Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 20 anno II - venerdì 30 novembre 2012

Web: www.uisp.it/emiliaromagna E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

Facebook: facebook.com/uispemiliaromagna


1. GIOCO DI SOCIETÀ. UNA SINTESI TRA DISCIPLINA E ANARCHIA

Parte con un indovinello l'ultimo numero della rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna, che affronta in un percorso intricato la cultura ludica nel contesto sociale

 

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

2. LO SPORT AL TAVOLO DELLA RIFORMA

Per storia, soggetti coinvolti e leggi il mondo dello sport italiano rappresenta uno scenario complesso. Vincenzo Manco e William Reverberi, presidenti Uisp e Coni Emilia-Romagna, ne hanno discusso, insieme, nella nostra redazione. Tra posizioni opposte e inattese convergenze

di Vittorio Martone e Fabrizio Pompei

3. L'EMILIA-ROMAGNA CHE GIOCA

Lo speciale sui folkgames in regione: un'indagine alla scoperta dei paesi che, insieme alla Uisp, ripropongono annualmente sul territorio i vecchi giochi della tradizione popolare

di Fabrizio Pompei

4. UN TERREMOTO NELLO SPORT, SEI MESI DOPO

Il sisma emiliano tra conseguenze umane ed economiche, alla luce di un tessuto umano che si è scoperto più solidale. Intervista ad Andrea Covi, presidente della Uisp Modena

 

di Vittorio Martone

5. LA MAGLIA DI PELÉ PER LA RACCOLTA FONDI POST TERREMOTO

L'ex ala del Bologna Mauro Pasqualini ha messo all'asta il cimelio. La Uisp se l'è aggiudicata racimolando 9 mila euro. E la maglia è tornata poi al suo proprietario

 

di Marco Bergonzoni - Redazione Uisp Bologna

6. SECONDA CONFERENZA REGIONALE SULL'ASSOCIAZIONISMO

I temi dell'identità, della partecipazione e della socialità saranno al centro dell'incontro del Terzo settore in programma sabato primo dicembre dalle ore 9,30 alle 13,30 a Bologna, nella Sala A della terza torre della Regione Emilia-Romagna

fonte: Forum Terzo settore Emilia-Romagna

7. PARTE LA RICERCA DEL "WAKA WAKA" DELLA UISP

Dal primo dicembre si aprono le iscrizioni per il contest musicale "Inno indipendente dei Mondiali Antirazzisti": la canzone vincitrice diventerà la colonna sonora della prossima edizione dei Mondiali organizzati dalla Uisp a Bosco Albergati, a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

8. IN GRUPPO SUI PATTINI DA 39 ANNI

Il 7 dicembre torna una storica manifestazione Uisp: la rassegna nazionale gruppi spettacolo. Appuntamento a Salsomaggiore per una gara in cui, più che la tecnica, contano affiatamento e interpretazione artistica

di Vittorio Martone

9. LA TERRA DEL GIOCO: AL CONFINE TRA STATO E MAFIE

Nel suo libro-inchiesta "Azzardopoli" il giornalista Daniele Poto fa il punto sul mondo del gioco d'azzardo in Italia, tra criminalità organizzata, interessi politici ed economici e nuove patologie che ancora faticano ad essere riconosciute come tali. La recensione chiude il nostro speciale sul mondo dell'azzardo, pubblicato anche sull'ultimo numero della rivista Fuori Area uscita il 30 novembre

di Fabrizio Pompei

10. "KING, IL CAVALLO DAGLI OCCHI DI SOLE"

Questo il titolo del libro di sabina Antonelli che verrà presentato sabato primo dicembre nel centro culturale San Francesco di Forlì. La vera storia di un cavallo che rimasto cieco, viene impiegato nell'ippoterapia svolta dal maneggio Raggio di Sole in collaborazione con la Uisp

di Fabrizio Pompei

11. GIOCARE IN PRIGIONE

Un torneo di calcetto tra detenuti. Questa una delle tante iniziative della Uisp organizzate nel carcere di Ferrara

 

di Nicola Alessandrini - Redazione Uisp Ferrara

12. UNA OLA PER IL MINIVOLLEY

Domenica 18 novembre a Campogalliano, in provincia di Modena, si è svolto il primo torneo di minivolley "Isole Uisp". Un giorno di festa e di sport per i 120 bambini che hanno partecipato alle gare nel palazzetto locale

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

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1. GIOCO DI SOCIETÀ. UNA SINTESI TRA DISCIPLINA E ANARCHIA

Parte con un indovinello l'ultimo numero della rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna, che affronta in un percorso intricato la cultura ludica nel contesto sociale

Una rivista in cui si parla di gioco non può che partire da un indovinello. È stata questa l'intuizione su cui si è basata la "tag cloud", ovvero l'articolo di presentazione, dell'ultimo numero di Fuori Area, rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna, che esce oggi in versione cartacea e on-line con il suo terzo numero. L'edizione di novembre parte dal titolo "gioco di società" facendo riferimento al gioco delle parti sociali, che abbiamo ipotizzato come una sintesi tra disciplina e anarchia, rispettivamente i temi del primo e del secondo numero di Fuori Area nel 2012.

