Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 6 anno III - giovedì 28 marzo 2013

Web: www.uisp.it/emiliaromagna - E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

Facebook: facebook.com/uispemiliaromagna - Twitter: @uispertutti

YouTube: canale Uisp Emilia-Romagna


1. QUATTRO FACCE DI VIVICITTÀ

Il 7 aprile la storica corsa Uisp in spazi urbani torna per il trentesimo anno. In Emilia-Romagna appuntamenti a Ferrara, Parma, Reggio Emilia e Rimini



di Vittorio Martone

2. IL TOUR DELLA "BASSA" MONTAGNA

Il 14 aprile a Faenza, con l'appuntamento de "Le cime di Romagna" prenderà il via la settima edizione del "Circuito romagnolo", la corsa a tappe del cicloturismo Uisp



di Fabrizio Pompei

3. AL BAR, SOLO PER UN CAFFÈ

Un motore di ricerca per trovare il bar più vicino senza slot machines. Questa l'iniziativa portata avanti da due programmatori informatici di Pavia per contrastare il gioco d'azzardo



di Fabrizio Pompei

4. IL LATO OSCURO DEL GIOCO: FACCIAMO CHIAREZZA SULL'AZZARDO

Venerdì 5 aprile alle 17,30 nel centro culturale Candiani di Mestre una conversazione con l'esperto di giochi Dario De Toffoli e Stefano Mondini, consulente editoriale di PokerSportivo



di Dario De Toffoli - direttore Studiogiochi.com

5. LE PULCI DI MARE

Un romanzo di formazione aggrappato al villaggio Anic di Ravenna, il quartiere degli operai del petrolchimico Eni. Recensione al graphic novel "Morti di sonno" di Davide Reviati



di Vittorio Martone

6. CONSIGLI DI PRIMAVERA

Con la nuova stagione si aprono anche i lavori consiliari della Uisp Emilia-Romagna. Nell'incontro del 21 marzo si è discusso di bilancio, condivisione dei saperi e confronto con i molti attori del mondo sportivo regionale


di Mario Reginna

7. BOLOGNA CAPITALE DEL FREESTYLE

The Jambo - evento progettato dai deejay per i deejay, dai rider per i rider che unisce per la prima volta music art ed action sport - si terrà dal 14 al 16 giugno alla fiera di Bologna. In contemporanea la seconda edizione di Music Italy Show


di Francesca Zilio

8. TERRITORI DI CONFINE

La Uisp Emilia-Romagna partecipa ai congressi di Friuli-Venezia Giulia, Marche, Toscana e Veneto. Scoprendo punti di forze delle politiche locali, ipotesi di collaborazione e di crescita comune. Intervista al presidente regionale Mauro Rozzi


(vi.mar.)

9. GRANFONDO CICLOTURISTICA "COMACCHIO E LE SUE VALLI"

Nessun cronometro o vincitore per le corse Uisp del Criterium nazionale di ciclismo, aperto da questa corsa il 17 marzo



di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

10. APPUNTAMENTO ALLA CITTÀ DEI CAVALLI

Il 13 e 14 aprile il primo "Stage di etologia applicata" avrà luogo al centro Equinia di Villanova di Forlì. In primo piano l'osservazione del comportamento dei cavalli per instaurare un buon rapporto tra uomo e animale


di Francesca Zilio

11. UISP REGGIO EMILIA: SALUTE E MOVIMENTO TRA I BANCHI

Partito il progetto "Samba", per la sorveglianza dell'attività motoria nei bambini della scuola primaria



di Simona Silvestri

12. UNA UISP MODENA DI GIOVANISSIMI

Tre weekend dedicati all'attività per i più piccoli: dopo due concentramenti di minivolley e minibasket il 7 aprile è tempo di Giocagin



di Alessandro Trebbi - redazione Uisp Modena

13. FORMARE I FORMATORI A FORMIGINE

Il corso di aggiornamento regionale obbligatorio per gli istruttori di tennis avrà luogo sabato 6 aprile al circolo Uisp tennis Formigine. Come ogni anno la tradizione si rinnova



di Francesca Zilio

14. A SCUOLA DI PESCATORI PER IMPARARE LA TRADIZIONE

Sarà il museo della marineria di Cesenatico ad ospitare le lezioni teoriche del secondo corso di vela al terzo e navigazione tradizionale il 20 e 21 aprile e il 14 e 15 settembre. A seguire applicazione pratica in mare per tutti gli istruttori, tecnici e dirigenti dell'area attività in ambiente Uisp

di Francesca Zilio

15. IL VENTO DELL'IMPEGNO

Un pranzo a base di prodotti Libera per i giovani partecipanti alla "Giornata della memoria e dell'impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie". Il 21 marzo in Emilia-Romagna piccoli e grandi gesti per sensibilizzare l'opinione pubblica hanno caratterizzato le manifestazioni in venti città dell'Emilia-Romagna

di Francesca Zilio

16. MEMORANDUM PER L'USO CONSAPEVOLE DELL'ACQUA

Nella giornata mondiale a tutela di questa preziosa risorsa la Uisp ripercorre il suo impegno ambientalista nelle manifestazioni nazionali, nella formazione e - in prospettiva - nella riqualificazione degli impianti. Intervengono Santino Cannavò ed Enrico Maestrelli


di Vittorio Martone

17. LA SOCIETÀ DEI BAMBINI

In attesa del trofeo di karate che il 14 aprile unisce i due paesi di Sant'Ilario e San Felice, scopriamo con Claudio Tusini la società modenese Chikara Shotokan



di Mario Reginna

18. TURISMO IN MOVIMENTO

Il nuovo settore della Uisp Bologna, guidato da Donatella Draghetti, punta a unire possibilità di vacanze incentrate sulla socialità con occasioni di sport e attività motoria per tutti



di Francesco Costanzini - redazione Uisp Bologna

LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

CRANK-UP, IL SOCIAL NETWORK SPORTIVO PER GLI AMANTI DI TUTTI GLI SPORT

Visita il sito di Crank-up e iscriviti come persona, gruppo o squadra, associazione o società sportiva. E comincia subito a postare, condividere e a invitare altri utenti ai tuoi allentamenti, alle tue partite o ai tuoi eventi sportivi

SCOPRI I DIRITTI CON LUCILLA

Visita il sito di Lucilla e parti per un viaggio alla scoperta dei diritti dei cittadini insieme all'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

1. QUATTRO FACCE DI VIVICITTÀ

Il 7 aprile la storica corsa Uisp in spazi urbani torna per il trentesimo anno. In Emilia-Romagna appuntamenti a Ferrara, Parma, Reggio Emilia e Rimini

Trent'anni in giro per le strade cittadine d'Italia e del mondo. È la storia di Vivicittà, la grande manifestazione Uisp, votata alla difesa dell'ambiente e alla riappropriazione degli spazi urbani tramite lo sport, che torna il 7 aprile in oltre 30 città italiane. In Emilia-Romagna saranno quattro gli appuntamenti: a Ferrara, Parma, Reggio Emilia e Rimini. Quattro appuntamenti accomunati dalla corsa competitiva sulla distanza di 12 km, con partenza in contemporanea alle 10,30 in tutta Italia e classifica nazionale in base a tempi compensati. Tante poi le differenze che caratterizzano la declinazione territoriale di questo evento con una caratteristica in comune: l'attenzione all'ambiente che si traduce ovunque nell'uso dell'acqua di rete e di stoviglie in mater-b ai punti ristori, nell'attenzione alla raccolta differenziata e nell'incentivo all'uso dei mezzi pubblici, ecologici e del car-sharing.

A Ferrara ritrovo e partenza sono fissati nella centralissima piazza Castello e il percorso si snoderà in un rettangolo costituito dai due assi viari principali del centro storico. Spazio anche a una corsa non competitiva sulla distanza di 6 km e a due "corsette" per i più piccoli: una di 500 metri per i bambini delle elementari e una di 1500 per i nati dal '96 al '99. "Queste ultime due gare - spiega Gianluigi Fregnani, presidente della lega atletica Uisp Ferrara - rientrano in un progetto giovanile per il territorio che consiste in un circuito di sette gare podistiche, tutte alla domenica, con classifica unica e una finale al campo scuola di Ferrara il 2 giugno. Ma qui abbiamo anche un'altra attenzione. Il 17 aprile infatti Vivicittà la riproponiamo in carcere, nella casa circondariale". E in tutte questi vesti che Vivicittà assume a Ferrara, gli organizzatori prevedono circa mille partecipanti.

