Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 12 anno I - lunedì 4 luglio 2011

Web: www.uisp.it/emiliaromagna - E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

1. IL CONI PRESENTA A BOLOGNA IL PROPRIO "LIBRO BIANCO PER LO SPORT"

Un convegno che ha visto accendersi il dibattito tra il presidente nazionale del Coni Gianni Petrucci e l'assessore regionale allo sport Massimo Mezzetti. Intervista a Vincenzo Manco, presidente Uisp Emilia-Romagna, sugli sviluppi di questa iniziativa

di Vittorio Martone

2. ESCE IL NUOVO NUMERO DI AREA UISP, DEDICATO AL TEMA DEL VIAGGIO

Nelle 32 pagine della rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna approfondimenti sulle attività di turismo sportivo in regione, sulla scoperta del mondo viaggiando a piedi e sulla storia del viaggio della Sises, in nave da Napoli al Brasile per giocare i Mondiali di calcio del 1950

di Vittorio Martone

3. "IL VIAGGIO DELLA SISES": UNA TRAVERSATA IN NAVE PER GIOCARE I MONDIALI DI CALCIO

Il documentario della redazione Uisp Emilia-Romagna racconta, attraverso quattro testimoni, la storia del "ritiro galleggiante" da Napoli a Santos verso i campionati in Brasile del 1950, con alle spalle la tragedia del Grande Torino

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

4. LA XV EDIZIONE DEI MONDIALI ANTIRAZZISTI: DEBUTTO A CASTELFRANCO EMILIA TRA TRADIZIONE E NOVITÀ/1

La festa Uisp contro le discriminazioni presentata in conferenza stampa a Bologna e Modena il primo luglio. Dal 6 al 10 luglio via al torneo, ai concerti e a tutte le attività culturali legate alla manifestazione

di Francesco D'Ercole e Layla Mousa - Ufficio stampa Mondiali Antirazzisti

5. LA XV EDIZIONE DEI MONDIALI ANTIRAZZISTI: DEBUTTO A CASTELFRANCO EMILIA TRA TRADIZIONE E NOVITÀ/2

La festa Uisp contro le discriminazioni presentata in conferenza stampa a Bologna e Modena il primo luglio. Dal 6 al 10 luglio via al torneo, ai concerti e a tutte le attività culturali legate alla manifestazione

di Mario Reginna

6. CICLISMO: IL 10 LUGLIO SI CELEBRA LA STORICA FIRENZE-MODENA

184 km per ricordare la tappa del Giro d'Italia 1940 che vide la prima affermazione del campionissimo Fausto Coppi

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

7. UISP MODENA E L'ESTATE SOLIDALE

Musica per sostenere i progetti di cooperazione. Da Capo Verde al sostegno ai Mondiali Antirazzisti


di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

8. GRANDE BASKET A SAN LAZZARO CON IL PLAYGROUND UISP

Novità dell'edizione 2011 del torneo di pallacanestro bolognese è l'istituzione di un premio legato esclusivamente al fair play

di Marco Bergonzoni - Redazione Uisp Bologna

9. UISP FERRARA: CAMBIAMENTI PER IL SETTORE BOCCETTE

Convocata per venerdì 15 luglio un'assemblea plenaria per l'organizzazione del prossimo campionato

 

di Valentina Mosca - Redazione Uisp Ferrara

10. UN CALCIO DEL PASSATO

Affetto, amicizia e riconciliazione (fuori dagli stereotipi) nel romanzo "La partita" di Stefano Ferrio, edito da Feltrinelli

di Vittorio Martone

11. FOTOGRAFIA DI RICERCA E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO. UNA MOSTRA ALLO SPAZIO LABO'

Presso il centro di via Frassinago a Bologna una collettiva che raccoglie scatti dalla periferia del capoluogo felsineo. Tra gli autori Matteo Angelini, fotografo della rivista Area Uisp

di Mario Reginna

12. LO SPORT COME NUOVO DIRITTO DI CITTADINANZA, AL PARI DI ISTRUZIONE E SALUTE

Il 30 giugno pubblicato il contributo della Uisp Emilia-Romagna alla newsletter "Percorsi di cittadinanza", a cura del Servizio Comunicazione e Documentazione – Area cittadinanza attiva dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

di Servizio Comunicazione e Documentazione dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna

1. IL CONI PRESENTA A BOLOGNA IL PROPRIO "LIBRO BIANCO PER LO SPORT"

Un convegno che ha visto accendersi il dibattito tra il presidente nazionale del Coni Gianni Petrucci e l'assessore regionale allo sport Massimo Mezzetti. Intervista a Vincenzo Manco, presidente Uisp Emilia-Romagna, sugli sviluppi di questa iniziativa

Il 17 giugno scorso a Bologna il Coni Emilia-Romagna ha tenuto a battesimo il suo "Libro Bianco per lo sport. Analisi, obiettivi, strategie per le politiche sportive in Emilia-Romagna". Hanno partecipato alla presentazione di questo lavoro, ispirato alle linee guida contenute nel "White Paper on Sport" prodotto nel 2007 dalla Comunità Europea, anche il presidente nazionale del Coni Gianni Petrucci e l'assessore regionale allo sport dell'Emilia-Romagna Massimo Mezzetti. Si è trattato di una presentazione animata, che ha visto un acceso confronto tra Massimo Mezzetti, convinto che "per far sopravvivere lo sport in modo dignitoso in questo paese" sia assolutamente necessaria una legge quadro e Gianni Petrucci, secondo cui facendo "una scala delle priorità delle necessità nel nostro paese si vedrà che lo sport è una di quelle cose che, pur con tanti peccati, funzionano bene".