Partendo da due "numi tutelari" di rilievo come la cantante Patti Smith e lo storico Johan Huizinga - autore del celebre saggio "Homo Ludens" in cui ipotizza che tutta la cultura umana derivi dal gioco - questo numero ha sviluppato percorsi molto intricati, più di quelli del tracciato del gioco dell'oca. Proprio come in un gioco da tavoliere, con i contendenti seduti al tavolo a confrontarsi, siamo partiti da un dibattito tra William Reverberi e Vincenzo Manco, rispettivamente presidenti del Coni e della Uisp in Emilia-Romagna. Per la consueta indagine territoriale, attraverso le feste popolari e le fiere in regione, abbiamo realizzato una rassegna dei cosiddetti folkgames, che l'area gioco Uisp contribuisce a riportare a conoscenza delle persone facendoli praticare e spiegandone le regole. Abbiamo poi concentrato l'attenzione su un personaggio storico definito da sua figlia Susanna, nell'intervista che arricchisce questo numero, come "un giocatore": si tratta di Egri Erbstein, l'allenatore del Grande Torino scomparso a Superga il 4 maggio 1949. Il tema del gioco è stato poi approfondito da Fabrizio Pompei nell'analisi sul gioco d'azzardo e le cosiddette "ludopatie", con le interviste a Daniele Poto, giornalista esperto di mafie, e a Matteo Iori, presidente del centro sociale Giovanni XXIII ed esperto di patologie connesse al gioco d'azzardo, a commento anche del recente "decreto Balduzzi".

Parlando di giochi sportivi praticati ci siamo concentrati su "Cavalgiocare", un approccio all'attività equestre che nulla ha a che vedere con l'equitazione classica; sulla scherma antica, dove il gioco sta anche nel riscoprire testi e tecniche del passato per riapplicarli in contesti conviviali nel corso di raduni in montagna; sul calcio, il più tradizionale dei giochi in questo Paese, cercando di scoprire come anche in questo mondo iperstrutturato si possano cambiare le regole. Spazio poi alle consuete rubriche: dall'editoriale di Vincenzo Manco sul "gioco" delle primarie e il ritorno alla passione per la politica alla cooperazione internazionale, dal gioco nel contesto sociale con lo spazio "Ricerca, innovazione e formazione" alle categorie di Caillois in "Mens Ludens"; da un'immancabile recensione a Huizinga in "Rumori in prosa" al rapporto giocoso con il cibo in "Saputelli", per chiudere con "Diritto in gioco" e gli appuntamenti del percorso congressuale della Uisp in vista del rinnovo delle cariche nel 2013.

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

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2. LO SPORT AL TAVOLO DELLA RIFORMA

Per storia, soggetti coinvolti e leggi il mondo dello sport italiano rappresenta uno scenario complesso. Vincenzo Manco e William Reverberi, presidenti Uisp e Coni Emilia-Romagna, ne hanno discusso, insieme, nella nostra redazione. Tra posizioni opposte e inattese convergenze

Dall'unità d'Italia ad oggi la Repubblica ha avuto solo due volte un ministero dello sport: dal 2006 al 2008 durante il governo Prodi con il dicastero affidato a Giovanna Melandri; dal 2011 ad oggi con Piero Gnudi nel governo Monti. Questa non è l'unica ambiguità dello sport italiano. Lo Stato ne ha sempre delegato la gestione a un ente pubblico, il Coni con le sue federazioni. Basandosi sul modello del Comitato olimpico, spesso in aperta concorrenza, nel tempo sono nati numerosi enti di promozione sportiva (Eps). La Uisp, con un milione e 300.000tesserati, 20 comitati regionali e 164 territoriali, è quello più strutturato. La necessità di sedersi attorno a un tavolo per discutere di questi problemi e ipotizzare soluzioni è stata al centro del dibattito che abbiamo organizzato tra Vincenzo Manco e William Reverberi, rispettivamente presidenti della Uisp e del Coni Emilia-Romagna. Un'intervista, pubblicata anche nell'ultimo numero della nostra rivista Fuori Area, che ha fatto emergere inaspettati punti in comune e l'esigenza di un disegno collettivo per rilanciare lo sport italiano.

