Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 1 anno I - lunedì 17 gennaio 2011

Web: www.uisp.it/emiliaromagna - E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

1. NASCE UISP-A-MENTE, LA NEWSLETTER DELLA UISP EMILIA-ROMAGNA

Il nuovo strumento informativo avrà cadenza quindicinale. Oltre alla promozione delle attività Uisp, spazio ad approfondimenti e commenti sulla cronaca sportiva e sociale italiana

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

2. SALUTE, GIOVANI, TERRITORIO E POLITICHE EDUCATIVE: LE PRIORITÀ UISP PER IL 2011

Intervista a Vincenzo Manco, presidente del Comitato regionale Emilia-Romagna

(vi.mar.)

3. MORIRE DI FREDDO A BOLOGNA. DAL "CASO" DEVID INTERROGATIVI SU SERVIZI SOCIALI, ASSISTENZA E SOSTEGNO CON LO SPORT

Intervista a Ivan Lisanti, responsabile della commissione regionale Uisp "Diritti, integrazione e multiculturalità, cooperazione internazionale"

di Vittorio Martone

4. IL 15 GENNAIO A BOLOGNA IL TROFEO MARIELE VENTRE

XV edizione del tradizionale appuntamento che unisce pattinaggio e canzoni dello Zecchino d'Oro

(vi.mar.)

5. UISP IMOLA-FAENZA: IL SEMINARIO LA VOCE DEL CORPO

Il 22 e 23 gennaio un appuntamento rivolto a tutti gli educatori, sportivi e non, per "ridare voce al corpo e corpo alla voce". Interviene Massimo Davi

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

6. UISP BOLOGNA: IN ARRIVO "IL NUOVO MISTER"

Con Coni, Unibo e F.C. Internzionale un corso per allenatori basato su etica e fair play

di Marco Bergonzoni - Redazione Uisp Bologna

7. A MONTESOLE UN CORSO DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DEL GIOCO

Intervista a Erasmo Lesignoli, presidente nazionale Area Gioco Uisp

(vi.mar.)

8. UISP MODENA: NASCE IL PROGETTO UISP TRAVEL

Dal Comitato territoriale modenese un'agenzia di viaggi promotrice del benessere, dell'impegno sociale e dello sportpertutti

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

9. UISP PIACENZA: PUBBLICATO IL DOSSIER CARITAS-MIGRANTES SULL'IMMIGRAZIONE

Il capoluogo risulta il primo in Emilia-Romagna per numero di migranti. Intervista a Sabrina Olivé, presidente del locale Comitato Uisp

(vi.mar.)

1. NASCE UISP-A-MENTE, LA NEWSLETTER DELLA UISP EMILIA-ROMAGNA

Il nuovo strumento informativo avrà cadenza quindicinale. Oltre alla promozione delle attività Uisp, spazio ad approfondimenti e commenti sulla cronaca sportiva e sociale italiana

Con l'inizio del 2011 si rilancia l'azione comunicativa del Comitato regionale Uisp Emilia-Romagna. Al sito www.uisp.it/emiliaromagna, recentemente inaugurato nella sua veste definitiva che sostituisce il vecchio sito www.uisper.info, ed alla storica rivista di approfondimento Area Uisp la redazione affianca adesso un nuovo strumento comunicativo che avrà cadenza quindicinale: la newsletter "Uisp-a-mente". Un gioco di parole dietro questo titolo: la newsletter sarà infatti lo strumento per tenere "a mente" le iniziative del Comitato regionale Uisp emiliano-romagnolo e, al contempo, per presentare riflessioni e discussioni "a mente della Uisp", dal punto di vista dei nostri dirigenti, tecnici, operatori e soci. Ma leggendo la "U" come una "V" si è pensato di parlare anche di attività e progetti che "vispamente" e "a mente vispa" saranno proposti su tutto il territorio: perché l'attività motoria e di gioco proposta senza vincoli di competitività e nella difesa dei diritti, dell'ambiente e della solidarietà rappresentano, secondo noi, uno dei migliori strumenti per tenere sveglia ed equilibrata la mente e il suo rapporto con il corpo. Buona lettura.

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

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2. SALUTE, GIOVANI, TERRITORIO E POLITICHE EDUCATIVE: LE PRIORITÀ UISP PER IL 2011

Intervista a Vincenzo Manco, presidente del Comitato regionale Emilia-Romagna

Abbiamo discusso con Vincenzo Manco, presidente regionale del Comitato emiliano-romagnolo dell'Unione Italiana Sport Per tutti, degli impegni e delle attività da portare avanti nel 2011.

