Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 19 anno II - venerdì 16 novembre 2012

Web: www.uisp.it/emiliaromagna E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

Facebook: facebook.com/uispemiliaromagna


1. GIOCO D'AZZARDO: LA TERZA AZIENDA DEL PAESE

In Italia si scommette tanto ma a vincere sono solo Stato e mafie. Lo racconta in un'intervista Daniele Poto, giornalista autore del libro-inchiesta "Azzardopoli", che a breve darà alle stampe un nuovo capitolo della sua ricerca. Un'anticipazione dal prossimo numero di Fuori Area, rivista della Uisp Emilia-Romagna

di Fabrizio Pompei

2. AZZARDARE NELLA CRISI

Matteo Iori, presidente del centro sociale Papa Giovanni XXIII, parla della sua esperienza nella cura e nella prevenzione delle "ludopatie" e di come l'aumento del gioco in Italia sia strettamente connesso al difficile momento economico del Paese

di Fabrizio Pompei

3. A PARMA LO SPORT CAMMINA INSIEME ALLA GASTRONOMIA

A Roccabianca sabato 24 novembre arriva il "November Porc Hot Feet"

 

di Maria Elisabetta Bellini - Redazione Uisp Parma

4. A RIMINI UNA CAMMINATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Appuntamento il 25 novembre in piazza Cavour. Oltre alla passeggiata attiva una raccolta fondi a sostegno dei progetti educativi in tema di violenza di genere

 

di Silvia Monticelli e Clarissa Abbruzzese - Redazione Uisp Rimini

5. SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI E FIERA ECOMONDO A RIMINI

Due tappe del percorso verso lo sviluppo sostenibile nello sport. Interviene Santino Cannavò, responsabile nazionale settore ambiente Uisp

di Elena Fiorani - Redazione Uisp nazionale

6. AL VIA LE ASSEMBLEE NAZIONALI DI LEGHE E AREE UISP

Il 17 e 18 novembre a Rimini si parte con il "BenEessere". "Bisogna dare gambe all'innovazione delle attività" l'intervento del vice presidente nazionale Vincenzo Manco

di Redazione Uisp nazionale

7. I NUMERI DI UN MARE DI... SPORT

Presentato in conferenza stampa il report dell'edizione 2012 del progetto di animazione sportiva dei lidi ferraresi. Tra soddisfazioni e incertezze per il futuro

di Nicola Alessandrini - Redazione Uisp Ferrara

8. UNA PISCINA TRA LE MONTAGNE

A Sestola, sull'Appennino modenese, apre la piscina con sauna, bagno turco e corsi di nuoto per ogni età. Un modo per affiancare l'attività in acqua alle discese sugli sci

 

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

9. SOCIALIZZARE CON UNA BRISCOLA

Il 23 novembre a Parma la comunità di recupero per tossicodipendenze "Betania" organizza una serata di gioco nella propria sede. Un'occasione per scoprire la realtà interna del centro e contribuire con un piccolo contributo ai suoi progetti

di Pietro Stefanini - Comunità di servizio e accoglienza "Betania"

10. UISP MODENA: TORNA IL TORNEO "SQUADRAMICA"

Partita in questi giorni la tradizionale manifestazione di calcetto per giovani dai 15 ai 21 anni: un evento fruito e organizzato dai ragazzi

 

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

CRANK-UP, IL SOCIAL NETWORK SPORTIVO PER GLI AMANTI DI TUTTI GLI SPORT

Visita il sito di Crank-up e iscriviti come persona, gruppo o squadra, associazione o società sportiva. E comincia subito a postare, condividere e a invitare altri utenti ai tuoi allentamenti, alle tue partite o ai tuoi eventi sportivi

1. GIOCO D'AZZARDO: LA TERZA AZIENDA DEL PAESE

In Italia si scommette tanto ma a vincere sono solo Stato e mafie. Lo racconta in un'intervista Daniele Poto, giornalista autore del libro-inchiesta "Azzardopoli", che a breve darà alle stampe un nuovo capitolo della sua ricerca. Un'anticipazione dal prossimo numero di Fuori Area, rivista della Uisp Emilia-Romagna

