Settore di Attività Nazionale

Vela

Giornata mondiale dell'acqua

TRATTO DAL DOCUMENTO REDATTO DALLE POLITICHE AMBIENTALI UISP di Santino Cannavò

Pochi numeri e tanta consapevolezza in questo articolo: vale la pena investire 5 minuti per leggerlo.

"Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua e ancora una volta è l’occasione per mettere
al centro del nostro impegno sportivo, sociale e politico il diritto all’acqua e il suo uso
consapevole nello sport.


Il tema generale dell’acqua è complesso: presenta aspetti riferiti ai macrosistemi politici
mondiali, si riferisce alle politiche locali, è direttamente collegato ai modelli economici, si
esprime negli stili di vita, ha aspetti legati ai diritti universali e all’esercizio della democrazia,
si ascrive ai beni comuni, definisce le future mappe geopolitiche del controllo del mondo ed
altro ancora.

Tutt’ora per una grossa fetta della popolazione mondiale l'accesso all'acqua potabile è un
diritto ancora negato: sono circa 748 milioni le persone che non hanno accesso a una
fonte di acqua potabile e 2,5 miliardi non utilizzano strutture di servizi igienicosanitari.
La maggior parte dei modelli economici, dominati dalla logica della produttività, non
rispettano i delicati e preziosi ecosistemi di acqua dolce.

C’è in atto una corsa mondiale alla privatizzazione dell’acqua.
Sorgono grandi imprese multinazionali come le francesi Vivendi e Suez-Lyonnaise, la tedesca
RWE, l’inglese Thames Water e l’americana Bechtel. Si è creato un mercato di acque che
impegna 100 miliardi di dollari. Nel settore della commercializzazione di acqua minerale la
Nestlé e la Coca-cola stanno cercando di comprare fonti di acqua in tutte le parti del mondo.
Cresce il mercato delle acque minerali in bottiglia .

Significativo è anche l'impatto ambientale, legato al trasporto di circa 6 miliardi di bottiglie e
al loro successivo smaltimento: nella sola Italia, una stima di Legambiente e Altraeconomia
fornisce un dato di oltre 6 miliardi di bottiglie in plastica da 1,5 litri, con impiego di "450 mila
tonnellate di petrolio e l'emissione di oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2".
Un uso non sostenibile delle risorse idriche ed il loro inquinamento degrada gli
ecosistemi naturali, ha ricadute sulle condizioni socio-economiche delle popolazioni locali,
determina disparità sociali, alimenta il fenomeno delle migrazioni per motivi ambientali.

Il mondo dello sport, che usa quotidianamente tanta acqua, e molta di questa
imbottigliata ha l’obbligo di interrogarsi su questa emergenza e fare le dovute scelte,
valutando l’utilizzo di acqua nelle manifestazioni, nell’irrigazione dei campi da gioco,
nell’innevamento artificiale, nelle piscine e negli impianti sportivi, risparmiando e definendo
azioni concrete a tutela e salvaguardia dell’acqua, ma principalmente, BANDENDO L’USO
DELL’ACQUA IMBOTTIGLIATA .
A giorni avrà avvio la nostra Campagna Nazionale “UNA CITTA’ PER SPORT” con le sue
manifestazioni classiche VIVICITTA’ e BICINCITTA’ insieme a tante altre iniziative ed attività.
L’appello che sentiamo il dovere di rinnovarvi è quello di progettare manifestazioni
con la completa eliminazione dell’uso di acqua minerale e delle altre bevande in
bottiglietta o lattina, proponendo in alternativa la distribuzione di acqua di rete.
Usiamo acqua pubblica. E’ possibile, lo abbiamo già fatto.

L’azione che vi proponiamo, oltre a rappresentare un impegno etico e politico, è un’azione
concreta per aumentare la consapevolezza dell’importanza del bene ACQUA e serve a ridurre
l’immissione di plastica nell’ ambiente e la produzione di CO2.
Un contributo che comporta scelte e sacrifici, ma che concorre concretamente alla
declinazione di uno SPORT AD IMPATTO ZERO, contributo indispensabile per una società
più giusta e sostenibile.

 

 

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