Vincenzo, con quale orizzonte la Uisp Emilia-Romagna deve confrontarsi nel 2011?
"Penso che sul livello nazionale si stia chiudendo una stagione, da sintetizzare coi termini di 'berlusconismo', di 'post-tangentopoli' o con la formula della 'transizione che non si chiude'. Sta di fatto che andiamo incontro a una situazione nuova che fa i conti con una crisi tangibile. In questa realtà la Uisp regionale deve aprire riflessioni sui risvolti della crisi nelle tasche delle famiglie, capendo in che misura si ridurranno gli investimenti in attività motoria e quindi rimodulando la propria offerta. È poi tempo di rafforzare la visione culturale dell'attività motoria guardando alle proposte della Comunità europea. Dobbiamo poi porre attenzione a quanto emerge dalle neuroscienze sulla nuova pedagogia del corpo e sull'idea del benessere. Credo inoltre necessario pensare a un seminario di aggiornamento della 'mission' associativa, partendo dai fondamenti culturali, e preparare un appuntamento con la presenza delle istituzioni: sia per mettere anche loro a conoscenza di tali riflessioni che per riprendere un confronto sulle politiche integrate e sulla nuova idea di welfare".

Il 17 novembre 2010 si è svolto il consiglio regionale sul bilancio preventivo; il consuntivo sarà invece discusso a febbraio. Quali sono i settori di investimento della Uisp regionale che emergono da questi documenti?
"Anche quest'anno manteniamo un equilibrio nella distribuzione delle risorse alle varie politiche. Le priorità riguardano poi la prevenzione alla salute e il rapporto con l'attività motoria, assieme alle politiche giovanili ed educative. Non abbiamo trascurato una riflessione sul nostro sistema delle aziende per la gestione di impianti complessi: ciò per capire quali scelte fare per relazionarsi ai cambiamenti in atto nelle scelte delle istituzioni locali e nelle logiche del mercato. Abbiamo poi bisogno di conoscere i nuovi strumenti interni alle normative dell'Europa e delle Regioni, per cui diventa prioritario investire nella formazione. È poi arrivato il momento di fare investimenti sulla riforma del modello associativo, per migliorare l'offerta, semplificare i passaggi organizzativi e ridurre i costi".

Quali sono le tue idee per uno sviluppo parallelo della Uisp e del territorio dell'Emilia-Romagna?
"L'impegno Uisp deve essere finalizzato a far acquisire consapevolezza delle potenzialità trasversali della cultura del movimento e sportiva: i vantaggi riconosciuti ai corretti stili di vita nella riduzione dei costi socio-sanitari devono diventare sempre più un elemento di attenzione nella programmazione delle politiche pubbliche territoriali. Ma per attivare sinergie virtuose che abbiano ricadute sulla cittadinanza e sulla comunità occorre considerare la cultura sportiva come volano di produzione di ricchezza e non come costo e servizio alla persone. Il ruolo della Uisp in questa fase sta dunque nell'assumersi una parte di responsabilità. Dobbiamo metterci a disposizione delle politiche pubbliche come risorsa sociale legata alla promozione della sostenibilità ambientale, dell'inclusione sociale, dell'integrazione multiculturale, della prevenzione della salute, della cultura della pianificazione territoriale. Perché crediamo che territori e città più a misura d'uomo rendano più sicura tutta la comunità".

(vi.mar.)

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3. MORIRE DI FREDDO A BOLOGNA. DAL "CASO" DEVID INTERROGATIVI SU SERVIZI SOCIALI, ASSISTENZA E SOSTEGNO CON LO SPORT

Intervista a Ivan Lisanti, responsabile della commissione regionale Uisp "Diritti, integrazione e multiculturalità, cooperazione internazionale"

La cronaca che diventa caso. Una dinamica che sembra applicata anche alla storia di Devid, il neonato morto a Bologna tra le braccia della madre in piazza Maggiore il 4 gennaio scorso. Abbiamo chiesto a Ivan Lisanti, responsabile della Commissione Uisp Emilia-Romagna su "Diritti, integrazione e multiculturalità, cooperazione internazionale" e per anni operatore sociale sul territorio bolognese, di aiutarci a guardare a questa vicenda con uno sguardo più distaccato.