In Italia, dove un cittadino su quattro è a rischio povertà e il 16% delle famiglie dichiara di avere difficoltà ad arrivare a fine mese, la spesa pro capite per giocare d'azzardo è di 1260 euro. Questa è solo una delle tante contraddizioni del sistema gioco nel nostro Paese denunciate da Daniele Poto nel libro inchiesta, edito dall'associazione Libera, "Azzardopoli". Il gioco, in tutte le sue forme, sarà al centro del prossimo numero di "Fuori Area", la rivista della Uisp Emilia-Romagna. Gioco che a volte può trasformarsi in malattia, come accade agli 800 mila "ludopati" che, tentando la fortuna tra slot, giochi on-line e scommesse sportive, alimentano, insieme a milioni di connazionali, quella che per fatturato è la terza azienda del Paese. Ne abbiamo parlato con l'autore del libro che ci ha anticipato l'uscita imminente di un secondo capitolo dell'inchiesta.

Quando va datato il boom del gioco d'azzardo in Italia? Quali crede che siano le motivazioni? Lei scrive "quando il gioco d'azzardo ha smesso di essere un disvalore per entrare nei ricavati dell'economia nazionale". Cosa intende?
"La svolta si ha nel 2003 e poi un successivo impulso arriva con le liberalizzazioni attuate da Bersani in qualità di ministro nel 2006. Si è iniziato, in parole povere, a giocare su tutto e senza limiti di spesa, ampliando le proposte a dismisura, fosse anche sull'identità del primo giocatore che riceve un'ammonizione in una partita, rendendo quindi il sistema più debole e attaccabile. Un sistema che già di per sé non era immune dalla penetrazione mafiosa, attenta, come sempre, al business. In questo senso, nella sua mancanza di eticità, omologa allo Stato biscazziere".

Che ruolo ha svolto la pubblicità nell'affermarsi del gioco d'azzardo in Italia?
"Un ruolo enorme grazie ai grandi capitali a disposizione. Il budget di un semestre di 'stampa e pubbliche relazioni' di Lottomatica, multinazionale del gioco e tra i top five dei gruppi mondiali, vale 70 milioni di euro. Da non trascurare il ruolo ambiguo giocato dai testimonial, soprattutto del poker: Totti, Buffon, Miccoli o l'attore Claudio Bisio per il Lotto. Persone che si trovano a veicolare spesso 'pubblicità ingannevoli' o, comunque, non trasparenti".

Lei sostiene che, dati alla mano, quello del gioco d'azzardo è un fenomeno arginabile. Crede ci sia una volontà politica di incentivare il gioco d'azzardo? Perché?
"Lo Stato non può far a meno di iscrivere a bilancio gli attuali nove miliardi di incasso netto. La contraddizione è che la raccolta cresce e gli introiti per lo Stato diminuiscono. Questo perché il fenomeno è compreso in una bolla economica destinata a sgonfiarsi. È come se metaforicamente lo Stato cucinasse una torta sempre più grande in cui non si riserva la fetta più vistosa, lasciando a gestori, concessionari, criminalità, la libertà di impossessarsene. Questo processo è accompagnato dal timore che cambiando l'ordine di sistema (ad esempio le insensate differenti aliquote, diverse da gioco a gioco) possa crollare tutto".

Leggi l'intervista integrale a Daniele Poto

di Fabrizio Pompei

torna all'indice

2. AZZARDARE NELLA CRISI

Matteo Iori, presidente del centro sociale Papa Giovanni XXIII, parla della sua esperienza nella cura e nella prevenzione delle "ludopatie" e di come l'aumento del gioco in Italia sia strettamente connesso al difficile momento economico del Paese

Con un fatturato legale di 76,5 miliardi di euro il sistema del gioco d'azzardo costituisce la terza impresa italiana e muove il 4% del Pil coinvolgendo milioni di cittadini*. La nuova attenzione alle problematiche sociali connesse al gioco, favorita anche dal dibattito intorno alle regolamentazioni proposte nel recente decreto Balduzzi, entra nel numero di novembre di "Fuori Area", la rivista della Uisp Emilia-Romagna. Tema centrale il gioco, da intendersi in tutte le sue diverse accezioni, anche in quella negativa di dipendenza patologica. Abbiamo parlato di azzardo e "ludopatia" con Matteo Iori, educatore professionale che dal 1999 è presidente del centro sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, realtà attiva nell'assistenza e nella cura di chi si "ammala" di gioco.

