Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 2 anno IV - lunedì 3 febbraio 2014

Web: www.uisp.it/emiliaromagna - E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

Facebook: facebook.com/uispemiliaromagna - Twitter: @uispertutti

YouTube: canale Uisp Emilia-Romagna


1. L'alluvione nel modenese e le conseguenze per lo sport

La Uisp continua il monitoraggio sulle strutture dopo l'esondazione del Secchia. Torna la crisi nel territorio colpito dal sisma del 2012 ma il lavoro encomiabile di numerosi volontari ha già permesso il ripristino delle strutture


di Alessandro Trebbi - redazione Uisp Modena

2. Contro le regole

Con questo nome si aprirà a febbraio, nel municipio di Ferrara, la mostra d'arte per il contrasto alle discriminazioni di genere nello sport promossa dalla "European gay and lesbian federation"



di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

3. Diverse identità di genere nello sport

La rete Sport alla rovescia ha lanciato il 23 gennaio la campagna contro le discriminazioni "NoDiSex". Presenti all'iniziativa il sociologo Mauro Valeri e Porpora Marcasciano, presidente del Movimento identità transessuale


di Vittorio Martone

4. Vie di fuga per ciclisti

Sabato 8 febbraio la prima di una serie di gare organizzate dalla lega ciclismo della Uisp di Modena all'interno dell'autodromo di Marzaglia



di Fabrizio Pompei

5. Storie individuali al servizio della comunità

Dal primo febbraio a Casa Cervi, nel reggiano, un seminario per tramutare in collettiva la memoria individuale dei testimoni delle stragi nazifasciste, di mafia e del terrorismo. L'evento è organizzato da Libera, Anpi, Istituto Cervi e Regione Emilia-Romagna


di Carla Naddeo

6. Gare e staffette

Sono aperte fino al 2 marzo le iscrizioni per i campionati master dell'Emilia-Romagna che si svolgeranno il 9 marzo nella piscina Ruggi di Imola



della redazione Uisp Emilia-Romagna

7. "Ma noi perché corriamo?"

Comicità e incubo. Una corsa come metafora della vita ha stregato più di 400 persone nella rappresentazione bolognese di "Maratona di New York". La prova - atletica oltre che teatrale - dei due attori Giammarini e Lupano è andata in scena al Duse il 23 gennaio


di Carla Naddeo

8. Appuntamento a mezzanotte

Alle 24 del 28 giugno, a Bologna, al via la randonnée di 300 km organizzata dalla piccola associazione sportiva dilettantistica GS Ravonese



di Fabrizio Pompei

9. Ausl e Uisp per gli "Anziani fragili"

A Reggio Emilia la prima sperimentazione regionale del progetto con fisioterapisti e laureati in scienze motorie che coinvolgerà 40 anziani nei sei distretti socio-sanitari della provincia



della redazione Uisp Reggio Emilia

10. Pane, circo e violenza

Riceviamo e pubblichiamo un articolo che riflette e analizza la situazione brasiliana, la violenza dei gruppi delle tifoserie organizzate e le grandi manifestazioni sportive con la lente della logica del "panem et circenses"


di Gaudêncio Torquato per Adital, agenzia di notizie dall'America latina e caraibica

11. Una lezione sulla neve

Il 26 gennaio a Folgaria (TN), oltre 130 ragazzi hanno partecipato alla prima giornata di "Snowboard-day", l'iniziativa Uisp nata per avvicinare i più giovani alla tavola



di Fabrizio Pompei

12. Ciclisti per tradizione

Amatori della bicicletta Uisp sulle colline parmensi. Il 9 febbraio una gara di cross country a Rivarolo di Torrile (Pr). Circa 100 biker ribadiranno la passione per le due ruote



di Carla Naddeo

13. Una sana competizione

Di questo si è parlato sabato 11 gennaio, nella sede del comitato Uisp di Bologna, in occasione del seminario di formazione della lega nuoto Uisp Emilia-Romagna "Promozione e agonismo"



di Fabrizio Pompei

14. Il Trofeo Mariele Ventre incanta Modena

Oltre mille bambini a volare sui pattini, il 25 gennaio, in una giornata di sport e solidarietà insieme al Coro dell'Antoniano di Bologna



della redazione Uisp Modena

15. L'Emilia-Romagna verso il nuovo Servizio ferroviario regionale

Le quattro associazioni Fiab, Legambiente, Uisp e Wwf preoccupate per lo sviluppo dell'intermodalità bici-treno



comunicato stampa congiunto Fiab, Legambiente, Uisp e Wwf

16. Primi esiti dell'inchiesta "Black Monkey"

Due assoluzioni, sei condanne e 23 rinvii a giudizio al termine dell'udienza preliminare che si è tenuta il 21 gennaio a Bologna. Il 28 marzo il dibattimento del maxi-processo contro le mafie e il loro sfruttamento del gioco d'azzardo in Emilia-Romagna


fonte: ufficio stampa Libera Emilia-Romagna

17. Identità miste

Mostre fotografiche, sport, seminari e cineforum a "Tuttimondi", il festival contro le discriminazioni che si svolgerà dal 10 maggio al 9 giugno a Parma



di Maria Elisabetta Bellini - della redazione Uisp Parma

La Uisp Emilia-Romagna in un'app

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

Crank-up, il social network sportivo per gli amanti di tutti gli sport

Visita il sito di Crank-up e iscriviti come persona, gruppo o squadra, associazione o società sportiva. E comincia subito a postare, condividere e a invitare altri utenti ai tuoi allentamenti, alle tue partite o ai tuoi eventi sportivi

Scopri i diritti con Lucilla

Visita il sito di Lucilla e parti per un viaggio alla scoperta dei diritti dei cittadini insieme all'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

1. L'alluvione nel modenese e le conseguenze per lo sport

La Uisp continua il monitoraggio sulle strutture dopo l'esondazione del Secchia. Torna la crisi nel territorio colpito dal sisma del 2012 ma il lavoro encomiabile di numerosi volontari ha già permesso il ripristino delle strutture

MODENA - C'è ancora molta apprensione nelle zone alluvionate dalla rottura dell'argine del Secchia, ora soprattutto per quel che riguarda il ritorno alla normalità, anche dell'attività sportiva. Altre sono le priorità, ovviamente, come quella di rendere nuovamente agibili e abitabili le case, o di calcolare purtroppo i danni agli stabilimenti industriali e ai macchinari. Un'alluvione che ha messo in ginocchio nuovamente la zona nord della provincia di Modena, colpendo i due comuni di Bastiglia e Bomporto a meno di due anni di distanza dal terremoto, ma che ancora una volta ha dimostrato come il popolo emiliano sappia raccogliersi, prestarsi mutuo soccorso e ripartire in tempi record nonostante le calamità.