Qual è il tuo parere sulla vicenda? Credi ci sia stata una falla nelle procedure dei servizi sociali?
"Premetto che conosco la tragedia di Devid unicamente dalla cronaca e che ritengo spesso inaffidabili le ricostruzioni di chi non conosce procedure e sistemi gestionali dei servizi pubblici. Resta il fatto: un bambino è morto di freddo. Risulta, da quanto letto, che la madre fosse nota ai servizi sociali. Provo a ricostruire la storia: la madre partorisce i gemelli Devid e Kevin il 13 dicembre e viene dimessa dall'ospedale insieme ad uno dei due gemelli; l'altro verrà dimesso il 29. Il 4 gennaio muore Devid dopo una notte trascorsa, forse, in roulotte, dopo che l'ultima offerta di ricovero del 31 dicembre era stata rifiutata dalla madre. Cos'è mancato allora? La trasmissione dell'informazione, la tempestività dell'azione, il coordinamento della presa in carico? È orribile dirlo e ancora di più saperlo: i servizi pubblici non riescono più a sostenere la domanda di aiuto e questo non da qualche settimana. Ci scordiamo spesso che chi lavora nei servizi sociali è a sua volta una persona con problemi simili a quelli di chi si rivolge ai servizi. Cosa sarà poi di questi servizi, considerato che per tre anni le sostituzioni del personale sono previste nella proporzione di uno su cinque ed il panorama di tagli agli enti locali?"

In un'intervista a l'Unità l'economista cattolico e studioso di scienze sociali Stefano Zamagni parla di malattia del rifiuto. Qual è la tua esperienza nel rapporto con le realtà problematiche rispetto al tema "offerta d'aiuto e rifiuto"?
"Ho letto l'intervista. Più modestamente credo che il rifiuto possa a volte essere dignità o vergogna, a volte inconsapevolezza dei limiti delle proprie risorse spirituali o materiali, a volte ancora egoistica mistica della proprietà privata della discendenza. Il rifiuto moderno dell'aiuto è, a mio parere, un sintomo del degradare della fiducia e dell'amore, sia da parte di chi non lo offre che da parte di chi non l'accetta. L'aiuto, la cooperazione sono connaturati alla vita, sono esistiti sin dalle prime comunità di organismi pluricellulari e proseguono ancora nelle comunità evolute statali, confessionali, autogestite. Il vero tema è ieri come domani la distribuzione del lavoro e del reddito, l'educazione all'uso delle proprie risorse affettive, relazionali e cognitive e solo in seconda battuta la riorganizzazione dei servizi".

Per bypassare la barriera, quanto ritieni sia utile un approccio basato sugli strumenti del gioco e dello sport?
"La nostra proposta di sport è sicuramente uno strumento d'aiuto per l'integrazione sociale o culturale, perché centrata sulla persona e sul corpo emotivo e non sulle regole o il corpo come macchina prestazionale. La nostra organizzazione ha scelto da tempo, quando ha deciso di diffondere lo 'sportpertutti', di andare oltre l'orizzonte prestazionale e verso lo sport di cittadinanza, impegnandosi non solo nello sport popolare ma anche nelle proposte di attività per i gruppi sociali emarginati dalla pratica sportiva. Dobbiamo comunque migliorare, potenziando gli investimenti sulla formazione di competenze relazionali e cognitive dei nostri operatori, retribuiti o volontari. La sfida è diventare sempre più agenzia sociale, mantenendo la specificità sportiva della nostra missione associativa, per contribuire all'alleanza tra settore pubblico e terzo settore nella costruzione della welfare community".

Leggi la versione integrale dell'intervista

di Vittorio Martone

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4. IL 15 GENNAIO A BOLOGNA IL TROFEO MARIELE VENTRE

XV edizione del tradizionale appuntamento che unisce pattinaggio e canzoni dello Zecchino d'Oro

Sabato 15 gennaio alle 15 il Paladozza di Bologna, per l'occasione rinominato "Palazecchino", ha ospitato la XV edizione del "Trofeo Mariele Ventre", manifestazione di pattinaggio artistico under 14 organizzata dalla Uisp e dalla sua Lega Pattinaggio a rotelle assieme alla Fondazione Mariele Ventre. L'evento, nato in memoria della storica fondatrice del Coro dell'Antoniano, rappresenta una manifestazione per i bambini, rivolta a loro e al contempo da loro gestita e organizzata. Sono infatti i bambini al centro delle tante coreografie che sono state presentate dalle 20 società sportive italiane di pattinaggio che hanno preso parte, per un totale di circa 900 partecipanti, allo spettacolo. Ma bambini sono anche i giudici chiamati ad esprimere il proprio parere sugli spettacoli e a nominare il gruppo vincitore di questa edizione 2011 del Mariele Ventre.