Quando e in che modo nasce l'attenzione del centro sociale Papa Giovanni XXIII per le dipendenze legate al gioco?
"Abbiamo aperto il nostro primo gruppo nel 2000 dopo che alcune persone si erano rivolte alla nostra associazione chiedendo un aiuto specifico per la dipendenza dai videopoker dell'epoca. Tutto iniziò in modo molto sperimentale, ricorrendo a modalità di gruppo improntate sull'auto aiuto che utilizzavamo per problemi di alcolismo. La voce si è sparsa velocemente e le richieste sono aumentate in modo importante: attualmente gestiamo sei gruppi a settimana rivolti sia ai giocatori che ai loro familiari. Solitamente la richiesta di aiuto viene proprio dalle famiglie, anche se non mancano casi in cui è lo stesso giocatore, la cui motivazione è comunque imprescindibile, che ci contatta. Essendo presidente del centro dal '99 ho seguito con attenzione il progetto fin dall'inizio, concentrandomi non tanto sul trattamento e sulla conduzione dei gruppi quanto sul contesto sociale attorno a cui ruota il gioco d'azzardo. Mi riferisco cioè ai rapporti che legano gioco e mondo esterno: famiglia, lavoro, politica, criminalità".

Cosa ha causato il boom del gioco d'azzardo in Italia negli ultimi anni?
"Diciamo che dalla metà degli anni '90 a oggi la crescita è dipesa sostanzialmente da chiare scelte politiche dei governi che si sono susseguiti, di centrodestra e di centrosinistra, che hanno liberalizzato e promosso sempre il gioco d'azzardo. Nel tempo si è assistito alla continua introduzione di nuovi giochi e a una crescente loro pubblicizzazione. A fianco di tutto questo c'è stata una crisi importante, con nuove difficoltà economiche che hanno spinto a desiderare una vincita. Questo ha portato l'Italia a essere uno dei posti dove, pro capite, si spende di più al mondo per tentare la fortuna".

L'attuale governo si è interessato al problema gioco e delle dipendenze ad esso correlate con il recente "decreto Balduzzi". Le prime bozze proponevano limitazioni sulla collocazione di agenzie e sale di gioco nei pressi di scuole e altri luoghi "sensibili" oltre a pesanti limitazioni sulla pubblicità. Nella versione approvata dalle camere resta solo il riconoscimento da parte del ministero della sanità della patologia da gioco d'azzardo. Qual è il suo giudizio complessivo sul decreto legge?
"Il testo originale aveva al suo interno delle cose certamente interessanti perché stabiliva principi e restrizioni su pubblicità, distanze da luoghi sensibili e introduceva delle attenzioni come l'amministratore di sostegno sul gioco d'azzardo con delle rilevanze legislative specifiche. Poi, un po' alla volta, la bozza si è modificata e si è svuotata definitivamente con il passaggio alle camere. Attualmente quello che resta è il riconoscimento della ludopatia - che secondo l'Organizzazione mondiale della sanità andrebbe chiamata dipendenza da gioco d'azzardo - come di una patologia che necessita cure offerte dal sistema sanitario. La disposizione però non prevede risorse economiche e, nei fatti, non si sa come il servizio sanitario riuscirà a prendersi cura dei malati di gioco. Tra le cose da salvare anche le regolamentazioni che interessano le pubblicità rivolte ai minori che dovrebbero contribuire a limitare il rischio di dipendenza da gioco per i più giovani. Per quanto riguarda il primo testo, pur molto interessante, era certamente migliorabile. Alcune cose erano scritte in modo impreciso e risultavano inattuabili. Prendiamo il caso della pubblicità nei programmi rivolti prevalentemente ai giovani. Cosa vuol dire programma 'rivolto prevalentemente ai giovani'? Chi è giovane? Chi non lo è? Cosa significa 'prevalente'? Non può essere approvata una legge con delle formule così grossolane. Anche per quel che riguarda il tema delle distanze, poi, sarebbe servito a limitare solo alcuni tipi di gioco. Per fare un esempio, i gratta e vinci non sarebbero stati minimamente toccati. Avrebbe avuto un effetto soltanto sulle slot. Tutto questo testimonia che anche il primo testo del decreto aveva una visione parziale del problema ma se non altro testimoniava un interesse a limitare alcuni fenomeni. Poi il governo ha fatto marcia indietro".

