Uisp-a-mente

UISP-A-MENTE Newsletter della Uisp Emilia-Romagna

n. 19 anno I - venerdì 2 dicembre 2011

Web: www.uisp.it/emiliaromagna - E-mail: redazione.emiliaromagna@uisp.it

1. PIERO GNUDI NOMINATO MINISTRO DEL TURISMO E DELLO SPORT. IL COMMENTO DELLA UISP

Il vicepresidente Manco: "Un segnale positivo, pur nell'emergenza, veder tornare lo sport al centro delle politiche pubbliche"

di Vittorio Martone

2. CITTADINANZA. STORIE DI DIRITTI NEGATI

Dal monito del Presidente della Repubblica Napolitano alle speranze per l'adozione dello ius soli in Italia. Il ruolo della Uisp e dello sport per l'integrazione

di Federica Imbrogli

3. SCOPRENDO IL PROFONDO RAPPORTO TRA MALINCONIA E SPORT: IL NUOVO NUMERO DI AREA UISP INTITOLATO "NESSI E MANCANZE"

Nella rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna spunti dalla letteratura alla politica, per indagare le emozioni dello sport in tempo di crisi. Tra i vari contributi le interviste al critico letterario Massimo Raffaeli e a Graziano Delrio, presidente Anci e sindaco di Reggio Emilia

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

4. L'ORIZZONTE ITALIANO: INTERVISTA A GRAZIANO DELRIO, PRESIDENTE ANCI E SINDACO DI REGGIO EMILIA

Dall'ultimo numero di Area Uisp un estratto della lunga conversazione con il primo cittadino reggiano su unità e crisi, tagli e futuro dei rapporti tra enti locali e associazionismo

di Vittorio Martone

5. UN NESSO ABISSALE

La malinconia dello sport esaminata dallo sguardo del critico letterario Massimo Raffaeli. Un estratto dell'intervista dall'ultimo numero di Area Uisp

di Nicola Alessandrini e Vittorio Martone

6. APPROVATO IL BILANCIO PREVENTIVO UISP EMILIA-ROMAGNA

Dal consiglio regionale del 18 novembre un incentivo allo sviluppo di politiche innovative per fronteggiare la crisi

di Mario Reginna

7. UISP PARMA: UN BILANCIO SULLA SETTIMANA DEL MIGRANTE

Intervista a Silvia Chiapponi, settore sport e diritti sociali del comitato Uisp di Parma e responsabile dell'organizzazione del Torneo del Migrante - MondoGol 2011

di Maria Elisabetta Bellini - Redazione Uisp Parma

8. TRE DONNE PER LA CONSULENZA ALL'ASSOCIAZIONISMO SPORTIVO

Il primo dicembre a Ravenna un seminario per le società del territorio su accertamenti fiscali, aspetti giuridico-previdenziali e responsabilità dei dirigenti. L'evento è stato organizzato da Uisp Ravenna, Imola-Faenza e Bassa Romagna

di Mario Reginna

9. OGNI GIORNO ON-LINE LA VOCE DEL GIORNALE RADIO SOCIALE. IN DIRETTA COL TERZO SETTORE

La striscia informativa di tre minuti è trasmessa da internet e a breve sarà anche in FM. Per mettere in relazione le tante facce del sociale e uscire nel mondo

di Redazione Uisp nazionale

10. UN NUOVO "PIANETA"

Si rinnova la rivista ufficiale del comitato Uisp di Bologna

di Francesco Costanzini - Redazione Uisp Bologna

11. TENNIS UISP: IL 3 DICEMBRE PARTE IL CAMPIONATO GIOVANILE

Dal coordinamento emiliano-romagnolo formule e ricette per la partecipazione di tutti. Interviene Nerino Zironi

di Mario Reginna

12. JUDO E DISABILITÀ: IL 3 DICEMBRE UN CORSO A REGGIO EMILIA

L'iniziativa punta alla formazione di chi insegna ad allievi con sindrome di Down. Carla Gallusi, responsabile judo Uisp Emilia-Romagna: "Considerato il riscontro siamo ancor più motivati a proseguire in questa direzione"

di Federica Imbrogli

1. PIERO GNUDI NOMINATO MINISTRO DEL TURISMO E DELLO SPORT. IL COMMENTO DELLA UISP

Il vicepresidente Manco: "Un segnale positivo, pur nell'emergenza, veder tornare lo sport al centro delle politiche pubbliche"

Primo pomeriggio del 16 novembre. Mario Monti, premier incaricato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, comunica la propria squadra di governo. Nell'elenco dei Ministeri compare anche quello del turismo e dello sport. A guidarlo sarà Piero Gnudi, commercialista bolognese nato nel maggio del 1938. Consigliere di amministrazione di Unicredit, alle sue spalle un passato con numerose cariche nei consigli di amministrazione di società come Enel e Iri, di cui è stato anche presidente. Abbiamo chiesto a Vincenzo Manco, vice presidente Uisp, di commentare l'istituzione di questo Ministero, vissuta con sorpresa dallo stesso mondo sportivo italiano.

"Trovarsi la delega allo sport unita al turismo in un Ministero, seppur senza portafoglio, all'interno di una situazione emergenziale come questa è un segnale sicuramente positivo. Dentro la riorganizzazione dell'economia in funzione della stabilità dei conti, con conseguente riorganizzazione del welfare e delle garanzie verso i cittadini, lo sport pare dunque poter rappresentare uno degli elementi attraverso cui rideclinare la garanzia di benessere individuale e collettivo dei cittadini. Vogliamo leggere l'istituzione del Ministero in un'ottica ottimistica, come un caso positivo che fa ben sperare".