Diverse le iniziative di solidarietà che integrano questa festa dell'infanzia, vissuta tra musica e sport. Al Trofeo Mariele Ventre è infatti abbinato il concorso "Premia la tua scuola": tutti gli alunni delle scuole bolognesi hanno potuto infatti presentare all'ingresso una cartolina (scaricabile dal sito www.trofeomarieleventre.org) compilata in ogni sua parte e riportante il timbro della propria scuola. L'istituto maggiormente rappresentato riceverà in premio libri e strumenti didattici messi a disposizione da importanti case editrici per un valore di 550 euro. Inoltre, l'incasso della manifestazione sarà utilizzato per finanziare tre diversi progetti di solidarietà. A beneficiare delle donazioni saranno il "Progetto Bolivia", per la realizzazione di case in muratura per i bambini del villaggio boliviano Hardeman; il progetto "Un sorriso per Haiti" promosso dall'Antoniano di Bologna e la "Campagna Siepelunga", promossa dall'Ageop - Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica, per l'acquisto di una casa d'accoglienza per i bambini lungodegenti e per le loro famiglie.

"È cosa difficile - afferma Raffaele Nacarlo, presidente della Lega Pattinaggio Uisp - giungere a celebrare la quindicesima edizione di una manifestazione senza che questa diventi ripetitiva. Con il nostro impegno, assieme a quello dei tanti volontari che partecipano all'organizzazione di questa festa, abbiamo cercato di dare il massimo anche quest'anno. Sottolineo però che sempre più paghiamo lo scotto dei costi sempre più alti della manifestazione, che credo ci imporranno dal prossimo anno di trovare una sistemazione diversa da quella storica del Paladozza".

(vi.mar.)

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5. UISP IMOLA-FAENZA: IL SEMINARIO LA VOCE DEL CORPO

Il 22 e 23 gennaio un appuntamento rivolto a tutti gli educatori, sportivi e non, per "ridare voce al corpo e corpo alla voce". Interviene Massimo Davi

Il 22 e 23 gennaio 2011 è in programma a Imola il seminario "La voce del corpo – L'uso della voce nelle professioni educative". L'incontro, in programma presso la palestra n. 2 del Palazzo dello Sport Ruggi in via Alfredo Oriani 2/4, si svolgerà dalle 15 alle 19 del sabato per proseguire poi dalle 9 alle 13 del giorno successivo. L'iniziativa, organizzata dalla Uisp Imola-Faenza, è rivolta a tutti gli operatori del settore educativo, senza alcuna esclusione, siano essi insegnanti, istruttori sportivi, diplomati Isef o laureati dei corsi di Scienze motorie, così come ai logopedisti e terapisti di varia natura. Il seminario sarà condotto dal docente Alfonso Caruso, che a seguito di esperienze internazionali in Spagna, Francia e negli Stati Uniti ha sviluppato un proprio innovativo metodo per lo sviluppo della personalità espressiva attraverso le esperienze artistiche e pedagogiche.

"Il tema al centro di questo corso - afferma Massimo Davi, responsabile della formazione Uisp Emilia-Romagna - è molto semplice. Tutti coloro che si occupano di educazione usano la propria voce per sviluppare e diffondere educazione: la voce è pertanto una espressione del linguaggio ed è veicolo di idee ed emozioni. Spesso però c'è scarsa attenzione all'uso della voce, soprattutto da parte di chi lavora in contesti sportivi. La nostra necessità è stata dunque quella di riportare attenzione su questo mezzo, cercando anche di capire e illustrare i livelli di energia che vengono utilizzati attraverso la voce e come le energie risparmiate nel suo utilizzo possano essere investite in altri ambiti. Un altro dei temi al centro del corso è poi quello di recuperare la propria voce come strumento di maggiore adesione al proprio io. Tutte queste curiosità - conclude Davi - hanno spinto la Uisp di Imola-Faenza a iscrivere questo tema in un percorso formativo che va avanti da tempo e proseguirà ancora a lungo e che si basa su vari aspetti della didattica, tra cui anche le neuroscienze".

