Comitato Territoriale

Varese

Fatturazione elettronica: “chiediamo chiarezza”  

 

Un emendamento approvato nei giorni scorsi dall’aula del Senato - all’articolo 10 del c.d. Decreto fiscale (D.L. 119/2018) in corso di conversione - introduce l’esonero dall’emissione delle fatture elettroniche per tutti i soggetti in regime forfettario Legge 398/1991, interessando, quindi, anche le associazioni e le società sportive dilettantistiche.

“Se l’obiettivo del legislatore era quello, come sembra, di giungere ad una semplificazione e ad un alleggerimento degli adempimenti previsti in tema di fatturazione elettronica – commenta Enrica Francini, responsabile nazionale Bilancio e Consulenze Uisp – il risultato pare quello, invece, di introdurre dubbi ed ulteriori adempimenti operativi, di fatto, maggiormente complessi e di difficile attuazione”.

L’esonero dall’emissione delle fatture elettroniche per tutti i soggetti in “regime 398”, dovrebbe infatti avvenire, rispetto a quanto previsto dall’emendamento secondo modalità specifiche: chi ha ha conseguito proventi fino a 65 mila euro può continuare ad emettere le fatture in modo tradizionale. Anche prestazioni che “hanno ad oggetto servizi di pubblicità e/o sponsorizzazione” dovranno emettere comunque le fatture elettricamente, senza il vincolo dei 65mila euro, ma “l’onere dell’emissione ricadrà sempre in capo al “cessionario o committente” (alias al cliente)”.

Di fatto quindi in capo ai soggetti in regime forfettario legge 398/191 viene introdotto un esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica diretta. Un esonero che non sembra comunque essere completo: infatti in capo a tali soggetti sembra permanere l’obbligo di fatturazione elettronica per le prestazioni verso le Pubbliche Amministrazioni.

Altri dubbi, che dovrebbero essere chiariti in tempi molto rapidi, riguardano poi la determinazione corretta del volume dei 65 mila euro, l’obbligo di conservazione digitale delle fatture passive, la possibilità di scegliere di procedere comunque alla fatturazione elettronica diretta per chi è sotto ai 65 mila euro o anche per chi supera tale soglia e quali siano le responsabilità che ricadono in capo al soggetto in regime legge 398/1991 in riferimento alle fatture emesse per suo conto dal cliente.

“Siamo molto preoccupati per la ricaduta negativa che questo provvedimento – afferma Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp – comporterebbe sulle basi sportive dilettantistiche già sovraccaricate da tanti adempimenti gestionali e amministrativi, spesso non chiari e di dubbia interpretazione. Non possiamo che appellarci al senso di responsabilità del Parlamento e del Governo, chiedendo di rivedere le modifiche apportate. Se l’obiettivo del legislatore è quello, e non abbiamo dubbi, di agevolare l’associazionismo di base, una proposta di assoluto buon senso – continua Pesce – potrebbe essere quella di prevedere l’esonero dalla fatturazione elettronica almeno per i sodalizi con ricavi commerciali inferiori ai 65 mila euro, non potendo probabilmente estenderlo a tutti i soggetti in regime 398, comprese quindi le prestazioni per sponsorizzazione e pubblicità, mantenendo per i soggetti con ricavi compresi tra i 65 e i 400 mila euro gli obblighi di fatturazione elettronica da far restare però in capo ai prestatori di servizio. Attendiamo riscontri in merito, auspicando possano essere positivi rispetto alle nostre istanze, considerando anche, aspetto non secondario, che il 1° gennaio è ormai alle porte”.

Uisp Nazionale, per agevolare i propri Comitati e tutti i sodalizi affiliati, offre l’opportunità di adottare un software di fatturazione elettronica, con abbinati i relativi servizi, predisposto da ABSOLUTE Srl, Software House di riferimento Uisp, denominato “Fattura.Me”. Il software permetterà di gestire in modo sicuro ed automatico l’intero processo di fatturazione elettronica: compilare, firmare, inviare, ricevere e conservare le fatture elettroniche con assoluta semplicità e a costi in convenzione. 
(Gruppo Redazionale Pagine Uisp)

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