Uisp Modena monitora la situazione degli impianti sportivi e non solo, e i danni più ingenti sono a Bastiglia, dove la polisportiva Forum Bastiglia, una delle storiche affiliate Uisp, è stata sommersa da due metri d'acqua. A Bomporto invece la piscina Darsena, fiore all'occhiello Uisp nella bassa modenese e sede di numerose e importanti iniziative, è rimasta "all'asciutto", grazie alla sua posizione leggermente sopraelevata e distante dal naviglio che ha invece allagato il centro del paese. Questo ha consentito la ripresa delle attività corsistiche già da lunedì 27 gennaio, e l'attività non svolta nella drammatica settimana dal 20 al 26 gennaio sarà recuperata posticipando il termine del secondo turno di corsi al 9 febbraio. L'inizio dei corsi del terzo turno sarà così lunedì 10 febbraio.

La situazione è critica anche a Gorghetto, Villavara e su tutto il tracciante nord tra Secchia e Panaro, ma per gli impianti sportivi l'impatto più duro, come detto, è stato a Bastiglia. La palestra è inutilizzabile, mentre i palazzetti di Bomporto e Sorbara sono occupati dai corpi militari e vigili del fuoco che stanno aiutando le popolazioni: l'attività di pallavolo, basket e di tutti gli sport al coperto di Bastiglia è quindi per ora sospesa o dirottata su altri impianti lontani. Il lavoro eccezionale di circa trenta volontari ha però consentito di ripulire in tempo record una palestra che era completamente allagata e piena di fango: purtroppo ci sono da rifare caldaia e impianti elettrici, e quindi la struttura sarà inutilizzabile per settimane, forse per alcuni mesi. A Bastiglia, compromesso anche il campo da calcio. Insomma, una situazione tutt'altro che semplice: fortunatamente il lavoro tempestivo ed encomiabile dei volontari della pallavolo Bastiglia e di tutte le realtà colpite dall'alluvione ha ridotto al minimo l'impatto di questa nuova catastrofe naturale.

di Alessandro Trebbi - redazione Uisp Modena

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2. Contro le regole

Con questo nome si aprirà a febbraio, nel municipio di Ferrara, la mostra d'arte per il contrasto alle discriminazioni di genere nello sport promossa dalla "European gay and lesbian federation"

FERRARA - È in arrivo a Ferrara "Contro le regole - lesbiche e gay nello sport", una mostra dal suono ribelle con radici internazionali molto forti. È stata, infatti, promossa da "European gay and lesbian federation" (Eglsf) e realizzata all'interno del progetto europeo "Football for Equality", di cui Uisp è partner insieme ad altre organizzazioni sportive di Austria, Germania, Olanda, Slovenia e Slovacchia. Focus della mostra è la lotta "contro le regole" di una cattiva tradizione omofoba che attanaglia il mondo sportivo. La mostra si terrà nei primi quindici giorni di febbraio, in concomitanza - non casuale - con le Olimpiadi di Sochi, al centro delle polemiche per la legge russa antigay, una linea intollerante riconfermata dalle recentissime dichiarazioni di Anatoly Pakhomov, sindaco della località sul Mar Nero: "Saremo ospitali con coloro che non cercheranno di imporre le proprie abitudini e la propria volontà".

A distanza di 3000 chilometri dal territorio olimpico, nell'atrio della residenza municipale ferrarese, saranno ospitate 37 vele con immagini e storie riprodotte dall'Eglsf e tradotte in cinque lingue. Un ricco itinerario artistico che, partendo dai temi connessi alle discriminazioni di genere nello sport - con svariate testimonianze biografiche di sportivi omosessuali -, propone un approccio sociologico di più ampio respiro, rilanciando idee e proposte concrete per rendere lo spazio sportivo un luogo più tollerante e un'occasione di uguaglianza.

L'evento, promosso dalla Uisp di Ferrara, riconferma l'attenzione della città estense verso le problematiche di genere, a conferma del Pico, il Protocollo Interistituzionale per il Contrasto all'Omofobia firmato dall'Unione Italiana Sport Per tutti assieme ad altre associazioni e istituzioni impegnate nella lotta alla discriminazione. "Contro le regole" ha già fatto tappa a Genova e, dopo la sosta ferrarese, percorrerà ancora molta strada, visitando altre province emiliano-romagnole, dove sono in programma diverse iniziative satelliti, e resterà in regione fino ai mondiali di calcio.

di Nicola Alessandrini - redazione Uisp Ferrara

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3. Diverse identità di genere nello sport

La rete Sport alla rovescia ha lanciato il 23 gennaio la campagna contro le discriminazioni "NoDiSex". Presenti all'iniziativa il sociologo Mauro Valeri e Porpora Marcasciano, presidente del Movimento identità transessuale

BOLOGNA - Una spiaggia nel Gargano. E un gruppo vasto di persone che si cimenta in competizioni come il tiro del giovanotto, il lancio della borsetta, i 100 m sui tacchi a spillo e il tuffo con la parrucca. "Era il 1980 e in quella fase del movimento lgbtq eravamo tutti molto più fantasiosi. Così ci inventammo le 'Frocimpiadi'. Non che ci interessasse diventare atleti, ma volevamo scherzare sul rapporto tra sport e identità di genere". Porpora Marcasciano, presidente del Movimento identità transessuale (Mit), ha ricordato così una stagione di movimentismo nel corso della serata di presentazione della campagna NoDiSex (acronimo per "no alle discriminazioni per l'orientamento sessuale" nell'ambito sportivo), svoltasi il 23 gennaio al centro sociale Tpo di Bologna e organizzata dalla rete Sport alla rovescia.

