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Toscana

Sani stili di vita e certificazione medica al Festival della Salute

Sabato 26 settembre 2015 all'interno del Festival della Salute a Viareggio si è tenuto il dibattito "Sani stili di vita. Attività fisica, promuovere e/o tutelare? Certificazione medica"

Il dibattito è stato organizzato dall'UISP Lucca-Versilia, che ha portato così la MoveWeek all'interno del Festival della Salute con dimostrazioni, esibizioni sportive e ludico-motorie, spettacoli di danza, dimostrazioni di arti marziali e , appunto, la conferenza su attività fisica e certificazione medica.

Cos'è stato detto durante il dibattito? Ecco il resoconto:

Apre il dibattito l'On. Filippo Fossati, delineando con chiarezza le difficoltà in cui si trova il mondo dello sport dall'entrata in vigore del Decreto Balduzzi per la parte riguardante le certificazioni mediche per l'attività non agonistica, misure che di fatto stanno limitando la promozione e la diffusione delle attività sportive. Sostiene Fossati: "Così com'è, l'impianto attuale della legge non permette alle società sportive di adempiere al loro ruolo. Siamo fiduciosi che, con l'approvazione della Risoluzione Parlamentare che spinge il Governo a superare l'attuale impostazione del Balduzzi, si possano superare le difficoltà del mondo sportivo e di quello sanitario".

Su questo prende la parola il Dott. Galà, Coordinatore del Piano Regionale di Prevenzione, che sostiene l'importanza della risoluzione approvata dalla Camera, in quanto "dalla sua approvazione è cambiato l'approccio del Governo nei rapporti con le regioni, e si è manifestata una nuova volontà di modificare il Decreto Balduzzi".

Il Prof. Giorgio Galanti, Direttore della Scuola di specializzazione Medicina Sportiva UNIFI, tiene a sottolineare per quanto riguarda la salute degli sportivi che "è necessario maggiore rigore scientifico nel monitorare le condizioni dello sportivo. Non è corretto delegare al CONI la decisione su cos'è da ritenersi agonistico o meno, perché non sono in grado di definire cosa è ad alto rischio cardiovascolare e cosa no, tocca ai medici farlo. La modifica del Decreto Balduzzi può essere il punto di partenza per ricominciare una discussione sullo sport basandosi sugli effettivi fattori di rischio".

La parola passa al Presidente della UISP Toscana Matteo Franconi che, rilevando l'importante lavoro della Regione e delle Associazioni per rimettere in discussione il Balduzzi, dice: "Noi mettiamo a disposizione la professionalità dei nostri istruttori, anche perché la promozione dello sport per tutti è la funzione specifica della UISP. La certificazione medica a pagamento, così come prevista nel Balduzzi, è elemento disincentivante per lo sport anche per i bambini. Oggi la tutela sanitaria non deve essere di restringimento dell'attività, ma di promozione."

Conclude il responsabile dei progetti del comitato Lucca Versilia della UISP, Andrea Lombardi, dichiarandosi soddisfatto degli approfondimenti di questa tavola rotonda, che ha visto la presenza di molti soggetti interessati al mondo dello sport che insieme hanno operato per delineare la rotta per il miglioramento e la riscrittura di una norma che fino ad oggi sta rendendo più difficile la promozione dello sport per tutti".

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