Partiamo dal vostro giudizio sulle politiche dell'attuale ministero dello sport.
W.R. "Mi aspettavo qualcosa di più. Il ministero, pur senza portafoglio e in un particolare momento economico, non ha fornito una visione chiara di dove si vuole arrivare. Ci si è limitati a parlare delle risorse e dello sport nella scuola ma non si è speso in atti concreti per sostenere le società sportive, anche in materia di norme sul lavoro, e non sono state fornite linee guida da trasferite sul territorio. Quindi rimane da capire il futuro e creare un modello di sport che risponda alle esigenze delle giovani generazioni. Qui entra in gioco la politica. In questa regione c'è voluto un terremoto per pensare investire sugli impianti sportivi, che sono una questione primaria. E la politica c'entra pure per gli stanziamenti, per evitare che lo sport gravi solo sulle famiglie. Siamo quasi arrivati alla scadenza di questo governo: ora mi auguro che chi si candida presenti un documento con il proprio progetto sul mondo sportivo".
V.M. "Si deve ripartire dal tema dello sport di cittadinanza che va strutturato così: il governo con il suo ministero delinea le politiche pubbliche per lo sport e passa alle Regioni la programmazione sul territorio. Dentro questa prassi rientra il sistema sportivo attuale con il Coni, gli Eps, le federazioni e le società sportive. All'esperienza Melandri riconosco una volontà riformista sulle questioni sportive; a questo governo invece l'inaspettate scelta del ministero e la convocazione del Tangos (Tavolo nazionale per la governance nello sport, ndr), ma rimane l'assenza di una visione delle politiche pubbliche per lo sport. Proprio quando più che mai c'è bisogno di definire chiaramente lo sport olimpico e quello di cittadinanza. Il Coni in tal senso quest'anno ci ha dato un ulteriore strumento, Il Libro Bianco dello Sport Italiano, che riporta all'attenzione due dati: un ritorno nel nostro Paese al 40% di sedentari e la consapevolezza che il 75% dei costi dello sport grava solo sulle famiglie".

Continua a leggere l'intervista integrale

di Vittorio Martone e Fabrizio Pompei

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3. L'EMILIA-ROMAGNA CHE GIOCA

Lo speciale sui folkgames in regione: un'indagine alla scoperta dei paesi che, insieme alla Uisp, ripropongono annualmente sul territorio i vecchi giochi della tradizione popolare

Raccontare piccole realtà locali dell'Emilia-Romagna lasciandosi guidare dai giochi tradizionali che ogni anno vengono riproposti nelle diverse fiere e feste popolari della regione. Questo il senso dell'indagine territoriale presente all'interno dell'ultimo numero della nostra rivista Fuori Area, uscito il 30 novembre. Con il termine "folkgames" si intendono quei giochi poveri, come quelli della "damigiana" o dei "chiodi", o i più noti tiro alla fune o la corsa nei sacchi, che, un tempo vivi e praticati, sono stati poi messi da parte per lasciare spazio agli attuali sport e a passatempo più moderni. Divertimenti che per lo più trovano origine nel medioevo e che, tramandati dalla memoria contadina, attraverso fiere di paese e feste, trovano ancora posto nei piccoli borghi della pianura padana e delle coste romagnole.

Sono molte le manifestazioni che promuovono la riscoperta di queste tradizioni ludiche: a volte si tratta di giornate in favore della tutela ambientale, altre di appuntamenti enogastronomici, altre ancora di eventi sportivi. Tutte occasioni per giocare ancora con il nostro passato in località come Guastalla, Borella, Conselice o Punta Marina. Centri solitamente lontani dalle solite mete turistiche, o lidi balneari che abbiamo voluto indagare più nella loro storia, nei loro trascorsi di piccoli paesi di pescatori che non nelle stagioni dell'attuale turismo di massa. L'indagine ha costituito il punto di partenza per uno speciale sul nostro sito web, con articoli dedicati ad ogni singolo evento, tra descrizioni tecniche dei giochi offerti (cui è dedicata un'intera scheda con regole e curiosità relative ai folkgames meno noti), informazioni sulle manifestazioni che li ospitano e storia dei "paesi del gioco" dell'Emilia-Romagna.

di Fabrizio Pompei

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4. UN TERREMOTO NELLO SPORT, SEI MESI DOPO

Il sisma emiliano tra conseguenze umane ed economiche, alla luce di un tessuto umano che si è scoperto più solidale. Intervista ad Andrea Covi, presidente della Uisp Modena

Il 18 giugno Francesca U. consegna alla Uisp di Modena cento euro da destinare alla ricostruzione della palestra di Medolla, danneggiata gravemente dalle due scosse di terremoto del 20 e 29 maggio che hanno colpito l'Emilia. La sua è una delle tante donazioni, piccole e grandi, che singole persone e società sportive hanno messo nelle mani degli amministratori della Uisp per la ricostruzione degli impianti del territorio. I danni a persone, abitazioni, industrie e strutture sono stati gravi (ne abbiamo parlato in uno speciale sul numero di luglio della nostra rivista Fuori Area), eppure il terremoto ha permesso di scoprire un tessuto sociale molto solido. Con Andrea Covi, presidente del comitato modenese della Uisp, abbiamo fatto il punto della situazione, discutendo anche di questo capitale umano che ha ulteriormente arricchito l'associazione dello sportpertutti, a sei mesi di distanza dal sisma.