Tre i punti principali contenuti nell'appello su cui si basa la campagna. "Vogliamo che il maggior numero di federazioni - ha affermato il sociologo Mauso Valeri, principale ospite della serata - inserisca nel proprio statuto un esplicito rifiuto delle discriminazioni di genere, che sui siti delle federazioni compaiono storie di atleti omo, trans o intersessuali che hanno fatto la storia di quelle discipline e che vengano lanciate iniziative contro le discriminazioni". Occasione della campagna, ovviamente, le imminenti Olimpiadi invernali di Soči, che si svolgeranno dal 6 al 23 febbraio in Russia, paese che ha visto promulgare nel giugno 2013, ad opera del suo presidente Vladimir Putin, la legge che vieta la "propaganda di relazioni sessuali non tradizionali", punendola con multe salatissime e, nel caso degli stranieri, con la reclusione o l'espulsione.

La presenza di Mauro Valeri e il tema della campagna NoDiSex sono stati occasione anche per una presentazione del libro "Stare ai giochi. Olimpiadi tra discriminazioni e inclusioni (Odradek. Roma 2012 - pp. 237. € 18,00), di cui è autore il sociologo romano, che dal 2005 è responsabile dell'Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. "Il problema del riconoscimento di genere nel mondo dello sport - ha sottolineato Valeri - si è posto solo dagli anni Venti, con l'affermazione di movimenti femminili per il riconoscimento della partecipazione delle donne alle Olimpiadi. Da allora, l'attenzione sulla sessualità si è concentrata solo sulla prevenzione degli imbrogli, con l'istituzione dei test sulla femminilità. Senza andare troppo per il sottile nel riconoscimento delle situazioni legate all'intersessualità".

di Vittorio Martone

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4. Vie di fuga per ciclisti

Sabato 8 febbraio la prima di una serie di gare organizzate dalla lega ciclismo della Uisp di Modena all'interno dell'autodromo di Marzaglia

MODENA - Quando si pensò di organizzare gare automobilistiche non più lungo strade normalmente aperte al traffico ma all'interno di circuiti, di certo giocò un ruolo determinante la sicurezza dei piloti. Ai bordi delle corsie niente più filari di alberi ma cordoli e vie di fuga. L'attenzione alla sicurezza è stata una delle motivazioni che ha spinto la lega ciclismo della Uisp Emilia-Romagna ad aprire alle biciclette l'autodromo di Marzaglia. Nel circuito in provincia di Modena, infatti, i giorni 8 e 22 febbraio e il primo marzo, si correranno gare ciclistiche aperte a tutta la consulta - l'organismo che unisce tutti gli enti di promozione sportiva con attività su due ruote - che permetteranno ai partecipanti di pedalare in tutta tranquillità su circuiti totalmente chiusi al traffico.

La manifestazione nasce dalla collaborazione tra la lega ciclismo della Uisp di Modena e l'autodromo, e costituisce il primo esempio di attività ciclistica amatoriale all'interno del tracciato. Le gare "in pista" proseguiranno fino a giugno, quando si svolgerà una "sei ore agonistica a squadre" affiancata da iniziative pensate per ragazzi e cicloturisti. Mentre per la chiusura dell'anno ciclistico verrà disputata una cronometro a squadre di 20 km con partenza e arrivo al circuito. "L'iniziativa - afferma il presidente della lega ciclismo della Uisp di Modena, Luciano Vincenzi - è un'ottima occasione per entrambe le parti. La nostra lega avrà la possibilità di sperimentare nuove forma di gare improntate alla massima sicurezza stradale, mentre l'autodromo di Marzaglia ospiterà molti sportivi solitamente distanti dal mondo delle corse automobilistiche".

di Fabrizio Pompei

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5. Storie individuali al servizio della comunità

Dal primo febbraio a Casa Cervi, nel reggiano, un seminario per tramutare in collettiva la memoria individuale dei testimoni delle stragi nazifasciste, di mafia e del terrorismo. L'evento è organizzato da Libera, Anpi, Istituto Cervi e Regione Emilia-Romagna

GATTATICO (RE) - Un contenitore passivo, una macchina o una funzione intellettuale? L'esplosione delle neuroscienze negli ultimi anni ha rivoluzionato il modo di intendere la memoria. Volantini diffusi in questi giorni, illustrano un cervello "in moto". Ma il loro intento non è pubblicizzare un convegno di neurobiologia. La notizia, infatti, è costituita da tre appuntamenti gratuiti al Museo Cervi, in via Fratelli Cervi numero 9 a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia. Il primo febbraio si apriranno i lavori di questo seminario in cui si discuterà della funzione sociale della testimonianza storica. Scopo dell'iniziativa è trasformare la memoria individuale in un servizio per i cittadini. Gli organizzatori - Istituto Alcide Cervi, Libera, Anpi e Regione Emilia-Romagna - intendono così indicare le linee guida per un impiego ottimale della memoria storica nella formazione civile.

Alle spalle di questa iniziativa un patto - sottoscritto tre anni fa da Libera, Istituto Cervi e Anpi - denominato "Radici nel futuro". A legare queste tre associazioni c'è la storia d'Italia. In particolare, una storia attraversata da diversi tipi di resistenze: quella al fascismo, quella alle mafie e quella, forse meno tramandata, al terrorismo degli "anni di piombo". I testimoni costituiscono il filo rosso: protagonisti loro malgrado, ma portatori di esperienza. Così, il seminario "Espansione di memoria, testimonianze al servizio della legalità e della cultura democratica" rappresenta uno stimolo per alimentare nuove riflessioni. "Le testimonianze orali sono una fonte inestimabile e, per motivi anagrafici, non le avremo a disposizione per sempre - ha dichiarato in anteprima Daniele Borghi, storico dirigente della Uisp e referente di Libera Emilia-Romagna, che parteciperà all'incontro del primo febbraio - "quindi dobbiamo conservarle attraverso l'informazione e la cultura della legalità". Con lui, infatti, saranno presenti anche Benedetta Tobagi, figlia del giornalista Walter ucciso nel 1980 dalla Brigata XVIII marzo, e Stefania Pellegrini, sociologa dell'università di Bologna. Oltre a loro, anche diversi esponenti del mondo associativo e giornalistico regionale.

Ad ospitare il seminario sarà un luogo simbolico: Casa Cervi, dove, ancora una volta, si cercherà di proiettare la dimensione privata in quella pubblica. Ognuno dei tre appuntamenti avrà un profilo diverso. Il primo febbraio ci sarà la presentazione di quattro o cinque testimoni diretti, parenti di vittime di diverse stragi. A partire dalla loro esperienza, nel secondo incontro del 15 febbraio, si analizzerà il rapporto tra la testimonianza e l'informazione giornalistica. Tra gli interlocutori ci saranno il presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna Gerardo Bombonato, il giornalista Giovanni Tizian e Santo della Volpe, presidente di Libera informazione. Il terzo incontro, che avrà tra gli ospiti il reporter de' l'Espresso Fabrizio Gatti, si porrà il problema di trasmettere la memoria individuale alla conoscenza pubblica. Due gli obiettivi: fornire strumenti di azione a chi quotidianamente educa alla cittadinanza consapevole; rendere giustizia al lavoro inestimabile di coloro che hanno messo le proprie biografie violate al servizio della memoria nazionale.