La delega allo sport è associata al turismo, con a capo un uomo come Piero Gnudi che ha una formazione economica e commerciale e numerose esperienze in ambito industriale. Che riflessioni si aprono dal punto di vista della Uisp rispetto a questi dati?
"Se, in una situazione dal marcato accento economico, il legare le due deleghe vuol dire sviluppare la possibilità, seppur a risorse zero, di ragionare su un intreccio tra la cultura del movimento e il turismo sportivo legato non esclusivamente agli eventi sportivi di alto livello da svolgersi nell'impiantistica tradizionale, ci vediamo pronti alla collaborazione. Infatti, se l'associazione delle due deleghe dovesse lasciare intendere che si comincia a considerare l'intero territorio nazionale come una palestra a cielo aperto, in questa eventuale direzione la Uisp si vedrà coinvolta come uno dei soggetti che dentro il movimento sportivo, dentro il sistema della promozione sociale e nel terzo settore possono spingere per il raggiungimento dell'obiettivo. Obiettivo incentrato sul diritto allo sport di cittadinanza, sul benessere dei cittadini, sulla promozione del territorio, sullo sviluppo e sulla crescita economica".

Ipotizzando un'interlocuzione diretta con il Ministero, come si muoverebbe la Uisp?
"Intanto è auspicabile che il Ministro sviluppi subito un'agenda per raccogliere il patrimonio plurale del movimento sportivo, per conoscere le diverse opportunità che sport e cultura motoria diffusa possono mettere a disposizione di questo disegno che noi auspichiamo. La Uisp farà la sua parte, mettendo sul tavolo ministeriale la propria proposta di riforma del sistema sportivo che è stata presentata in occasione degli Sports Days (fiera dello sport organizzata dal Coni e svoltasi in settembre a Rimini, ndr), manifestazione che ha ospitato anche la nostra Assemblea nazionale. Una proposta che mette al centro la necessità di avere, in una sede che noi definiamo Agenzia o Ufficio nazionale, un'interlocuzione dei soggetti istituzionali come Ministeri, Regioni, Provincie e Comuni con i soggetti del sistema sportivo, ovvero Coni, Federazioni sportive nazionali ed Enti di promozione sportiva. Un tavolo a cui tutti siedano con pari dignità, ognuno attraverso le proprie competenze e i propri profili. Un'Agenzia da insediare all'interno della Conferenza Stato/Regioni".

di Vittorio Martone

torna all'indice

2. CITTADINANZA. STORIE DI DIRITTI NEGATI

Dal monito del Presidente della Repubblica Napolitano alle speranze per l'adozione dello ius soli in Italia. Il ruolo della Uisp e dello sport per l'integrazione

Dallo "ius sanguinis" (diritto di sangue) allo "ius soli" (diritto di suolo). Dopo l'appello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è intervenuto sul tema il 22 novembre, la discussione sul riconoscimento della cittadinanza ai bambini immigrati nati in Italia si è rianimata in Parlamento. Se le varie proposte di modifica legislativa dovessero finalmente portare risultati si permetterebbe ad ogni bambino nato nel nostro paese di conseguire il diritto alla cittadinanza italiana. Una prospettiva che ha la dimensione di un sogno che si avvera per i figli di immigrati nati in Italia, che oggi sono circa 900 mila ma che tra 15 anni, secondo le stime Istat, potrebbero rappresentare il 17% della popolazione italiana.

La consapevolezza del problema negli ultimi mesi è sfociata anche nella campagna "L'Italia sono anch'io", partita da Reggio Emilia. Sul territorio reggiano il tema è molto sentito anche nel mondo sportivo, che ha assistito ad episodi di discriminazione nei confronti di giovani atleti. È il caso di Ejeh, ghanese di 16 anni che milita in una polisportiva reggiana; di J. nigeriana di 17 anni che corre nelle specialità dei 60, 100 e 200 metri; di Sirin e Selma, compagne nella squadra di pallamano femminile di Rubiera. Ragazze e ragazzi di origine diversa ma nati e cresciuti nel nostro paese anche se figli di genitori stranieri e per questo, con le attuali norme, senza la cittadinanza italiana.

A Reggio Emilia la Uisp funge da "antenna" anti-discriminazione. In via Tamburini infatti ha sede lo sportello anti-discriminazione della Uisp dove professionisti ed esperti sono a disposizione per offrire appoggio e consulenza a chi si sente vittima di discriminazione razziale nell'ambito sportivo. Il presidente del comitato Mauro Rozzi ha lanciato, a questo proposito, un vero e proprio appello: "Invitiamo i figli di immigrati e le loro famiglie a segnalarci i problemi che riscontrano nel praticare sport, le discriminazioni e le vicissitudini burocratiche che incontrano quotidianamente e che impediscono loro di vivere lo sport secondo un principio di uguaglianza sociale".

Per lo sport Uisp il problema non esiste. Lo spiega Carlo Balestri, responsabile del settore Internazionale Uisp: "La cittadinanza non è discriminante per i campionati promossi dalla nostra associazione, perché non viene richiesta. La discriminazione sportiva, che si trasforma immediatamente in discriminazione sociale, nasce dalla legislazione sulla cittadinanza, sull'immigrazione e dalle 'quote' di sportivi e lavoratori non comunitari ammessi in Italia". La Uisp si muove nel campo dei diritti da molti anni attraverso campagne di sensibilizzazione, progetti nazionali e manifestazioni come i "Mondiali Antirazzisti", "Due calci al razzismo", "Diritti in campo" e "Contro il razzismo facciamo squadra". Ivan Lisanti, responsabile regionale delle politiche su diritti, integrazione e multiculturalità afferma: "La soluzione del problema passa attraverso la semplificazione del diritto del cittadinanza e il passaggio allo ius soli. Nell'attesa di questo traguardo di civiltà però è necessario cambiare gli statuti federali. Indispensabile è poi il voto politico esteso ai cittadini stranieri residenti in Italia e un ripensamento del ruolo del Coni, inadeguato dalle origini a governare lo sport di cittadinanza. Con il ritorno del Ministero dello Sport vedremo quali saranno gli sviluppi della partita".