Al di là di questa disputa, abbiamo discusso con Vincenzo Manco, presidente regionale della Uisp Emilia-Romagna, per capire innanzitutto qual è il giudizio di un ente di promozione sportiva sull'incontro organizzato dal Coni.
"Promuovere il Libro bianco per lo sport della Comunità Europea sul piano locale è di per sé un'azione utile per il movimento sportivo, poiché porta a discutere e riflettere sui cambiamenti che quella pubblicazione, di cui noi ci siamo fatti promotori già dal 2007, ha portato nel nostro mondo fino ad oggi. Bisogna poi sottolineare come in quell'occasione siano emerse due priorità: la 'sportivizzazione' della società civile e la destrutturazione dello sport, entrambe coerenti proprio con la lettura fornita dalla Comunità Europea con il suo Libro bianco per lo sport. Sono due prospettive su cui tutto il movimento sportivo può ritrovarsi e che la Uisp (senza volerne fare una questione di egemonia culturale) ha da sempre nel proprio dna. Quel che però non riusciamo a non prendere in considerazione è l'arroccamento dei dirigenti Coni, Petrucci in testa, e il loro tentativo di centralizzare il ruolo del Comitato olimpico nelle politiche sportive del paese".

Quali credi possano essere le motivazioni di questo atteggiamento?
"Penso che ci si voglia appropriare della cultura dello sportpertutti, la cui diffusione è da sempre favorita dalla Uisp, senza aprire il confronto con la nostra associazione e gli altri enti di promozione sportiva, senza valorizzare le istanze dell'associazionismo, senza favorire politiche di apertura del Coni stesso. Tant'è che, proprio sul piano dello sviluppo di politiche, il Coni è rimasto ai soli annunci sull'osservatorio nazionale sullo sport e sul progetto sport e salute".

Credi che dietro questo atteggiamento ci sia anche la necessità di attingere a nuove risorse in tempo di crisi? E se sì, non reputi che questa situazione possa determinare nuove chiusure e sterili difese del proprio territorio da parte di chi opera nel mondo sportivo italiano?
"È ovvio che il Coni stia ragionando sull' aprirsi allo sportpertutti per intercettare fondi altrimenti indisponibili. È una cosa assolutamente non negativa in sé, poiché allargare e integrare con lo sportpertutti l'attività delle Federazioni non sarebbe un male o un problema. Ma siccome la progettualità del Coni in questo senso ad oggi non è chiara c'è una forte necessità di aprire un tavolo, senza alcuna voglia di contrapposizione o conflitto, per capire se dall'annuncio dell'apertura allo sportpertutti si potrà passare a una sua reale valorizzazione nelle sue politiche complessive".

di Vittorio Martone

torna all'indice

2. ESCE IL NUOVO NUMERO DI AREA UISP, DEDICATO AL TEMA DEL VIAGGIO

Nelle 32 pagine della rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna approfondimenti sulle attività di turismo sportivo in regione, sulla scoperta del mondo viaggiando a piedi e sulla storia del viaggio della Sises, in nave da Napoli al Brasile per giocare i Mondiali di calcio del 1950

"Gaeta', chi parte, sa da che cosa fugge ma non sa che cosa cerca". A dirlo con tono un po' da saputello che la sa lunga della vita, e citando Montaigne (ma spacciando per proprio l'aforisma), è Lello Arena rivolto a Massimo Troisi nella scena iniziale di "Ricomincio da tre", quando l'amico gli confessa la sua decisione di andarsene da Napoli. Una volta giunto a Firenze, il Gaetano interpretato da Troisi, parlando delle sue origini, avrà difficoltà a farsi percepire dagli altri come viaggiatore. Per (quasi) tutti l'equazione "napoletano = emigrante" sarà risolutiva ed efficace. E lui invano proverà a contestarla. Il ricordo di questo film mi fa pensare che in effetti dentro l'idea stessa del viaggio c'è sempre un piccolo elemento riferibile alla fuga. E fuga e allontanamento, inevitabilmente, mettono in gioco il concetto di identità.

