Comitato Territoriale

Verona

Ridisegnare la città attraverso la bicicletta e gli spazi urbani

Prendiamo spunto da un articolo di Philippe Descamps su “Le Monde diplomatique”, e tradotto in italiano da “il manifesto”, per riflettere sul tema della rigenerazione degli spazi urbani partendo proprio dalla bicicletta.

In Danimarca, secondo un sondaggio annuale sul tema, il 77% degli abitanti di Copenaghen si sente al sicuro quando circola in bicicletta e un tale entusiasmo è dovuto soprattutto alla velocità e alla facilità di utilizzo. Ma la bicicletta non è solo un appendice della rete per i veicoli a motore: la rete ciclabile è una realtà concreta e deve essere considerata come una viabilità indipendente. Essere ciclisti vuol dire essere anche esperti della strada e il governo deve ascoltarli il più possibile per migliorare la circolazione e la convivenza tra il mondo automobilistico e quello ciclistico.

La bicicletta non va considerata come un hobby o un capriccio, e non prendere sufficientemente in considerazione questo pensiero sta avendo serie e importanti ripercussioni economiche. Analizzando la situazione della Danimarca, si può osservare come gli investimenti nel mondo ciclistico, come la costruzione di superpiste, dal punto di vista economico sia molto conveniente rispetto ai progetti stradali. Inoltre, secondo uno studio danese, con l'aumento delle biciclette diminuiscono gli incidenti.

La bicicletta ha il merito di ridisegnare la città poiché, in determinate situazioni, può offrire un’esperienza dell’ingresso nel centro abitato completamente diversa. La pista ciclabile può, infatti, deviare un percorso facendo evitare ingorghi stradali e portando i ciclisti in strade alternative che possono regalare uno scorcio sconosciuto fino ad allora.

A mettere in mostra il modello della Danimarca sono le scelte compiute e portate avanti dal governo. Dalla possibile costruzione di un’autostrada urbana, progetto abbandonato nel 1972, al vicesindaco dal 2006 al 2009 Klaus Bondam che è riuscito a costruiure un piano ciclabile che ha trasformato Copenaghen. La solidità della rete della capitale danese risiede nelle piccole cose: l'ascolto dei ciclisti, una rete uniforme e continua di infrastrutture e la realizzazione di piste ciclabili larghe e presenti sul lato destro della strada.

In altri Paesi però la situazione è molto differente. In Italia, per esempio, partendo dalle grandi metropoli, molte volte la bicicletta viene vista in una luce esclusivamente negativa. Un esempio ci viene offerto dalla guida in automobile dove appena si intravedono dei ciclisti ci si infastidisce o dalla semplice presenza delle piste ciclabili che impediscono alle volte una camminata senza preoccupazioni. È l’astio il principale protagonista in questi piccoli momenti di quotidianità che non dà la possibilità di riflettere attentamente su quello che si vede. La presenza dei ciclisti sulle strade, infatti, probabilmente è dovuta alla mancanza di opportune piste ciclabili, che possano consentire ai velocipedisti di poter andare in sicurezza e in tranquillità come avviene in Danimarca.

Eppure, come sostiene Klaus Bondam: “Ci vuole una mentalità molto conservatrice per pensare che le città non possano cambiare”. Il modello danese potrebbe essere applicato a ogni città del mondo ma dare priorità ai pedoni, ai ciclisti e ai mezzi pubblici è una proposta che sembra troppo avanzata per il modello occidentale.

L’Uisp lavora quotidianamente per ridisegnare le città a misura d’uomo, anche attraverso l’utilizzo della bicicletta, autentica protagonista di Bicincittà, storica manifestazione nata proprio per incentivarne l’uso, per chiedere piste ciclabili e più sicurezza. Come sottolineato in una serie di articoli pubblicati a cura del Settore Uisp ciclismo e curati da Roberto Babini.

Tra tre mesi, precisamente il prossimo 10 maggio, prenderà il via proprio Bicincittà, manifestazione nazionale Uisp che ha come obiettivo quello di offrire ai cittadini l’opportunità di vivere una giornata diversa, all’insegna dello sport, del vivere sano e della mobilità sostenibile.