Partiamo da un bilancio sulla situazione attuale.
"Le tendopoli sono state tutte dismesse. I campi da calcio che le ospitavano sono tornati alle società sportive ma non sono utilizzabili, per via del passaggio dei trattori e dello stabilizzante sparso sul manto erboso. Le società riceveranno dalla Protezione civile un contributo dai 15 ai 25 mila euro per rimettere tutto a posto. Soldi che non basteranno. Per l'impiantistica natatoria abbiamo riaperto le strutture di Carpi, San Felice e Bomporto, con risorse messe a disposizione dal nostro comitato. Abbiamo risposto così alle sollecitazioni delle amministrazioni comunale e provinciale che chiedevano la riapertura. Adesso si apre il tema del rientro di questi capitali. Restano chiuse le piscine di Finale Emilia e Mirandola. Per le palestre abbiamo soluzioni di ripiego, con palloni e tensostrutture. Ma sono tutte già sature. Le società polisportive sono le più penalizzate perché il terremoto ha separato il loro corpo associativo in mille rivoli".

E per quanto riguarda il comitato Uisp di Modena?
"La Uisp ha erogato 40.000 euro in forma di affiliazione gratuita, contributi sull'affitto degli spazi e materiali. Oltre a quanto anticipato per la riattivazione degli impianti".

L'impegno però non si è limitato alle risorse economiche?
"Non ho perso mai occasione per dire che la Uisp ha manifestato una solidarietà non scontata. È venuto fuori il dna della nostra associazione, dai singoli soci alle società. Siamo presi da mille impegni, considerando anche la campagna congressuale 2013, ma abbiamo cominciato a scrivere a tutti quelli che ci hanno dato un contributo economico, indicandogli dove sono stati investiti i loro soldi e costruendo anche gemellaggi tra le società. Inoltre molti giovani si sono avvicinati a noi per dare una mano e sono stati tesserati, divenendo parte integrante della nostra onlus Uisp Modena Solidarietà. A loro daremo un riconoscimento formale in occasione del congresso territoriale del 19 gennaio".

Voi siete intervenuti nelle tendopoli con proposte di attività motoria, formando ad hoc gli operatori. Credi siano maturi i tempi per un coordinamento nella Uisp che unisca persone preparate per azioni di supporto alla Protezione civile?
"La possibilità è già concreta. A Modena abbiamo la Seasub, una società legata alla Protezione civile, che già collabora per interventi subacquei. Credo che la Uisp possa benissimo stare al tavolo della Protezione civile ma bisogna strutturarsi, con volontari preparati, responsabili e adeguata formazione. La Uisp, essendo molto sensibile, può continuare a fare questo tipo di attività mettendo innanzitutto in rete risorse che già ci sono".

In chiusura, la Uisp Modena sta risentendo del terremoto in fato di tesseramento?
"Stiamo tenendo. Al 21 novembre dello scorso anno avevamo 36.600 tesserati, adesso ne abbiamo 36.500. Nella 'Bassa' (pianura padana, ndr) sicuramente c'è stato un calo, che però evidentemente è stato compensato da una risposta di tutto il resto del territorio provinciale. Credo che in molti abbiano apprezzato la bontà del nostro intervento a supporto delle zone colpite. E penso che le persone si ricorderanno della Uisp per tutta la vita".

di Vittorio Martone

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5. LA MAGLIA DI PELÉ PER LA RACCOLTA FONDI POST TERREMOTO

L'ex ala del Bologna Mauro Pasqualini ha messo all'asta il cimelio. La Uisp se l'è aggiudicata racimolando 9 mila euro. E la maglia è tornata poi al suo proprietario

Quando avviene un evento imprevedibile, tragico e distruttivo come un terremoto ci si sente spiazzati e oltre alla paura dell'immediato subentrano l'incertezza e il timore del futuro. Il sisma che ha dilaniato l'Emilia la scorsa primavera non ha risparmiato nulla: case, chiese, palazzi storici e impianti sportivi. Serviranno anni per ricostruire tutto; serviranno grande determinazione ma anche tantissimi fondi. La catena di solidarietà è scattata immediatamente, per fare qualcosa di concreto e dare una mano. Mauro Pasqualini, ex ala destra del Bologna degli anni Settanta, vive oggi ad Arezzo e non è stato direttamente colpito dal terremoto. Ma il suo paese di origine sì: Crevalcore. E così Pasqualini, senza pensarci un secondo, ha deciso di partecipare alla raccolta fondi. Ha telefonato a Claudio Broglia, sindaco di Crevalcore, chiedendo di poter mettere all'asta il suo ricordo più prezioso. La maglia di Pelé, che "O Rey" del calcio gli diede dopo una partita tra Bologna e Santos, giocata durante una tournée dei rossoblu nel '72 in America.