In questo numero di Area Uisp ci siamo buttati a capofitto sull'identità del viaggio e sulle tappe che lo costituiscono: dalla partenza, meditata e organizzata oppure folle e improvvisa, fino al ritorno, con le sue malinconie, le sue riflessioni. La parte al centro è quella più difficile da descrivere o da farsi raccontare. Noi ci abbiamo provato in vario modo. Innanzitutto con il consueto contributo di Vincenzo Manco, presidente Uisp Emilia-Romagna, e le riflessioni derivanti da un viaggio nel sociale. Poi ci siamo dedicati a un reportage, per incontrare in giro per l'Italia vecchi calciatori che andarono a giocare in nave i mondiali in Brasile nel 1950. Dal racconto di uno strano "ritiro" siamo passati al racconto dei Mondiali Antirazzisti, giunti quest'anno alla quindicesima edizione che sarà dedicata ai temi della migrazione e della libera mobilità. E poi siamo andati in casa nostra per scoprire con Nicola Alessandrini le proposte di turismo sportivo della Uisp in Emilia-Romagna. Paolo De Guidi invece ci ha riportato lontani da casa, a piedi per l'Europa a scoprire un mondo vissuto a cinque chilometri all'ora. La rubrica "Ricerca, innovazione e formazione" ha presentato un libro di imminente uscita incentrato sulle innovazioni derivanti dai movimenti della mente negli sport di situazione. Con le Leghe Uisp Emilia-Romagna ci siamo divertiti a scoprire diverse proposte di attività legate alla locomozione (in auto o in bici) e al cammino interiore (con le discipline bionaturali). Abbiamo chiuso con le indicazioni di Arsea srl sui vincoli giuridici nell'organizzazione di viaggi e trasferte e con la "provocatoria" recensione di Francesco Frisari su "Camminare" di Henry David Thoreau.

Rispetto alla sentenza di Lello/Montaigne, noi partendo più o meno sapevamo cosa cercavamo. Non sappiamo ancora bene quello che abbiamo trovato. Ma ci riportiamo indietro l'aver ricordato a noi stessi che, indipendentemente dal mezzo con cui lo si affronti, il viaggio è spesso un semplice atto di libertà - lo ricorda in un suo articolo, citando proprio Thoreau, anche uno dei nostri collaboratori - ovvero lo svolgimento lungo una linea di quel numero impressionante di metri o di chilometri che in genere copriamo in maniera circolare nei tragitti della nostra quotidianità. E non c'è nulla di titanico (come si capisce anche in questi racconti di viaggio), nulla che sappia di impresa. Dentro a un viaggio ci sono più che altro relazioni, con sé e con gli altri, e racconti.

Clicca qui per scaricare l'ultimo numero di Area Uisp

di Vittorio Martone

torna all'indice

3. "IL VIAGGIO DELLA SISES": UNA TRAVERSATA IN NAVE PER GIOCARE I MONDIALI DI CALCIO

Il documentario della redazione Uisp Emilia-Romagna racconta, attraverso quattro testimoni, la storia del "ritiro galleggiante" da Napoli a Santos verso i campionati in Brasile del 1950, con alle spalle la tragedia del Grande Torino

"Il viaggio della Sises" è il primo documentario prodotto dalla Uisp Emilia-Romagna e dalla sua rivista Area Uisp. In esso si narra la storia della nazionale italiana che nel 1950 andò a giocare i campionati del mondo di calcio in Brasile - i primi dopo dodici anni di interruzione dovuti alla seconda guerra mondiale - dopo un viaggio in nave di quindici giorni. Tra i membri di quella spedizione l'attaccante Amedeo Amadei, con un passato nella Roma e nell'Inter, il centrocampista Egisto Pandolfini, giocatore di Fiorentina, Roma e Inter, il mediano interista Osvaldo Fattori e il portiere Giuseppe Casari, con un passato nell'Atalanta e nel Napoli. La nostra redazione ha incontrato questi energici ottantenni per ricostruire con loro la storia di quel viaggio.

Il centro su cui è focalizzata l'attenzione degli autori - Matteo Angelini, Francesco Frisari e Vittorio Martone - è per l'appunto la traversata. La squadra partì da Napoli, fece tappa all'isola di Las Palmas, alle Canarie, per un rapido allenamento a terra, poi ancora a Rio de Janeiro prima dell'arrivo a Santos. Durante il viaggio i giocatori furono alle prese con l'impossibilità di allenarsi adeguatamente sul piccolo ponte della motonave Sises e con il mal di mare, che impediva anche l'ipotesi di una dieta equilibrata. E poi con i palloni caduti in mare, tra i delfini che seguivano l'imbarcazione, la noia, i riti e gli scherzi tipici di qualsiasi ritiro ma che qui dovevano sottostare alle condizioni dell'oceano.

E dalle testimonianze emerge forte il ricordo del tragico antefatto che determinò la scelta della Federazione di far partire in nave quella nazionale. Il 4 maggio 1949 infatti, di ritorno da un'amichevole giocata a Lisbona, l'aereo della squadra di calcio nota come il Grande Torino, in procinto di vincere per la quinta volta consecutiva il titolo di campione d'Italia, si era schiantato sulla collina di Superga. Non c'era stato nessun superstite di quella squadra che costituiva per dieci/undicesimi la nazionale italiana.

