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Toscana

Mai più fascismi, anche la Uisp in piazza al fianco della Cgil

L'Uisp sarà in piazza sabato pomeriggio, 16 ottobre, a Roma a fianco della Cgil e delle altre organizzazioni sindacali, alle associazioni e ai cittadini che hanno aderito all'appello Mai più fascismi: appuntamento alle 14 in piazza San Giovanni.

"L’Uisp, associazione antifascista e antirazzista, aderisce convintamente all’appello di Cgil, Cisl, Uil - dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - e sarà in piazza San Giovanni a Roma sabato prossimo per la manifestazione nazionale antifascista #Maipiùfascismi, per il lavoro, la partecipazione e la democrazia. Ancora una volta saremo al fianco dell’Anpi, per rinnovare la richiesta della piena applicazione delle leggi che prevedono lo scioglimento di formazioni che si richiamano ad ideologie fasciste e naziste".

"È il momento di ribadire con forza, insieme a tutte le forze democratiche del Paese, che i valori della Costituzione non sono negoziabili e continuano ad orientare l'azione e le attività Uisp, esattamente come è dalla sua nascita, che risale al 1948 - prosegue Pesce - C’è un Paese da rimettere in piedi, da far ripartire dopo questa tremenda pandemia, ci sono da combattere disuguaglianze, nuove povertà, occorre avere chiaro l’obiettivo di affermare diritti per tutte e tutti i cittadini. Come associazione continueremo a lavorare ogni giorno per trasmettere il valore e l’importanza dell’inclusione e della coesione delle nostre comunità attraverso il nostro sport, lo sport sociale, contro ogni forma di discriminazione e di violenza. Per questo facciamo appello all’intera rete associativa Uisp, associazioni e società sportive, singoli soci, per essere in tanti sabato a Roma". 

Già nella serata di sabato 9 ottobre l'Uisp ha espresso solidarietà e vicinanza alla CGIL-Confederazione Generale Italiana del Lavoro per i violenti attacci subiti durante le manifestazioni. "I nemici della democrazia e della Costituzione non passeranno, siamo al fianco del sindacato dei lavoratori e rilanciamo i nostri comuni valori antifascisti".

Anche il Forum nazionale del terzo settore, di cui l'Uisp fa parte, ha diffuso un comunicato stampa in cui esprime la sua forte solidarietà alla CGIL per l’attacco squadrista alla sede nazionale di Corso d’Italia. "Il sindacato rappresenta e difende tutti i lavoratori e le lavoratrici - scrive il Forum - ed è un presidio fondamentale della democrazia. L’assalto è una minaccia ai valori della nostra Costituzione che deve essere condannato con forza e senza tentennamenti. La violenza e la sopraffazione non possono essere confusi con la libertà di pensiero. I lavoratori e i volontari del terzo settore italiano sono al fianco della Cgil e di tutto il sindacato per affermare i principi di libertà e di giustizia sociale".
 
“L’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil – dicono congiuntamente i tre leader sindacali Landini (Cgil), Sbarra (Cisl) e Bombardieri (Uil)  – è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge. E’ il momento di affermare e realizzare i principi e i valori della nostra Costituzione. Invitiamo, pertanto, tutti i cittadini e le forze sane e democratiche del Paese a mobilitarsi e a scendere in piazza sabato prossimo”.

Anche l'Anpi ha lanciato un appello per una grande partecipazione popolare alla manifestazione nazionale antifascista per il lavoro e la democrazia del 16 ottobre Al termine di una riunione straordinaria, il presidente nazionale, il presidente emerito, i vicepresidenti, la segreteria nazionale ANPI hanno approvato il seguente appello:

I gravissimi fatti di sabato 9 ottobre a Roma sono stati organizzati, pianificati in modo dettagliato e addirittura annunciati da Forza Nuova; per questo sono un esplicito segnale d'allarme.

Le violenze avvenute, in particolare l'inaudita occupazione della sede nazionale della Cgil, a cui va la nostra incondizionata solidarietà, seguita dall'odioso e barbaro assalto al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I, rappresentano un salto di qualità nella strategia della eversione nera e richiedono una risposta ferma e durissima da parte di ogni struttura dello Stato. Siamo vicini a tutti gli agenti di polizia feriti negli scontri ed agli operatori sanitari aggrediti.

Richiamiamo il governo al suo compito imprescindibile di difesa dell'ordine democratico, della salvaguardia della sicurezza dei cittadini, della tutela delle sedi della vita associata.

Da tempo l'ANPI nazionale ha denunciato la natura eversiva delle organizzazioni neofasciste, da tempo ha segnalato la strumentalizzazione da parte di tali organizzazioni nei confronti del malessere sociale causato dalla crisi; da anni, infine, l'ANPI, assieme a un vasto schieramento democratico, ha sollecitato le autorità competenti a provvedere allo scioglimento delle formazioni neofasciste, come sostanzialmente imposto dalla XII Disposizione finale della Costituzione e specificamente previsto dall'art. 3 della sua legge di attuazione (legge Scelba, 645 del 20 giugno 1952). Vanno in ogni caso assunti immediatamente provvedimenti cautelari di sospensione delle attività di tali organizzazioni. Invochiamo inoltre la massima speditezza e intransigenza nell'iter processuale per i reati di apologia e di ricostituzione del partito fascista.

È giunto il momento di far sentire la forza della democrazia italiana.

Riteniamo encomiabile lo sdegno di tanta parte del Paese, delle forze sociali e politiche, anche oltre i tradizionali schieramenti, e pensiamo che davanti al pericolo eversivo sia necessaria un'unità davvero larga. Assieme, denunciamo i silenzi e l'ambiguità dell'estrema destra italiana che, dopo aver tardivamente ostentato un antifascismo di facciata, nega l'evidenza della matrice fascista dell'assalto di sabato.

Ma non basta: occorre operare compiutamente per liberare ogni istituzione dello Stato italiano sia dalle infiltrazioni fasciste, sia dalle eventuali connivenze, e contrastare il pesantissimo malessere sociale su cui puntano i fascisti per scardinare il sistema democratico.

Per questo occorre aprire subito una nuova stagione della democrazia italiana che metta al centro il tema del lavoro e della dignità della persona, contrastare la solitudine sociale e ogni forma di odio e di rancore e bandire definitivamente qualsiasi suggestione di tipo fascista. La strada è tracciata in modo palese dalla Costituzione, ancora in troppe parti inapplicata.

A questi fini è necessario che si estenda nel Paese un rinnovato, eccezionale movimento unitario contro il fascismo, per l'espansione della democrazia e della partecipazione popolare, un movimento che raccolga l'insegnamento della Resistenza quando, col comune obiettivo della sconfitta del nazifascismo e della rinascita del Paese, si unirono forze fra loro diverse ed eterogenee dalla cui convergenza nacque quella Costituzione che oggi occorre integralmente e finalmente attuare.

Questo è lo spirito con cui lanciamo un appello al Paese affinché si realizzi la più ampia partecipazione organizzata alla mobilitazione nazionale promossa da CGIL, CISL e Uil per sabato 16 ottobre. Il 25 aprile 1945 il popolo italiano riscattò l'Italia sconfiggendo il nazifascismo. Oggi il popolo italiano saprà respingere qualsiasi tentativo di minare la repubblica democratica e antifascista.

FONTE: UISP NAZIONALE

 

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