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Comunicazione sociale e sport: il bilancio del seminario nazionale Uisp

Comunicazione sociale e sport: la due giorni di approfondimento interno ed esterno organizzata dall’Uisp (Roma, 12 e 13 gennaio) ha consolidato alcuni risultati raggiunti e focalizzato nuovi obiettivi. Di fronte alla crisi del giornalismo, al venir meno di antiche certezze, alle continue trasformazioni  tecnologiche, la comunicazione sociale fornisce una nuova visione: ripartire dal territorio, dove le organizzazioni sociali e l’Uisp producono molti fatti, storie e punti di vista che potrebbero fare notizia e molto spesso rimangono lì, ignorati o nascosti. “Illuminare le periferie” significa proprio questo, mediare con i media, cercare canali mainstream come la Rai ad esempio, le TgR in particolare, presenti capillarmente in tutto il territorio italiano, alleati naturali. Quindi crescere nella consapevolezza e nella capacità di fornire ad altri informazioni e spunti. Ma allo stesso tempo crescere nella competenza di utilizzare canali propri, che non sono più cenerentole nel panorama dei media ma diventano importanti strumenti di informazione, interna/esterna, costruiti intorno al baricentro del sistema di comunicazione uisp rappresentato dal sito www.uisp.it. Da internet ai social, con una capacità multimediale che oggi, grazie allo smartphone, è davvero alla portata di tutti.

Ed ecco che la rete dei comunicatori e degli uffici stampa Uisp sul territorio diventa anche una vera e propria redazione, in grado di produrre e trasmettere notizie in modo credibile e con metodo giornalistico, attraverso i propri canali ma anche attraverso il sistema dei media in generale. “Mai come in questi tempi la comunicazione é un percorso circolare, non direttivo o a senso unico. Ascoltare e parlare, leggere e scrivere, essere fonti di notizie e utilizzarle é un diritto/dovere di tutti: “nessuno può essere sul posto rispetto a chi gia c’é”. Grazie al sito dell’associazione Articolo 21 che ha ospitato questa semplice riflessione che è stata alla base di questa due giorni di lavoro.

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La “redazione” Uisp, con le potenzialità di diventare una delle più capillari in Italia, si sta consolidando con referenti regionali (e territoriali) e di Strutture di attività, capaci di addizionare competenze giornalistiche e cultura associativa. Sempre più convinta della propria funzione: fonte di informazione, media tra i media che lega insieme, seleziona e ritrasmette contenuti propri ed altrui. Qual è lo specifico “sportivo” che la redazione Uisp si trova di fronte? “Se il problema è il racconto sociale del nostro dell’Italia, cercando di mettere al centro il territorio e le comunità – ha detto nel corso dei lavori Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – occorre la consapevolezza che è urgente cambiare la cultura sportiva del nostro Paese, se no chi ha interesse a raccontare chi non arriva primo? Chi non è, né sarà mai un supercampione o un calciatore di serie A?”.

ASCOLTA L'AUDIO INTEGRALE del seminario "Abitare e raccontare il territorio. E non chiamatelo rischio del mestiere. Sport, deontologia e comunicazione sociale", organizzato da Uisp, Giorale radio sociale e ordine dei giornalisti del Lazio. Sono intervenuti Ivano Maorella; Maria Lepri, segretaria Ordine dei giornalisti Lazio; Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai; Beppe Giulietti, presidente nazionale Fnsi; Giovanni La Manna, rettore Istituto Massimo; Pasquale Mallozzi, docente Università “La Sapienza” Roma; Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp; Vincenzo Morgante, direttore Tgr Rai; Carlo Paris, corrispondente Rai Gerusalemme.

Per scaricare il programma della giornata clicca qui

Questa è la sfida in termini di comunicazione e di strategia associativa, di identità e di innovazione che l’Uisp si è data per i prossimi anni. Il consolidamento della “redazione” Uisp è la precondizione per il funzionamento di un sistema a vasi comunicanti che ha nella piattaforma nazionale Uisp il baricentro comunicativo dell’intero sistema associativo e nel Regolamento nazionale di comunicazione Uisp il “manuale” di funzionamento. Capace di fornire risposte moderne e rapide ai fabbisogni comunicativi e infrastrutturali dell’intera associazione, dall’informazione all’organizzazione delle attività, dalla multimedialità all’interazione a distanza, dai servizi informatici al dialogo tra i diversi software utilizzati. La rete territoriale, la capacità di produrre un “fare” quotidiano, la visione e l’impatto sociale di progetti, iniziative e campagne: racconto collettivo e consolidamento della “redazione” Uisp, il cantiere va. (Ivano Maiorella)

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