La storia di quel viaggio ha poi come epilogo una sfortunata partecipazione al mondiale. I giocatori arrivarono sfatti in Brasile e furono battuti all'esordio per 3-2 dalla Svezia. A nulla servì vincere per 2-0 il secondo match contro il Paraguay, che intanto aveva pareggiato 2-2 contro gli svedesi, che passarono il turno. Eppure, come si "scopre" dalle testimonianze di questi vecchi calciatori, quel viaggio, con i suoi ricordi e i suoi vuoti, è rimasto centrale nella loro vita.

Cliccare qui per vedere il documentario "Il viaggio della Sises"

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

torna all'indice

4. LA XV EDIZIONE DEI MONDIALI ANTIRAZZISTI: DEBUTTO A CASTELFRANCO EMILIA TRA TRADIZIONE E NOVITÀ/1

La festa Uisp contro le discriminazioni presentata in conferenza stampa a Bologna e Modena il primo luglio. Dal 6 al 10 luglio via al torneo, ai concerti e a tutte le attività culturali legate alla manifestazione

"Una situazione simile a quella dei primordi, che in qualche modo ripropone l'idea di giocare a calcio sui prati". Con queste parole Carlo Balestri, responsabile dell'organizzazione dei Mondiali Antirazzisti Uisp, apre la conferenza stampa della XV edizione, facendo riferimento a quella che è la novità fondamentale di quest'anno: lo spostamento dell'evento nella località di Bosco Albergati a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, nei cinque giorni che vanno dal 6 al 10 luglio. I Mondiali Antirazzisti sono l'annuale festa contro tutte le discriminazioni organizzata dalla Uisp con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Modena e del Comune di Castelfranco Emilia, con il contributo della rete Fare, della Figc e del Gruppo Hera.

Presenti alla conferenza stampa, svoltasi il primo luglio presso la Regione Emilia-Romagna, anche gli assessori regionali Massimo Mezzetti (cultura e sport) e Teresa Marzocchi (promozione delle politiche sociali e di integrazione per l'immigrazione, associazionismo e terzo settore), assieme a Stefano Vaccari, assessore della Provincia di Modena ad ambiente, mobilità e sport. "Questa edizione dei Mondiali Antirazzisti - ha dichiarato Mezzetti - cade in un momento particolare, con lo scandalo del calcio che sottrae passione alle persone. Questa esperienza però dimostra che un altro sport e un altro calcio sono possibili". "Voglio dare risalto al rapporto con la Uisp - ha affermato la Marzocchi - che mostra come l'incrocio tra istituzioni e associazionismo possa rappresentare un esempio di sviluppo di politiche integrate votate all'eliminazione delle discriminazioni razziali, di genere e di capacità. Viviamo un contesto sociale in cui l'immigrazione sembra portare a insicurezza, paura, fuga. Il nostro rapporto con la Uisp mostra invece come le politiche che vogliamo sviluppare possano essere di apertura, foriere di prassi positive".

Presente tra gli ospiti anche il vice presidente della Uisp Vincenzo Manco: "Si è fatto un lungo cammino insieme alle istituzioni. Adesso però è tempo di dare un'ulteriore spinta per lo sviluppo dello sportpertutti in sport di cittadinanza. Questo tenendo saldo l'esempio di ciò che facciamo ai Mondiali Antirazzisti, dove destrutturiamo lo sport tenendo unita in una festa che ha influenze per un anno intero una buona fetta di società civile". E proprio in rappresentanza di quella società civile è intervenuto alla conferenza stampa anche Bruno Bagnaresi, padre di Matteo, ultras del Parma morto tre anni fa in un incidente, e fondatore insieme alla moglie e agli amici del figlio di una fondazione votata al lavoro sociale: "Matteo era profondamente legato a questa manifestazione che avevamo conosciuto come genitori un po' preoccupati e che cercavano di capire di cosa si trattasse. Per questo abbiamo deciso di essere qua nel suo ricordo".

di Francesco D'Ercole e Layla Mousa - Ufficio stampa Mondiali Antirazzisti

torna all'indice

5. LA XV EDIZIONE DEI MONDIALI ANTIRAZZISTI: DEBUTTO A CASTELFRANCO EMILIA TRA TRADIZIONE E NOVITÀ/2

La festa Uisp contro le discriminazioni presentata in conferenza stampa a Bologna e Modena il primo luglio. Dal 6 al 10 luglio via al torneo, ai concerti e a tutte le attività culturali legate alla manifestazione

Tornano i Mondiali Antirazzisti, dal 6 al 10 luglio, questa volta presso il parco di Bosco Albergati, a Castelfranco Emilia in provincia di Modena. E proprio la Provincia di Modena ha ospitato il primo luglio la conferenza stampa territoriale di presentazione della manifestazione. Un'occasione in cui si è ricordato il tema principale della festa, che intende difendere il diritto alla mobilità, inteso sia nella sua accezione motoria che in quella più complessa di diritto alla libera circolazione delle persone. Questo proprio in un periodo in cui i flussi migratori dal nord Africa all'Europa sono stati incentivati dalle guerre e dalle rivoluzioni occorse in quell'area e mentre, nel ricorrere dei 150 anni dell'unità d'Italia, il rapporto "Italiani nel mondo" della Fondazione Migrantes - Cei ricorda la presenza di 4 milioni 115 mila cittadini italiani sparsi in giro per il globo e la cifra significativa di 30 milioni di migranti complessivi partiti dall'Italia dal 1861 ad oggi.

