Nella seduta di martedì 21 marzo, la Camera dei deputati, con 150 voti a favore, nessun contrario e 72 astenuti, ha approvato in via definitiva il disegno di legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”, già approvato dal Senato (Atto Camera 977).
Il Forum del terzo settore, di cui l’Uisp è parte attiva sin dalla sua costituzione, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del cosiddetto Ddl Anziani. “Parlamento e Governo hanno accolto, nel corso dell’iter del provvedimento, diverse proposte provenienti dal mondo del terzo settore per realizzare una migliore integrazione socio-sanitaria, nell’ottica di garantire autonomia, e non solo assistenza, alle persone non autosufficienti”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum terzo settore, commentando il disegno di legge approvato in via definitiva alla Camera.
“I prossimi step saranno cruciali per determinare l’efficacia del provvedimento nel perseguire gli obiettivi prefissati, a partire dalla necessaria previsione di adeguati investimenti: non può esistere un welfare ‘a costo zero’ e per invertire la tendenza che vede la nostra rete socio-sanitaria sempre più fragile, c’è bisogno di un importante impegno di risorse – prosegue Pallucchi – inoltre ci aspettiamo un concreto coinvolgimento del terzo settore sin dalla messa a punto dei futuri decreti attuativi del disegno di legge e poi nella sua concreta attuazione sui territori, per una governance multilivello in grado di aumentare la qualità delle misure”.
A coordinare questo percorso la viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega al terzo settore, Maria Teresa Bellucci, che ha dichiarato: "E’ nato un nuovo welfare dove lo Stato si fa Stato che ha cura, scongiurando l'isolamento e la solitudine mediante la valorizzazione delle persone anziane, anche non autosufficienti”.
“Non possiamo che apprezzare l’approvazione del disegno di legge Anziani – commenta Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – anche se è bene sottolineare come ora debba partire la fase più importante, quella di costruzione dei decreti attuativi, che dovranno essere adottati entro gennaio 2024 e dovranno trovare anche gli idonei sostegni in termini di dotazioni finanziarie, considerato che per l’attuazione della legge non vengono ad oggi previste risorse aggiuntive, ma si fa riferimento solo alle risorse a legislazione vigente. Un percorso che auspichiamo possa trovare nel terzo settore del nostro Paese e nella sua rappresentanza uno dei principali punti di riferimento, e possa condividere appieno i valori fondamentali di quello che dovrebbe essere un sistema di welfare accessibile a tutti: prossimità, universalismo e inclusività, così come abbiamo fissato nel manifesto ‘Verso un nuovo sistema di welfare’ che, come Forum del terzo settore, abbiamo recentemente presentato alle istituzioni nazionali e regionali”.
“Un welfare che si deve trasformare – prosegue Pesce - da welfare di protezione a welfare dei diritti e dell’inclusione, di prevenzione e promozione della salute, cogliendo appieno le opportunità della coprogrammazione e della coprogettazione, i nuovi istituti dell’amministrazione condivisa previsti dal Codice del terzo settore”.
Il Ddl, all’articolo 2 fissa la “promozione dell’attività fisica sportiva nella popolazione anziana, mediante azioni adeguate a garantire un invecchiamento sano” tra i princìpi e i criteri direttivi generali della stessa delega, oltre a prevedere specificatamente, al successivo articolo 3, tra gli ulteriori princìpi e criteri direttivi, la promozione dell’attività sportiva “al fine di preservare l’indipendenza funzionale in età avanzata e mantenere una buona qualità della vota, individuazione, promozione e attuazione di percorsi e di iniziative per il mantenimento delle capacità fisiche, intellettive, lavorative e sociali”.
“Accogliamo con grande favore quanto fissato dal testo della legge delega, frutto anche del nostro impegno; ora si aprono per la Uisp, associazione di promozione sportiva e sociale, rete associativa nazionale – conclude il presidente Pesce - nuove sfide ed opportunità, per rafforzare il proprio ruolo di soggetto generativo nell’aiutare il processo di trasformazione del welfare del nostro Paese. Per fare questo, come abbiamo del resto condiviso unanimemente nel corso della nostra recente Assemblea congressuale nazionale, dovremo essere sempre più capaci ed attrezzati per misurarci con pari dignità nell’ampia rete delle organizzazioni del terzo settore, e nel rapporto con le istituzioni, a tutti i livelli, a partire dall’interlocuzione sempre più fondamentale con le Regioni e gli enti locali”.