Per iscriversi scaricare la scheda di adesione e seguire le istruzioni in essa riportate. Le iscrizioni avranno termine il 18 gennaio 2011. Ulteriori informazioni disponibili al Comitato Uisp di Imola-Faenza al numero 0542/31355.

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

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6. UISP BOLOGNA: IN ARRIVO "IL NUOVO MISTER"

Con Coni, Unibo e F.C. Internzionale un corso per allenatori basato su etica e fair play

Una figura nuova, un punto di riferimento per lo spogliatoio ma anche per le famiglie e i dirigenti. Nel mondo di oggi avere una persona così nello spogliatoio è diventata una necessità. Perché i giovani hanno sempre più bisogno di esempi positivi soprattutto quando, sui media, i riflettori vengono puntati su quello che il calcio offre di sbagliato. La Uisp Bologna da anni si sta impegnando perché lo sport sia solo stare insieme divertendosi, nel rispetto di regole condivise.

Per fare questo è indispensabile partire dall'educazione dei giovani e dalle famiglie. Con il corso per dirigenti sportivi della scorsa primavera è stato fatto un primo passo in questa direzione, proseguito con il torneo di calcio giovanile "Oltre le Regole": il primo campionato per la categoria "Pulcini" in cui gli arbitri si travestono da tutor e consigliano, spiegano le loro decisioni ai bambini e, prima della partita, fanno un breve colloquio con i genitori esortandoli al buon senso sulle tribune e a incitare i figli in campo senza colpevolizzare chi sbaglia.

Tra qualche giorno partirà la terza fase di questo ampio progetto: il corso per allenatori. Il nome che è stato dato a questo progetto è quello di "Nuovo Mister", con l'intento di far risaltare proprio l'aspetto innovativo di questa proposta. Sottotitolo invece è "agonismo e non antagonismo". Uno dei compiti del nuovo mister, infatti, sarà trasmettere ai propri ragazzi valori sani e di fair play.

Il corso si articolerà in sei giornate (tutte di sabato) con due moduli per ogni lezione. Inizierà il 29 gennaio e terminerà il 5 di marzo. Grazie alle preziose collaborazioni con la Scuola dello Sport del Coni (per la prima volta in assoluto il Coni organizza in compartecipazione un corso per allenatori con un ente di promozione sportiva), l'Università degli Studi di Bologna e con lo staff tecnico del F.C. Internazionale, verranno affrontati tutti i fondamentali: dalla strategia alla tattica, dalle esercitazioni sul campo al come preparare una partita. Verranno analizzati anche temi di psicologia: come approcciarsi ad un ragazzo; la preparazione mentale dei giovani; come mantenere lo stato psico-fisico sia del giovane che dell'adulto. La parte dedicata alla medicina sportiva sarà invece a cura dell'Isokinetic con lezioni dedicate a prevenzione, approccio al trauma, riabilitazione.

Infine i moduli al centro dell'interesse della Uisp: etica e della cultura sportiva, del buon senso e di come trasmettere ai propri giocatori il rispetto per l'avversario, per l'arbitro e per tutte le componenti del gioco. La risposta delle società sportive è stata ottima. Ad oggi le domande di iscrizione al corso per allenatori hanno già raggiunto il limite fissato di 40 partecipanti. Al punto che la Uisp Bologna sta valutando di fare il bis e programmare un nuovo corso.

di Marco Bergonzoni - Redazione Uisp Bologna

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7. A MONTESOLE UN CORSO DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI DEL GIOCO

Intervista a Erasmo Lesignoli, presidente nazionale Area Gioco Uisp

Appuntamento con la formazione sul gioco fissato per sabato 22 e domenica 23 gennaio presso l'agriturismo "Il Poggiolo" a Marzabotto, all'interno del parco naturale di Montesole. All'interno della suggestiva cornice si ritroveranno circa 50 operatori e dirigenti dell'Area Gioco per un corso approfondito che riguarderà storia e cultura associativa della Uisp e una chiarificazione dell'approccio dell'Unione Italiana Sport Per tutti alle discipline ludiche.

"La prima finalità di questo incontro - afferma Erasmo Lesignoli, presidente nazionale dell'Area Gioco Uisp - è quella di spiegare ai nostri operatori in cosa consiste nel suo complesso la nostra associazione. Come Area Gioco abbiamo infatti reperito in tutta Italia circa 77 diversi responsabili dei nostri altrettanti settori di attività. Molte di queste persone però, pur essendo perite della disciplina, non hanno un'idea completa di cosa siano la nostra associazione e la nostra Area".