Spostandosi a Parma la manifestazione cambia volto. Qui Vivicittà si corre infatti nel parco dei boschi di Carrega a Sala Baganza, comune poco distante dal centro urbano. Al programma nazionale si uniscono qui due non competitive di 12 e 7,5 km e una passeggiata naturalistica di 8 km su un sentiero segnato per scoprire con molta calma fauna e flora locali. Sempre nel parco si svolge anche una gara di orienteering. Alla fine della mattinata un "pasta party" offerto dalla pro loco di Sala Baganza. "Sul piano ambientale - afferma Selena Zatti, responsabile dell'atletica parmense - proporremo poi un questionario ai partecipanti per capire come hanno raggiunto il posto. Infine, degli studenti dell'istituto tecnico Giordani controlleranno la pulizia del percorso e il corretto svolgimento della raccolta differenziata".

Nella città del tricolore Vivicittà diventa addirittura un evento di due giorni, per il quale gli organizzatori prevedono la presenza di almeno 4000 persone. Si parte al sabato pomeriggio nella centralissima piazza della Vittoria con una gara giovanile di atletica competitiva per ragazze e ragazzi delle scuole elementari e medie, gare di salto in alto e una gara test di velocità sui 30 metri. Ma la piazza ospiterà anche giochi tradizionali, mini volley, esibizioni di cheerleading. "Si tratta di un contenitore - ci illustra Paolo Manelli, presidente della Tricolore Sport Marathon che assieme al comitato Uisp organizza Vivicittà a Reggio - che riempiamo di attività Uisp. Poi alla domenica spazio alla corsa e alle non competitive di 12, 4 e 1,8 km. Tutto l'evento è particolarmente dedicato alle scuole: quelle che partecipano più numerose vengono premiate con materiale didattico, computer, tablet e un albero. Poi potranno scegliere se piantarlo nei giardini scolastici oppure in un'area in un quartiere periferico in cui nascerà 'Il bosco di Vivicittà', con i primi 15 alberi che pianteremo noi quest'anno e che si andrà ad arricchire di volta in volta. In più, ci occuperemo della pulizia di tutte le strade del centro".

Per il comitato Uisp di Rimini Vivicittà ha invece storicamente la sua casa a Riccione. "Si parte dallo stadio - racconta Antonio Montanari, presidente della Riccione Podismo - e si corre in un circuito di 3 km. La non competitiva invece ha la distanza di 11,3 km per le vie del centro storico di Riccione, le ciclabili, la camminata attorno allo stadio e nel parco. Inoltre ci sono gare competitive in pista per ragazzi dai 15 anni in giù su distanze dai 6 km a scendere". Anche qui vengono coinvolte le scuole con la distribuzione di materiali informativi sulla tutela dell'ambiente: "È un lavoro importante quello con i ragazzi - sottolinea Montanari - che cerchiamo di incentivare anche premiando le scuole con materiale didattico. Quest'anno ci aspettiamo di migliorare il risultato dell'anno scorso superando le 1300 presenze, forti anche dei partecipanti che arriveranno in pullman da Modena e Parma".

di Vittorio Martone

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2. IL TOUR DELLA "BASSA" MONTAGNA

Il 14 aprile a Faenza, con l'appuntamento de "Le cime di Romagna" prenderà il via la settima edizione del "Circuito romagnolo", la corsa a tappe del cicloturismo Uisp

"Quattro amici al bar". Così Aurelio Garavini, presidente dell'ascd Avis di Faenza, racconta la nascita del Circuito romagnolo, la manifestazione del cicloturismo Uisp che quest'anno, il 14 aprile, prenderà il via proprio da Faenza con l'appuntamento de' "Le cime di Romagna". "Un giorno nel 2006 - spiega Garavini - ci ritrovammo a chiacchierare con alcuni presidenti di altre società cicloturistiche della provincia di Ravenna: ognuno aveva la propria 'granfondo' e così decidemmo di unirle in un'unica manifestazione. Siamo giunti al settimo anno e possiamo dire che è stata una buona idea". Dalla collaborazione tra la Baracca e la Pedale Bianconero di Lugo, la Bertolt Brecht di Russi, la Massese di Massa Lombarda e l'Avis Faenza ha preso vita infatti un circuito di cinque tappe che, per ogni appuntamento, registra la partecipazione di più di 3000 partecipanti. "Il nostro del resto è un territorio fertile per il ciclismo: qui la gente ha la 'cultura' della bici".

In attesa del primo appuntamento di Faenza il Circuito sarà presentato al pubblico e alla stampa lunedì 8 aprile, alle 18,30 nel Salone Estense della Rocca di Lugo (Ra), sede del municipio. Seguiranno quindi le tappe del 21 aprile con la "Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena", del 5 e del 26 maggio con "Il Giro della Romagna" e della "Città di Lugo" fino al 9 giugno con "La Ercole Baldini". Ogni percorso sarà differente dagli altri senza sovrapposizioni o ripetizioni: "Abbiamo cercato di costruire circuiti diversi attorno a punti fermi come il valico Manzo per Russi o il monte Sambuca per Lugo". La tappa de' "Le cime di Romagna" ruoterà invece intorno al passo Peschiera (930 m) e al passo Eremo, così chiamato per la presenza dall'antico monastero di San Barnaba di Gamona. I partecipanti potranno decidere se salire fino in vetta per poi tornare a Faenza dopo 138 km o affrontare percorsi più accessibili di 94 e 56 km o una pedalata libera.

"Certamente - continua Garavini - bisogna essere allenati ma lo spirito non è quello della competizione: chi sceglie di partecipare alle nostre iniziative vuole andare in bicicletta per godere del paesaggio e, perché no, della buona cucina dei punti ristoro. È questa la filosofia che, insieme ai servizi e ai bassi costi, spinge molte persone a partecipare anche dal Veneto, dalla Toscana, dall'Umbria e dalle Marche". Forte anche la presenza femminile con più di 300 atlete che riceveranno in omaggio materiale tecnico. "Tutta l'organizzazione - conclude Garavini - si basa sul lavoro di volontari. Non abbiamo grandi aiuti economici: perciò voglio ringraziare quelle centinaia di persone che con il loro lavoro rendono possibile tutto questo".

di Fabrizio Pompei

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3. AL BAR, SOLO PER UN CAFFÈ

Un motore di ricerca per trovare il bar più vicino senza slot machines. Questa l'iniziativa portata avanti da due programmatori informatici di Pavia per contrastare il gioco d'azzardo

"Il caffè è più buono se il bar è senza slot". Questo lo slogan del nuovo motore di ricerca, chiamato appunto Senzaslot.it, per individuare il bancone più vicino dove poter ordinare un caffè senza avere intorno "macchinette" e videopoker. L'iniziativa, non solo provocatoria ma di sensibilizzazione, nasce nel febbraio di quest'anno da un'idea di Pietro Pace e Mauro Vanetti, due programmatori informatici di Pavia, proprio per contrastare la deriva del gioco d'azzardo nella città capitale italiana delle slot. La mappa dei bar liberi dal gioco d'azzardo viene continuamente aggiornata dagli stessi utenti che li possono segnalare in prima persona: "Il sito - spiega Pace - conta già quasi mille segnalazioni in tutta Italia e continua a crescere rapidamente. Sempre attraverso gli utenti viene poi esercitato un continuo controllo su quei bar che non rispettano gli impegni".

Il progetto non si limita solo ad una mappatura dei caffè del Paese ma presuppone un obiettivo di lungo periodo. "Pensare di risolvere un problema così complesso con un sito web ovviamente è solo un'illusione. Occorre un movimento solido che venga dal basso. Il nostro è solo un primo passo. 'Chi è schiavo delle macchinette - scriviamo nel sito - non potrà ribellarsi alle altre schiavitù di cui è vittima in questa società'. La cosa che ci sorprende e ci fa piacere è che credevamo di poter incuriosire per una settimana al massimo e invece notiamo come l'interesse sia ancora molto alto".