Quel numero 10 su sfondo bianco per un calciatore di quell'epoca è qualcosa di più di una semplice casacca. È il riconoscimento della storia vivente del calcio al proprio talento, un gesto che sorprese lo stesso Pasqualini, quando venne chiamato da Pelé a fine gara. "Tutti gli chiedevano la maglia, ma lui non la dava a nessuno - spiega l'ex calciatore -. Alla fine dell'ultima partita, mi chiamò vicino a lui, se la tolse e me la diede, perché gli piaceva il mio modo di giocare tutto dribbling e fantasia". Un gesto che è ancora ben stampato nella memoria di Pasqualini, buon giocatore di serie A e B, con una carriera limitata dagli infortuni ma con un episodio che pochissimi campioni possono raccontare. Ebbene, quella maglia lui ha deciso di donarla al suo comune natìo, Crevalcore, per cercare di raccogliere quanti più fondi possibili per la ricostruzione. La Uisp ha risposto all'appello e si è impegnata, anche lei, per la raccolta coinvolgendo le leghe, i settori, i volontari sparsi sul territorio, come gli arbitri della lega calcio che hanno rinunciato alla festa annuale. Insomma, un impegno di tutti. Alla fine nella sede della Uisp provinciale si è svolta la cerimonia di consegna della somma (più di 9 mila euro) al sindaco di Crevalcore, che ha spiegato come contribuiranno per ridare alla città quella palestra resa inagibile dal sisma.

Ma la storia non finisce qui. La Uisp ha vinto l'asta, si è aggiudicata la maglia di Pelé, ma capendo quanto questa potesse significare per Pasqualini ha preferito di restituirla al legittimo proprietario. Allo stadio Renato Dall'Ara, prima della partita del Bologna contro il Palermo, alla presenza anche del presidente rossoblu Albano Guaraldi, si è chiuso il cerchio. Il dirigente Uisp Umberto Molinari ha ridato la casacca bianca del Santos a quell'ala destra dal dribbling bruciante che non sarà entrata nella storia del calcio, ma che per un giorno fece impazzire Pelé.

di Marco Bergonzoni - Redazione Uisp Bologna

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6. SECONDA CONFERENZA REGIONALE SULL'ASSOCIAZIONISMO

I temi dell'identità, della partecipazione e della socialità saranno al centro dell'incontro del Terzo settore in programma sabato primo dicembre dalle ore 9,30 alle 13,30 a Bologna, nella Sala A della terza torre della Regione Emilia-Romagna

Identità, partecipazione, socialità. Questi i temi al centro della seconda conferenza regionale dell'associazionismo di promozione sociale, che si terrà a Bologna sabato primo dicembre, dalle 9,30 alle 13,30 nella sala conferenze A della terza torre della Regione Emilia-Romagna in viale della Fiera. Obiettivo dell'iniziativa è coinvolgere associazioni, soci e cittadini per promuovere un confronto ampio e partecipato sul contributo che le associazioni di promozione sociale (Aps) offrono al nostro sistema di welfare e alla costruzione e mantenimento di una società civile, coesa, inclusiva e solidale.

L'appuntamento sarà occasione per approfondire e condividere le tematiche emerse negli incontri e nei seminari preparatori realizzati nei territori provinciali con l'obiettivo di favorire la partecipazione e il coinvolgimento delle tante realtà associative operanti nei contesti locali. In primis il tema dell'identità dell'associazionismo di promozione sociale, un mondo costituito da realtà operanti in contesti e ambiti estremamente differenti, ma accomunate da un metodo di lavoro basato sulla partecipazione, sulla democrazia, sulla cittadinanza attiva. Basti pensare che il 90% dell'attività delle associazioni è basato sull'impegno di volontari, che scelgono di impiegare il proprio tempo libero in favore della collettività, della promozione della cultura, del benessere e della socialità.

Da qui la necessità di promuovere una riflessione anche sui luoghi di confronto delle associazioni di promozione sociale, sulle connessioni con le organizzazioni di volontariato, su quali strumenti e organismi mettere in campo per rafforzare e valorizzare queste realtà. Nel corso della conferenza verranno inoltre presentati i dati aggiornati sull'associazionismo di promozione sociale; numeri che certamente faranno riflettere ancor più sul ruolo e l'importanza di queste organizzazioni per lo sviluppo e la coesione del nostro territorio. Già nel 2009, infatti, secondo le stime del Rapporto Unioncamere, si contavano in Emilia-Romagna più di 1500 associazioni, con oltre 1 milione di soci.

fonte: Forum Terzo settore Emilia-Romagna

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7. PARTE LA RICERCA DEL "WAKA WAKA" DELLA UISP

Dal primo dicembre si aprono le iscrizioni per il contest musicale "Inno indipendente dei Mondiali Antirazzisti": la canzone vincitrice diventerà la colonna sonora della prossima edizione dei Mondiali organizzati dalla Uisp a Bosco Albergati, a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena

Nati nel 1997 con l'idea di contaminare realtà spesso considerate distanti come gruppi ultras, comunità di migranti, associazioni sportive e organizzazioni antirazziste attraverso il linguaggio dello sport, i Mondiali antirazzisti Uisp, negli anni, si sono trasformati in un happening multiculturale che oltre ai tornei sportivi offre concerti, dibattiti e spazi d'incontro per oltre 5.000 persone provenienti da ogni parte del mondo. Per il 2013 Mei (Meeting degli indipendenti) e Mondiali antirazzisti lanciano l'idea di una colonna sonora che accompagni tutto l'evento e aprono le iscrizioni al contest "Inno indipendente dei Mondiali Antirazzisti". Dal primo dicembre 2012 al 31 marzo 2013 tutte le band, i cantautori e gli artisti indipendenti ed emergenti di ogni genere e stile, con residenza in Italia, potranno presentare un brano che diventerà la colonna sonora della prossima edizione dei Mondiali.

Gli artisti che vogliono iscriversi possono farlo inviando una biografia, una foto, una scheda tecnica, il link ai propri siti e profili, insieme al brano inedito (da inviare attraverso "WeTransfer" o attraverso altri modelli similari leggeri compreso un mp3) all'indirizzo: mei@materialimusicali.it con oggetto "Inno indipendente per i Mondiali Antirazzisti". Il miglior brano sarà scelto da una giuria coordinata da Giordano Sangiorgi (patron del Mei) e da Carlo Balestri (responsabile dell'organizzazione dei Mondiali), che valuterà se la proposta aderisce ai valori dell'evento: promozione dei diritti e del rispetto per tutti, lotta contro ogni forma di discriminazione attraverso lo sport, la musica e la cultura.

Il vincitore potrà esibirsi all'apertura dei Mondiali 2013, che si terranno a Bosco Albergati (Castelfranco Emilia) dal 4 al 7 luglio. È previsto un rimborso spese di 500 euro oltre a vitto e alloggio. Il brano sarà pubblicizzato attraverso il sito della manifestazione e quello della Uisp e sarà diffuso continuamente durante i Mondiali stessi.

Per informazioni:
Mei: tel. 0546/24647 - e-mail: mei@materialimusicali.it
Mondiali Antirazzisti Uisp: press@mondialiantirazzisti.it

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

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8. IN GRUPPO SUI PATTINI DA 39 ANNI

Il 7 dicembre torna una storica manifestazione Uisp: la rassegna nazionale gruppi spettacolo. Appuntamento a Salsomaggiore per una gara in cui, più che la tecnica, contano affiatamento e interpretazione artistica

"Siamo partiti 39 anni fa in Emilia-Romagna con otto gruppi. Adesso questa manifestazione ha un respiro nazionale importante, con 13 regioni rappresentate, 185 gruppi per un totale di 1600 atleti che rappresentano 90 società". A parlare è Raffaele Nacarlo, presidente della lega pattinaggio Uisp, presentando con orgoglio l'edizione numero 39 della "Rassegna nazionale gruppi spettacolo", manifestazione di pattinaggio che si svolgerà dal 7 al 9 dicembre a Salsomaggiore, in provincia di Parma. "È una gara aperta a tutti senza limiti di età - precisa Nacarlo -. I partecipanti sono principalmente bambini e adulti ma non mancano gli anziani. Come accaduto l'anno scorso, quando in un gruppo hanno gareggiato insieme nonno, figlio e nipote".

Difficile però parlare di vera e propria gara per questa manifestazione, non a caso definita "rassegna", in cui la competizione lascia molto più spazio al divertimento in gruppo e all'espressione artistica. Tutti i gruppi sono infatti divisi in varie categorie. In primis vengono i quartetti, in cui i pattinatori devono esibirsi rispettando un programma obbligatorio che prevede gli stessi esercizi per tutti. Poi ci sono i gruppi folk, la vera innovazione prodotta dalla Uisp, divisi a loro volta nelle due sezioni "racconti in musica" e "varietà in musica". Qui il confronto si basa sulla narrazione di una storia attraverso le coreografie collettive e i giudici, più che la tecnica, sono invitati a valutare l'espressività del gruppo. Per la parte del "varietà" invece tutto si basa sull'interpretazione della musica e la valutazione guarda più all'amalgama del gruppo e alla coordinazione.