Ma oltre alle riflessioni sulla migrazione, la conferenza stampa svoltasi presso la sala del Novecento ha rappresentato anche il momento dei saluti delle varie persone che hanno contribuito all'organizzazione della manifestazione. Tra queste Stefano Vaccari, assessore della Provincia di Modena ad ambiente, mobilità e sport. "Sono storicamente legato a questa festa - ha affermato l'assessore modenese - e sono lieto di poter pensare che il parco di Bosco Albergati, dal 6 al 10 luglio, potrà essere una città aperta, solidale, antirazzista. Ogni anno i Mondiali Antirazzisti regalano a tutti qualcosa da imparare e siamo contentissimi di essere riusciti finalmente a portarli in casa nostra, dove vorremmo trattenerli il più a lungo possibile".

Stefano Reggianini, sindaco di Castelfranco Emilia, ha "ricordato la preoccupazione quando per la prima volta ci è stato chiesto di ospitare sul nostro territorio un evento di simile portata. Da allora molti ostacoli sono stati superati e oggi ci ritroviamo a vivere giornate molto importanti per il nostro comune. Ci piace pensarci come un piccolo epicentro dell'antirazzismo e ricordare, come accadrà il 6 luglio che con la visita all'ex campo di prigionia di Fossoli, che anche in una festa di sport e divertimento sarà possibile raccontare la storia dei nostri luoghi e le tragicità che nella guerra l'hanno segnata".

Nel corso dell'incontro ha avuto spazio anche l'intervento di Roberto Gasparetto, direttore della Business Unit Hera di Modena, che ha sottolineato il contributo della multi-utility alla gestione della raccolta differenziata nel corso della manifestazione. "Il nostro apporto - ha sottolineato Gasparetto - è di natura prettamente tecnica e si fonda sulla condivisione di un impegno assieme all'assessore Vaccari. Stiamo installando 180 contenitori e puntiamo ad avere una percentuale di differenziata che superi il 70 per cento. Per contribuire al meglio alla riuscita dei Mondiali e al progetto d renderli sempre più un'ecofesta, abbiamo convenuto che il costo per l'organizzazione sia legato solo allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, per i quali ci sono a disposizione solo dieci contenitori su 180. Poi, in collaborazione con Adriatica Acque, abbiamo realizzato un punto di erogazione di acqua potabile 'del sindaco' rinfrescata e gasata, senza nessun trattamento. Onestamente - ha concluso il rappresentante dell'Hera - abbiamo interpretato questa nostra partecipazione come una grande opportunità di crescita per Hera".

di Mario Reginna

torna all'indice

6. CICLISMO: IL 10 LUGLIO SI CELEBRA LA STORICA FIRENZE-MODENA

184 km per ricordare la tappa del Giro d'Italia 1940 che vide la prima affermazione del campionissimo Fausto Coppi

Tempo di storia per la Lega ciclismo Uisp Emilia-Romagna. Il 10 luglio si percorrerà infatti l'attesa quarta edizione della Firenze-Modena, riedizione della tappa del Giro d'Italia del 1940. Saranno 184 i chilometri, con un dislivello di 2800 metri, che i ciclisti percorreranno in quello che gli organizzatori definiscono un "raid ciclo-turistico" non competitivo, che si svolge con cadenza biennale. La manifestazione è organizzata dal Club Sportivo Firenze in collaborazione con la Lega ciclismo Uisp di Firenze e Modena ed il patrocinio dei comuni di Firenze, Abetone e Modena e intende celebrare il percorso che vide la prima affermazione del "campionissimo" Fausto Coppi. "La tappa odierna passerà alla storia del ciclismo italiano - scrisse quel giorno la Gazzetta dello Sport - anzitutto per la vittoriosa affermazione, per la sicura consacrazione a campione di un giovane che fino a oggi aveva suscitate speranze e fiducia, ma sul cui conto nessuno di quelli che non si vanta di essere profeta o scopritore a lume di naso di nuovi astri all'orizzonte del nostro sport, poteva osare di classificare fra i prodotti di grande e indiscutibile classe. Ebbene, da oggi, possiamo dire che in Fausto Coppi noi abbiamo un degno emulo degli assi attuali, un sicuro successore di quelli passati".

Bassissime le quote di iscrizione per la partecipazione a questo evento: 12 euro per il pacchetto base, comprendente anche un oggetto commemorativo della partecipazione alla corsa oltre ai rifornimenti idrici, al ristoro volante al passo delle Piastre e a quello più conviviale al passo dell'Abetone e al pranzo conclusivo a Modena. Sono invece 26 gli euro richiesti a chi volesse usufruire del trasporto in pullman da Modena fino a Firenze. Ovviamente, trattandosi di una corsa commemorativa, l'organizzazione tende a incentivare l'uso di abiti e bici d'epoca, per poter, anche nell'abbigliamento, restituire al meglio l'idea di un ciclismo d'altri tempi.