La partecipazione è totalmente gratuita ed è gradita la prenotazione, che si può effettuare scrivendo all'indirizzo mail info@istitutocervi.it o chiamando lo 0522/678356.

di Carla Naddeo

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6. Gare e staffette

Sono aperte fino al 2 marzo le iscrizioni per i campionati master dell'Emilia-Romagna che si svolgeranno il 9 marzo nella piscina Ruggi di Imola

IMOLA (BO) - Domenica 9 marzo, nella piscina comunale "A. Ruggi" di Imola (Bo), si svolgeranno le gare del campionato master dell'Emilia-Romagna, XIII memorial Elisa Terziari, valido per il circuito nazionale master dell'Unione Italiana Sport Per tutti. L'impianto, a pochi passi dall'autodromo "Enzo e Dino Ferrari", è costituito da vasche da 25 metri divise in sei corsie con acqua climatizzata e cronometraggio automatico. Qui, dalle 8 di mattina i nuotatori potranno effettuare il riscaldamento fino alle 8,45 quando prenderanno il via le gare dei 100 misti, farfalla, dorso, rana, stile libero e la "mistaffetta" 4x50 stile. Nel pomeriggio, alle 13,45 seguiranno le gare sulla distanza di 50 metri.

Chi vorrà partecipare dovrà iscriversi entro il 2 marzo versando una quota di 8 euro per ciascun atleta e di 10 per ogni staffetta. Ogni atleta potrà partecipare ad un numero massimo di due gare individuali e tre staffette. Al termine della giornata verranno premiati i primi tre nuotatori classificati delle società dell'Emilia-Romagna per ogni gara, sesso e categoria, anche se preceduti da atleti provenienti da altre regioni. Saranno poi premiate le migliori prestazioni assolute maschili e femminili con lingotti in argento per il Trofeo Elisa Terziari mentre le società classificate dal primo al terzo posto di ciascuna classifica riceveranno le coppe del campionato regionale "Performances" e Medals". Infine verranno assegnati premi a sorpresa ai tredicesimi atleti classificati assoluti di ogni gara mentre non verranno premiate le staffette.

della redazione Uisp Emilia-Romagna

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7. "Ma noi perché corriamo?"

Comicità e incubo. Una corsa come metafora della vita ha stregato più di 400 persone nella rappresentazione bolognese di "Maratona di New York". La prova - atletica oltre che teatrale - dei due attori Giammarini e Lupano è andata in scena al Duse il 23 gennaio

BOLOGNA - Pantofole, barbetta incolta, tuta e maglietta. Non è la descrizione di universitari fuori sede e sotto esame. Uno sbalordito pubblico di oltre 400 persone e il teatro Duse di Bologna - in via Cartoleria, numero 42 - il 23 gennaio hanno condiviso una messa in scena davvero insolita. Un'ora di spettacolo, un'ora di corsa. Per il pubblico, coinvolgimento psicofisico e tensione si sciolgono solo al calare del sipario. Finzione scenica e finzione narrativa si risolvono solo alla fine. Due attori protagonisti, Cristian Giammarini e Giorgio Lupano, che recitano e, contemporaneamente, corrono nello spettacolo "Maratona di New York". Firmato dal drammaturgo e regista Edoardo Erba, il testo è stato scritto nel 1992. Tradotto in 17 lingue, rappresentato in molti Paesi del mondo, ha collezionato ovunque successi. L'autore ha affidato allo sforzo fisico degli attori l'evoluzione della vicenda. Le regole convenzionali del teatro sono violate: non ci sono pause. Si corre. E anche il pubblico corre, in senso figurato. Cerca di afferrare il senso della vicenda che sfugge, sin dall'inizio.

Giammarini e Lupano si sono diplomati nel 1993 alla scuola del teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi. Interpretano "Maratona di New York" dal 2009. I mesi di preparazione atletica sono stati quattro. "Siamo solo noi due e il palcoscenico è spoglio - riconosce Giammarini - ma è la fisicità della rappresentazione che colpisce gli spettatori". Il correre condiziona la recitazione degli attori, nella misura in cui ne condiziona il fisico: il cuore batte più forte e il sudore appesantisce i vestiti. "Genera nell'attore un'esposizione maggiore - precisa Giammarini - che lo accompagna verso il finale della storia". La corsa immobile, perché avviene sul posto, è un climax, è il presupposto perché alla fine si possa toccare quel livello di coinvolgimento. "È faticosissimo - conferma il collega Lupano - ma è più facile recitare perché sei fisiologicamente portato ad arrivare a quella temperatura emotiva lì".

"Maratona di New York" è la storia di due amici che sognano di correre la competizione podistica più famosa del mondo. Si allenano due volte a settimana, di notte, in campagna. Lupano e Giammarini interpretano Mario e Steve. Il proprio modo di correre rappresenta...

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di Carla Naddeo

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8. Appuntamento a mezzanotte

Alle 24 del 28 giugno, a Bologna, al via la randonnée di 300 km organizzata dalla piccola associazione sportiva dilettantistica GS Ravonese

BOLOGNA - Le due torri, piazza Maggiore, i portici che da via Saragozza conducono fino alla basilica di San Luca. Saranno queste le prime tappe della randonnée "Ravorando" che partirà da Bologna nella notte di sabato 28 giugno. La manifestazione rappresenta l'unico appuntamento organizzato dal GS Ravonese, una storica associazione che conta appena dodici soci di cui solo cinque sono ciclisti. "Il gruppo sportivo - racconta Sergio Antolini, segretario dell'associazione - è nato nel 1949 da un gruppo di amici che abitavano nella valle del Ravone. Dopo i primi anni passati insieme all'Unione Italiana Sport Per tutti si decise di seguire la strada dell'agonismo e la Federazione ciclistica. Tre anni fa abbiamo deciso di invertire rotta: puntare su un cicloturismo di lunghe distanze e affiliarci alla Uisp Emilia-Romagna".