Coreografie che quest'anno tornano ad essere ospitate nel palazzetto dello sport di Salsomaggiore, quello famoso per Miss Italia. "Questa - rammenta il presidente della lega pattinaggio Uisp - è stata sempre la nostra prima casa. Da alcuni anni abbiamo deciso di rendere itinerante la manifestazione. Siamo stati a La Spezia, Livorno e Viareggio. Una scelta che ha pagato portando un aumento dei praticanti e alla quale daremo continuità anche l'anno prossimo, quando saremo a Roma". Movimenti in giro per il territorio nazionale che fanno la gioia delle amministrazioni locali: visti i numeri è significativo il ritorno turistico per le zone coinvolte da questo evento Uisp. "Per questo i comuni ci ospitano sempre garantendoci i palazzetti a costi bassi o gratuitamente. E questo ci consente di avere costi davvero bassi a carico delle società che partecipano".

di Vittorio Martone

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9. LA TERRA DEL GIOCO: AL CONFINE TRA STATO E MAFIE

Nel suo libro-inchiesta "Azzardopoli" il giornalista Daniele Poto fa il punto sul mondo del gioco d'azzardo in Italia, tra criminalità organizzata, interessi politici ed economici e nuove patologie che ancora faticano ad essere riconosciute come tali. La recensione chiude il nostro speciale sul mondo dell'azzardo, pubblicato anche sull'ultimo numero della rivista Fuori Area uscita il 30 novembre

Negli ultimi mesi si è discusso molto sia sui giornali che in televisione del gioco d'azzardo e delle sue contraddizioni: interesse dovuto al "decreto Balduzzi", che, pur con i suoi limiti, ha avuto perlomeno il merito di far conoscere una realtà troppo spesso taciuta. Eppure, quanti in Italia considerano oggi il gioco d'azzardo un piaga sociale? Quanti credono che le ludopatie siano dipendenze del tutto equiparabili a quelle causate dalle droghe? Risponde a questi interrogativi il giornalista Daniele Poto che con il libro-inchiesta "Azzardopoli. Il Paese del gioco d'azzardo", edito da Libera, fa luce sul sistema gioco nel Paese, sui capitali che muove, sulle relazioni che lo legano alla criminalità organizzata e sulle nuove patologie strettamente legate all'azzardo.

Poto realizza un'inchiesta fatta di numeri e storie, cifre e percentuali che fanno capire subito di cosa si sta parlando: affari. Un giro di soldi, quello del gioco d'azzardo, che frutta guadagni a tutti meno che a chi insegue la fortuna. Guadagnano le agenzie di scommesse, guadagna lo Stato e guadagnano soprattutto le mafie, mentre il confine tra il territorio operativo degli uni e degli altri in molti casi si fa labile. Poto insiste su questo punto: cosa fa, ma soprattutto cosa non fa lo Stato per controllare un sistema che diventa sempre più difficile da gestire anche per via delle nuove tecnologie?

Numeri dicevamo, ma anche storie, di come i clan malavitosi riescono a controllare le scommesse sportive, le slot, i videopoker, e allo stesso tempo di come arrivano a infiltrarsi all'interno del sistema legale sfruttandolo per riciclare denaro sporco. Storie di chi di gioco si ammala, del "ludopate", o meglio, del "dipendente patologico da gioco d'azzardo", di chi cioè rinuncia ad ogni rapporto sociale, trascura famiglia, lavoro e interessi per consacrarsi interamente al gioco e alla ricerca del brivido. Una dipendenza che non ha nulla a che fare col vizio ma che va invece considerata una "nuova" malattia, che colpisce molte più persone di quante si possa immaginare.

Un libro tecnico che in poche pagine inquadra un fenomeno complesso, in salute e in continua crescita. Lo fa forse senza una vera sequenzialità tra le parti, con dati che ritornano periodicamente e allusioni che poi non trovano una prosecuzione. Ciò nonostante siamo di fronte a un'inchiesta che fa luce su un mondo oscuro, fatto di interessi ambigui, intrecci tra pubblico e privato, tra Stato e criminalità organizzata. "Azzardopoli" costituisce poi il punto di partenza di un prossimo capitolo "Azzardopoli 2.0" in uscita a dicembre: "Sarà autenticamente un nuovo libro – racconta Poto – con un ricco capitolo di commento al decreto legge Balduzzi e con la narrazione di storie di disperazione raccolte in giro per l'Italia".

di Fabrizio Pompei

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10. "KING, IL CAVALLO DAGLI OCCHI DI SOLE"

Questo il titolo del libro di sabina Antonelli che verrà presentato sabato primo dicembre nel centro culturale San Francesco di Forlì. La vera storia di un cavallo che rimasto cieco, viene impiegato nell'ippoterapia svolta dal maneggio Raggio di Sole in collaborazione con la Uisp

Un cavallo perde entrambi gli occhi. Viene abbattuto. Fine. Questa sarebbe stata la storia di King, un giovane cavallo divenuto cieco per avvelenamento da agenti chimici, se non si fossero presi cura di lui i gestori di "Raggio di Sole", un maneggio tra Forlì e San Martino in Strada, che propone una pratica equestre con finalità terapeutiche per persone con disagio fisico o mentale. King è stato accolto in quello che costituisce allo stesso tempo un centro di riabilitazione per uomini e cavalli. Ora viene montato da persone che non possono camminare: lui offre le gambe, chi cavalca mette a disposizione gli occhi in uno scambio tra uomo e animale che rende l'uno indispensabile all'altro.