La partenza ufficiale, con firma del foglio e consueti riti, sarà data alle ore 8 presso il velodromo delle Cascine a Firenze. I primi chilometri fino a Pistoia si svolgeranno dietro un auto a velocità turistica per poi lasciare ai partecipanti la marcia libera. La zona di arrivo e ristoro sarà invece allestita all' interno del parco Novi Sad in viale Monte Kosica a Modena. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.firenzemodena1940.it.

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

torna all'indice

7. UISP MODENA E L'ESTATE SOLIDALE

Musica per sostenere i progetti di cooperazione. Da Capo Verde al sostegno ai Mondiali Antirazzisti

L'estate vede Uisp Modena Solidarietà impegnata a promuovere le sue attività nel corso di diversi eventi. Dopo le serate dei mercoledì di giugno presso le piscine Dogali di Modena, in collaborazione anche con il Red Lion, le iniziative proseguono da martedì 5 luglio presso la piscina Darsena a Bomporto con il concerto degli Jatoba Trio, trio acustico che propone un itinerario musicale che ripercorre i classici della Bossa Nova. Questa serata, insieme a quella del 3 agosto, già in calendario, è dedicata alla promozione della solidarietà e della cooperazione internazionale. Sarà possibile conoscere i diversi progetti che l'associazione sostiene, sia autonomamente che in collaborazione con altre onlus come Modena Terzo Mondo. Nello specifico sarà possibile conoscere anche nuove associazioni che sul territorio aggregano volontari e sostenitori.

L'associazione individuata per Bomporto è SiMaBo, una ong che si occupa della lotta al randagismo e alle malattie parassitarie trasmissibili all'uomo nell'isola di Sao Vicente - Capo Verde - attraverso la sterilizzazione e la somministrazione gratuita di antiparassitari col fine di migliorare anche le condizioni di vita della popolazione locale, che vive prevalentemente per strada. SiMaBo ricerca fondi e volontari veterinari e non veterinari in Italia e a Capo Verde per il proseguimento e l'ampliamento delle attività. Chi desidera contribuire al progetto può visitare la pagina Aiutaci del sito www.simabo.org.

Ricordiamo infine che Uisp Modena Solidarietà sarà presente anche ai Mondiali Antirazzisti, per la prima volta a Bosco Albergati, dal 6 al 10 luglio, tra sport, musica e dibattiti: tutti momenti caratterizzati dalla promozione dei valori dell'antirazzismo e a difesa di tutte le diversità, siano esse di provenienza, di genere, di cultura, religione o di abilità. Una grande occasione per vivere e convivere con il crescente bisogno di pace e di stimolare la cultura dell'accoglienza.

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

torna all'indice

8. GRANDE BASKET A SAN LAZZARO CON IL PLAYGROUND UISP

Novità dell'edizione 2011 del torneo di pallacanestro bolognese è l'istituzione di un premio legato esclusivamente al fair play

È il torneo estivo di basket più "numeroso", con dodici squadre alla partenza pronte a darsi battaglia nel rinnovato campo all'aperto accanto alla palestra Rodriguez. Come ogni anno il Playground di San Lazzaro Uisp, V Memorial Aldo Stanzani, attrae le attenzioni di tutto il movimento provinciale. La formula è quella azzeccatissima delle scorse edizioni, con le squadre divise in 3 gironi, 2 partite a sera a partire dalle 20:15 e doppio arbitraggio, più ufficiale di campo garantito dalla Lega Pallacanestro Uisp.

Le prime giornate hanno già mostrato grande equilibrio, con qualche sorpresa. La prima fase terminerà il 7 di luglio, e subito dopo, senza pause, partiranno i playoff. In caso di pioggia nessun rinvio. Grazie alla collaborazione del Comune di San Lazzaro le partite si svolgeranno regolarmente nella palestra delle Scuole Rodari, in viale delle Rimembranze, già a disposizione come spogliatoio nelle altre giornate.

Infine una novità di quest'anno. Uisp ha deciso di istituire un premio fair play per incentivare tutti i giocatori e dirigenti delle squadre in campo al rispetto delle regole, degli arbitri e degli avversari. Si tratta di una classifica a punteggio che terrà conto del comportamento dei giocatori sul campo (falli tecnici, antisportivi, proteste ecc) e che prevede una vera e propria premiazione al termine del torneo insieme alle squadre vincitrici.

Per tenersi informati sul torneo è possibile collegarsi qui oppure al sito ufficiale della Lega pallacanestro Uisp di Bologna.

di Marco Bergonzoni - Redazione Uisp Bologna

torna all'indice

9. UISP FERRARA: CAMBIAMENTI PER IL SETTORE BOCCETTE

Convocata per venerdì 15 luglio un'assemblea plenaria per l'organizzazione del prossimo campionato

Il settore boccette della Lega Biliardo Uisp di Ferrara è una delle realtà più dinamiche della regione, negli ultimi dieci anni ha organizzato diversi campionati italiani, di cui l'ultimo nel 2008 a Bondeno. Tutti gli anni, inoltre, vengono organizzate manifestazioni a carattere nazionale che richiamano i migliori giocatori italiani della specialità, che accorrono da Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Marche.