Leggi l'intervista integrale a Matteo Iori

di Fabrizio Pompei

torna all'indice

3. A PARMA LO SPORT CAMMINA INSIEME ALLA GASTRONOMIA

A Roccabianca sabato 24 novembre arriva il "November Porc Hot Feet"

Per l'ottavo anno il comune di Roccabianca, in provincia di Parma, e le associazioni locali con il comitato Uisp Parma organizzano la "Hot Feet" una gara podistica competitiva di 11 chilometri, inserita nel quadro di una delle manifestazioni gastronomiche più importanti del territorio parmense: il "November Porc". Quando si pensa a Parma, vengono subito in mente le sue prelibatezze gastronomiche, che vedono il maiale e le sue varie lavorazioni, storiche e tradizionali, decisamente al centro della tavola. Il "mariolone" più grosso, il "prete" più pesante, lo "strolghino" da Guinness e la "cicciolata" più grande. Saranno i salumi tipici della bassa parmense, presentati in una speciale versione maxi, i protagonisti di questo November Porc, la staffetta più golosa d'Italia che si snoderà per quasi un mese tra Sissa, Polesine, Zibello e Roccabianca.

Uno sfondo culinario ghiotto e bucolico per la Hot Feet, che dalla prima edizione del 2005 ha visto l'incremento notevole dei partecipanti, agonisti e non, rendendo l'idea di quanto l'attività sportiva in ambiente sia diventata importante. Il benessere psico-fisico della persona, la socializzazione e il divertimento si sposano, in questa giornata di sport per tutti, con l'importanza di valorizzare il territorio e la sua tradizione gastronomica.

La bellezza del percorso e il particolare clima di festa che lo circonda rendono davvero unica questa giornata, che ospiterà podisti competitivi - infatti la gara è inserita nel circuito provinciale Fidal - e non competitivi a passo livero assieme anche a semplici camminatori. Non finisce qui, il November Porc è ancor di più: "Quest'anno abbiamo pensato di unire tradizione enogastronomica e cultura, proponendo la mostra 'Il maiale che ride', una mostra che raccoglie 70 riproduzioni di vignette umoristiche dell'ottocento e novecento, in cui il protagonista è il maiale", ha detto il sindaco di Polesine Parmense Andrea Censi. "Si tratta di pezzi rarissimi che abbiamo raccolto nelle biblioteche locali e da collezioni private, come quella cremonese di Fausto De Crecchio e l'archivio Guareschi di Roncole – ha aggiunto Guido Conti, uno dei curatori dell'esposizione -. La mostra, che si terrà nelle vecchie scuole, rimarrà aperta a ingresso gratuito fino a fine novembre".

di Maria Elisabetta Bellini - Redazione Uisp Parma

torna all'indice

4. A RIMINI UNA CAMMINATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Appuntamento il 25 novembre in piazza Cavour. Oltre alla passeggiata attiva una raccolta fondi a sostegno dei progetti educativi in tema di violenza di genere

L'associazione "Casa delle Donne" di Rimini, per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha organizzato nella domenica di 25 novembre 2012 una camminata solidale per la sensibilizzazione sul tema del femminicidio. Un argomento attuale di cui a volte si parla davvero poco ma presente nella quotidianità di molte donne italiane, viste le tante in costante aumento. Come riportato nell'appello della Casa delle Donne riminese "nella prima metà dell'anno ci sono state quasi 80 vittime ed un numero incalcolabile di donne è stato violentato, picchiato, terrorizzato". Il dato più allarmante è che nella maggioranza dei casi i maltrattamenti avvengono per mano di famigliari e non di sconosciuti, identificando quindi la sfera domestica non più come un luogo sicuro in cui ci si possa rifugiare.

Con questa camminata si vuole dare una speranza a tutte le donne che hanno subito violenze, aiutandole a integrarsi nuovamente nella comunità, pronta a partecipare attivamente a questa giornata e abbattere simbolicamente gli ostacoli del quotidiano. L'occupazione degli spazi pubblici con il gesto più naturale che ci sia, quello di camminare, vuole anche essere un momento per far crescere l'attenzione e la sensibilità sul tema della violenza sulle donne. In sede di presentazione, durante la conferenza stampa del 4 ottobre scorso, la manifestazione ha visto la straordinaria partecipazione di Marina Massironi. La famosa attrice italiana è stata la prima firmataria dell'appello. Gli altri enti e associazioni del territorio riminese che hanno partecipato alla serie d'incontri di promozione della camminata destineranno i fondi raccolti nell'arco della giornata del 25 novembre all'associazione "Rompi il Silenzio", promotrice di corsi e attività formative in tema di violenza in genere.