Tra le varie questioni che apre il gioco d'azzardo c'è anche quella della perdita della socialità, del bar come punto d'incontro e aggregazione. "Il caffè nel nostro paese è da sempre simbolo di socialità e scambio di idee. 'Prendiamoci un caffè', 'caffè e giornale' sono modi di dire che lo testimoniano. Noi vogliamo riappropriarci di questa 'filosofia', del tempo libero sottratto al guadagno. Per questo da un lato stiamo sviluppando un'app 'senza slot', dall'altro vorremmo distribuire adesivi con il nostro logo nei vari bar che partecipano all'iniziativa, proprio per rassicurare sull'ambiente sicuro e libero dal gioco d'azzardo che fa vittime, in questo caso, non nei casinò ma tra la povera gente, messa alla strette dalla crisi".

Oltre al difficile momento economico che spinge ad "investire" sulla fortuna e sul miraggio della vincita, un ruolo di primo piano nella diffusione del gioco d'azzardo nel nostro Paese è ricoperto dalla criminalità organizzata che, ogni anno, solo dalle slot, ricava circa 10 miliardi di euro. "Ci sono sempre nuove tecnologie - spiega Daniele Borghi, referente di Libera per Emilia-Romagna - con cui le mafie riescono ad aggirare lo Stato e a garantirsi larghe entrate. Oltre al gioco 'truccato' anche quello lecito è fonte di guadagno: si investe sulla dipendenza patologica dal gioco prestando denaro a usura. In questo panorama le associazioni come la Uisp o l'Arci devono combattere una vera battaglia culturale attraverso un'azione di educazione e controllo. Un'iniziativa interessante sarebbe poi quella di chiedere un atto di responsabilità ai vari campioni dello sport che sponsorizzando poker e scommesse distruggono in pochi secondi il lavoro di un anno dei nostri operatori".

di Fabrizio Pompei

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4. IL LATO OSCURO DEL GIOCO: FACCIAMO CHIAREZZA SULL'AZZARDO

Venerdì 5 aprile alle 17,30 nel centro culturale Candiani di Mestre una conversazione con l'esperto di giochi Dario De Toffoli e Stefano Mondini, consulente editoriale di PokerSportivo

L'argomento da affrontare nell'incontro del 5 aprile a Candiani di Mestre intitolato "Il lato oscuro del gioco: facciamo chiarezza sull'azzardo" sarà il gioco d'azzardo, che coinvolge tantissime persone (più di quante si possa immaginare!) e può anche degenerare in "gioco patologico", creando vera e propria dipendenza, con tutte le conseguenze che ne derivano. Una patologia che le persone fragili possono contrarre anche a causa della "scarsa igiene", cioè dell'ignoranza e della disinformazione sul gioco stesso. Oggi, in Italia, il gioco d'azzardo è diventato un vero problema sociale. E lo Stato, anziché proteggerci, gestisce in proprio numerosi giochi come il peggiore dei biscazzieri. Come se ciò non bastasse i media diffondono notizie false e tendenziose, messe in circolazione ad arte: è infatti in atto una campagna di demonizzazione e si spara sul mucchio, senza distinguere il buono dal cattivo, qualificando come azzardo anche i giochi che d'azzardo non sono. Il risultato è che le lobby del gioco d'azzardo, quello vero, festeggiano e installano ogni dove le diaboliche slot machine, e intanto l'attenzione generale viene distratta su falsi obiettivi. Questo incontro si propone di fare un po' di chiarezza.

Faremo una premessa storica per capire come veniva governata la pulsione per l'azzardo già nell'Italia dei Comuni, sette secoli fa. Cercheremo di capire quali giochi sono d'azzardo (e possono creare dipendenza) e quali altri si basano sulle abilità dei giocatori (e nei perdenti generano frustrazione prima che dipendenza). Valuteremo le dimensioni del fenomeno, cioè il denaro mosso dal gioco d'azzardo e la diffusione del gioco patologico. Racconteremo le inchieste che hanno portato alla luce i loschi affari (spesso criminali) dietro alcune concessionarie. E i casinò in Italia: chiuderli? gestirli meglio? aprirne di nuovi? Ipotizzeremo i possibili scenari relativi a queste risposte, analizzando anche "il caso" del Comune di Venezia alle prese con un casinò, per ora, di proprietà municipale. Insomma ancora l'informazione in primo piano, per fare in modo che le scelte di ognuno, anche sui giochi, siano fatte con più raziocinio e con più libertà, senza che l'ipocrisia del proibizionismo possa oscurarle. E' previsto il dibattito con il pubblico, l'ingresso è libero.

di Dario De Toffoli - direttore Studiogiochi.com

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5. LE PULCI DI MARE

Un romanzo di formazione aggrappato al villaggio Anic di Ravenna, il quartiere degli operai del petrolchimico Eni. Recensione al graphic novel "Morti di sonno" di Davide Reviati

ATTACCAMENTO e dipendenza. Sono le prime due parole che mi vengono in mente dopo aver letto il graphic novel "Morti di sonno" del ravennate Davide Reviati (Coconino Press. Bologna, 2011 - seconda edizione. pp. 350 - € 17). Forse contribuisce all'evocazione di questi due termini il fatto che la storia si apra con un'immagine del mare di Ravenna, di due ragazzini che ci si tuffano dentro per uscirne ricoperti di "pulci di mare", prima che l'inquadratura si allarghi e mostri sullo sfondo, accanto alla costa, uno stabilimento industriale che riempie l'aria di fumi. Immagini che affianco sono commentate dalla scrittura incerta e sgrammaticata di un bambino che, nel primo tema settembrino alla riapertura della scuola, racconta la propria estate.

In questo romanzo a fumetti, differentemente dallo sgrammaticato protagonista - che ha il nome di Rino e il soprannome di Kopler -, Reviati si distingue per la qualità della narrazione e dei disegni, con un tratto a china fatto di grovigli di linee, quasi scarabocchiate, che riempiono e compongono sia gli ambienti che le figure umane. Figure quasi primitive nelle linee del corpo e rese con grande dinamismo nelle tante scene di movimento. Infatti è proprio il movimento al centro della storia, visto che il più profondo legame tra Kopler e i suoi amici ruota attorno alle interminabili partite di pallone che si giocano nei molti spazi verdi del cosiddetto "villaggio Anic", quartiere voluto dal presidente dell'Eni Enrico Mattei per gli operai dello stabilimento dell'Azienda nazionale idrogenazione combustibili situato poco fuori Ravenna.

La passione per il calcio - giocato e seguito come spettatori - accompagna tutta la crescita di Kopler e dei suoi compagni all'ombra del petrolchimico dell'Eni. Il polo industriale, anche quando non fisicamente in scena, è sempre presente: aleggia sul villaggio con i suoi fumi, con i pericoli di fughe tossiche, con la puzza del torrente Badarino - ma sarebbe meglio dire canale di scolo - che fisicamente e simbolicamente separa l'Anic dal centro di Ravenna. Kopler e i suoi amici - gente di periferia, rifiutati dai cittadini - sono ossessivamente attaccati a questo posto - anche loro come delle pulci di mare - che è stato costruito per ospitarli come un mondo a se stante e che prefigura già un futuro di operai dello stabilimento. Il loro destino è segnato (come quello del protagonista della canzone "The river" di Bruce Springsteen) già dalle origini e il fiume è simbolo di questo cammino già tracciato. E per rimanere in termini di suggestioni musicali, il romanzo "Morti di sonno" serve anche a scoprire un'Emilia-Romagna diversa da quella del "modello sociale", fatta di inquinamento e desolazione come quella raccontata dal ferrarese Vasco Brondi nell'album "Le luci della centrale elettrica".

Questa inusuale Ravenna - che in realtà con il calcio ha un altro legame che passa per le coltivazioni intensive di tappeto erboso per i campi da gioco - non è solo la città del re barbaro Teodorico (che Kopler e i suoi amici sentono vicino a loro e che addirittura sognano di incontrare nei pressi del mausoleo, non a caso simbolo di permanenza e attaccamento al luogo). Nel romanzo di Reviati la città romagnola si scopre molto più simile a una Bagnoli o a una Taranto, con gli operai che pur esposti alle intossicazioni sono pronti a difendere l'industria fino allo stremo. Così l'ineluttabilità e l'incombenza di questo destino e di questo legame accompagnano tutta la formazione di Kopler. In questo che a tutti gli effetti è possibile definire quindi come "bildungsroman", appunto un romanzo di formazione, si sente un'altra incombenza mai accennata: l'eroina, che a Ravenna ha falcidiato più di una generazione e che puntualissima compare - senza la retorica del clamore - in una bellissima tavola a pagina 291.