Quando nasce l'esigenza di un simile corso?
"Già da un paio d'anni provavamo ad organizzarci per mettere in piedi un'attività formativa così ampia. L'idea che c'è dietro è quella di diffondere al meglio la nostra cultura associativa dando un'uniformità di base alle nostre 77 differenti discipline, che corrispondono a 77 diversi tipi di gioco".

Come si dividono i partecipanti e chi sono gli incaricati della formazione?
"Tra di loro abbiamo inserito 50 responsabili nazionali delle attività assieme anche a dirigenti regionali e locali dell'Area Gioco. Sono tutte persone di età compresa tra i 20 e i 60 anni, con una media generale che si attesta intorno ai 35 anni. Per quanto riguarda i formatori, sarà il presidente regionale Uisp Emilia-Romagna Vincenzo Manco a occuparsi della storia associativa. Per l'Area Gioco nelle sue specificità io mi concentrerò sul senso di appartenenza alla nostra Area, sulla sua storia e sulle modalità di lavoro al suo interno mentre Ivan Lisanti (dirigente Uisp Emilia-Romagna, ndr) si occuperà, in quanto responsabile della formazione, del come si organizza un nostro evento e di come si formano sul territorio le persone che devono seguire discipline e grandi manifestazioni. In più ci saranno anche ulteriori momenti formativi legati alla descrizione del lavoro che stiamo portando avanti con la scuola".

Come siete giunti all'individuazione di queste persone nel novero dei 77 responsabili di cui mi parlavi?
"Abbiamo fatto una scelta: le persone infatti sarebbero potute essere anche di più. Noi abbiamo preferito tenere un gruppo più ristretto, con la finalità di lavorare per uno sviluppo dell'associazione e garantire ai partecipanti un'elevata qualità dei lavori. Abbiamo investito in particolare sulle persone che maggiormente necessitavano di formazione, sicuri che nella nostra Area ci siano le potenzialità per lo sviluppo di un futuro quadro dirigente. Non potevamo rinviare questo lavoro, soprattutto alla luce della nostra imminente trasformazione in Area Gioco che dovrebbe accorpare le vecchie Leghe sport e giochi tradizionali, scacchi, bocce, biliardo e il nascente movimento delle attività circensi".

(vi.mar.)

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8. UISP MODENA: NASCE IL PROGETTO UISP TRAVEL

Dal Comitato territoriale modenese un'agenzia di viaggi promotrice del benessere, dell'impegno sociale e dello sportpertutti

Il 2011 sarà un anno di novità per la Uisp Modena, che intanto ha voluto cominciare con un nuovo ramo di attività legato a doppio nodo con lo sport, il benessere e la salute: a gennaio ha infatti mosso i suoi primi passi. Uisp Travel, la divisione viaggi del Comitato territoriale modenese che ha stipulato un accordo con Robin Tour, agenzia turistica che da sempre si occupa di viaggi di benessere rivolti al sociale e allo sport. Uisp Modena vuole così offrire un'opportunità in più ai suoi soci, organizzando viaggi in tutta sicurezza e comfort, a prezzi decisamente più bassi rispetto ai consueti operatori turistici.

Prima tappa di questa nuova avventura è stato il viaggio benessere a Portorose (Slovenia) svoltosi tra il 2 e il 6 gennaio scorsi. Un successo a tutto tondo, che ha coinvolto anche i Comitati di Ferrara e Reggio Emilia e che da Modena ha portato oltre 55 partecipanti al Progetto Benessere Uisp. Meta del tour, che si è svolto in pullman, la cittadina di Portorese. Per cinque giorni gli over 55 hanno potuto sfruttare le piscine termali della località, godendo di eccellenti servizi e trattamenti, ed hanno visitato il borgo accogliente e tranquillo della località slovena, uscendo per le gite a Trieste, a Capodistria e alle Grotte di Postumia.