Il comitato Uisp di Rimini, appoggiando questa causa sociale, invita tutti gli uomini e le donne a prendere parte alla camminata che attraverserà la città. Ritrovo e partenza il 25 novembre alle ore 14,30 alla Casa delle Donne - Giardino delle Mimose in piazza Cavour. Il percorso proseguirà verso il mare in piazzale Federico Fellini e piazzale Kennedy per poi tornare in centro passando dal parco Cervi e concludersi in piazza tre Martiri.

di Silvia Monticelli e Clarissa Abbruzzese - Redazione Uisp Rimini

torna all'indice

5. SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI E FIERA ECOMONDO A RIMINI

Due tappe del percorso verso lo sviluppo sostenibile nello sport. Interviene Santino Cannavò, responsabile nazionale settore ambiente Uisp

Anche quest'anno la Uisp partecipa alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, dal 17 al 25 novembre, che si svolgerà in tutta Europa per promuovere l'idea che lo sviluppo sostenibile dei territori e delle popolazioni può avvenire solo con la consapevolezza dell'uso limitato delle risorse e la riduzione ed eliminazione totale dei rifiuti. "È sempre pressante l'esigenza di rapportare il tema dei rifiuti alla consapevolezza che la soluzione non può essere rinvenuta nel processo finale, il rifiuto, ma deve essere ricondotta alla produzione degli oggetti - spiega Santino Cannavò, responsabile settore ambiente Uisp -. Un prodotto che finisce in discarica è concettualmente un progetto mal riuscito: l'attenzione al riuso fin dalla fonte rappresenta il futuro dell'oggetto stesso. Dobbiamo aspirare a un lungo ciclo di vita degli oggetti. È questa l'idea che vogliamo trasmettere con questa operazione orientata all'informazione negli impianti, che è parte poi del più ampio processo di formazione e informazione che si riconfermerà con le manifestazioni nazionali, dove il concetto di riciclo e riuso sarà al centro della riflessione".

Abbiamo intercettato Santino Cannavò a Rimini, dove ha preso parte a Ecomondo, sedicesima Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, che si è conclusa sabato 10 novembre. "Siamo presenti perché, avendo aderito come Uisp agli stati generali della Green economy, ho partecipato alla redazione del documento finale, nel quale sono state individuate le 70 proposte per aiutare l'Italia a uscire dalla crisi. Ecomondo è la conferma che tutte le politiche, comprese quelle sportive, hanno bisogno di riformularsi alla luce delle linee guida dello sviluppo sostenibile e della green economy. Uno strumento che deve saper rimettere al centro il territorio, il benessere dei cittadini e che non faccia del Pil il riferimento di efficienza ma che abbia l'indicatore di performance nella giusta gestione delle risorse entro i limiti naturali. Lo sport è un ambito dove le buone pratiche vengono trasmesse e assunte dai cittadini, in particolare dai giovani: lo sviluppo sostenibile può veramente avviarsi a un futuro solo se diventa un'abitudine e non un'imposizione. Quindi l'educazione ambientale è al centro delle politiche anche della green economy". "La Settimana della riduzione dei rifiuti e la partecipazione a Ecomondo - continua Cannavò - sono tappe dello stesso percorso, che mira a creare circolarità tra formazione, informazione, messa in pratica e verifica, attraverso un metodo d'apprendimento che nello sport si esprime al meglio".

di Elena Fiorani - Redazione Uisp nazionale

torna all'indice

6. AL VIA LE ASSEMBLEE NAZIONALI DI LEGHE E AREE UISP

Il 17 e 18 novembre a Rimini si parte con il "BenEessere". "Bisogna dare gambe all'innovazione delle attività" l'intervento del vice presidente nazionale Vincenzo Manco