Con l'eroina arriva una cesura. Finisce il tempo dell'infanzia e quello dell'adolescenza e la parola passa a un Kopler vecchio, che è ostinatamente rimasto a Ravenna vedendo cambiare lo stabilimento nella nuova "Polimeri Europa", il villaggio Anic nel "quartiere San Giuseppe operaio" in cui il Badarino continua a scorrere ma di nascosto, interrato. Qui la voce narrante prende corpo - il corpo di Rino da adulto - e inevitabilmente perde forza. Nel finale c'è la parte più debole del romanzo: e non solo perché vengono meno la fantasia e la mobilità dirompente dei bambini, ma forse perché si azzera un po' la potenza narrativa, che infatti in chiusura lascia spazio al sogno (il processo di depotenziamento del racconto e del linguaggio è simile a quello di un bellissimo romanzo dell'ungherese Ágota Kristóf intitolato "Trilogia della città di K."). Il sogno conclusivo - con le rondini simbolo dell'infanzia trattenute in un gioco simbolo di spensieratezza - inneggia alla libertà. Innanzitutto alla libertà dal proprio luogo di appartenenza: come a ricordare che solo rinunciando all'attaccamento, solo nell'accettazione della perdita si può recuperare il passato.

di Vittorio Martone

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6. CONSIGLI DI PRIMAVERA

Con la nuova stagione si aprono anche i lavori consiliari della Uisp Emilia-Romagna. Nell'incontro del 21 marzo si è discusso di bilancio, condivisione dei saperi e confronto con i molti attori del mondo sportivo regionale

"Questo consiglio cade nel primo giorno di primavera ma si tratta di una coincidenza importante anche per la ricorrenza della Giornata mondiale per i diritti dei migranti e della Giornata della memoria e dell'impegno per le vittime di tutte le mafie indetta da Libera". Così Mauro Rozzi, presidente della Uisp Emilia-Romagna, ha aperto il 21 marzo a Bologna, nella sede del comitato Uisp in via Riva Reno, il secondo consiglio regionale dell'associazione dello "sportpertutti". L'appuntamento ha rappresentato il momento inaugurale dei lavori per il quadriennio 2013/2017, visto che il primo consiglio del 24 febbraio aveva avuto l'esclusiva funzione, al termine del congresso regionale, di nominare il nuovo presidente.

La nuova organizzazione del gruppo di lavoro della Uisp Emilia-Romagna; la rete di relazioni con i tanti soggetti del mondo sportivo regionale come il Coni, il Csi, la Federazione italiana sport invernali paralimpici, l'Isca; la programmazione dell'intervento dell'Emilia-Romagna al congresso nazionale Uisp in programma a Chianciano dal 12 al 14 aprile; l'individuazione di nuovi dirigenti e la condivisione dei saperi e delle buone pratiche acquisiti a servizio dell'associazione; il potenziamento della comunicazione dentro e fuori l'associazione; il bilancio e la pianificazione economica sino al termine dell'anno sportivo 2012/2013: questi gli argomenti di cui si è dibattuto nel corso dell'incontro che ha visto la presenza di 31 consiglieri su 35.

Al termine dei lavori sono stati eletti all'unanimità nella veste di presidente del consiglio e vice presidente regionale rispettivamente Giuseppe Giletto Lazzaro, dal comitato Uisp di Forlì-Cesena, e Carlo Balestri, da anni dirigente del comitato regionale. "Due figure - ha detto Rozzi - che mi saranno affianco nel lavoro di confronto continuo con i presidenti di comitato e di lega del territorio regionale che intendo portare avanti nel mio mandato". Questo primo incontro ha ospitato anche la presentazione del collegio dei revisori contabili: a loro il gravoso compito delle revisioni di bilancio di tutti gli 11 comitati territoriali e del comitato regionale dell'Emilia-Romagna. "Una presentazione doverosa - ha precisato il presidente della Uisp Emilia-Romagna - alla quale mi sento di far seguire un ringraziamento. E un grazie particolare, poi, a chi in questo periodo di transizione ha continuato a lavorare per questo comitato con la stessa dedizione di sempre".

di Mario Reginna

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7. BOLOGNA CAPITALE DEL FREESTYLE

The Jambo - evento progettato dai deejay per i deejay, dai rider per i rider che unisce per la prima volta music art ed action sport - si terrà dal 14 al 16 giugno alla fiera di Bologna. In contemporanea la seconda edizione di Music Italy Show

Freestyle is an attitude. La ricerca di dinamismo, di energia, di armonia fuori dagli schemi senza rincorrere il successo a tutti i costi accomuna music art ed action sport, li rende parte di uno stesso terreno culturale che dal 14 al 16 giugno potrà esprimersi a "The JamBo". Nella presentazione in conferenza stampa, il 14 marzo nei padiglioni della fiera di Bologna, l'evento ha avuto una dinamica anteprima che ha visto scendere in campo, come una squadra, dj, skaters, piloti di motocross e traceurs di parkour. Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere - che in collaborazione con studio Lobo srl ospiterà la più grande rappresentazione del mondo freestyle mai realizzata in Europa - ha voluto sottolineare come "l'evento in programma confermi la vocazione culturale di BolognaFiere, che inaugura il proprio lavoro anche in questo campo".

Il nome scelto per la manifestazione è perfetto: "jam", spirito di improvvisazione e aggregazione, "Bo", la sigla della città che per tre giorni diventerà la capitale del freestyle riunendo street art e urban dance, fmx (motocross freestyle), bmx (bicycle motocross), skateboard, calcio e basket freestyle, parkour, wakeboard (un misto di sci nautico e snowboard) e surf. Colonna sonora saranno le performance dei deejay e dei gruppi di calibro internazionale della musica dance elettronica che accompagneranno i campioni delle varie discipline.

"The JamBo oltre a essere un grande meeting, rappresenta anche un progetto turistico, un evento che produce ricchezza materiale per la città - ha sottolineato Massimo Mezzetti, assessore a cultura e sport della Regione Emilia-Romagna - e apprezzo la capacità di Campagnoli di intuire le novità del nostro tempo". Da questo punto di vista il messaggio della squadra di The Jambo è comune: tutti i rappresentanti delle discipline, riferimenti italiani nel proprio campo, fanno presente come ci fosse un vastissimo pubblico underground che in sordina pratica il freestyle in attesa di un evento di questa portata. E sarà Bologna teatro di questo "top contest".

Tra tutte le attività particolare attenzione al parkour, rappresentato da Riccardo Chemello dell'associazione Krap. "Il meeting di giugno si dividerà in due gare, una di velocità e una di stile. È un evento molto importante per la nostra disciplina soprattutto ora che stiamo spingendo, anche grazie alla collaborazione con la Uisp e al progetto dell'Area Indysciplinati, il parkour a livello italiano" afferma. La promozione di uno sport senza competizione sfrenata come il parkour, che punta soprattutto all'aggregazione sociale, è sostenuta dai principi dell'associazione dello "sportpertutti" ed è ribadita dall'assessore Mezzetti che si augura: "Che quest'evento possa comunicare al grande pubblico come lo sport associato alla cultura e alla musica sia fattore di coesione sociale. Spero che questo evento sensibilizzi gli amministratori per mettere a disposizione spazi adatti alla pratica per tutti di queste discipline".