Quest'anno per la prima volta ci saranno due possibili tragitti di 200 e 300 km da percorrere in un tempo massimo e minimo calcolato sulla velocità media, che non dovrà essere inferiore ai 15 km all'ora né superiore ai 33. "In questo modo - spiega Antolini - si evita di creare competizione e allo stesso tempo si dà spazio anche a chi è più allenato e riesce a tenere buone velocità su distanze così impegnative. Non esistono classifiche né individuali né per società sportiva: quello che conta è partecipare a pedalate turistiche che permettono di guardare al nostro territorio in maniera nuova".

La particolarità delle randonées, infatti, sta proprio nell'agilità della loro organizzazione che consente di attraversare centri storici e coprire centinaia di chilometri - le più lunghe possono essere anche di 1200 km - senza creare disagi al traffico. "Non essendoci premiazioni - afferma Antolini - non occupiamo suolo pubblico e tutti i ciclisti hanno l'obbligo tassativo di rispettare il codice della strada. Inoltre non dobbiamo segnalare il percorso con cartelli o frecce: ogni ciclista ha un proprio 'roadbook' con tutte le indicazioni necessarie per orientarsi".

La mappa del circuito non è però l'unica cosa richiesta ai partecipanti: pedalando di notte e per così tanti chilometri, infatti, sono necessari dispositivi di sicurezza - dalle luci alle casacche catarifrangenti - fino a pezzi di ricambio, dal momento che non c'è nessuna ammiraglia a seguire il gruppo. "L'anno scorso - conclude Antolini - abbiamo contato 60 ciclisti, di cui una decina di donne, per la 200 km. Speriamo di ripeterci quest'anno con almeno una ventina di partecipanti per il percorso più impegnativo: la specialità delle randonnées, del resto, è in crescita e l'Emilia-Romagna è seconda solo alla Lombardia per numero di manifestazioni e società organizzatrici".

di Fabrizio Pompei

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9. Ausl e Uisp per gli "Anziani fragili"

A Reggio Emilia la prima sperimentazione regionale del progetto con fisioterapisti e laureati in scienze motorie che coinvolgerà 40 anziani nei sei distretti socio-sanitari della provincia

REGGIO EMILIA - Ogni anno sono diverse migliaia gli anziani soggetti a cadute domestiche e di questi circa 700 vengono ricoverati per la rottura del femore. Le conseguenze sono spesso gravi e onerose per le famiglie e per il sistema sanitario nazionale. Per evitare questi gravi fenomeni il più delle volte sarebbe sufficiente un'educazione motoria adeguata dei soggetti a rischio. Il progetto regionale "Anziani fragili" messo in campo dal Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl, l'Arcispedale Santa Maria Nuova in collaborazione con la Uisp, si propone di ridurre l'incidenza delle cadute domestiche attraverso il recupero delle capacità motorie residue dell'anziano.

Sabato primo febbraio a Reggio Emilia partirà un ciclo formativo gratuito rivolto a insegnanti di educazione fisica, laureati in scienze motorie e fisioterapisti che nei prossimi mesi porterà all'attuazione del progetto. Il programma coinvolgerà sperimentalmente 40 anziani residenti nei sei distretti socio-sanitari della provincia ai quali verrà proposto gratuitamente un ciclo di sedute a domicilio da un'ora ciascuna con l'intervento di un fisioterapista e di un laureato in scienze motorie o diplomato Isef che proporranno esercizi mirati al recupero delle capacità fisiche.

È dimostrato infatti che tra gli anziani che fanno attività fisica il rischio di cadute scende notevolmente. Gli occhi della sanità regionale sono tutti puntati sulla provincia di Reggio Emilia dove, per la prima volta sul territorio dell'Emilia-Romagna, si prevede l'attuazione del progetto con l'intervento congiunto di fisioterapisti e operatori di associazioni di promozione sociale. "La fragilità dell'anziano non è solo fisico-motoria, ma anche sociale - fa sapere Evelyn Iotti, responsabile del progetto del comitato Uisp di Reggio Emilia -. L'intervento domiciliare di tecnici ed educatori specializzati ha una funzione ricreativa oltre che motoria che è comune in tutte le proposte Uisp per la terza età, nelle quali l'obiettivo principale è contrastare il senso di abbandono che colpisce molti dei nostri anziani".

della redazione Uisp Reggio Emilia

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10. Pane, circo e violenza

Riceviamo e pubblichiamo un articolo che riflette e analizza la situazione brasiliana, la violenza dei gruppi delle tifoserie organizzate e le grandi manifestazioni sportive con la lente della logica del "panem et circenses"

L'IMPERATORE Vespasiano, il 22 giugno del 79 d.C., poco prima di morire, scrisse una lettera al figlio Tito nella quale gli consigliava di concludere la costruzione del Colosseo; questo gli avrebbe dato "molta allegria e infinita memoria". Ed ecco che tra un lavacro, un banco di scuola o uno stadio il popolo preferiva sedersi tra gli spalti dell'anfiteatro. Il consiglio dell'imperatore era fondato sull'idea che la miglior ricetta per diminuire l'insoddisfazione popolare contro i governanti era sedurre la plebe con pane e giochi circensi. Tito, quindi, finì per inaugurare il famoso anfiteatro, nel pieno centro dell'urbe, con cento giorni di festa. Così ebbe inizio l'era del "panem et circenses", che consisteva nell'alternare, all'interno dell'arena, spettacoli sanguinolenti tra gladiatori e distribuzione gratuita di pagnotte. Tutto ciò, ovviamente, implicava dei costi alti per le casse dell'impero, con conseguente aumento delle imposte e un'economia praticamente a terra. Ma questa politica populista diede enorme prestigio agli imperatori romani.

È risaputo che i giochi, nel corso della storia, funzionarono come vernice per lustrare l'immagine dei governanti. Oggi la strategia per accattivarsi la simpatia del popolo per mezzo dell'arte e dell'intrattenimento continua a ricevere molte attenzioni da parte delle amministrazioni pubbliche. Ciò che è cambiato nel paesaggio degli spazi ludici non è l'ambizione della classe dirigente di innalzarsi alle vette del vanto, ma il comportamento delle platee. Spettatori che un tempo si godevano la catarsi degli scontri sportivi, esultando o deplorando la performance dei competitori, sono diventati essi stessi i competitori, i lottatori, i gladiatori, scagliandosi gli uni contro gli altri non solo con le armi delle imprecazioni, ma con quelle del fuoco, iniziandosi a una violenza fisica.