Sono ai blocchi di partenza le 27 assemblee nazionali di leghe e aree Uisp, in vista del congresso nazionale del prossimo 12-14 aprile 2013. Come anche per la tornata territoriale e regionale, gli appuntamenti nazionali coincideranno con il rinnovo degli organismi dirigenti. In questo percorso congressuale la Uisp ha messo in campo la novità di assemblee nazionali che si svolgeranno contemporaneamente e nella stessa città, per aree omogenee di attività. Si comincia con le leghe/aree del "benessere" che si terranno a Rimini il 17 e 18 novembre. Saranno coinvolte ginnastiche, danza, discipline orientali, area "perlagrandetà" e nuoto. Con la lega tennis che, negli stessi giorni, seguirà "a distanza" dall'Isola di Albarella (Fg). Perché questa scelta? Risponde Vincenzo Manco, vice presidente nazionale Uisp e responsabile dipartimento attività: "Non si tratta di una concomitanza casuale, questi appuntamenti rappresentano un ulteriore passaggio, una tappa importante del lavoro del dipartimento attività Uisp. Sono il prodotto di un lavoro cominciato all'indomani del congresso Uisp del 2009, seguendone una precisa indicazione".

Quali erano le indicazioni di lavoro dello scorso congresso?
"Il documento sullo sviluppo e l'innovazione delle attività guardava in avanti e chiedeva alle leghe e aree Uisp di aprirsi, di andare oltre gli steccati disciplinari che sono stati creati nell'ambito dello sport olimpico e federale, secondo un disegno che non è quello dello sport popolare e tantomeno quello dello sportpertutti. Un meccanismo rigido che spesso ha ostacolato la possibilità di riflettere insieme, di creare connessioni e sperimentare nuove attività da organizzare e proporre ai cittadini. Incrociando i temi dell'inclusione, della solidarietà, delle pari opportunità, dei diritti in questi anni abbiamo cercato di favorire il dialogo tra leghe e aree perché la lettura dello sport da parte delle famiglie e delle fasce sociali ci richiede opportunità di pratica integrata e multidisciplinare. Anche sulla base delle tendenze in atto in universi paralleli a quello della pratica in senso stretto, basti pensare alle attività per la salute, a quelle per il mantenimento dell'efficienza fisica e del turismo sportivo. In questi quattro anni di lavoro collettivo abbiamo cercato di mettere a punto strumenti organizzativi per provare a fare questo lavoro. La tornata assembleare è una preziosa occasione per parlarne tutti insieme, partendo dalla convinzione che leghe e aree sono elementi di ricchezza associativa e patrimonio storico della Uisp".

Che cosa si aspetta l'associazione da questi macroappuntamenti?
"Ci aspettiamo di dilatare i confini della nostra proposta associativa, senza perdere nulla di ciò che già abbiamo, cercando di inventare nuove offerte associative e nuove occasioni di pratica, innovative, al passo con i tempi e con le esigenze di tutte le età, da quelle giovanili sino a quelle delle età più mature. Cominceremo, come già detto, il 17 e 18 novembre a Rimini, col 'benessere': proveremo a fare una riflessione trasversale partendo dal tema del corpo e cercando di favorire il dialogo tra leghe che hanno maggiori elementi di affinità. Proseguiremo il 25 novembre, sempre a Rimini, con una tematizzazione che abbraccerà l'area dei 'giochi', dalle bocce agli scacchi e alle attività popolari e tradizionali. Senza compartimenti stagni, valorizzando i gruppi dirigenti espressi dai vari ambiti organizzativi, allargando i confini delle attività associative, degli sport e dei giochi della mente. Il terzo blocco sarà quello 'ambientale' con le assemblee nazionali delle leghe e aree montagna, acquaviva, attività subacquee, ciclismo, neve, vela. Ovvero: più proposte multidisciplinari intorno all'asse della sostenibilità ambientale. Ci auguriamo che dalle assemblee nazionali possano emergere indicazioni forti che sappiano ispirare il dibattito congressuale, nel senso dell'innovazione e della sperimentazione di nuovi modelli organizzativi". (i.m.)

di Redazione Uisp nazionale

torna all'indice

7. I NUMERI DI UN MARE DI... SPORT

Presentato in conferenza stampa il report dell'edizione 2012 del progetto di animazione sportiva dei lidi ferraresi. Tra soddisfazioni e incertezze per il futuro

Si è svolta da pochi giorni la conferenza stampa conclusiva di "Un mare di... sport!", il progetto della Uisp che da sette anni promuove attività ludico-motorie e manifestazioni sportive nei sette Lidi di Comacchio per tutto il periodo estivo. Enrico Balestra, presidente Uisp Ferrara, ha sottolineato che Un mare di... sport! "è uno dei primi progetti che, parlando di animazione sportiva su tutti i Lidi, è riuscito a mettere in rete, con iniziative concrete, soggetti diversi come consorzi e stabilimenti balneari. Inoltre si è sperimentato un binomio vero di sport applicato a un servizio turistico, valorizzando l'esperienza di sport diffuso che Uisp ha coltivato negli anni".

