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Umbria

"Positivo alla salute": nuovo progetto Uisp contro il doping

Ha preso ufficialmente avvio il progetto nazionale Uisp “Positivo alla salute”, finanziato dal ministero della Salute, Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Il progetto coinvolgerà nei prossimi 18 mesi oltre 600 ragazzi e ragazze delle scuole superiori di otto località italiane: Zona Flegrea (Na),Trieste, Varese, Pesaro/Urbino, BAT (Barletta, Andria, Trani), Prato, Orvieto, Venezia. L’avvio formale del progetto c’è stato il 5 giugno, da ottobre fino a luglio 2016 si svolgeranno i laboratori sperimentali nelle scuole coinvolte. La valutazione scientifica del progetto è affidata al prof. Fabio Lucidi.

“I progetti che hanno superato il vaglio dei commissari sono solo due: è quindi un riconoscimento della qualità della nostra proposta e della valutazione positiva del nostro curriculum legato alle precedenti campagne – afferma Daniela Rossi, responsabile scientifica del progetto - Questa sperimentazione coincide con il primo anno dei piani di prevenzione regionali, e può essere un ulteriore elemento di arricchimento delle nostre buone pratiche da mettere a disposizione delle regioni. Il progetto interviene negli atteggiamenti culturali favorevoli al doping, in una fascia d’età cruciale in cui i giovani si potrebbero abituare all’idea che si possano migliorare le proprie prestazioni ricorrendo all’aiuto esterno di sostanze pericolose per la salute. È sull’orientamento culturale che vogliamo influire,formando e informando i ragazzi, grazie alla collaborazione con le aziende sanitarie locali. Infatti obiettivo prioritario dell’intervento è migliorare, attraverso una campagna di comunicazione ideata dai giovani per i giovani, le conoscenze degli adolescenti sulla tutela della salute in generale e in particolare nelle attività motorie e sportive, soprattutto relativamente ai danni derivanti dall’inquinamento farmacologico e dal doping”.

“Spesso i ragazzi sperimentano uno sport segnato da forme di agonismo esasperato o di esclusione – continua Silvia Saccomanno, coordinatrice del progetto - atteggiamenti che li possono condurre alle scorciatoie delle sostanze. La metodologia che proponiamo per la realizzazione del progetto mira alla responsabilizzazione ed al protagonismo attivo dei ragazzi per l’ideazione e la realizzazione di prodotti comunicativi. Verranno avviati laboratori dove i ragazzi, supportati dagli insegnanti e dagli operatori Uisp, realizzeranno prodotti informativi come video, vignette, giornali, manifesti, striscioni, canzoni, spot, performance teatrali. Infatti, ogni classe sarà libera di ideare la propria campagna, ma tutte realizzeranno materiale per la web radio, una piattaforma on line su cui caricare i contenuti prodotti in classe durante il progetto: si tratta di una web radio in podcast, con trasmissioni radiofoniche on demand che verranno rese disponibili su Internet e accessibili anche agli smartphone, in una piattaforma creata appositamente per loro e ospitata sull’infrastruttura web della Uisp nazionale".

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