Leggi qui l'articolo in versione integrale

di Federica Imbrogli

torna all'indice

3. SCOPRENDO IL PROFONDO RAPPORTO TRA MALINCONIA E SPORT: IL NUOVO NUMERO DI AREA UISP INTITOLATO "NESSI E MANCANZE"

Nella rivista ufficiale della Uisp Emilia-Romagna spunti dalla letteratura alla politica, per indagare le emozioni dello sport in tempo di crisi. Tra i vari contributi le interviste al critico letterario Massimo Raffaeli e a Graziano Delrio, presidente Anci e sindaco di Reggio Emilia

Scegliendo la malinconia come tema di questo numero di Area Uisp pensiamo di aver in qualche modo creato un luogo, uno spazio. Nell'intervista al critico letterario ed esperto di cultura sportiva Massimo Raffaeli - uno dei contributi che arricchiscono questa uscita - la malinconia viene definita come "un sentimento preliminare di una mancanza". Man mano che il numero che presentiamo prendeva corpo, quel luogo, quel territorio teorico in cui in maniera forse azzardata erano stati accostati due concetti, quello dello sport e quello della malinconia, si è popolato. Più che giustificazioni teoriche, all'inizio mancavano nessi. Gli articoli, i contributi che sono giunti hanno creato tutto ciò. Quello spazio vuoto sembra adesso colmo di una ricchezza teorica e narrativa che non ci si aspettava così forte, all'inizio. Difficile parlare quindi per questo numero che, ci sembra, possa parlare da sé.

Nell'introdurlo, non possiamo far altro allora che limitarci a elencare rapidamente i contributi che si susseguono in queste fitte 32 pagine. Si parte dalle riflessioni di Vincenzo Manco, presidente Uisp Emilia-Romagna, che ha accostato, alla politica nazionale e al ruolo dell'associazionismo nella crisi sogni e ricordi legati al tango argentino. Un viaggio a Senigallia ci ha portati a incontrare il critico letterario Massimo Raffaeli, con cui abbiamo discusso dell'intreccio apparentemente inedito tra malinconia e sport. Trasferendoci dalla letteratura all'economia e immaginando la malinconia come sentimento della crisi, abbiamo indagato tra i comitati Uisp dell'Emilia-Romagna per capire quali proposte ci sono sul territorio per contenere i prezzi dell'offerta di attività motoria per le famiglie. Rimanendo nel campo dei tagli alle risorse a discapito del welfare territoriale abbiamo intervistato Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, che il 5 ottobre scorso è stato eletto presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Dopo aver scusso di politiche per il futuro abbiamo voluto guardare al passato, in casa Uisp, analizzando la recente assemblea nazionale dell'Unione Italiana Sport Per tutti svoltasi a Rimini dal 9 all'11 settembre e discutendo con Manuela Claysset, presidente del consiglio Uisp Emilia-Romagna, del lavoro svolto dal congresso 2009 ad oggi e di quello da fare in vista della nuova campagna congressuale del 2013.

Spazio poi alle consuete rubriche. Il settore "Ricerca, innovazione e formazione" ha presentato una serie di studi incentrati sul rapporto tra sport e piano emozionale dell'individuo. Con le nostre leghe siamo andati per boschi con il "Settore tiro con l'arco" dell'Area gioco e alla scoperta del trail running con la Lega atletica. Come per il tango, la malinconia ci ha riportato al ballo con l'intervista a Vera Tavoni sull'ipotesi di realizzazione di un'area di attività che unisca e faccia sviluppare danza, ginnastiche, fitness e attività per la grand'età. Con il gioco, Ivan Lisanti ci ha invece spinto a riflettere, attraverso la storia culturale dell'uomo, su quanto siano antiche le condizioni di vita che intersecano i temi dell'intercultura. Francesca Colecchia per Arsea srl ha invece chiarito il quadro sulle responsabilità per le società sportive e per i presidenti di un ente di promozione sportiva in caso di decesso di un atleta. A chiudere il numero la recensione di Francesco Frisari, che si è orientato in un film dall'intrinseca malinconia come "L'uomo in più" di Paolo Sorrentino.

Clicca qui per scaricare il pdf della rivista

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

torna all'indice

4. L'ORIZZONTE ITALIANO: INTERVISTA A GRAZIANO DELRIO, PRESIDENTE ANCI E SINDACO DI REGGIO EMILIA

Dall'ultimo numero di Area Uisp un estratto della lunga conversazione con il primo cittadino reggiano su unità e crisi, tagli e futuro dei rapporti tra enti locali e associazionismo

Il suo discorso d'insediamento all'Anci del 5 ottobre conteneva ripetuti appelli all'unità. Ritiene che la situazione economica che i comuni dovranno affrontare a seguito dei tagli in programma dal 2012 possa ledere l'unità dell'Anci?
"Questa ipotesi non è all'orizzonte. I comuni, da quelli più piccoli fino alle città, hanno tutti problemi finanziari gravi e rischiano di non riuscire a garantire l'erogazione dei servizi ai cittadini. Il tentativo di dividere virtuosi da non virtuosi rappresenta un meccanismo che non avrà alcun esito. L'unità è un valore dell'associazione che non è messo a rischio. Anzi abbiamo una solidarietà, anche sulle ipotesi di uscita dalla crisi, che forse mai prima si era registrata".