Il presidente della Uisp ferrarese non ha nascosto le preoccupazioni per il riordino che coinvolgerà le istituzioni provinciali, da cui dipendono i contributi a sostegno di progetti come questo. Il report dei dati conclusivi è stato presentato da Davide Guietti, responsabile del progetto. Alla sua settima edizione, "Un mare di... sport!" ha registrato un ulteriore aumento di presenze: gli adulti sono passati da 11.196 a 13.012 mentre i bambini da 10.967 a 12.197. Gli operatori hanno sottoposto i partecipanti a un questionario che ha messo in luce la tipologia di turismo coinvolta nel progetto. I dati salienti nostrano Nazioni ed Estensi i lidi più coinvolti nel progetto. L'87% dei partecipanti è di origine italiana, di cui il 49% proveniente dalla provincia di Ferrara. Le attività coinvolgono un pubblico dai 3 ai 90 anni e la fascia più numerosa è quella dai 30 ai 40 anni. Il 60% dell'utenza è di sesso femminile e la maggior parte dei partecipanti si trovava ai Lidi in giornata o per il week-end.

Il progetto è stato reso possibile da un bando dedicato all'animazione del litorale comacchiese, promosso dalla Provincia e dalla Camera di commercio. Come ha ricordato Davide Bellotti, assessore allo sport della Provincia, "il bando è nato con lo scopo di creare dei moltiplicatori in un momento di calo delle risorse. Così, il contributo economico della Provincia e della Camera di commercio ha avviato una rete di collaborazioni in grado di raccogliere ulteriori contributi da clienti e sponsor". Il successo dell'iniziativa ha, inoltre, riconfermato che lo sport è uno degli elementi di maggiore attrattività di tutto il sistema turistico. L'assessore ha confermato le preoccupazioni di Balestra per quanto riguarda la gestione e la continuità dei bandi, a causa della riforma delle province. Un Mare di... sport! È stato reso possibile anche grazie agli sponsor Caffè Krifi, Este Sport, Carife e Artefatta e al partenariato di Cooperativa Sociale Camelot, Associazione Sportiva Ferrara Tchoukball, Hip hop missione Africa, Asd La Palestra Lagosanto, Cooperativa gestione servizi turistici di Volano, 26 stabilimenti balneari e un campeggio coinvolti nel progetto.

di Nicola Alessandrini - Redazione Uisp Ferrara

torna all'indice

8. UNA PISCINA TRA LE MONTAGNE

A Sestola, sull'Appennino modenese, apre la piscina con sauna, bagno turco e corsi di nuoto per ogni età. Un modo per affiancare l'attività in acqua alle discese sugli sci

C'è anche la piscina di Sestola tra gli impianti che potranno regalare momenti di relax e corsi utili agli sportivi modenesi. La struttura, situata nella località dell'Appennino, sarà aperta dal 5 novembre al 30 marzo, proprio in concomitanza con la stagione sciistica. La vasca sestolese, pertanto, potrà rappresentare un fondamentale strumento di ausilio per tutti gli sciatori da affiancare alle discese sulle piste, per trascorrere i pomeriggi e "cambiare sport" durante le settimane bianche o i soggiorni nella località montana del modenese.

Tutte le mattina saranno dedicate ai corsi scolastici mentre al pomeriggio, dalle 15,30 alle 18,30, ci saranno corsi per i bambini dai 4 ai 13 anni. Dalle 14,30 alle 15,30 e dalle 18,30 alle 19,30 spazio ai corsi per adulti; al martedì e al giovedì alle 19,30 sarà il turno dell'hydrogym. Lunedì, giovedì e venerdì in due turni alle 19,30 e alle 20,20 appuntamento con l'hydrobike, mentre il sabato sarà dedicato ai corsi per l'attività neonatale, con le mamme che quindi potranno portare in vasca i propri piccoli e aiutarli nel primo approccio con l'acqua. La piscina di Sestola è aperta però anche per il nuoto libero con le corsie dedicate ed è dotata di acqua riscaldata e di strutture parallele come sauna, bagno turco e idromassaggio.