La rigenerazione urbana è presente in molti progetti Uisp e, grazie alle attività congiunte della progettazione nazionale Uisp e dei Comitati territoriali, queste iniziative cominciano a prendere forma in molte città nelle quali la collaborazione tra associazioni di promozione sociale e sportiva come l’Uisp e istituzioni pubbliche è più forte. È il caso del progetto “Open Playful Space”, co-prodotto dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e dal Comitato Uisp Basilicata che ha proposto una serie di azioni in cui gioco, sport e arti di strada sono diventati strumenti partecipati di scoperta e riqualificazione di spazi e comunità, da vivere come luoghi culturali, comuni e accessibili. Molto risalto è stato dato all’intervento “Let’s Play Culture”, che rientra nel progetto “Open Playful Space” di Matera 2019, dove il designer pugliese Nico Skolp ha riqualificato la pavimentazione di un campo da basket con l’obiettivo di stimolare nuove dinamiche di gioco e rendere visibile ciò che in zone cementificate a volte diventa invisibile.

L’Uisp è presente nell’attuazione concreta di rigenerazione urbana, ma anche in altri ambiti legati sempre agli spazi della città. A Vicenza recentemente si è riflettuto su come utilizzare gli spazi urbani per la pratica sportiva e come stimolare le pubbliche amministrazioni a migliorare le politiche per l’accessibilità e il sostegno allo sport. Al Trento Film Festival, invece, l’Unione Italiana Sport Pertutti sarà protagonista di un percorso sullo sviluppo sostenibile e sul cambiamento climatico.

Ripartire quindi dalla bicicletta e dagli spazi urbani della città per raccontare le storie di persone comuni come quella di Finn Vikke, un signore anziano che attraverso  un triciclo a pedalata assistita ha nuovamente la sensazione del vento tra i capelli, o quella di Obi, picchiato e torturato in Libia e ora goleador del Porto Alegre, squadra amatoriale Uisp. (Sergio Pannocchia)

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

LA NUOVA STAGIONE SPORTIVA 2023/2024

Sul nostro sito nella sezione Associarsi è disponibile la modulistica necessaria per l'adesione delle associazioni e società sportive, per il tesseramento dei soci e l'iscrizione al RAS - Registro Nazionale delle Attività Sportive.

Nell’ottica di riduzione dell’utilizzo della carta per una sostenibilità ambientale, da questa stagione sarà utilizzata solamente l’app UISP per i soci per visualizzare e avere sempre sul proprio smartphone la tessera UISP e gli eventuali cartellini tecnici o card formazione.

E' sempre attiva la Piattaforma di Servizi Uisp dedicata alle ASD/SSD con tutte le info utili per la gestione della tua associazione e con tutti gli aggiornamenti sulle novità normative;
 
La sede di via Villa 25 a VERONA è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì (escluso il mercoledì), dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:30. Per fissare un appuntamento è possibile chiamare 0458348700 - 3485534269, oppure scrivere all'indirizzo mail verona@uisp.it.
 
La sede di via Argine 18 a LEGNAGO è aperta solo su appuntamento è possibile chiamare 3337975794, oppure scrivere all'indirizzo mail verona@uisp.it.
 

VERONA IN ROSA

PARCHI E MOVIMENTO 2023
 
 

 

KIRA - CIRCOLARI E CONSULENZA ALLE ASSOCIAZIONI

App UISP - La tessera UISP sempre con te
La nuova applicazione dedicata ai soci Uisp consente di visualizzare la propria tessera ed averla disponibile nel proprio smartphone. Scaricabile su tutti i dispositivi, sia iOS che Android, permette di visualizzare anche le eventuali card formazione, i cartellini tecnici e le licenze di attività, sarà integrata con varie “utilità”, quali, ad esempio, “l’iscrizione on-line”, che permetterà al socio di iscriversi a progetti e attività Uisp, e l’aggiornamento in tempo reale su attività e notizie dell’intero mondo Uisp.
 
Grazie a questa nuova applicazione Uisp diventa sempre più sostenibile per l'ambiente, perché useremo meno carta e diminuiremo esponenzialmente l'uso della plastica.
 
Contribuisci anche tu, scarica l'App UISP e sostieni il mondo insieme a noi!