Tito Fiorenzo Tiberti 3° all'Italiano di mezza maratona

La strada per New York passa da Correggio...

L'andamento della condizione di forma di un fondista segue l'andamento di una sinusoide: periodi di crescita e di grande resa agonistica si alternano a periodi di calo prestativo e di competizioni deludenti... Sebbene io sia un discreto maratoneta (2h23' di primato personale e campione italiano UISP 2011 di maratona a Pisa), questo periodo per me coincide con l'ansa inferiore della sinusoide, il fondo della cunetta. Ma mancano tre settimane ad un appuntamento importante e - se non potrò arrivarci in perfetta forma - cercherò di essere lì almeno in parabola ascendente, perché l'entusiasmo sia la mia "arma segreta": la maratona di New York mi aspetta! Un corridore non è solo muscoli e polmoni, è anche "testa": contano la capacità di stringere i denti e di interpretare la competizione, contano tantissimo le motivazioni. Un atleta, ma prima ancora un uomo, deve sapere esattamente perché ha scelto di correre una determinata competizione piuttosto che un'altra: possono essere ragioni tecniche o di convenienza, ma nelle occasioni che contano sono motivazioni intime e ideali. Domenica scorsa ho scelto di mettermi al volante e di raggiungere Correggio, in Emilia, per correre il Campionato Italiano UISP di mezza maratona. Sapevo di non essere competitivo e che non avrei potuto difendere il titolo di maratona. Sapevo che il cronometro sarebbe stato ingeneroso. Eppure so benissimo che certi momenti sono pietre angolari, per dare una svolta al corso degli eventi: sportivamente parlando, volevo fortissimamente che Correggio fosse il momento in cui avrei potuto invertire la tendenza ed imboccare la strada per NY con fiducia. Un'altra cosa che so benissimo è che correre una gara UISP non significa cimentarsi in un agone senza esclusione di colpi, bensì trovarsi a condividere qualche ora di sana pratica sportiva con tanti altri, idealmente con TUTTI. Unione Italiana Sport per Tutti: ci sono tanti valori prima che tempi al chilometro o premi e medaglie; ci sono solidarietà, legalità, equità sociale, pari opportunità per genere ed estrazione (sportiva!), pace, cooperazione e - da ultimo - tanta tantissima voglia di trascorrere tempo in una comunità umana coerente con se stessa. E' stato un terzo posto, è stato un crono a 6' dal mio primato personale, è stato un mezzo disastro agonistico, ma è stata una grande giornata insieme!

Tito Tiberti