Che attenzione sarà riservata, nella strutturazione delle linee guida dell'Anci, all'associazionismo sportivo?
"Molto alta. Anche dalla mia esperienza personale deduco che abbiamo molto bisogno del protagonismo dal basso dell'associazionismo sportivo. Abbiamo bisogno di considerare lo sport come parte del sistema di welfare. Lo sport è infatti uno straordinario strumento educativo, di socialità, di benessere. La promozione della pratica sportiva non ha effetto solo in termini di salute ma anche di complessivo benessere sociale. Quindi il sistema dei comuni sarà sempre attento a questa dimensione".

La Uisp è promotrice di un nuovo modello sportivo che, partendo dal coordinamento centrale del Governo, ha al proprio centro un'agenzia nazionale dello sport collocata all'interno della conferenza unificata Stato/Regioni. Qual è la posizione dell'Anci al riguardo?
"La nostra parola d'ordine di Brindisi (sede del congresso Anci, ndr) è stata 'autonomia'. Noi siamo profondamente convinti che alcune politiche, come anche quelle sportive, siano più facilmente realizzabili e capaci di produrre effetti di benessere sulle nostre comunità se c'è una loro decentralizzazione. Vediamo con piacere tutto ciò che sposta il centro direzionale direttamente sui territori, perché crediamo che le migliori pratiche vengano fatte grazie al protagonismo dal basso. Non si può dunque aspettare che la struttura centrale dello sport venga progressivamente smontata per carenza di risorse. Bisogna inventarsi altro e dare protagonismo alle associazioni di promozione sportiva. Questa è la sola ricetta per continuare ad avere delle politiche coordinate".

Guarda il video dell'intervista oppure leggi la versione integrale sulla rivista Area Uisp o sul sito Uisp Emilia-Romagna

di Vittorio Martone

torna all'indice

5. UN NESSO ABISSALE

La malinconia dello sport esaminata dallo sguardo del critico letterario Massimo Raffaeli. Un estratto dell'intervista dall'ultimo numero di Area Uisp

Massimo Raffaeli è nato a Chiaravalle, in provincia di Ancona, il 21 luglio del 1957. Per oltre trent'anni si è occupato di critica letteraria con un occhio sempre rivolto al mondo sportivo, scrivendo saggi per "il manifesto" prima e per "La Stampa" poi. Nel 2005 ha raccolto nel volume "L'angelo più malinconico. Storie di sport e letteratura", pubblicato da Affinità Elettive Edizioni, numerosi di questi contributi. Per parlare di questo testo che "non ha alcuna preoccupazione di sistematicità", di sport e di letteratura noi lo abbiamo incontrato a Senigallia.

Uomo di lettere ma con un passato sportivo. Peraltro nella Uisp. Che approccio hai avuto con il calcio amatoriale?
"Avrò avuto poco più di dieci anni, era poco prima del '68. E nel mio paese, Chiaravalle, in provincia di Ancona, c'era (e c'è) una società sportiva che ha militato in interregionale. Io ero un minicalciatore, troppo inadeguato per provarmi con quel tipo di società. E invece c'era una squadra amatoriale della Uisp per cui ho firmato un regolare cartellino. Lì per un paio d'anni ho giocato. Era un ambiente davvero amatoriale. Anche l'istruttore, che era piuttosto anziano o che tale a me sembrava allora, era una persona alla mano che ci metteva a nostro agio. Era un riferimento, non invadente. Tantomeno pretendeva risultati agonistici (da me, anche volendo, non avrebbe potuto ottenerli). Solo dopo ho scoperto che la Uisp era una grande organizzazione nazionale, che aveva un radicamento popolare molto forte".

Passione che parte da lontano, quindi, quella per lo sport. Nel tuo libro "L'angelo più malinconico" sei riuscito ad avvicinare due mondi, lo sport e la letteratura, usando la malinconia come un ponte. Da dove ha tratto origine questa connessione?
"Ho scoperto di recente una breve voce di Wikipedia che mi riguarda, in cui si dice che il calcio e la letteratura sono le passioni della mia vita. Ecco, non si potrebbe dirlo meglio. Io non riesco nemmeno a distinguere, se guardo agli anni della mia primissima formazione, queste due cose. Leggere è stata per me una passione primordiale; si potrebbe addirittura dire che, tramite un gioco che mi faceva fare un amico di famiglia, io abbia imparato a leggere sulle figurine Panini. Per cui, se guardo al mio passato, davvero il calcio e la letteratura sono due passioni iniziatiche e visive".

La malinconia è un sentimento particolare, che oscilla tra i significati di nostalgia, tristezza e addirittura di meschinità, termine che viene dall'arabo e che sta per misero, povero e per questo infelice. Qual è il modo in cui tu definisci lo sport in senso malinconico?
"Uno dei miei più grandi maestri, Franco Fortini, ha scritto delle pagine straordinarie chiedendosi che cosa ci interessa delle arti, della poesia, della pittura (noi diremmo di una giocata di Maradona, fatte le debite differenze), rispondendo che il fulcro è il privilegio di dare una forma compiuta alle cose. Noi viviamo una vita che è scandita nello spazio e nel tempo dalla parzialità. L'arte è la restituzione di una totalità che non ci è mai dato di vivere. Per cui il sentimento della malinconia è un sentimento preliminare, che sia consapevole o no. È il sentimento di una mancanza. Che cosa ci manca? Forse appunto il dare forma alla nostra dispersione quotidiana. A suo modo anche lo sport serve a questo, nella bellezza compiuta di certi suoi gesti. La malinconia va distinta profondamente dalla nostalgia, un sentimento diffusissimo che ognuno di noi vive quando chiede che ritorni qualcosa. Dio ci guardi però dalle persone nostalgiche. La malinconia invece è la spia di una mancanza, che non necessariamente va pensata all'indietro. Per questo trovo che le persone o gli atteggiamenti malinconici siano infinitamente più costruttivi, portatori di qualcosa di buono".