Terminata l'attività 2010-2011, l'attenzione viene rivolta alla nuova annata sportiva. Durante la premiazione di fine campionato, tenutasi venerdì 10 giugno presso il tendone del circolo Arci di Cona, è emersa una proposta che potrebbe cambiare l'organizzazione del settore boccette. Numerosi interventi dei tesserati hanno, infatti, avuto come oggetto la possibile istituzione di un girone unico, da sostituire ai due gironi attuali, seguendo l'esempio di alcune Leghe vicine, come Modena e Bologna, che lo hanno già adottato.

Tuttavia, non bisogna dimenticare che l'ottima realtà ferrarese è estremamente ampia e le squadre sono maggiormente eterogenee rispetto ad altre Leghe regionali. Per questa ragione l'applicazione di un nuovo modello potrebbe risultare più complicata. L'importanza di una simile proposta ha indotto i dirigenti della Lega ad indire un'assemblea straordinaria per venerdì 15 luglio alle ore 21 presso la sede della Uisp ferrarese, alla quale sono invitate tutte le squadre e nella quale si discuterà come organizzare il prossimo campionato. La decisione, come di consueto, verrà presa dalle squadre e, tra le ipotesi, c'è quella di un referendum in cui ogni formazione potrà votare se passare al girone unico o mantenere quello attuale.

di Valentina Mosca - Redazione Uisp Ferrara

torna all'indice

10. UN CALCIO DEL PASSATO

Affetto, amicizia e riconciliazione (fuori dagli stereotipi) nel romanzo "La partita" di Stefano Ferrio, edito da Feltrinelli

Tutte le storie di dualismi possono apparire semplici a una prima lettura, perché nel contrapporre personaggi polarizzati è facile che si indulga in qualche stereotipo di troppo. Ma tali racconti, se scritti bene o comunque in maniera onesta, hanno dalla propria parte la tendenza a puntare inevitabilmente verso qualcosa di più reale e contraddittorio. Questo è quanto accade anche nel romanzo "La partita" di Stefano Ferrio (Feltrinelli, Milano 2011, 204 pp., € 15,00).

Brevemente la trama: due squadre della provincia veneta si giocano l'ennesima partita di calcio. Da un lato i figli della borghesia, dall'altro quelli del proletariato; gli uni abituati a vincere facile, gli altri coesi nella sconfitta e legati da un solido rapporto identitario che li porta a riconoscersi nella logica di un calcio ordinato, pulito ed efficace come quello dell'Inghilterra di Bobby Charlton e del capitano Bobby Moore. Si è sul finire dell'incontro quando il pallone, sul risultato di parità, si perde irrimediabilmente in una piantagione adiacente al campo. Partita sospesa!, anzi no, rinviata. A trentatre anni dopo, tanto per eccedere nella romanticheria di questi giovani degli anni settanta.

Il livore che intercorre nei rapporti tra le classi è ovviamente forte, ma nel racconto è descritto in maniera tale da risultare caricaturale - e mi piace pensare che l'autore abbia voluto prendersi un po' gioco di quel sé ragazzo che questa storia, si capisce, più o meno l'ha vissuta. E infatti trentatre anni dopo le due squadre si ritrovano per davvero. La sfida non avrà quel sapore epico tanto agognato (e qui si esce e bene già da molti stereotipi) ma si disputerà comunque, anche se a formazioni un po' diverse dal previsto. Un po' per le peripezie di cui non si vuole anticipare nulla, un po' perché il tempo ha cambiato inevitabilmente molte cose e portato via qualcuno.

Le storie di diaspora tra questi cinquantenni sono quelle del post anni '70. C'è chi si è fatto prete, tanti dottori e professori, qualche politico, qualcuno morto per droga a cui non ci si riesce a disaffezionare. E infatti ne' "la partita" per antonomasia di trentatre anni dopo quello che si sente è un grande affetto. E qui ci potrebbe essere il rischio di caduta immediata nella riconciliazione, che però Ferrio riesce intelligentemente ad evitare con un bel diversivo narrativo - e dando sempre la colpa alla sua categoria, quella dei giornalisti.