Un'iniziativa che non poteva non ricevere apprezzamenti dalle scuole: dall'anno 2013/2014 infatti elementari e medie di comuni in cui è presente un centro equestre potranno aderire al progetto "King", un percorso, organizzato dall'associazione Raggio di Sole insieme alla lega attività equestri della Uisp Emilia-Romagna, di integrazione, inclusione e accettazione di se stessi e delle diversità, di ciò che si è e si può dare indipendentemente dalle disabilità.

Il primo passo sabato 1 dicembre alle 17 quando, nel centro culturale "San Francesco" di via Marcolini 4 a Forlì, verrà presentato il libro "King, il cavallo dagli occhi di sole", scritto e illustrato da Sabina Antonelli ed edito dall'associazione Raggio di Sole. "Una vera e propria fiaba - afferma Gianluca Soglia, presidente della Uisp Forlì-Cesena - nata da una storia vera, che ha la forza di sensibilizzare sul tema disabilità e che, contemporaneamente, avvicina i bambini agli animali. Come Uisp vorremmo consolidare il rapporto che abbiamo con le diverse realtà dell'attività equestre, non per puntare sui risultati, ma per allargare la partecipazione e per offrire ai bambini la possibilità di provare un'esperienza sportiva, riabilitativa e di conoscenza del territorio".

di Fabrizio Pompei

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11. GIOCARE IN PRIGIONE

Un torneo di calcetto tra detenuti. Questa una delle tante iniziative della Uisp organizzate nel carcere di Ferrara

Lunedì 26, dentro le mura della Casa circondariale di Ferrara il fischio dell'arbitro ha inaugurato un torneo di calcio a cinque tra dieci squadre di detenuti. Gli atleti, divisi in cinque gironi, disputeranno un totale di 24 partite in un periodo di circa due mesi, con una pausa durante le festività natalizie. L'intero torneo si svolgerà sull'erba di uno spazio interno adibito a campo di calcetto. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con la Uisp di Ferrara che ha fornito il supporto organizzativo e il materiale tecnico (palloni, casacche, fischietti, coppe, ecc.), è nata grazie alla proposta della Commissione sportiva, un organo costituito dai rappresentanti dei ristretti che raccoglie le esigenze dei compagni e le riporta agli operatori dell'istituto.

L'attività della Uisp nelle carceri ha una storia trentennale: i primi rapporti del comitato ferrarese con la Casa circondariale risalgono infatti agli anni '80. Dal 1992 l'attività è diventata continuativa e si è svolta ininterrottamente fino ad oggi in stretta collaborazione col direttore e con le educatrici del carcere. Dal 2003 è stata stipulata poi la convenzione, rinnovata nel 2006, con l'assessorato allo sport e alle politiche sociali del Comune di Ferrara. Oltre ai tornei di calcio e calcetto, vengono proposte anche altre attività come gli allenamenti bisettimanali di pallavolo e le partite con squadre di pallavolo esterne, il progetto di yoga che coinvolge oltre 40 detenuti e l'appuntamento annuale con la corsa podistica del "Vivicittà" nel cortile dell'istituto.

di Nicola Alessandrini - Redazione Uisp Ferrara

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12. UNA OLA PER IL MINIVOLLEY

Domenica 18 novembre a Campogalliano, in provincia di Modena, si è svolto il primo torneo di minivolley "Isole Uisp". Un giorno di festa e di sport per i 120 bambini che hanno partecipato alle gare nel palazzetto locale

È stato un grande giorno il 18 novembre per il minivolley targato Uisp e la lega pallavolo di Modena. Una domenica di sport, divertimento, aggregazione attorno alla rete e ai valori di sport e salute che da decenni la pallavolo promuove sul nostro territorio. Per un giorno infatti la Polisportiva Campogalliano ha aperto il palazzetto della cittadina sul Secchia al primo torneo di minivolley "Isole Uisp". L'equipe del comitato di Modena, formata da Benedetta Di Marco, Silvia Sala, Annalisa D'Avino, Jennyfer Sanchez e Giacomo Venuta, con la collaborazione di Alice, allenatrice e responsabile del volley di Campogalliano, alle 15,30 ha dato il via alle gare. Dopo dieci minuti di riscaldamento a ritmo di musica insieme al Uispollo, la nuova mascotte della Uisp volley, è iniziato infatti il torneo vero e proprio.

Un successo che ha visto la partecipazione di ben otto società con oltre 120 bambini per un totale di 32 minisquadre che si sono sfidate ininterrottamente per tre ore nella pallavolo e in tante altre attività ludiche. Ottima è stata anche la risposta del pubblico che, numerosissimo, si è lasciato trascinare in balletti e ola dalla Mascotte, interpretata da Benedetta Di Marco. Un grande momento di festa all'insegna dello spirito Uisp e di uno sport che sia prima di tutto divertimento. Dopo un ultimo balletto, una "nutellata" ha concluso il torneo, in attesa delle prossime edizioni e delle novità che riserveranno.

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

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