Jam session, musica, arte sono i fattori che legano The JamBo al contemporaneo Music Italy show, il salone della musica e del fare musica che si terrà dal 14 al 16 giugno nello stesso quartiere fieristico di Bologna. Con l'appoggio dell'associazione Dismamusica, che raccoglie i maggiori produttori e distributori di strumenti musicali, BolognaFiere porta avanti l'idea della musica intesa come percorso culturale e formativo accostando in quest'occasione il mondo di chi la musica l'ascolta e quello di chi la musica la fa.

di Francesca Zilio

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8. TERRITORI DI CONFINE

La Uisp Emilia-Romagna partecipa ai congressi di Friuli-Venezia Giulia, Marche, Toscana e Veneto. Scoprendo punti di forze delle politiche locali, ipotesi di collaborazione e di crescita comune. Intervista al presidente regionale Mauro Rozzi

Non resta che il congresso nazionale, in programma a Chianciano dal 12 al 14 aprile, per chiudere la lunga campagna di rinnovo delle cariche della Uisp iniziata nell'ottobre 2012 con le assemblee delle leghe e proseguita con i congressi dei comitati territoriali prima e di quelli regionali poi. Tra le ultime regioni che si sono riunite per nominare i propri nuovi consigli e presidenti c'è la Toscana, che il 2 marzo ha eletto Matteo Franconi; il Friuli-Venezia Giulia, che il 7 marzo ha votato Elena Debetto; le Marche e il Veneto, dove il 10 marzo nuovi presidenti sono diventati rispettivamente Armando Stopponi e Claudia Rutka. La Uisp Emilia-Romagna, terminati i lavori che il 24 febbraio hanno portato alla designazione di Mauro Rozzi come presidente, è stata presente con una delegazione in questi quattro appuntamenti (solo in Veneto Rozzi non è intervenuto in prima persona).

Mauro, è il caso di fare da subito con te un'analisi di questi tuoi primi impegni istituzionali.
"In Friuli-Venezia Giulia, nelle Marche e in Toscana ho avuto modo personalmente di ribadire che le nostre non sono state solo visite di cortesia e circostanza ma innanzitutto di conoscenza delle politiche delle regioni a noi più vicine geograficamente. E, nonostante mi debba ancora orientare in questa dimensione regionale, ho approfittato di questi eventi per portare stimoli di riflessione e proposte".

Ci sono temi in particolare che ti hanno colpito nella partecipazione a questi congressi regionali?
"Sia in Toscana che nelle Marche, come anche da noi, sono emerse parole chiave come memoria, storia, rinnovamento, rete, democrazia, futuro, coesione, Europa, lavoro di gruppo, unità d'intenti. Sia a Firenze che a Portonovo (in provincia di Ancona, ndr) mi sono permesso di evidenziare non solo la disponibilità del nostro comitato a collaborare, a scambiare esperienze e idee, ma ho ribadito anche la necessità di farlo. Questo per mettere in circolo le migliori progettualità al fine di una ricaduta concreta sulle società, sui soci e sulle attività. Come d'altronde oggi, con insistenza, ci viene richiesto".

Qual è l'immagine della Uisp Emilia-Romagna vista dagli altri comitati?
"Indubbiamente è emerso da più parti il ruolo di riferimento del nostro comitato. Voglio chiarire però che, oltre a sentire fortemente la responsabilità di questo ruolo, nel comitato è tanta la voglia di mettersi in discussione. Perché riteniamo di poter contribuire ma di avere anche molto da imparare".

Ad esempio, quali spunti sono deducibili dalle altre esperienze?
"Possiamo guardare al comitato toscano per confrontarci sulle politiche per noi prioritarie come attività, prevenzione e salute, proposte in ambiente e sostenibilità. Oppure sullo scambio di competenze organizzative e tecniche. Dal Friuli-Venezia Giulia potremmo farci aiutare a comprendere meglio la realtà di un comitato al femminile, che riporta l'attenzione sul tema di migliorare le opportunità per le donne anche in Emilia-Romagna, dove in molte ancora faticano a vivere appieno la dimensione associativa regionale. A tal proposito, ho apprezzato un intervento della presidente uscente del Friuli-Venezia Giulia Federica Rossi e uno di Tatiana Olivieri nelle Marche: in entrambi venivano evidenziate come una forzatura le indicazioni delle quote rosa auspicando un riconoscimento delle donne serio, meritato e non 'normato'. Dalle Marche, poi, deduco la possibilità di confrontarsi sullo sviluppo di un turismo sociale, sportivo e in natura. Sono comitati insomma che possono diventare interessanti partner sui temi trasversali che ci vedranno coinvolti e coinvolgeranno i nostri soci, le nostre associazioni e le nostre comunità".

(vi.mar.)

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9. GRANFONDO CICLOTURISTICA "COMACCHIO E LE SUE VALLI"

Nessun cronometro o vincitore per le corse Uisp del Criterium nazionale di ciclismo, aperto da questa corsa il 17 marzo

Domenica 17 marzo si è svolta la quarta edizione della granfondo cicloturistica "Comacchio e le sue valli" organizzata da Uisp Ferrara. I numeri hanno riconfermato il successo dell'evento che, nonostante la sua giovane età, riesce a raccogliere grandi adesioni richiamando anche i ciclisti più lontani: 1.108 i partecipanti, iscritti a 131 società sportive, provenienti dalle città di Ferrara, Bologna, Modena e da molte zone della Romagna, del Veneto e della Toscana. I ciclisti hanno potuto scegliere fra tre percorsi di diverso livello: corto (47,5 km), medio (88,2) e lungo (131). Gli itinerari sono stati tracciati in modo da metterne in risalto l'impatto paesaggistico: per un lungo tratto di strada, i ciclisti hanno potuto pedalare a pochi metri dalla distesa d'acqua delle valli.

La granfondo cicloturistica è un evento non competitivo, pensato e organizzato in modo da consentire uno stretto rapporto fra ciclista e territorio. L'aspetto agonistico della prestazione (misurazione dei tempi di percorrenza e quindi della velocità) è completamente escluso in favore di un punteggio attribuito sulla base della quantità di strada percorsa dal ciclista e dal numero di persone coinvolte dalle società. La granfondo comacchiese rappresenta la prima prova sia del Giro dell'Appennino bolognese e valli di Comacchio, sia del Criterium nazionale granfondo Uisp 2013 (un circuito di sedici granfondo organizzate in tutta la penisola).

di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

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10. APPUNTAMENTO ALLA CITTÀ DEI CAVALLI

Il 13 e 14 aprile il primo "Stage di etologia applicata" avrà luogo al centro Equinia di Villanova di Forlì. In primo piano l'osservazione del comportamento dei cavalli per instaurare un buon rapporto tra uomo e animale

Diffondere la cultura equestre non solo come svago per gli uomini, ma anche come conoscenza del cavallo nel rispetto della sua natura è il fine principale del centro Equinia di Villanova di Forlì. Lo "Stage di etologia applicata", previsto sabato 13 e domenica 14 aprile in collaborazione con la lega attività equestri Uisp, sarà dunque occasione di apprendimento delle giuste tecniche di approccio con l'animale. L'etologia, ovvero la moderna disciplina che studia il comportamento animale nel suo ambiente naturale, è ciò di cui si occupa la dottoressa Paola Lovrovich, docente del corso.

Partendo dal fatto accertato che il cavallo è un animale sociale, l'insegnante dividerà le due giornate di stage tra lezioni teoriche in cui ci si confronterà sui meccanismi di ragionamento del cavallo e lezioni pratiche per verificare le reazioni che esso ha in relazione agli stimoli proposti dall'uomo. "La particolarità di questo corso - specifica l'organizzatrice Michela Costigliola - è che non rimane a livello ideologico: le dimostrazioni, i giochi, l'osservazione sul campo, infatti, avranno largo spazio all'interno del programma". Paola Lovrovich insegnerà a gestire la vita del cavallo nel rispetto della sua natura focalizzando l'attenzione sulla ricerca del giusto approccio dell'istruttore con l'animale, nel rispetto dei suoi tempi e modi. "Quello del 13 e 14 aprile è un esperimento per testare l'interesse riguardo a questo argomento, lo intendiamo come un'infarinatura generale - spiega la Costigiola - ma il nostro obiettivo è quello di trovare un gruppo intenzionato a proseguire il percorso fino ad arrivare al lavoro di sella". L'esperienza agonistica della docente è un buon punto di partenza per applicare l'osservazione del comportamento del cavallo tipico dell'etologia alla disciplina pratica.

