Comitato Regionale

Liguria

I saluti e i ringraziamenti di Tiziano Pesce

Pubblichiamo l'intervento introduttivo al Congresso Regionale del presidente uscente Tiziano Pesce, alla guida dell'UISP Liguria negli ultimi 8 anni

 

Care e cari delegati, rappresentanti delle istituzioni, delle reti sociali, invitati e invitate,

il X Congresso del Comitato Regionale UISP Liguria APS è purtroppo per tutte e tutti noi un Congresso particolare; mai avremmo potuto pensare di dover vivere una fase storica così complessa contraddistinta da una tremenda pandemia, con la quale siamo costretti a convivere da ormai quasi un anno, il cui superamento, con tra l’altro una campagna vaccinale che mostra preoccupanti rallentamenti, pare ancora lontano.

Una tremenda crisi sanitaria ed economica che ha colpito e continua a colpire le nostre comunità, con il nostro ambito, quello dello sport di base, della promozione sportiva e sociale, ad essere tra i più colpiti.

Come abbiamo avuto modo di condividere già in occasione dei nostri Congressi Territoriali, abbiamo l’obbligo di assumere uno sguardo collettivo ancora più attento e profondo.
Un preciso impegno per un corpo intermedio come l’UISP, che ha contribuito a disegnare e costruire la storia democratica del nostro Paese, sin dalle esperienze dei nostri padri fondatori, proprio in terra ligure, a partire dal “Villaggio della Gioventù”, organizzato nel 1947, a Cogoleto, da Arrigo Diodati, il partigiano “Franco”, scampato all’eccidio nazifascista di Cravasco.
Nel 2015, nell’ambito del calendario nazionale di manifestazioni promosse per celebrare il 70° anniversario della Liberazione, ricordammo l’esperienza di quel primo Campeggio Internazionale, la cui storia racconta alcuni dei valori fondanti che contribuirono, appena un anno dopo, nel 1948, alla nascita della nostra associazione: amicizia, volontariato, amore per la libertà, per l’ambiente e per lo sport popolare.

L’Uisp ancora oggi, si nutre di quei valori di pace, inclusione, solidarietà, difesa dei diritti, antifascismo, uguaglianza, valori scolpiti anche nel nostro Statuto.

Non possiamo allora non cogliere l’occasione istituzionale di oggi, il momento più alto del confronto associativo, per condividere quanto ci sia la necessità, dopo i gravissimi fatti accaduti nel Palazzo Comunale proprio di Cogoleto mercoledì scorso, 27 gennaio, Giornata della Memoria, di alzare l’attenzione all’interno delle istituzioni democratiche e rappresentative di tutte le cittadine e i cittadini.
L’UISP continuerà il proprio impegno per trasmettere, attraverso le proprie azioni, attività e progettualità, i valori della democrazia, contro ogni pregiudizio. Perchè storia è memoria, memoria è futuro, contro odio, indifferenza, illegalità.

A Cogoleto, nel 2015, con molti di noi, anche Franco Martello, pioniere dell'UISP in Liguria, per tanti anni dirigente dell'UISP genovese e poi presidente regionale, che, a soli vent’anni, nel 1948, prese parte all'Assemblea costitutiva uispina.
A Franco, scomparso due anni dopo, così come a Danilo Bonamigo, suo successore, mancato improvvisamente nel 2019, dedichiamo il nostro più sentito ricordo.

È un filo rosso, evidentemente, quello che ci lega a Cogoleto, dove svolgemmo l’VIII Congresso Regionale nel febbraio del 2013, in cui raccolsi il testimone da Alessandro Ribolini, dopo due mandati in cui rimettemmo al centro delle nostre azioni il “Territorio” lontano da “vecchie” logiche del passato.

Sono stati anni di intenso lavoro collettivo, faticoso e mai semplice, che ci permettono oggi di poter consegnare a questo Congresso una associazione credibile, sana anche nei bilanci, e con l’operazione della capitalizzazione della sede, che credo rappresenti un fiore all’occhiello non solo del nostro Regionale ma dell’intera associazione.

