitati portano in dote all'associazione e del panorama intorno a noi che cambia, basta pensare al ruolo delle province. In Toscana si passerà da 16 a 3 Usl (Unità sanitarie locali), con il nostro progetto abbiamo interpretato come sta cambiando la nostra regione. La Toscana è come una grande città, abbiamo cercato di suddividerla in"quartieri" che condividano un'impronta forte e riconoscibile. I dirigenti si sono calati in questa nuova ottica, della necessità di una visione regionale, con al suo interno suddivisioni territoriali utili alla crescita dell'associazione. Da qui partiamo con la consapevolezza di poter affrontare questa grande sfida. In un momento in cui tutto il paese rilancia la propria azione, l'Uisp Toscana lo fa con un maggiore radicamento sul territorio e una forte concentrazione di politiche di aree".

"Le Delegazioni saranno lo strumento di penetrazione territoriale - conclude Matteo Franconi - I loro compiti saranno la realizzazione delle attività, il mantenimento dei rapporti con le amministrazioni locali e l'attuazione sul territorio delle politiche di area. Inoltre, ci aspettiamo una maggiore contaminazione dei gruppi dirigenti, che finora erano abituati a lavorare sul proprio territorio e d'ora in poi dovranno confrontarsi in modo continuo e costante con gli altri comitati. Si tratta di un salto importante anche per l'impostazione dell'attività: questa nuova strutturazione creerà più opportunità".

Ora la proposta emersa dal Consiglio regionale dovrà essere vagliata dal Consiglio nazionale Uisp, poi da settembre 2016 i comitati di Pisa, Lucca e Versilia, Massa e Carrara, Valdera, Zona del cuoio e Empoli, partiranno con il tesseramento unificato, come tre comitati. Mentre Prato e Pistoia partiranno con il tesseramento unificato nel 2019.

 

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