Guarda il video dell'intervista oppure leggi la versione integrale sulla rivista Area Uisp o sul sito Uisp Emilia-Romagna

di Nicola Alessandrini e Vittorio Martone

torna all'indice

6. APPROVATO IL BILANCIO PREVENTIVO UISP EMILIA-ROMAGNA

Dal consiglio regionale del 18 novembre un incentivo allo sviluppo di politiche innovative per fronteggiare la crisi

Si è svolto venerdì 18 novembre il consiglio regionale Uisp Emilia-Romagna. Oggetto principale dell'incontro è stata la discussione, e successiva approvazione, del bilancio preventivo 2011/2012. Stefania Marchesi, responsabile del bilancio del comitato emiliano-romagnolo, ha discusso con noi delle linee guida che hanno orientato le scelte della Uisp Emilia-Romagna per il prossimo anno. "Abbiamo dato un'impostazione fortemente caratterizzata sulle politiche, da affrontare nel prossimo futuro seguendo il principio di un rafforzamento di ruolo del regionale nella funzione di supporto ai nostri territori. Ambiti principali sono la salute, il benessere e la riforma attività. Altro elemento centrale è stata la riflessione, sia per il regionale che per i territoriali, su come impatta la crisi con la nostra organizzazione".

Qual è il dato che ricavi da questa analisi?
"Ci sono due elementi da considerare: la crescente difficoltà ad intercettare finanziamenti pubblici e il mantenimento del benessere e dell'attività motoria come priorità per le famiglie Dai dati che possediamo in questo momento risulta stabile la quota di nostri associati ma si riduce la capacità di spesa del nostro socio. Concretamente, se prima ci s'iscriveva ad attività con periodicità trimestrale, adesso lo si fa ad attività mensili. Poi c'è la parte riguardante i tagli agli enti locali, da cui deriva una minore disponibilità da parte di questi soggetti a supportare attività di intervento sociale. Cosa che impatta molto con le nostre attività".

Quindi la scelta di investire sulle politiche è ovvia conseguenza della necessità di migliorare la capacità di progettazione dell'associazione?
"Il tema della qualità, anche della progettazione, ce lo stiamo ponendo da tempo mettendo assieme strumenti diversi. Quest'anno il tema delle politiche è strettamente legato al desiderio di avere una qualità della proposta che si misuri di più con le nuove tematiche che andiamo ad intercettare, come la lotta all'obesità e il tema della salute. Questo si lega anche agli strumenti messi in campo anche attraverso questo bilancio. Proprio in termini di strumenti credo che il tavolo della progettazione e il bilancio sociale possano rappresentare due 'attrezzi' utili a tutti che servono a una valutazione in prospettiva".

È pronta la Uisp a un salto di qualità in tema di politiche innovative?
"C'è ancora molto da fare. Io credo che in qualche modo abbiamo una sfida davanti che chiama tutta l'organizzazione, con tutti i suoi dirigenti, a misurarsi di più sui terreni formativi e della conoscenza dei saperi. È una sfida di crescita che però stiamo accogliendo. E credo che la strada per vincere le scommesse sia tracciata: saperi, conoscenze e qualità della proposta".

di Mario Reginna

torna all'indice

7. UISP PARMA: UN BILANCIO SULLA SETTIMANA DEL MIGRANTE

Intervista a Silvia Chiapponi, settore sport e diritti sociali del comitato Uisp di Parma e responsabile dell'organizzazione del Torneo del Migrante - MondoGol 2011

Dal 5 al 13 novembre la Uisp Parma ha vissuto la quinta "Settimana del migrante" a proprio modo, giocando e facendo incontrare attraverso lo sport culture diverse. Nell'ambito dell'iniziativa promossa dalla Provincia di Parma in collaborazione con Forum Solidarietà, Regione Emilia-Romagna e con il contributo della Fondazione Cariparma si è svolto, infatti, il torneo di calcio a 5 multietnico denominato "MondoGol", in memoria di Giacomo Truffelli. Ad aggiudicarsi la vittoria è stata la squadra "Comunità Islamica" di Parma, che ha battuto in finale il Real San Marco per 6 a 2. Per farci raccontare l'impegno del comitato parmense Uisp per l'integrazione abbiamo intervistato Silvia Chiapponi del settore sport e diritti sociali.

Il "Torneo del Migrante - MondoGol" ha avuto una propria evoluzione negli anni. Ci può raccontare le tappe fondamentali della manifestazione e come sia arrivata oggi a essere un vero e proprio evento Uisp?
"Il Comitato Uisp di Parma già da diversi anni si sta impegnando nel coinvolgimento delle comunità straniere presenti sul territorio. Negli ultimi due anni sono stati organizzati due eventi simili, uno in occasione della 'Settimana contro il razzismo' promossa da Unhar e dalla Provincia di Parma e uno all'interno del programma di 'Parma Città Europea dello Sport' promosso dal Comune. Questi eventi, oltre alla collaborazione con alcune associazioni di migranti, ci hanno portato ad acquisire la consapevolezza di come il calcio entusiasmi davvero tutto il mondo, al di là delle appartenenze culturali, religiose o etniche. Sulla base di questa esperienza la Provincia di Parma ci ha proposto l'organizzazione di questo evento, un'ulteriore occasione per la diffusione sportpertutti".

