Massaggiare il bambino è il più naturale atto d'amore di una madre, così come è altrettanto naturale accarezzarlo o baciarlo tenendolo fra le proprie braccia. Eppure le tecniche del massaggio sono il frutto di un'arte antica e profonda, semplice e tuttavia difficile allo stesso tempo, perché dietro a dei semplici movimenti in realtà si cela una verità ben più profonda.
Frutto di una tradizione presente in molte delle culture orientali, da alcuni anni il massaggio del bambino è stato riscoperto anche dalla moderna medicina dell'evoluto occidente e si sta diffondendo anche in Italia grazie all'A.I.M.I., l'Associazione Italiana del Massaggio Infantile.
Non si tratta di una vera e propria tecnica di massaggio, piuttosto di un modo per stare con il proprio bambino, per approfondire la comunicazione e lo scambio affettivo: il massaggio è, in altre parole, nient'altro che una dimostrazione d'amore, che serve a produrre un senso di benessere nel piccolo, a rafforzare il contatto affettivo tra genitori e neonato, e a favorire il rilassamento di entrambi.
Quando una madre massaggia il proprio bambino, i suoi gesti creano un sottile flusso di energia che consolida il loro legame. In particolare il contatto umano che si sviluppa aiuta a regolare le funzioni respiratorie, circolatorie e gastro - intestinali, alleviando il disagio delle coliche gassose (effetto stimolante); aiuta il bambino a liberarsi dallo stress proveniente dalle nuove situazioni della vita quotidiana, insegnandogli ad essere consapevole delle tensioni del proprio corpo e a liberarsene (effetto rilassante); approfondisce la conoscenza, la comunicazione, la confidenza tra genitori e bambino, facilita lo scambio di messaggi affettivi, fa sentire al bambino che è sostenuto ed amato (effetto psicologico).
Determinante è infine il poter disporre di un ambiente molto confortevole: per questo ci si ritrova in una grande stanza che è stata attrezzata con cuscini colorati di gommapiuma e tappeti di diverso spessore, uno spazio ampio in cui niente è definito, proprio per non limitare il bambino, come invece potrebbe avvenire in casa dove ci sono impedimenti (mobili, sedie, spazi ridotti…)
È importante creare le giuste condizioni affinché i bambini siano a loro agio, aiutandoli a lasciarsi andare, senza farli sentire in alcun modo limitati o costretti. Dargli un'opportunità di muoversi da soli o in compagnia di altri bambini, senza che nessuno pretenda in cambio da loro risultati o abilità particolari.