Ma Uisp Travel e Uisp Modena non si fermano qui. Per il 9 marzo è infatti prevista una nuova avventura, questa volta dedicata ai cicloamatori: partirà infatti una spedizione in Sudafrica, dove gli amanti delle due ruote potranno trascorrere due settimane di sport e divertimento. Il programma prevede la partenza il 9 marzo, con arrivo a Città del Capo il giorno seguente. I primi due giorni saranno dedicati alla visita delle città e dei luoghi d'interesse delle Winelands sudafricane, dove i ciclisti potranno anche allenarsi in vista della gara "Argus" che si svolgerà il 13 marzo sempre a Città del Capo: una competizione che da sempre annovera partecipanti di tutti i continenti e alla quale Uisp Modena non è voluta mancare. La partenza in direzione di casa è prevista invece per il 15 marzo con ritorno in Italia il 16 marzo. Per chi lo dovesse desiderare è però possibile effettuare un'estensione della permanenza in Africa per visitare il parco nazione di Hluhluwe, uno dei più grandi e suggestivi di tutto il continente africano.

Ulteriori informazioni sul sito della Uisp Modena alla sezione Uisp Travel

di Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena

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9. UISP PIACENZA: PUBBLICATO IL DOSSIER CARITAS-MIGRANTES SULL'IMMIGRAZIONE

Il capoluogo risulta il primo in Emilia-Romagna per numero di migranti. Intervista a Sabrina Olivé, presidente del locale Comitato Uisp

Nel dicembre 2010 è stato pubblicato il dossier Caritas-Migrantes sull'immigrazione. Dai dati della ricerca, Piacenza emerge come prima città dell'Emilia-Romagna per numero di migranti, pari al 12,6 per cento della popolazione locale. Si parla, in numeri assoluti, di 36153 persone, di cui 18372 uomini e 17781 donne. Il capoluogo emiliano si distingue inoltre anche per l'elevato numero di alunni stranieri nelle scuole, che rappresentano il 13,5 per cento degli studenti. Significativo anche il dato sulle imprese con titolari di origine straniera: sono 2227, ovvero il 7,73 per cento delle aziende presenti sul territorio. A Sabrina Olivé, presidente del Comitato Uisp di Piacenza, abbiamo chiesto come questa realtà si intersechi con la Uisp locale.

Sabrina, vorremmo sapere innanzitutto quali sono le attività Uisp sul territorio piacentino finalizzate a favorire i processi di integrazione?
"Abbiamo iniziato un lavoro con la Lega Calcio, che organizza da due anni il 'Campionato internazionale' in cui ci sono presenti varie squadre straniere più due squadre italiane. Facciamo poi attività con i minori aderendo a un progetto del Comune di Piacenza che si chiama 'Estate per tutti' e che permette la partecipazione gratuita dei figli di migranti ai nostri centri estivi. A partecipare a questa iniziativa, che ha permesso il coinvolgimento di 130 bambini dai 3 ai 14 anni nelle nostre attività, ci siamo solo noi della Uisp e un'altra associazione. Nelle varie società sportive sul territorio viene poi proposta corsistica e attività motoria gratuita ai migranti, principalmente con corsi di ginnastica artistica, judo e pattinaggio".

Ci sono progetti per favorire l'integrazione all'interno delle scuole?
"Da questo punto di vista il nostro fiore all'occhiello è il progetto 'Scuola di antirazzismo', che consiste nell'educare le nuove generazioni al tifo corretto e all'antirazzismo tramite lezioni non frontali ma workshop e altri strumenti partecipativi. Negli incontri parliamo di culture giovanili, utilizzando il calcio come strumento di mediazione culturale. Quest'anno celebriamo la quarta edizione del progetto, che partirà a febbraio in due istituti tecnici, in cui è molto alta la percentuale di studenti di origine straniera, coinvolgendo sei classi della prima annualità. Ogni classe farà quattro incontri di due ore ciascuno in cui saranno affrontate varie tematiche: culture giovanili, razzismo e politiche di genere prima dell'incontro collettivo con il convegno finale. Possiamo anticipare che ci saranno esponenti del mondo del calcio e che per quest'anno abbiamo l'idea di far produrre ai ragazzi uno spot contro il razzismo da far trasmettere allo stadio. È ancora tutto da definire, ma al momento abbiamo già riscontrato un forte interesse al riguardo del Piacenza calcio".

Qual è invece la situazione sul piano del coinvolgimento dei migranti nell'assetto dirigenziale e operativo del Comitato?
"Al momento l'unica realtà presente è quella di 10 arbitri di calcio che, dopo la formazione ricevuta lo scorso anno, stanno collaborando con continuità con noi. Si tratta di un primo passo che ha prodotto un buon risultato e a cui vogliamo dare continuità con nuove iniziative".

(vi.mar.)

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