Com'è strutturata la logistica di questa manifestazione?
"L'evento ha coinvolto molte associazioni di migranti presenti sul territorio provinciale. Quindi di loro hanno partecipato attivamente con una loro rappresentativa al torneo 'MondoGol'. L'organizzazione non è stata semplice ma abbiamo potuto contare su una costante collaborazione dell'assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Parma. Le associazioni sono state coinvolte fin dall'estate in diverse riunioni organizzative, per condividere con loro tutti gli aspetti logistici assecondando le loro esigenze. Per l'organizzazione della festa finale è stato fondamentale il lavoro con il Consorzio di Solidarietà Sociale e con il Forum Solidarietà, che ci hanno permesso di costruire intorno all'evento sportivo tante attività ludico-ricreative rivolte ai bambini e alle loro famiglie".

Qual è la realtà dello sport praticato dagli immigrati a Parma?
"È un domanda difficile. L'impressione è che la pratica dell'attività motoria tra i migranti non sia ancora molto diffusa. Questo forse sia per una questione di costi che di tempi di vita, connessi a orari di lavoro, necessità familiari, mancanza di una rete di sostegno, difficoltà negli spostamenti. Per quanto riguarda i dati sul tesseramento del comitato Uisp di Parma, nell'anno sportivo 2010/2011 su un totale di 21400 tesserati solo 696 sono stranieri, di cui 281 tesserati nella Lega Calcio".

Come si potrebbe migliorare l'impegno Uisp con i migranti di Parma?
"In primis bisognerebbe aprire una seria riflessione sulla tematica e, soprattutto, uno spazio di confronto con persone di diverse nazionalità per capire i loro vissuti. Poi bisognerebbe rivedere anche le nostre proposte e orientarci verso la pratica di alcune discipline sportive per noi forse 'minori' ma molto diffusi in alcuni paesi, come ad esempio il cricket. Importante sarebbe poi riuscire a coinvolgere le associazioni di migranti e condividere con loro un progetto di diffusione dei valori positivi dello sport, dimenticando l'agonismo in favore del divertimento e dei corretti stili di vita. Da un punto di vista organizzativo, la Uisp Parma dovrebbe riuscire a trovare finanziamenti o sponsorizzazioni per poter diminuire i costi a carico delle famiglie e, perché no, a stringere sinergie con altre realtà del territorio".

Leggi l'intervista in versione integrale

di Maria Elisabetta Bellini - Redazione Uisp Parma

torna all'indice

8. TRE DONNE PER LA CONSULENZA ALL'ASSOCIAZIONISMO SPORTIVO

Il primo dicembre a Ravenna un seminario per le società del territorio su accertamenti fiscali, aspetti giuridico-previdenziali e responsabilità dei dirigenti. L'evento è stato organizzato da Uisp Ravenna, Imola-Faenza e Bassa Romagna

L'avvocato Simona Ferri, la dott.ssa Roberta Gaudenzi e la dott.ssa Francesca Colecchia sono le relatrici del seminario sull'associazionismo sportivo che si è svolto il primo dicembre presso la sala Dante dell'hotel Holiday Inn di Ravenna. L'incontro, organizzato dai comitati Uisp di Ravenna, Imola-Faenza e della Bassa Romagna, è stato dedicato al tema degli accertamenti fiscali, agli aspetti giuridico-previdenziali dei percettori compensi sportivi ed alla responsabilità dei dirigenti. Il seminario ha rappresentato dunque un'occasione per discutere con le società sportive del territorio facendo un check-up di un'associazione sportiva dilettantistica, con particolare attenzione a quelli che sono gli adempimenti civilistici e fiscali.

Il seminario, patrocinato da Comune e Provincia di Ravenna, ha visto la collaborazione organizzativa di Arsea srl società di consulenza dei comitati Uisp dell'Emilia-Romagna che offre servizi di assistenza contabile, amministrativa e fiscale nonché consulenza in merito ai diversi aspetti gestionali delle associazioni sportive dilettantistiche. "Il nostro obiettivo - afferma la dott.ssa Francesca Colecchia che opera presso la sede di Arsea del comitato regionale Uisp Emilia-Romagna - è di offrire alle associazioni gli strumenti di tutela in considerazione dell'incrementarsi delle verifiche da parte dell'amministrazione finanziaria e dell'Enpals e per garantire in ogni caso una buona gestione delle associazioni sportive. Il seminario del primo dicembre ha rappresentato un'ottima occasione per incontrare dal vivo numerose associazioni che magari non sempre usufruiscono dei vari sportelli di consulenza dislocati presso i comitati territoriali Uisp".

"Abbiamo organizzato questo incontro per dare una risposta - afferma Marco Pirazzini, presidente della Uisp Bassa Romagna - alle tante società sportive del nostro territorio che, agendo nell'associazionismo sportivo, spesso faticano ad orientarsi nell'intricato mondo delle norme amministrative e fiscali che regolano il settore. Speriamo con questo impegno di avere fatto loro percepire la vicinanza della Uisp nel suo complesso e di aver fornito risposte ai loro dubbi".

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

torna all'indice

9. OGNI GIORNO ON-LINE LA VOCE DEL GIORNALE RADIO SOCIALE. IN DIRETTA COL TERZO SETTORE

La striscia informativa di tre minuti è trasmessa da internet e a breve sarà anche in FM. Per mettere in relazione le tante facce del sociale e uscire nel mondo

Finalmente on-line il sito del Giornale Radio Sociale, la striscia informativa quotidiana di tre minuti edita dal Forum del Terzo Settore e diffusa attraverso internet che, a breve, andrà in onda anche attraverso un circuito di radio FM. Il progetto, partito il primo novembre, si basa sulla trasmissione di sei notizie, dall'attualità all'economia, dalla cultura all'internazionale. Quotidianamente dalle ore 15 sono disponibili aggiornamenti e voci in presa diretta dall'associazionismo e dal volontariato. Sempre presente una sezione con novità dal mondo dello sportpertutti: un modo diverso per leggere la società attraverso lo sport sociale.

