Vivicittà è sport sociale e per tutti, rompe gli steccati tradizionali e avvicina genti di varie culture in tutto il mondo. Era il 1 aprile 1984 e l’Italia si preparava a vivere quella che fu definita dai giornali la "corsa più grande del mondo", ideata e organizzata dall'Uisp in venti città italiana, da Torino a Palermo, da Firenze a Roma e Napoli. Parteciparono complessivamente 30.000 podisti, con maglie azzurre, gialle e bianche, per differenziare la distanza delle rispettive prove: mezzamaratona, dieci chilometri e non competitiva.
Trentacinque anni dopo lo slogan di Vivicittà 2018 è “Attività sostenibili”, per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica, sui temi della vivibilità ambientale e sociale. Una corsa per promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sul rispetto per l’ambiente e quello per tutte le persone. Una sostenibilità che passa attraverso la condivisione di valori quali solidarietà e integrazione, contro discriminazioni e pregiudizi.
Vivicittà è una corsa podistica messaggera di pace e convivenza, che sostiene i bambini che fuggono dalla guerra in Siria attraverso un progetto di cooperazione internazionale ed educazione, in collaborazione con la Fondazione Terre des Hommes.
La classifica finale sarà unica grazie alla compensazione dei percorsi, sulla classica distanza dei km 12. Inoltre è prevista la distanza di Km 21,097 (mezza maratona) a Firenze. In tutte le città si terranno anche passeggiate ludico-motorie con distanze variabili tra i 2 e i 4 chilometri.
Vivicittà gode della Medaglia del Presidente della Repubblica, del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Ambiente, del ministero della Giustizia, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale.
In Toscana le città interessate sono Pisa, dove si terrà sabato 7 “Aspettando Vivicittà”, Firenze, Arezzo, Livorno, Siena e Lucca. “Chi ancora non lo sapesse scoprirà com’è facile correre ma anche solo passeggiare nelle strade uniche, tra i paesaggi storico-artistici ineguagliabili della nostra Regione – dichiara il Presidente di Uisp Toscana Lorenzo Bani – e magari sarà solo la prima di tante altre volte. Tante prime volte che insieme hanno reso in 35 anni le nostre città più vivibili e hanno dato segnali concreti alle istituzioni e ai cittadini tutti”.