Comitato Territoriale

L'Aquila

"Lo sport per il rafforzamento della cittadinanza"

"Lavorerò su tutto quello che possa dare un percorso di integrazione e interazione nella società e nella cittadinanza". Esordisce così la ministro Kyenge all'incontro informale con una rappresentanza dell'Uisp. "Proprio per dare la possibilità a tutte le persone di potersi sentire parte integrante di questa Italia, del nostro paese. Il mio ministero, che deve produrre delle azioni concrete, lavorerà in modo trasversale con il resto del governo. In questo campo potrebbe essere molto utile una collaborazione con lo sport e con il ministero dello Sport perchè è uno dei temi importanti nel percorso verso il rafforzamento di una cittadinanza. Io parto sempre dall'idea che il mio ministero da solo può fare poco, mentre insieme a tutti gli altri possiamo fare tanto".
Il 14 maggio Carlo Balestri e Raffaella Chiodo, dell'Uisp, sono stati ricevuti informalmente dalla ministra per l'Integrazione Cécile Kyenge Kashetu. Al centro dell'incontro le tante sfide condivise con la ministra nelle campagne per i diritti dei migranti, sia a livello italiano che internazionale. Tra queste le attività della Carta mondiale dei migranti lanciata a Goré durante il Forum sociale mondiale di Dakar nel 2011, la campagna "l'Italia sono anch'io" e molte altre, per favorire l'inclusione dei cittadini migranti nello sport e attraverso di esso.

Il clima di condivisione respirato nell'incontro poggia anche sulle solide relazioni di amicizia maturate con la partecipazione alle passate edizioni dei Mondiali antirazzisti, il cui curatore Carlo Balestri ha illustrato i contenuti della prossima edizione che si svolgerà dal 3 al 7 luglio a Castelfranco d'Emilia. Due i filoni principali affrontati. Il primo è quello della urgenza di superare quanto prima le barriere ancora oggi costituite da regole e formalità delle Federazioni sportive che troppo spesso ostacolano la partecipazione e il riconoscimento di cittadinanza dei giovani sportivi di origine straniera, non in possesso di cittadinanza italiana. Ha ricordato Carlo Balestri: "Questi ostacoli sono una cosa ormai anacronistica che guarda all'indietro, incapace di riconoscere e valorizzare la neanche tanto nuova realtà che vivono i nostri territori d'Italia. Soprattutto se consideriamo che stiamo parlando dell'esclusione di ragazze e ragazzi nati in Italia, che sono già - nella vita di tutti i giorni - parte integrante della nostra società. Noi auspichiamo, e facciamo la nostra parte, che si arrivi presto all'elaborazione di un nuovo riferimento procedurale che consenta di superare le discriminazioni ancora vigenti. Ci pare di poter dire che su questo fronte il dibattito offre spazio alla speranza. La situazione non è fluida ma certamente è dinamica".

Il secondo elemento altrettanto importante affrontato nell'incontro, è quanto è possibile fare attraverso lo sport per contribuire all'affermazione della cittadinanza guardando al tema tanto caldo dibattuto i questi giorni. Raffaella Chiodo ha sottolineato come "la discussione sul diritto di cittadinanza, per chi nasce in Italia - a proposito del cosiddetto principio dello "ius soli" - è strettamente connessa a quello della cittadinanza sportiva. Sappiamo come certe regole, all'occorrenza si superano. È il caso di calciatori ed altri talenti sportivi. Ma il tema è riconoscere a tutte e tutti, anche a tutte quelle e tutti quelli che fenomeni non sono, il diritto di pratica e partecipazione per misurarsi nelle competizioni senza alcuna forma di discriminazione. È con questo spirito che la Uisp partecipa alla campagna "L'Italia sono anch'io" e ha contribuito a raccogliere le firme per le due proposte di legge sulla cittadinanza".
In coda all'incontro alla ministra Kyenge, è stato chiesto quali siano le sue aspettative, le cose su cui spera di poter lavorare in questa sua esperienza di governo. (a cura di Ivano Maiorella)