Interviste, punti di vista sui fatti d'attualità, news: questi sono gli ingredienti che vengono proposti ogni giorno, dal lunedì al venerdì, in versione audio e scritta, sotto forma di agenzia stampa. Sul sito www.giornaleradiosociale.it è inoltre possibile trovare l'archivio dei podcast e delle notizie secondo un doppio indice, tematico e cronologico. Inoltre è possibile scaricare il banner del GRS per le associazioni e le testate che vorranno ospitarlo: con un rapido clic sarà così possibile rintracciarlo in decine e decine di siti internet.

"Siamo un Giornale radio che ha deciso di dare voce ai tanti fatti del mondo del terzo settore – dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore - fatti che accadono nella realtà e che spesso non diventano 'notizie' nel mondo dei media. Si tratta di una nuova opportunità di comunicazione che vede protagonisti i comunicatori e i giornalisti sociali che collaborano nelle nostre organizzazioni, sia nazionali, sia locali. Una redazione diffusa, a maglie larghe, che arriva ovunque, che non sta mai zitta, che mette in relazione chi sta più lontano attraverso l'immediatezza e la semplicità del canale radiofonico".

di Redazione Uisp nazionale

torna all'indice

10. UN NUOVO "PIANETA"

Si rinnova la rivista ufficiale del comitato Uisp di Bologna

"Non solo informazioni per essere aggiornati sull'attività svolta ma anche storie e situazioni raccontate per farsi ricordare dal pubblico. La notizia è fatta di novità, è qualcosa di cui parlare". Ecco una delle tante e possibili definizioni di una rivista ufficiale che intende rappresentare la realtà di un comitato Uisp. O almeno, questa è la definizione che comitato territoriale Uisp di Bologna abbiamo scelto e crediamo meglio si adatti a "Pianeta Uisp", recentemente uscito con il suo nuovo numero in una veste grafica completamente rinnovata.

Dal numero 4 del 2011, infatti, la redazione felsinea ha pensato ad un restyling grafico completo, che si adattasse all'immagine del movimento per tutti, tutti i giorni, per tutta la vita. Non mancano le consuete rubriche fisse: il primo piano (tema di approfondimento che rappresenta il "leitmotiv" dell'uscita), l'intervista (non poteva mancare qualche battuta con la campionessa Martina Grimaldi) e un nuovo spazio di approfondimento denominato "NonsoloUisp", per uscire dal mondo dello sportpertutti canonico addentrandoci in tematiche o eventi che consideriamo di spessore o rilevanti per il mondo del movimento.

In questo numero si parla di una delle società storiche di Bologna: la Sempre Avanti, che ha compiuto 110 anni ma… non li dimostra! Non mancano gli spunti legati al mondo della corsistica in acqua e nelle palestre o le ultime novità delle nostre leghe. Stiamo costruendo un prodotto che sta riscuotendo un buon consenso, un free press disponibile sul sito Uisp Bologna nella sezione dedicata che, proprio anche grazie al web, cerchiamo di diffondere il più capillarmente possibile tra i nostri associati ed il mondo delle istituzioni.

Ecco perché speriamo che Pianeta Uisp (la cui versione approfondita "radiofonica" è in onda tutti i giovedì pomeriggio su Punto Radio) faccia parlare di sé, perché confidiamo di suscitare l'interesse al movimento e alla pratica motoria di tutti coloro che non conoscono la Uisp e le sue proposte, oltre che informare i nostri associati dei nostri progetti. Cerchiamo di farlo utilizzando un linguaggio semplice e immagini che possano parlare ed appassionare. Il nostro impegno va in questa direzione, speriamo che la forma scritta faccia sentire anche ai lettori il nostro impegno ed entusiasmo nel lavorare per questa rivista!

di Francesco Costanzini - Redazione Uisp Bologna

torna all'indice

11. TENNIS UISP: IL 3 DICEMBRE PARTE IL CAMPIONATO GIOVANILE

Dal coordinamento emiliano-romagnolo formule e ricette per la partecipazione di tutti. Interviene Nerino Zironi

Giovani tennisti in campo a partire dal 3 dicembre per il Campionato regionale giovanile misto di tennis Uisp. La manifestazione, che avrà termine a metà marzo 2012, coinvolgerà 30 squadre per un totale di oltre 240 ragazze e ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Le partite saranno ospitate dai diversi circoli di appartenenza delle numerose formazioni, undici in più rispetto all'edizione 2010, provenienti dai comuni e dalle province di Bologna, Ferrara, Modena e Parma.

"Tutti parlano del famoso buco giovanile dai quindici ai vent'anni nella pratica motoria - afferma soddisfatto Nerino Zironi, responsabile delle attività del coordinamento tennis Uisp dell'Emilia-Romagna - eppure noi proprio in quella fascia stiamo ottenendo ottimi risultati. Basta pensare che, oltre all'attività giovanile, abbiamo nei nostri circoli molti giovani dai 15 ai 17 anni che, per giocare ancora di più, si inseriscono addirittura nei tornei per adulti. Come si suol dire, 'il paese è piccolo e la gente mormora' e forse con il passa parola si sta diffondendo sempre di più il fascino delle nostre proposte di tennis accessibile a tutti".