Per informazioni su corsi e orari:
contattare Lorenzo c/o:
Polisportiva Appennino
Cell. 339/5820820

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

torna all'indice

9. SOCIALIZZARE CON UNA BRISCOLA

Il 23 novembre a Parma la comunità di recupero per tossicodipendenze "Betania" organizza una serata di gioco nella propria sede. Un'occasione per scoprire la realtà interna del centro e contribuire con un piccolo contributo ai suoi progetti

Venerdì 23 novembre alle ore 20,30, nella sala riunioni della comunità Betania in via del Lazzaretto 26 a Parma, si svolgerà il primo torneo "Briscola in 5 sotto l'albero", organizzato con il patrocinio del comitato Uisp di Parma. La comunità Betania si occupa da ormai trent'anni del recupero sociale di persone con tossicodipendenze e problemi d'abuso d'alcol attraverso un programma terapeutico riabilitativo di tipo residenziale. Lo scopo della serata è di organizzare un momento di convivialità attraverso il gioco delle carte, aperto a tutti, in modo da offrire agli ospiti della struttura uno spazio ricreativo diverso dal solito e un'opportunità di socializzazione con persone con cui normalmente non si viene in contatto. L'occasione è altresì utile per far conoscere all'esterno alcuni aspetti della vita comunitaria.

Sarà possibile iscriversi, versando la quota di partecipazione di due euro come sottoscrizione a sostegno del centro, inviando una mail all'indirizzo amministrazionecombetania@yahoo.it entro le ore 12 del 23 novembre. Il saldo dell'iscrizione verrà effettuato la sera stessa presentandosi un quarto d'ora prima dell'inizio dell'evento. Chi lo volesse potrà iscriversi direttamente sul posto senza passare da canali telematici. Il torneo si svolgerà con le regole della briscola in 5 normalmente in uso; in base al numero dei partecipanti verranno organizzati i tavoli da gioco e definito il numero di partite da disputare.I primi due di ogni tavolo si qualificheranno alla fase successiva, fino a che si otterrà un tavolo finale con i primi tre classificati che verranno proclamati vincitori del torneo.

di Pietro Stefanini - Comunità di servizio e accoglienza "Betania"

torna all'indice

10. UISP MODENA: TORNA IL TORNEO "SQUADRAMICA"

Partita in questi giorni la tradizionale manifestazione di calcetto per giovani dai 15 ai 21 anni: un evento fruito e organizzato dai ragazzi

Ha preso il via in queste ore il tradizionale appuntamento di "Squadramica", torneo di calcetto per i giovani dai 15 ai 21 anni organizzato dal settore attività dirette della Uisp Modena per garantire ai più giovani uno sfogo "doposcuola" ed evitare l'abbandono sportivo, fenomico tipico di questa fascia di età. Teatro della manifestazione, dove sono attesi più di 120 partecipanti divisi in 16 squadre provenienti dalle scuole superiori della provincia e dalle facoltà universitarie, sarà come sempre la Polisportiva 87 Gino Pini di Modena.

Le squadre che partecipano alla manifestazione sono formate da gruppi di amici anche di età e scuole diverse, giocatori capaci o semplicemente "appassionati", poiché lo spirito agonistico di "Squadramica" vuole andare a braccetto con il piacere di fare sport insieme al di là delle capacità tecniche di chi scende in campo. La manifestazione novembrina ha abbracciato da subito il progetto di attività solidali "Terra sportiva", con una raccolta fondi fatta dai giovani protagonisti in campo per acquistare materiale sportivo/didattico da consegnare a un istituto scolastico della bassa modenese colpita dal sisma. Le squadre partecipanti, caratterizzate dai nomi coloriti proposti dai ragazzi, sono in totale 16 divise in 4 gironi da 4 squadre ciascuno.

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

torna all'indice

LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

CRANK-UP, IL SOCIAL NETWORK SPORTIVO PER GLI AMANTI DI TUTTI GLI SPORT

Visita il sito di Crank-up e iscriviti come persona, gruppo o squadra, associazione o società sportiva. E comincia subito a postare, condividere e a invitare altri utenti ai tuoi allentamenti, alle tue partite o ai tuoi eventi sportivi