Il fenomeno ha assunto rilievo di fronte al rischio del Brasile di diventare il palco della violenza calcistica per eccellenza. L'apparato della sicurezza pubblica è stato inefficace e non è riuscito, infatti, a debellare il disordine e le risse sulle tribune. Solo un paio di misure palliative, come il divieto d'ingresso negli stadi ai fanatici, la maggiorazione dei prezzi, giochi a porte chiuse e multe ai club. La mobilitazione di individui per la formazione di gruppi e l'organizzazione dei tifosi obbediscono al nuovo ordine che guida la dinamica sociale nel mondo contemporaneo. Fare parte di tifoserie come quelle della Mancha Verde (Manica Verde, N.d.R.) o dei Gaviões da Fiel (Volponi del Fedele, N.d.R.) è diventata cosa normale per gli abitanti delle città congestionate, carenti di servizi.

Condannare le folle con designazioni come vandali, banditi, selvaggi; rafforzare le forze dell'ordine negli stadi; continuare a utilizzare mezzi tradizionali, come la punizione dei club, non riuscirà ad eliminare la violenza delle tifoserie organizzate. La disciplina e l'ordine devono tenere in conto gli standard comportamentali, non rimanere ancorati nello sforzo dell'educazione (rieducazione) dei tifosi fanatici. Non si tratta di promuovere mere azioni di marketing culturale, ma di un ampio programma che ha come obiettivo quello di comporre un'ideologia volta a ingrandire lo spirito democratico, con rispetto ai principi dell'ordine e della disciplina, che non devono essere incompatibili con l'entusiasmo dei tifosi. Né Vespasiano né Tito avrebbero immaginato che, un giorno, al distico "panem et circenses" si sarebbe aggiunta la parola violenza. Se fosse stato così, il vecchio Colosseo non sarebbe stato in piedi.

di Gaudêncio Torquato per Adital, agenzia di notizie dall'America latina e caraibica

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11. Una lezione sulla neve

Il 26 gennaio a Folgaria (TN), oltre 130 ragazzi hanno partecipato alla prima giornata di "Snowboard-day", l'iniziativa Uisp nata per avvicinare i più giovani alla tavola

FOLGARIA (TN) - Bassi costi, attenzione alla sicurezza e piacere di stare insieme. Questi i motivi del successo di "Snowboard-day", la manifestazione dell'area neve Uisp che si è aperta il 26 gennaio a Folgaria, in provincia di Trento. Oltre 130 ragazzi hanno partecipato alla giornata sulle piste: in circa 50 hanno seguito i corsi base dei maestri federali mentre i restanti hanno potuto affinare la tecnica sulla tavola a fianco degli operatori Uisp.

"Il risultato che ci ha inorgoglito di più - afferma Alessandro Mantella, responsabile della progettazione per la Uisp Bassa Romagna - è stata la presenza di una decina di bambini di sette e otto anni che si sono avvicinati per la prima volta allo snowboard". Oltre ad avvicinare alla tavola i più piccoli la giornata è stata anche l'occasione per parlare di sicurezza. "Spesso - spiega Mantella - quando si è acquisita una certa pratica si corre il rischio di esagerare. Il nostro compito è quello di insegnare anche la prudenza".

La giornata del 26 è stata solo la prima di una serie di appuntenti che proseguiranno con le date del 16 febbraio e del 9 marzo rispettivamente sulle piste dell'Abetone (PT) e di Andalo (TN). "L'iniziativa - conclude Mantella - è un'ottima opportunità per avvicinarsi a una nuova disciplina divertendosi in compagnia di altri ragazzi. Il tutto a un prezzo bassissimo: ogni partecipante con 69 euro non solo segue le lezioni di snowboard ma acquista due ore di skipass, il biglietto del viaggio e il buono per il pranzo".

di Fabrizio Pompei

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12. Ciclisti per tradizione

Amatori della bicicletta Uisp sulle colline parmensi. Il 9 febbraio una gara di cross country a Rivarolo di Torrile (Pr). Circa 100 biker ribadiranno la passione per le due ruote

RIVAROLO DI TORRILE (PR) - In ben nove edizioni del Giro d'Italia, Parma è stata sede di arrivo di tappa; in altre tre edizioni, sede di partenza. Ed è proprio in un piccolo comune della bassa parmense, Rivarolo di Torrile che, domenica 9 febbraio, una competizione di cross country rinnoverà questo tradizionale legame con il ciclismo. Il nome della gara è "Trofeo d'inverno 2 ponti", tappa valida per il campionato provinciale. Per i circa 100 ciclisti che parteciperanno il ritrovo è alle 8 al campo sportivo Torrile in via Lori, la partenza alle 9,30. Il circuito sarà pianeggiante, misto ghiaiato e sterrato, e lungo 15 km. Dovrà essere percorso due volte dopo un primo giro di lancio di 4 km, per un totale di 34 km. Per le donne e i ragazzi, invece, un solo giro di 19 km. Saranno assegnati cinque premi alla categoria degli adulti e tre alla categoria donne e bambini. Organizzato con il patrocinio di Uisp, G.S. Torrile e Coni, l'iscrizione all'evento - del costo di 12 euro - è aperta a tutti i tesserati Uisp dai 16 anni in poi.

La G.S. Torrile è nata nel 1975. Ed è il presidente di questa società, Mauro Melegari, a evidenziare la comunanza di valori con la Uisp, a cui è affiliata da sempre. Durante una telefonata, infatti, prima di indicarci le cifre della polisportiva, ha voluto illustrarne lo spirito: "Valorizziamo la pratica amatoriale. Ovvio, ai miei ragazzi, prima delle gare, auguro i migliori risultati, ma poi aggiungo sempre: divertitevi!". Dopo questo confidenziale ritratto del gruppo sportivo, Melegari ci elenca i numeri: 65 iscritti, tra i 18 e i 75 anni. Anche i piazzamenti sono notevoli. Un piccolo gruppo tra i 7 e i 16 anni gareggia anche a livello nazionale. "È una realtà molto viva, ma combattiamo ogni giorno con la crisi economica. Noi abbiamo frenato i tesseramenti, ma molte altre associazioni sono state costrette a chiudere - lamenta il presidente -. Per ora resistiamo, facciamo le cose per bene e… non regaliamo niente", riferendosi alle attrezzature sportive.

