Il 12 novembre scorso, alla presenza del Presidente dell’Uisp Toscana Matteo Franconi, si è riunito il Congresso del Comitato Terre Etrusco Labroniche che ha eletto il nuovo consiglio territoriale composto dalle seguenti persone: Fabio Ercolini,Gabriele Ghilarducci, Manlio Grossi, Fabrizio Bernabei, Ilaria Stefanini, Carla Salvadori, Serena Mazzanti, Laura Romboli, Sonia Lucchesi, Sergio Salvadori, Sergio Corbelli, Glauco Cintoi, Antonella Pedri, Piero Sanchini, Ciro Ferraro, Vittoria Martorano, Paola Colorà, Elena Pini.
Oltre a loro il nuovo presiedente Daniele Bartolozzi al quale abbiamo fatto qualche domanda per commentare il nuovo incarico.
Da quanto tempo è nella Uisp?
Sono circa nove anni, la maggior parte dei quali li ho vissuti all’interno della lega Calcio, fino a ricprire la carica di vicepresidente Regionale della stessa Lega negli ultimi anni.
Sono stati anni di cambiamenti e anche di qualche difficoltà. Primo fra tutti forse l’accorpamento con Cecina. Cosa ha significato per Livorno?
A suo tempo mi schierai a favore dell’accorpamento e ne sono tuttora convinto. Non credo nei campanilismi e più c’è unione più l’Uisp è forte. La Uisp è una sola e mi auguri questa fase congressuale aiuti a superare i limiti territoriali.
Dopo c’è stato anche il commissariamento…
E’ stato un momento decisamente poco sereno, poco proficuo sia per i soci che per il gruppo dirigente. I progetti non riuscivano ad andare avanti anche a causa di quella mancanza di coesione che dicevo prima.
Mi sembra di capire che il suo obiettivo principale sarà l’unità
Decisamente. Il nuovo gruppo dirigente deve essere orientato prima di tutto verso l’unità. Oltre a questo chiedo di guardare maggiormente alle attività, il settore dal quale provengo e che più di tutti concretizza i valori della nostra associazione. In vista del nuovo mandato senza leghe pensiamo a un grande gruppo che lavori insieme.
Quali saranno le sue prime azioni?
Adesso è importante recuperare rapporto con le istituzioni, perché negli ultimi tempi è stato perso terreno e tempo prezioso. Dobbiamo recuperare i contatti e far vedere che la Uisp c’è ed è fortemente presente sul territorio. Non sarà difficile farlo perché le idee non mancano e neppure le capacità.