La Lega Vela aderisce alla campagna internazionale contro la violenza sulle donne promuovendo gli eventi uisp in molte città.
BASTA! FERMIAMO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Violenza sulle donne è esclusione.
Un parola che ben riassume il pensiero delle numerose donne che hanno partecipato con le loro testimonianze alla stesura di questo scritto; donne occidentali e privilegiate, lontane delle catene delle donne che abitano mondi possibili quanto il nostro, apparentemente immuni dai pugni e calci silenziosi tra le mura domestiche e dai branchi nei posteggi abbandonati, ma profondamente consapevoli di quanto le donne di altre longitudini e latitudini siano presenti e vicine a noi e che violenza non è solo un’immagine scioccante alla tv. In calce a questo articolo riportiamo le loro parole e i loro pensieri.
Per questo violenza è in mezzo a noi tutti ed è soprattutto esclusione. Esclusione dai processi decisionali, lavorativi, sociali, familiari e culturali; esclusione dalla possibilità di difendersi, di comprendere, di chiedere aiuto. E’ l’Altro (uomo, ma anche donna talvolta) che impone il proprio sistema di valori e di usi, che dispone e decide anziché proporre, chiedere, coinvolgere.
Basta! Alla violenza sulle donne, a questo processo di esclusione che si perpetua da millenni: per noi appassionati di cultura sportiva, possiamo ritrovare fin dalla sua nascita le radici di tale esclusione. Nella società greca alle donne era vietato assistere a qualsiasi manifestazione pubblica, oltre che praticare qualsiasi attività sportiva (solamente a Sparta potevano dedicarsi a sport di tipo esclusivamente ginnico come danza e corsa). In occasione dei Giochi Olimpici alle donne non era nemmeno permesso di avvicinarsi al perimetro esterno del santuario, pena la morte. Secondo un'antica tradizione si diceva addirittura che, se mai una donna avesse praticato una qualche attività sportiva, grandi sventure sarebbero arrivate in seguito a tutto il genere femminile.
Esclusione e superstizione quindi, che ritroviamo simili anche nel successivo mito di Eva: la sua originaria colpevolezza e la sua caratterizzazione di seconda arrivata, hanno creato una ferita insanabile all’immagine della donna che riflette e incoraggia i modelli distruttivi del principio femminile (la donna è vita, ricordano le voci di donna che trovate in calce) i quali da secoli accompagnano la storia umana e ordinano le relazioni sociali tra uomo e donna.
Ora la memoria di ogni lettore, uomo o donna che sia, può viaggiare per tempi, lande e situazioni storiche e personali e ricordare (dal latino re-cordis: ripassare dalle parti del cuore) gli episodi in cui ognuno di noi ha perpetuato questi modelli, queste superstizioni, questa esclusione quasi come un’abitudine e provare a dire ora finalmente BASTA! FERMIAMO LA VIOLENZA SULLA DONNE. Cominciamo da noi, cominciamo a cambiare le abitudini.
La Lega Vela Uisp ha aderito alla campagna internazionale contro la violenza sulle donne attraverso la stesura di questo articolo scritto a 4, 8, 10, 100 mani permettendo alle donne che vi hanno partecipato di diventare protagoniste e non solo spettatrici di questo movimento. Le vogliamo ringraziare dando loro voce… Voci di donne.
Voci di donne, la violenza sulla donna è:
Una manifestazione della debolezza dell’uomo
Dover scegliere tra lavoro e famiglia
Dimostrazione di virilità dell’uomo debole e insicuro
Avvilente tagliente umiliante
Un gesto aberrante e incomprensibile
È a volte donna, madre , padre, figlio e compagno, invidia e incomprensione, ignoranza
Considerarle una proprietà fisica e morale dell’uomo, imprigionarle in certi stereotipi sociale, dire loro parole che le sminuiscono, non comprendere la loro complessità
Ignoranza, debolezza, malvagità, nullità, essere oscuri e senza anima
Morte della vita
Brutalità
Una barbarie accettata e perpetuata da uomini fragili ed impotenti
Sgradevole, inammissibile, incomprensibile
Negazione di se stessi, la donna è vita e chi le usa violenza è nullità
Inaccettabile, intollerabile
Una terribile debolezza degli uomini
Quasi sempre è giustificata e perdonata dalla stessa anche in presenza dei figli
Un’arcaica sopraffazione
Violenza in tutte le sue forme che va compresa, attaccata e combattuta, a volte brutale, subdola e psichica.
E’ la violenza dell’animale che attacca per il territorio non per difendersi. E’ condita di arroganza ed è spesso il risultato di un eccesso di amore e venerazione da parte delle madri e di troppe concessioni senza limiti
La Lega Vela Uisp ringrazia le donne che hanno dato il loro contributo in parole e pensieri.