Lo stage, che avrà inizio sabato 13 aprile alle ore 9 e proseguirà fino alle 19 del giorno successivo, si concluderà con una piccola verifica delle nozioni apprese e con il rilascio di un attestato di partecipazione. L'intenzione degli organizzatori è quella di arricchire il bagaglio culturale dei partecipanti (al massimo otto) e garantire loro una completa assistenza da parte della docente. Il corso, rivolto in primis a clienti e allievi del centro Equinia, è aperto anche a tutte le persone appassionate di cavalli ed equitazione. La quota d'iscrizione ammonta a 150 euro (comprensiva di pause caffè e pranzo). Per ulteriori informazioni chiamare Fabrizio al numero 340/9120800; Michela al numero 328/343888 o inviare un'e-mail all'indirizzo michela310@gmail.com.

di Francesca Zilio

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11. UISP REGGIO EMILIA: SALUTE E MOVIMENTO TRA I BANCHI

Partito il progetto "Samba", per la sorveglianza dell'attività motoria nei bambini della scuola primaria

Promuovere la salute e il movimento tra i bambini, non soltanto nelle scuole, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni: è ormai entrato nel vivo "Samba", il progetto di sorveglianza dell'attività motoria nei bambini della scuola primaria promosso dalla Uisp e che ha visto l'adesione entusiasta del comitato di Reggio Emilia. Si tratta di un percorso educativo-motivazionale che ha come obiettivo finale quello di avvicinare i più giovani allo sport e coinvolgere le famiglie nel movimento, in modo da far proseguire l'attività motoria avviata nelle scuole anche al di fuori, e migliorare le abitudini alimentari. Una strada intrapresa accogliendo la sfida del Piano nazionale e regionale della prevenzione, in cui viene evidenziata la necessità di affrontare la progettazione, la pianificazione e la valutazione di interventi che mirino a migliorare la nutrizione e a promuovere l'attività fisica presso la popolazione, a partire dai bambini stessi, in modo da coinvolgere le famiglie e favorire l'adozione di uno stile di vita corretto e duraturo, diffondendo una corretta cultura della salute nella collettività.

A Reggio Emilia il progetto, che prevede il coinvolgimento del servizio "Officina Educativa" del comune di Reggio Emilia, interessa dieci classi dell'istituto comprensivo statale "Marco Emilio Lepido Re", 11 classi della scuola primaria di primo grado di Rolo e le due società sportive "Judo club Reggiolo asd" e centro coreografico "Tempodanza asd Reggiolo". Il progetto è sviluppato in due diverse fasi: la prima ha previsto la distribuzione di una serie di cinque dvd per insegnare, in modo divertente e semplice, l'importanza del movimento tutti i giorni e di una corretta alimentazione. La seconda si basa invece su brevi lezioni sul camminare, correre, pedalare, nuotare e ballare proposte dagli insegnanti ai ragazzi. A queste seguiranno dei veri e propri "compiti a casa", ossia lezioni pratiche sui temi affrontati in classe, organizzate durante il fine settimana dai comitati Uisp e dalle società sportive del territorio. Durante questa fase, inoltre, ai bambini saranno distribuiti dei questionari per capire i risultati delle lezioni e monitorare quelli delle azioni intraprese.

di Simona Silvestri

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12. UNA UISP MODENA DI GIOVANISSIMI

Tre weekend dedicati all'attività per i più piccoli: dopo due concentramenti di minivolley e minibasket il 7 aprile è tempo di Giocagin

È una Uisp Modena sempre concentrata sui giovanissimi quella che in queste settimane ha organizzato riuscitissimi concentramenti di minivolley e minibasket. Sono le "Isole Uisp", così rinominate perché si stanno rivelando sempre più un rifugio e un mondo di scoperta per i piccolissimi delle scuole elementari che assieme all'associazione scoprono il piacere di stare insieme e di divertirsi giocando al contempo al loro sport preferito.

Il 10 marzo, in quel di Castelfranco, è stata la volta dell'ormai celebre "Isola Minivolley", con oltre 200 bambini a "darsi battaglia" sui campi allestiti presso il bellissimo impianto della cittadina sulla via Emilia: società di tutto il territorio provinciale (ben 12) a rappresentare un movimento vitale come non mai, che grazie al volley si ritrova anche per giocare insieme. Tema della giornata era quello di carnevale, con tutti i bambini invitati a vestirsi da animali e a trasformare la kermesse in una vera e propria arca di Noè. Come sempre accanto al volley balli, giochi di gruppo e l'immancabile "nutellata" finale.

Lo scorso weekend ha invece visto in scena l'"Isola Minibasket" a Soliera, con 150 bambini delle scuole elementari a giocare in tornei appassionanti con tempi da 15 minuti e una lotta sportiva all'ultimo canestro. Anche qui società che vanno dalla bassa alla pedemontana, a dimostrazione di un movimento cestistico che ha soltanto bisogno di stimoli per riemergere e trovare nuova vitalità. Come sempre Uisp Modena ha diviso i bambini in "aquilotti" e "scoiattoli", per non far giocare contro ragazzi di età troppo differenti.

Sempre con il pensiero ai più piccoli torna poi anche nel modenese la kermesse di ginnastica artistica e ritmica ormai storica per la Uisp. L'appuntamento con il Giocagin è per domenica 7 aprile ma la location sarà nuova: non più gli impianti cittadini del PalaPanini ma il palazzetto dello sport di Mirandola, a testimoniare ancora una volta di più la vicinanza di Uisp e della lega le ginnastiche ai territori della bassa colpiti dal sisma di maggio. A oggi sono già oltre 300 i bambini iscritti.

di Alessandro Trebbi - redazione Uisp Modena

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13. FORMARE I FORMATORI A FORMIGINE

Il corso di aggiornamento regionale obbligatorio per gli istruttori di tennis avrà luogo sabato 6 aprile al circolo Uisp tennis Formigine. Come ogni anno la tradizione si rinnova

Qualità e costanza è il binomio che caratterizza l'attenzione della lega tennis Uisp nazionale alla formazione dei propri istruttori, tanto da prescrivere nel proprio regolamento un corso di aggiornamento annuale obbligatorio gestito dalle varie regioni. Si terrà sabato 6 aprile al circolo Uisp tennis Formigine di Modena quello relativo all'Emilia-Romagna, che chiama all'appello i circa 180 tecnici della regione. A tenere le lezioni sarà un docente prestigioso quale Claudio Pistolesi, ex giocatore e coach internazionale, che darà spazio sia a spiegazioni teoriche sia a dimostrazioni pratiche sul campo. "Ci aspettiamo la presenza di un centinaio di partecipanti - afferma Giuseppe Guastadini, coordinatore e responsabile della formazione tennis Uisp Emilia-Romagna -. Per noi è importante mantenere un livello di aggiornamento costante come prevede il nostro regolamento".

Il corso di livello regionale rappresenta il primo passo nella carriera di istruttore di tennis che prevede un successivo step come insegnante nazionale e un terzo livello per diventare maestro. La giornata di sabato 6 aprile anticipa il decimo convegno nazionale della lega tennis Uisp che quest'anno si terrà a Cesenatico il 20 e 21 aprile. "Immaginiamo il tennis prima che sia reale" è il nome scelto per la manifestazione che inaugurerà il percorso formativo 2013 per gli insegnanti nazionali e i maestri. L'iscrizione al corso di aggiornamento a Formigine, che avrà luogo dalle 9 alle 18 circa, è compresa nella quota annuale del tesserino tecnico regionale che ogni istruttore possiede. Non è dunque necessaria una prenotazione, ma basterà presentarsi all'appello. "In media in Emilia-Romagna - spiega Guastadini - riusciamo a formare 20-25 tecnici all'anno. Richiediamo però impegno e costanza nella formazione per garantire la qualità dell'insegnamento. Essendo questa anche un'opportunità di lavoro - conclude il dirigente del tennis Uisp - si tiene particolarmente alla serietà degli istruttori".

di Francesca Zilio

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14. A SCUOLA DI PESCATORI PER IMPARARE LA TRADIZIONE

Sarà il museo della marineria di Cesenatico ad ospitare le lezioni teoriche del secondo corso di vela al terzo e navigazione tradizionale il 20 e 21 aprile e il 14 e 15 settembre. A seguire applicazione pratica in mare per tutti gli istruttori, tecnici e dirigenti dell'area attività in ambiente Uisp

Stelle e scandaglio, solcometro a barchetta e ballestriglia, gps (sono le tappe che) segnano l'evoluzione degli strumenti utilizzati per orientarsi in mare. E sono proprio la conoscenza e il recupero della tradizione nautica gli obiettivi che si pone "Scuola di Marineria", il secondo corso di vela al terzo e navigazione tradizionale organizzato dall'area attività in ambiente Uisp Emilia-Romagna in collaborazione con il museo della marineria di Cesanatico e l'Istituto italiano di archeologia ed etnologia navale (Istiaen). Il corso, che si svolgerà nei due weekend del 20 e 21 aprile e del 14 e 15 settembre a Cesenatico, comprende ore teoriche in cui verranno trattate la storia di scafi e vele, le tecniche di manovra e il governo delle imbarcazioni col supporto di video e l'illustrazione di reperti archeologici. Inoltre lezioni pratiche che prevedono uscite in mare saranno occasione per applicare in prima persona le nozioni apprese.