In generale ci si ritrova quindi davanti a un libro complesso, pur nella sua semplicità. È abbastanza oggettivo quel che ne afferma Gianni Mura nella fascetta che avvolge il volume del suo collega Ferrio: "In queste pagine respira l'anima del vero calcio". Rispetto a tale complimento, l'autore in realtà minimizza e si schermisce. Ma a torto, perché Mura appunto non mente. C'è un momento poi in cui la sua affermazione è particolarmente vera, che riguarda l'episodio più divertente del volume, centrale e fonte anch'esso di sviluppi narrativi come la partita interrotta. È l'amichevole notturna dell'Inghilterra "made in Veneto" contro un'agguerrita "Olanda" di vacanzieri "tosti, possenti, superbi". Una cronaca serrata e senza tregua, minuziosa nella descrizione di totali e particolari: un ulteriore invito a tuffarsi per qualche ora in questa bella storia di calcio.

di Vittorio Martone

torna all'indice

11. FOTOGRAFIA DI RICERCA E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO. UNA MOSTRA ALLO SPAZIO LABO'

Presso il centro di via Frassinago a Bologna una collettiva che raccoglie scatti dalla periferia del capoluogo felsineo. Tra gli autori Matteo Angelini, fotografo della rivista Area Uisp

"Fotografia di ricerca e rappresentazione del territorio": questo il titolo della mostra collettiva di fotografia apertasi il primo luglio presso il centro Spazio Labo' in via Frassinago a Bologna. Fino al 20 luglio saranno esposti gli scatti di otto fotografi emergenti che hanno preso parte durante l'inverno al laboratorio condotto da Luca Capuano e consistito nella realizzazione di un progetto di documentazione fotografica del territorio e delle sue trasformazioni. Lo sguardo dei fotografi partecipanti si è rivolto ad alcune zone residenziali fuori la cinta muraria di Bologna: in particolare, il Pilastro, la Barca, il Fossolo.

Matteo Angelini, Cristiana Bezerra de Menezes, Luca Capuano, Laura De Marco, Gianluca Gasperoni, Dacia Manto, Lisa Poggi, Aldo Popolo. Questi i partecipanti a questo ambizioso progetto. Matteo Angelini, fotografo della rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna "Area Uisp", commenta così la sua partecipazione al progetto: "Avevo già provato in precedenza a confrontarmi con un tema complesso come la fotografia di rappresentazione del territorio, tentando di raccontare le periferie di Roma. In quell'occasione avevo provato sostanzialmente a tradurre in immagini le idee che già mi ero prefigurato su quelle realtà. Questa volta invece, appena arrivato a Bologna e senza ancora conoscere al meglio la città, mi sono trovato di fronte a un'esperienza che mi ha aiutato a crescere fotograficamente, maturando una sensibilità diversa. Grazie alla partecipazione a questo progetto ho sviluppato un approccio teso a ricercare senza presunzione, con una maggiore predisposizione alla relazione e alla meraviglia di fronte a ciò che vedevo".

Il risultato di questo approccio potrà essere giudicato recandosi dunque alla mostra presso lo Spazio Labo', in via Frassinago a Bologna, aperto con ingresso gratuito dal martedì al venerdì, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20, e su prenotazione al sabato.

Per maggiori informazioni:
Spazio Labo' - Centro di Fotografia
Via Frassinago 43/2c - Bologna
tel: +39 328 3383634
mail: info@spaziolabo.it
web: www.spaziolabo.it

di Mario Reginna

torna all'indice

12. LO SPORT COME NUOVO DIRITTO DI CITTADINANZA, AL PARI DI ISTRUZIONE E SALUTE

Il 30 giugno pubblicato il contributo della Uisp Emilia-Romagna alla newsletter "Percorsi di cittadinanza", a cura del Servizio Comunicazione e Documentazione – Area cittadinanza attiva dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

"Per combattere il razzismo e la discriminazione in ambito sportivo bastano pochi secondi: sono sufficienti un bel gol, un salto in lungo (o in alto, non importa) ben assestato, un mezzofondo da record. In un attimo, in un solo gesto, si dimenticano le differenze. Anche nello sport l'Italia sta diventando multietnica. Nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino erano 25 gli atleti azzurri nati all'estero e naturalizzati o nati nel nostro paese da genitori stranieri e divenuti italiani al compimento del diciottesimo anno d'età.

Perché lo diciamo? Perché lo sport è un grande motore di integrazione. Ha in sé un enorme potenziale: riesce a riunire e raggiungere tutti, indipendentemente dall'età o dall'origine. Aiuta a superare gli ostacoli che impediscono le pari opportunità tra uomini e donne. Non solo. L'attività motoria è una componente fondamentale per garantire la crescita armonica dell'individuo, produce benessere sia fisico che sociale. Lo sport è dunque un nuovo diritto di cittadinanza, al pari dell'istruzione e della salute.

Questa newsletter è a cura della Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti, una delle 23 realtà del Terzo settore regionale coinvolte nel percorso di giornalismo civico-partecipativo promosso dall'Assemblea legislativa regionale. Mette insieme, giocando, diritto allo sport e alla mobilità per scoprire che sono entrambi diritti delle persone e dei popoli. Da tutelare, difendere e promuovere".

Così il Servizio Comunicazione e Documentazione – Area cittadinanza attiva dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna introduce la newsletter curata dalla Uisp Emilia-Romagna.

Leggi la newsletter a cura della redazione Uisp Emilia-Romagna
Clicca qui per iscriverti alla newsletter "Percorsi di cittadinanza"
Clicca qui per vedere l'archivio dei numeri usciti
Clicca qui per segnalare alla Regione Emilia-Romagna iniziative e notizie

di Servizio Comunicazione e Documentazione dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna

torna all'indice