Melegari ha poi affrontato un altro tema molto delicato: "Aspirare a obiettivi troppo lontani fa intraprendere strade sbagliate". Il riferimento è chiaro: "La presenza del doping nel ciclismo è sempre sotto i riflettori dei media. Come se negli altri sport non ci fosse". Negli ultimi anni la polisportiva ha avuto modo di percorerre le nuove piste ciclabili costruite accanto alle rive del Po, anche se: "D'estate sono impraticabili per la forte umidità". Ma a tenere alto il morale della polisportiva e del presidente è il consolidato inserimento nel territorio parmense: "La zona della bassa parmense, con le proprie colline, è fisiologicamente perfetta per gli allenamenti su due ruote".

di Carla Naddeo

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13. Una sana competizione

Di questo si è parlato sabato 11 gennaio, nella sede del comitato Uisp di Bologna, in occasione del seminario di formazione della lega nuoto Uisp Emilia-Romagna "Promozione e agonismo"

BOLOGNA - "Nello sport c'è sempre un po' di competizione. L'importante è che la qualità della vita di un giovane atleta e della sua famiglia vengano sempre prima del conseguimento dei risultati". Così Paolo Belluzzi, presidente della lega nuoto della Uisp Emilia-Romagna, descrive la propria idea di agonismo che, senza esasperare allenamenti e stress, metta al primo posto la salute e il benessere del nuotatore. Di gare si è parlato sabato 11 gennaio, nella sede della Uisp di Bologna, in occasione del seminario aperto a tecnici e dirigenti dell'Unione Italiana Sport Per tutti "Promozione e agonismo". Nato dalla collaborazione tra i referenti delle commissioni regionali di tecnica e formazione, il corso, cui hanno partecipato quindici persone, ha intrecciato temi di carattere gestionale con altri metodologici e didattici.

I relatori Marco Rinaldini, del circolo polivalente Olimpia di Vignola (Mo), Serena Fraboni, Andrea Colabella e Valentina Franceschi del Nuoto sprint Borgo (Bo), Vincenzo Savelli e Mattia Staderoli della Podium nuoto di Parma si sono concentrati su diversi aspetti tipici delle scuole di nuoto di alta prestazione, a partire dall'approccio stesso alla pratica agonistica. "Il seminario - anticipa Belluzzi - è stato solo il primo di tre appuntamenti formativi dedicati al nuoto 'evoluto'. Nei prossimi due appuntamenti ci si concentrerà sull'evoluzione delle caratteristiche motorie del giovane atleta e, successivamente, si parteciperà a laboratori di allenamenti con ragazzi di varie età".

di Fabrizio Pompei

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14. Il Trofeo Mariele Ventre incanta Modena

Oltre mille bambini a volare sui pattini, il 25 gennaio, in una giornata di sport e solidarietà insieme al Coro dell'Antoniano di Bologna

MODENA - Se qualcuno fosse passato sabato 25 gennaio dalle parti del PalaPanini, buttando l'occhio nel parcheggio avrebbe pensato che ci fosse una partita di pallavolo di cartello. Se qualcuno fosse incappato nell'urlo della folla all'inizio della manifestazione si sarebbe immaginato il tripudio dopo un goal della squadra del cuore. E invece stiamo semplicemente parlando della diciottesima edizione del "Trofeo Mariele Ventre", una bellissima e riuscita manifestazione di pattinaggio che per la prima volta si teneva a Modena. A prendere parte a questa maratona sulle rotelle 1052 bambini under 14 in rappresentanza di 30 gruppi provenienti dall'Emilia-Romagna, dal Veneto, dalla Lombardia e dalle Marche. Tante coreografie strappapplausi ideate sulle note delle canzoni dello Zecchino d'oro e dalle universali colonne sonore dei film della Disney in onore della indimenticata fondatrice del Piccolo coro dell'Antoniano. Il via della manifestazione alle ore 15, una quattro ore organizzata dalla Uisp in collaborazione con la Fondazione Mariele Ventre ed Antoniano che ha incantato tutti per la bella atmosfera e l'entusiasmo dei presenti.

La giornata ha visto tutti i bimbani protagonisti, nessuno escluso. La vittoria, decretata da una speciale giuria formata da giovanissimi provenienti dalle scuole modenesi, è andata alla Asd Orizon Bologna sulle note della canzone "Tito e Tato". Ma tutti i partecipanti sono stati premiati per il grande impegno. La giornata, patrocinata dalla Provincia e dal Comune di Modena, dall'Ufficio scolastico e dal Coni regionali, è stata condotta magistralmente dal duo formato dall'ex campione di pattinaggio Guido Mandreoli e dal simpatico Valter Brugiolo (in arte Popof, vincitore della nona edizione dello Zecchino d'oro), coadiuvati da Radio Bruno, insiema alla mascotte Ersilia.

Momenti emozionanti sono stati vissuti grazie al benvenuto dato dal cantante Matteo Macchioni, che ha cantato il "Nessun dorma" dalla Turandot di Puccini accompagnato dalle coreografie sui pattini di Asya Sofia Testoni. La giornata è stata caratterizzata anche per l'impengo nella solidarietà, per i progetti promosssi dalla Fondazione Ventre e dall'Antoniano e per il sostegno e la vicinanza alla Bassa modenese, la zona della pianura colpita dall'ennesima calamità dopo il terremoto del 2012. Le parole di Elisa Debbi, giovane poetessa di Mirandola, la forza e la tenacia della presenza del campione del mondo di pattinaggio - il modenese Elis Carriero -, i tanti partecipanti e volontari provenienti dall'area nord, il passaggio di mano della Coppa della solidarietà - donata dal presidente Uisp Emilia-Romagna Mauro Rozzi al vice sindaco di Mirandola Enrico Dotti - hanno contribuito a rendere speciale questa giornata. E quando tutto i pattinatori sono scesi in pista per le premiazioni e hanno intonato insieme a Matteo Macchioni e a tutto il palazzetto la canzone "Volare" di Domenico Modugno, è cresciuto ancora il senso di protagonismo di ciascuno in questa manifestazione. Ora Il Mariele Ventre riprende la via Emilia e torna Bologna con la consapevolezza di aver vissuto una giornata indimenticabile in una Modena accogliente e generosa più che mai.

della redazione Uisp Modena

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15. L'Emilia-Romagna verso il nuovo Servizio ferroviario regionale