Andiamo a guardare allora come sono strutturate queste proposte. Il campionato giovanile prevede 5 incontri, 4 singoli (2 femminili e due maschili) e un doppio maschile. Ogni squadra può far giocare quindi fino a 6 giocatori. L'intero campionato è diviso in tre parti: Under 11-13 misto, Under 15-17 misto, Under 15-17 maschile. "Quest'ultimo settore - spiega Zironi - è nato quest'anno, perché abbiamo notato che molti circoli hanno tantissimi bambini maschi di cui molti sarebbero rimasti fuori senza una parte dedicata solo a loro. E forse proprio la creazione di questa terza categoria è stato il motivo dell'incremento delle iscrizioni".

Per ognuno dei 5 incontri è in palio un punto; fino a un massimo di 5 a 0 quindi potrà essere il punteggio che determina il passaggio del turno. La fase a gironi, che garantisce un'ampia partecipazione a tutte le squadre iscritte con tappe itineranti nelle 4 provincie coinvolte, si chiude a febbraio. Poi il tabellone a eliminazione diretta. Nei tornei giovanili classici solitamente si giocano due set per ogni incontro. Il campionato regionale giovanile Uisp ne prevede invece uno secco. "Da noi giocano bambini e ragazzi che provengono dai corsi e mai classificati nella Fit. Tutti sanno che la prima regola del tennis è mandare la palla di là dalla rete. I piccoli (e le bambine soprattutto) in questo sono bravissimi. Per cui non è detto - sottolinea il coordinatore delle attività di tennis Uisp - che un solo set sia poco. Alle volte a quest'età si vedono set che durano anche un'ora. Con l'idea del set singolo per incontro riusciamo a far giocare tutti senza eccessive attese, anche perché sono coinvolti anche circoli piccolissimi che a volte hanno un solo campo. Riusciamo quindi a garantire la partecipazione e a inserire i piccoli". Chi è incuriosito sui frutti che verranno da quest'inserimento, può seguire i risultati cliccando qui.

di Mario Reginna

torna all'indice

12. JUDO E DISABILITÀ: IL 3 DICEMBRE UN CORSO A REGGIO EMILIA

L'iniziativa punta alla formazione di chi insegna ad allievi con sindrome di Down. Carla Gallusi, responsabile judo Uisp Emilia-Romagna: "Considerato il riscontro siamo ancor più motivati a proseguire in questa direzione"

Il 3 dicembre, in occasione della "Giornata internazionale delle persone con disabilità", il Centro Studi Judo di Reggio Emilia ospita un momento di formazione per l'insegnamento del judo ad allievi con sindrome di Down. L'iniziativa, che si svolge a partire dalle ore 9 presso la palestra CSJ/Let's Dance in via XX Settembre 1, è promossa dall'Area discipline orientali Uisp insieme a Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) e Coni. La giornata prevede due momenti: il primo, in mattinata, d'approfondimento e conoscenza della sindrome di Down con il contributo della dott.ssa Umberta Cammeo, direttore sanitario Anffas di Genova. A questo incontro è affiancato un momento di scambio d'esperienze tra insegnanti, famiglie e operatori. Dalle 15 si passa alla pratica del judo con la dimostrazione di ragazzi dalla cintura bianca alla cintura nera provenienti da Alpignano, Cremona, Imperia, Genova e Milano.

"L'Area nazionale discipline orientali - ha affermato Carla Gallusi, responsabile del settore Judo Uisp Emilia-Romagna - non è nuova ad esperienze mirate all'impegno sociale. Già da tempo negli stages nazionali di formazione insegnanti è previsto uno specifico spazio sul tema. Allo stesso modo, sono coinvolti anche il Centro Studi Judo e il Let's Dance di Reggio Emilia. La giornata 'Judo & Down' non è che il proseguimento ideale di un ciclo di appuntamenti che si è svolto tra il 2010 e il 2011 a livello nazionale sulle disabilità mentali. Queste iniziative - ha sottolineato la Gallusi - nascono dalla necessità degli operatori di confrontarsi sulle diverse abilità, per meglio comprendere chi arriva nelle nostre palestre, per sostenerne al meglio il percorso sportivo e quello personale. E, considerato il forte riscontro numerico ricevuto, siamo ancor più motivati a proseguire sulla direzione intrapresa nel 2010".

Pur nella diversità che contraddistingue le rispettive discipline, le due associazioni ospitanti e "coinquiline" sono accomunate dall'attenzione al disagio in tutte le sue forme. I ragazzi diversamente abili allievi del maestro Ermanno Toni, fondatore del CSJ sono stati tra i primi in ambito regionale a frequentare regolarmente i corsi insieme ai normodotati per poi sostenere gli esami di grado. Ma in che modo il Judo può essere d'aiuto ai soggetti Down e alle persone con disabilità fisiche e mentali? "Le arti marziali in genere e il judo in particolare - spiega la dott.ssa Cammeo - hanno la specificità di coniugare la motricità propria di ogni disciplina sportiva ad un senso fortemente educativo e quindi anche terapeutico. Il judo mette tutti sullo stesso livello dando la possibilità ai ragazzi di imparare a gestire le proprie emozioni e il proprio corpo soprattutto grazie allo scambio con il compagno, che non è mai basato sull'antagonismo, ma sulla fiducia".

Alla giornata prenderanno parte anche Antonio Amorosi, vice presidente regionle Fijkam, Doriano Corghi e Mauro Rozzi, presidenti rispettivamente dei comitati territoriali del Coni e della Uisp di Reggio Emilia. La chiusura del corso è prevista per le ore 17,30. Per i partecipanti l'iscrizione al corso ha un costo di quindici euro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Carla Gallusi al numero 338/8487524.

di Redazione Uisp Emilia-Romagna

torna all'indice