"La valenza che noi organizzatori teniamo a dare al corso è sì storica e culturale, ma anche pratica - spiega Marco Tommasi, responsabile organizzativo della lega vela Uisp Emilia-Romagna -. Il principio è quello di riscoprire la tradizione delle nostre zone, di immergerci nella vita dei pescatori e delle loro famiglie per poi sperimentare in mare le antiche tecniche nautiche". La vela al terzo, principale argomento delle lezioni, consiste nell'utilizzo di imbarcazioni particolari (dette trabaccoli) per forma e dimensioni di vela ed albero impiegate un tempo per la pesca e i trasporti. Sviluppatasi sulle coste romagnole, la pratica di vela al terzo si è conservata nel territorio con qualche raro esemplare grazie all'interessamento di alcuni gruppi di appassionati. "È giunto il momento di tramandare dai vecchi pescatori ai giovani le basi di questa tradizione, sarebbe un peccato disperdere un patrimonio così prezioso" afferma Tommasi. Si andrà dunque a conoscere prima e a ripetere fisicamente poi le stesse azioni di una volta.

Ruolo del responsabile Uisp sarà quello di fare da collante tra la direzione scientifica del corso, affidata al presidente dell'Istiaen Stefano Medas, e l'attività di formazione, a cura invece del direttore del museo della marineria di Cesenatico Davide Gnola. Le iscrizioni - aperte principalmente a istruttori, tecnici e dirigenti dell'area attività in ambiente - hanno un costo di 130 euro a persona e sono limitate al massimo dieci partecipanti, con la possibilità all'ultimo minuto di apertura ad alcuni esterni in caso di posti disponibili. La vela al terzo, nonostante sia riconosciuta come specializzazione all'interno della lega vela, grazie a caratteristiche che la differenziano totalmente dalle moderne imbarcazioni offre a tutti la possibilità di apprendere e portare avanti la propria tradizione.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
scaricare la lettera di presentazione del corso
scrivere all'indirizzo e-mail di Marco Tommasi
chiamare al numero: 340/4179473

di Francesca Zilio

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15. IL VENTO DELL'IMPEGNO

Un pranzo a base di prodotti Libera per i giovani partecipanti alla "Giornata della memoria e dell'impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie". Il 21 marzo in Emilia-Romagna piccoli e grandi gesti per sensibilizzare l'opinione pubblica hanno caratterizzato le manifestazioni in venti città dell'Emilia-Romagna

21 marzo: primo giorno di primavera, simbolo della speranza e del risveglio. Risveglio della natura, ma anche delle coscienze che hanno occasione di rinnovare il proprio impegno nella lotta contro la criminalità organizzata. È questo lo spirito che anima la "Giornata della memoria e dell'impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie" celebrata ieri da Libera in un centinaio di città italiane dopo la manifestazione nazionale svoltasi a Firenze sabato 16 marzo. Grande partecipazione a Bologna, che ha coinvolto un migliaio di giovani nel corteo che in mattinata da piazza Verdi ha raggiunto piazza Nettuno accompagnato dalla lettura dei nomi di 900 vittime di mafia.

Intesa come occasione di incontro con i familiari delle vittime, ma anche come strumento concreto e non violento d'impegno per la ricerca di giustizia, la giornata della memoria ha visto susseguirsi diverse iniziative. Dal corteo colorato da striscioni e bandiere, agli interventi di Nadia Monti e Claudio Mazzanti, rappresentanti delle istituzioni attente a questo progetto, alla lettura del messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Cospicua l'attenzione dei giovani all'evento, a cui era stato affidato il compito di organizzare alcune attività della mattinata. "La grande partecipazione di ragazzi delle scuole superiori e degli universitari è il risultato di un lavoro graduale che Libera sta portando avanti da molti anni promuovendo percorsi di cittadinanza responsabile" spiega Daniele Borghi, referente di Libera Emilia-Romagna.

Significativa anche l'iniziativa del pomeriggio che ha inaugurato lo sportello "S.O.S. Giustizia" al quartiere Porto, primo punto di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata in collaborazione con un Comune. La presenza di Simonetta Salliera, vicepresidente della regione, e dell'assessore al turismo di Bologna Nadia Monti, testimonia l'interesse della regione al progetto di sensibilizzazione dell'opinione pubblica promosso da Libera. Interesse dichiarato anche dal voto all'unanimità di tutte le componenti politiche della dedica a Placido Rizzotto, sindacalista italiano vittima di mafia, della sala del consiglio comunale del quartiere San Vitale.

Di certo a Libera non mancano le idee, tanto che le azioni a sostegno della battaglia contro la criminalità organizzata sono continuate oggi e proseguiranno domani, 23 marzo, con la dedica di alcuni parchi comunali a delle vittime di mafia. "L'obiettivo di queste manifestazioni - spiega Daniele Borghi - non è tanto promuovere percorsi di legalità fini a se stessi, ma creare una cultura, diffondere le informazioni, condurre una battaglia insieme alla magistratura, alle forze dell'ordine, alla stampa e alle istituzioni". I progressi si vedono, la partecipazione aumenta grazie anche ai progetti di sensibilizzazione rivolti soprattutto ai giovani proposti da Libera Emilia-Romagna. Spettacoli, letture, sport, corsi di formazione come "Mafie e antimafie" e il master "Pio La Torre" in collaborazione con l'Università di Bologna fanno infatti parte di "Civica 2013", un'iniziativa culturale antimafia che coinvolge Bologna e provincia dal 6 marzo al 30 maggio.

Per ulteriori informazioni sul programma consultare il sito di Libera Emilia-Romagna.

di Francesca Zilio

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16. MEMORANDUM PER L'USO CONSAPEVOLE DELL'ACQUA

Nella giornata mondiale a tutela di questa preziosa risorsa la Uisp ripercorre il suo impegno ambientalista nelle manifestazioni nazionali, nella formazione e - in prospettiva - nella riqualificazione degli impianti. Intervengono Santino Cannavò ed Enrico Maestrelli

L'inizio della primavera è accompagnato da ricorrenze importanti per l'associazionismo. Dopo le celebrazioni del 21 marzo della Giornata mondiale contro il razzismo e della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie indetta da Libera, il 22 si è festeggiata la Giornata mondiale dell'acqua. La ricorrenza, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, è stata l'occasione per la Uisp per fare un bilancio sull'impegno che l'associazione dello "sportpertutti" ha profuso negli ultimi anni a sostegno del riconoscimento del valore dell'acqua come bene comune e per la diffusione della cultura d'uso consapevole di questa risorsa.

Con Santino Cannavò, responsabile nazionale del settore ambiente Uisp, partiamo dal ricordo del ruolo avuto dalla Uisp a sostegno della campagna referendaria sull'acqua nel 2011. "Siamo un'associazione sportiva ambientalista e come tale molto attenta a questo tema. Perciò, prima ancora della campagna referendaria, nei nostri obiettivi c'era quello di diminuire l'impatto ambientale delle nostre manifestazioni. Due attenzioni caratterizzano il nostro approccio: l'acqua va trattata stando fuori dalle dinamiche del mercato e per questo deve essere liberamente fruibile nelle manifestazioni; la libertà dal mercato determina anche benefici ambientali per il mancato impatto derivante da produzione e diffusione di plastica e dal trasporto che ne consegue". Premesse che hanno determinato un ruolo attivo in quel referendum. "Infatti - prosegue Cannavò - ne siamo stati promotori e firmatari, ragionando sulla base di una precisa documentazione legata al riconoscimento dell'acqua come diritto e allo studio della sua distribuzione geopolitica. In quell'anno le nostre manifestazioni nazionali hanno avuto il bollino che promuoveva l'uso consapevole in tutti i materiali informativi".