Le quattro associazioni Fiab, Legambiente, Uisp e Wwf preoccupate per lo sviluppo dell'intermodalità bici-treno

BOLOGNA - Apprendiamo dalla stampa del 21 gennaio scorso che sarebbero tre i soggetti che prenderanno parte all'appalto per l'assegnazione del Servizio ferroviario regionale: Trenitalia, Tper e la multinazionale Arriva controllata da Deutsche Bahn, la compagnia delle ferrovie tedesche. In attesa che si apprendano i dettagli del capitolato di gara Fiab, Legambiente, Uisp e Wwf sottolineano che il percorso avviato dalla Regione Emilia-Romagna per l'assegnazione del servizio ferroviario per i prossimi 15 + 7 anni è un'occasione per concretizzare un'alleanza necessaria e strategica in tema di mobilità sostenibile: quella tra il treno e la bicicletta. Per questa ragione i coordinatori regionali delle quattro associazioni si auspicano che il capitolato di gara che sarà sottoposto alle imprese che hanno manifestato interesse alla gara contenga precise richieste in tal senso.

Condividiamo interamente la strategia impostata con la gara: programmazione delle tariffe a cura della Regione e possibilità per il gestore di realizzare investimenti nel lungo periodo. Un programma riassunto in modo molto suggestivo con l'espressione "servizio regionale ad alta affidabilità". Siamo però preoccupati per l'attenzione riservata all'intermodalità treno-bicicletta, molto peggiorata nel corso degli ultimi due anni soprattutto nella sua cosiddetta componente attiva (trasporto della bici al seguito). Nella nostra regione, infatti, la percentuale dei treni attrezzati sui quali è possibile trasportare biciclette è passata dall'85% del 2011 al 45% del 2012 e, nonostante ripetute sollecitazioni da parte del mondo associativo, è rimasta preventivata alla stessa percentuale anche per il 2013.

Continua a leggere sul sito Uisp Emilia-Romagna

comunicato stampa congiunto Fiab, Legambiente, Uisp e Wwf

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16. Primi esiti dell'inchiesta "Black Monkey"

Due assoluzioni, sei condanne e 23 rinvii a giudizio al termine dell'udienza preliminare che si è tenuta il 21 gennaio a Bologna. Il 28 marzo il dibattimento del maxi-processo contro le mafie e il loro sfruttamento del gioco d'azzardo in Emilia-Romagna

BOLOGNA - Il 21 gennaio, al termine dell'udienza preliminare del processo seguito all'inchiesta "Black Monkey", 23 persone sono state rinviate a giudizio, molte delle quali imputate di associazione a delinquere secondo l'art. 416 bis. Questa importante decisione è stata assunta dal giudice Andrea Scarpa, accogliendo in toto le richieste del pubblico ministero Francesco Caleca. Il processo sarà celebrato nei confornti di diversi imputati collegati, a vario titolo, alla presunta organizzazione mafiosa che realizzava profitti con il gioco d'azzardo legale e illegale, capeggiata da Nicola "Rocco" Femia.

Degli otto imputati che avevano richiesto e ottenuto il rito abbreviato, due sono stati assolti; agli altri il Gup ha inflitto pene variabili da un anno e sei mesi fino a sette anni e sei mesi, riconoscendo l'associazione a delinquere semplice e non quella, come richiesta dal Pm, di stampo mafioso. Le ragioni di questa scelta saranno note al deposito, entro qualche mese, delle motivazioni della sentenza.

Le quattro sedute dell'udienza preliminare si sono svolte, come dispone la legge, a porte chiuse, a differenza di quanto avverrà durate la fase del dibattimento che inizierà il prossimo 28 marzo. Costante la presenza dei volontari di Libera, all'esterno dell'aula, durante le varie fasi dell'udienza. Presenza che sarà garantita anche a tutte le udienze del processo, per sostenere l'azione delle parti civili, far percepire l'importanza e l'interesse per questo processo e per sostenere il giornalista Giovanni Tizian, che mai si è lasciato intimidire dalle minacce mafiose.

fonte: ufficio stampa Libera Emilia-Romagna

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17. Identità miste

Mostre fotografiche, sport, seminari e cineforum a "Tuttimondi", il festival contro le discriminazioni che si svolgerà dal 10 maggio al 9 giugno a Parma

PARMA - La Uisp di Parma insieme alla sua rete di associazioni partner (L'ottavo colore, Arcilesbica Zami, Kwa Dunìa, Damas y Caballeros, La Paz!, Lasu, Le giraffe, Arcilesbica Bologna) sta organizzando il festival "Tuttimondi" che si svolgerà a Parma dal 10 maggio al 9 giugno. Si tratta di un calendario di iniziative sui temi delle discriminazioni che avvengono a causa delle identità di genere, orientamenti sessuali, diverse abilità ed etnia nella società civile e, primariamente, nello sport.

Parte integrante del festival sarà una raccolta fondi che andrà a sostenere la costruzione di una casa-comunità d'accoglienza per persone richiedenti asilo a causa di discriminazioni legate al proprio orientamento sessuale. Le altre principali iniziative che verranno inserite nel calendario del festival sono un'esposizione gratuita della mostra fotografica itinerante "Contro le regole: lesbiche e gay nello sport", patrocinata dall'European gay and lesbian sport federation (Eglsf); il torneo a "identità miste"; una serie di seminari e convegni; una libreria tematica e un cineforum.

Lo scopo principale, ma non certo l'unico, del festival è informare cittadini e associazioni sui diritti Lgbt, persone con diverse abilità e migranti, nonché sul panorama legale contemporaneo e sui temi delle discriminazioni a causa delle identità di genere, orientamenti sessuali, diverse abilità e di etnia. Il festival può già annoverare il patrocinio ufficiale della Regione Emilia-Romagna e di Arcilesbica nazionale. Allo scopo di coinvolgere fin da subito come protagonista ogni persona, il comitato organizzatore del festival ha indetto il contest ufficiale per individuare quale sarà il logo ufficiale. Informazioni e regolamento si trovano sull'apposito evento creato nella pagina Facebook, "Tutti Mondi".

di Maria Elisabetta Bellini - della redazione Uisp Parma

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La Uisp Emilia-Romagna in un'app

La nuova applicazione, studiata per Android e iPhone, permette di avere sul proprio smartphone tutte le informazioni sul mondo regionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti

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