Grandi manifestazioni, come l'imminente Vivicittà in programma in più di 30 città italiane il prossimo 7 aprile, che rappresentano sicuramente vetrine importanti per questi temi. "Sono i luoghi ideali per mostrare buone pratiche come l'uso dell'acqua di rete con contenitori riutilizzabili come quelli che diffondiamo noi. Ma l'impegno Uisp prosegue nella formazione dei nostri operatori e dirigenti". E per quanto riguarda disegni futuri legati alla pratica quotidiana, che rappresenta la parte più cospicua dell'attività? "Abbiamo di fronte la riqualificazione degli impianti sportivi. Le nostre associazioni - chiude Cannavò - vivono nell'impianto e questo deve essere significativamente legato e luogo di trasmissione dei valori dell'associazione". Ma l'acqua può essere considerata come bene d'uso ma anche come ambiente per lo svolgimento di numerosi sport. "Nella pratica delle nostre attività - afferma Enrico Maestrelli, coordinatore attività subacquee Uisp - abbiamo messo da sempre in campo un concetto di salvaguardia del contesto in cui ci muoviamo a tutela anche della continuità dell'attività stessa. Nella pratica questo si traduce nell'uso di sistemi e strumenti non inquinanti e in percorsi di educazione alla tutela del patrimonio ambientale rivolti a chi fa sport con noi".

di Vittorio Martone

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17. LA SOCIETÀ DEI BAMBINI

In attesa del trofeo di karate che il 14 aprile unisce i due paesi di Sant'Ilario e San Felice, scopriamo con Claudio Tusini la società modenese Chikara Shotokan

Il diritto di seguire allenamenti adeguati ai propri ritmi; il diritto di essere allenato e circondato da persone qualificate; il diritto di non essere un campione. È a questi e agli altri principi espressi nella "Carta dei diritti dei bambini e delle bambine nello sport" dell'Unesco del 1992 che si ispira il primo trofeo "Sant'Ilario e San Felice", organizzato per il 14 aprile dalla società Chikara Shotokan Karate di San Felice sul Panaro in collaborazione con l'associazione sportiva dilettantistica Nishiyama. L'evento, che inizierà alle 9 al PalaEnza di Sant'Ilario in provincia di Reggio Emilia, è una gara di karate aperta a tutte le categorie Uisp che riserva però ampio spazio ai bambini. Nel pomeriggio infatti i nati dal 2001 in poi, divisi in tre fasce, si esibiranno in kata (movimenti codificati da eseguire da soli), kumite (allenamenti al combattimento insieme a un avversario) e nella prova del palloncino (una serie di pugni e calci indirizzati verso questo bersaglio senza toccarlo). Nella mattinata invece i nati dal 1962 fino al 2000, distinti in amatori, juniores e seniores, speranza, cadetti ed esordienti, osserveranno un programma di kata, kumite e kata a squadre. Sono attese circa 200 persone, che riceveranno tutte un premio ricordo della giornata, con atleti dall'Emilia-Romagna e dalla Toscana. "Tutto secondo le regole Uisp - ci tiene a precisare Claudio Tusini, direttore tecnico della Chikara - ovvero in sicurezza e animati dalla voglia di stare insieme e competere lealmente".

E come mai questa grande attenzione riservata ai bambini?
"Questo è un fatto molto sentito nella nostra società sportiva: infatti la carta Unesco del '92 noi l'abbiamo appesa all'ingresso della nostra sede. Crediamo che il dato comune a tutti gli sport è quello di educare i più piccoli al rispetto del giocare pulito; alla serietà, all'impegno e all'onestà con sé e con gli altri. Da istruttore poi con i bambini - sapendo che in pochi continueranno l'attività agonistica - cerco di far sviluppare soprattutto le capacità coordinative".

Come nasce l'idea di questo primo trofeo che unisce due paesi?
"Questa sarebbe la quinta edizione del nostro trofeo. Ma dopo il terremoto a San Felice il palazzetto, dove avevamo la nostra sede, è diventato inagibile. Per la sede abbiamo trovato rifugio in una piccola stanza di una società di danza ma per un evento simile non c'erano più possibilità. Così dopo aver parlato con degli amici di Sant'Ilario abbiamo trovato grande ospitalità da loro per continuare. La Nishiyama ci dà anche molto aiuto nell'organizzazione".

Questa unione tra i due paesi potrà continuare anche in futuro?
"Possiamo augurarci che continui. Vediamo come andranno le cose in questa prima edizione visto che Sant'Ilario è un po' spostato rispetto a noi e ad oggi si sente molto il peso di spendere per le trasferte, a causa della crisi che ha fatto calare del 50% anche gli allievi".

Qual è la storia della Chikara?
"La società l'ho fondata io esattamente 10 anni fa. Chikara vuol dire 'la forza', quella della mente oltre che fisica. Pratichiamo esclusivamente karate e facciamo corsi per le donne di difesa personale. È una società rivolta soprattutto ai giovani, ragazzi dai 5 ai 16 anni. Adesso abbiamo anche dei grandi che partecipano e c'è un discreto seguito, perché il bacino di San Felice è buono. Anche se lì hai tutte le offerte sportive che si possano immaginare. Senza il terremoto, questo evento così drammatico, ci sarebbe stata una situazione ancora migliore".

di Mario Reginna

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18. TURISMO IN MOVIMENTO

Il nuovo settore della Uisp Bologna, guidato da Donatella Draghetti, punta a unire possibilità di vacanze incentrate sulla socialità con occasioni di sport e attività motoria per tutti

Un settore rinnovato, che fa della tradizione e dell'innovazione un mix di proposte assolutamente nuove. È Donatella Draghetti a coordinare il gruppo, con l'obiettivo di promuovere il turismo adatto a tutti, che coniughi visite a luoghi d'interesse storico, geografico ed enogastronomico all'invito a praticare movimento. Visite ai mercatini di Natale, abbinandovi le sciate o le ciaspolate sulla neve o, in modo ancora più suggestivo, con i cani da slitta; un po' di relax alle terme di Porretta e lezioni di fitness; qualche giorno nella splendida Irlanda con la possibilità di partecipare alla ConneMarathon. Ecco alcuni degli esempi che il settore Turismo in movimento della Uisp Bologna ha proposto in questi mesi.

Le idee sono tantissime, come visitare le città d'arte in sella a una bicicletta, magari in coincidenza con un grande evento sportivo (ad esempio le classiche del ciclismo o le maratone che hanno comunque percorsi e tracciati più brevi, alla portata delle gambe di tutti, per semplici amatori). Altri esempi? Emozionanti visite in barca sfruttando i fiumi e le vie d'acqua che contraddistinguono non solo l'Italia ma tutta l'Europa. O ancora camminare lungo percorsi che hanno contraddistinto la nostra storia recente, come El Alamein. Trekking, bici, cavallo, canoa, magari accompagnati da esperti di botanica e di fauna. Ma anche le classiche gite o visite guidate magari con l'accompagnamento di un nutrizionista.

Insomma il "menu" è davvero ricchissimo e le idee non mancano a Donatella e al gruppo di Turismo Attivo Uisp targato Bologna. La proposta di questo periodo è un'incantevole Sardegna, un viaggio nella baia di Chia, uno dei luoghi più incantevoli e suggestivi dell'isola: a fine aprile, quando la primavera ha già colorato un paesaggio da favola e il clima è ideale per passeggiate, trekking e piacevoli camminate in riva al mare. L'esperienza ineguagliabile di esplorare le coste incontaminate del sud Sardegna durante la stagione più emozionante per godere dalle varietà dei paesaggi, dei profumi, dei colori e dalle tradizioni di una terra unica ed intensa.

E non solo: per gli sportivi, che sono l'anima del popolo Uisp, una grande proposta: partecipare, essere parte attiva della seconda edizione della Chia Laguna Half Marathon, che un anno fa, al debutto, portò 1300 runners sulle strade di questo angolo di paradiso. Ci si potrà cimentare nella classica "mezza maratona" - da 21,097 km - oppure su distanze meno impegnative: una 10 km competitiva o due percorsi di 5 e 10 km assolutamente non competitivi, senza l'assillo del cronometro. I primi chilometri del percorso non saranno velocissimi, ma allo "scollinamento" lo spettacolo che si presenta farà venire voglia di fermarsi, e non per la fatica, bensì per le fantastiche vedute: l'incantevole baia di Tuerredda, con i suoi colori che spaziano dal turchese al blu profondo dei fondali.

di Francesco Costanzini - redazione Uisp Bologna

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LA UISP EMILIA-ROMAGNA IN UN'APP

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

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