Per me oggi, questa assemblea, riveste un significato molto particolare, ed è carica di emozioni.
Dopo otto anni in cui ho avuto l’onore di rappresentare l’UISP ligure, per fine del secondo mandato, lascio la guida dell’associazione. Lo faccio soprattutto con serenità, nonostante le grandi incertezze del momento, perché so di passare il testimone in ottime mani, a un uispino doc, Tommaso Bisio, dirigente capace, competente, con un ricchissimo bagaglio di esperienze maturate a livello territoriale e nazionale.
Ringrazio Tommaso per essersi ancora una volta messo a totale disposizione dell’associazione, con profondo spirito di servizio.
Al suo fianco Fabio, Fabio Palandri, il “mio” vicepresidente, che ringrazio infinitamente per tutto il lavoro svolto insieme, il sostegno e l’amicizia fraterna, e per quello che continuerà a dare alla nostra cara UISP.

Ritengo non stia a me addentrarmi in analisi compiute del lavoro svolto, lascio ai delegati e alle delegate, ai dirigenti, la valutazione di quelli che sono stati gli obiettivi raggiunti, e, soprattutto, di quelli che non sono stati traguardati. Sono stato infatti sempre convinto, che si possa fare sempre di più e sempre meglio. E sono altrettanto convinto che Tommaso, insieme a Fabio e all’intero nuovo gruppo dirigente di un Comitato Regionale che dovrà essere sempre più snodo fra Nazionale e Territorio, saprà fare meglio del sottoscritto.

Ringraziando i componenti della Giunta e del Consiglio uscenti, senza alcuna presunzione credo si possa riconoscere a tutti noi di esserci sempre impegnati al massimo delle nostre possibilità sia all’interno della rete associativa, nel rapporto con i Settori di attività e i Comitati Territoriali, sia cercando di rappresentare al meglio l’Associazione su tutti i tavoli su cui siamo stati chiamati a farlo. All’interno della Giunta Regionale del Coni, del Consiglio e del Coordinamento Regionale del Forum del Terzo settore, del Comitato Regionale per lo Sport, nel rapporto con la Giunta della Regione Liguria, le istituzioni locali, le reti sociali, le istituzioni penitenziarie, i percorsi dei patti di sussidiarietà, l’ampio sistema della comunicazione.

La UISP, sin dal 1948, anno della sua fondazione, non si è mai sottratta dal fornire il proprio contributo all'analisi dei fenomeni politici e sociali, consapevole che lo sport per tutti, l'attività motoria, il bisogno di benessere che si avverte nelle nostre comunità, altro non sono che una delle tante forme attraverso cui ogni persona, di ogni età, genere, abilità,  afferma la propria condizione ed esistenza nella società che la circonda e ne costruisce percorsi di vera e propria emancipazione.

Resta evidente che il nostro Paese, nello scenario europeo ed internazionale, di fronte alla crisi sanitaria che sta mostrando già pesantissime ricadute economiche e sociali, paga una serie di contraddizioni, di ritardi, di scelte politiche ed economiche che non lo mettono alla pari di tanti altri. La crisi di Governo, per restare all’attualità di questi giorni ci sta mettendo il “carico da 90”.

All’interno di questo sfondo, abbiamo il compito, il dovere, di aggiornare le nostre proposte per realizzare un rinnovato protagonismo che porti la UISP, con la propria soggettività, a giocare sempre un maggiore ruolo proattivo nel cambiamento strutturale di cui il Paese, il territorio ha bisogno.

Per farlo dobbiamo essere capaci noi stessi di “capovolgere il futuro”, di forzare l'orizzonte culturale prima ancora che politico, economico e sociale, che in tanti comparti del vivere civile si mostra ancora chiuso, arroccato a difesa di privilegi, rendite di posizione, che non hanno più ragione di essere.
Una UISP che in questi anni, su questi temi, si è “allenata” molto, grazie alla lungimiranza del nostro presidente nazionale Vincenzo Manco, che colgo l’occasione per ringraziare, come presidente regionale e come suo vicepresidente. Vincenzo, amico fraterno che, insieme ad un altro dirigente a cui mi lega un altrettanto rapporto speciale, Tommaso, Tommaso Dorati, segretario generale nazionale, mi ha consentito di vivere una opportunità di crescita straordinaria, associativa e umana. Colgo l’occasione per ringraziare anche Manuela Claysset, responsabile delle Politiche di Genere e Diritti, fino a pochi mesi fa presidente del Consiglio nazionale, anche con lei ho potuto condividere anni di impegno associativo importante.

In questi mesi, la forza e la capacità di interlocuzione politica ed istituzionale della presidenza nazionale, le posizioni pubbliche assunte, hanno consentito all’UISP di accrescere credibilità, affidabilità e reputazione.
Abbiamo presidiato tutti i tavoli istituzionali, dal Governo e dal Parlamento sino alle Regioni, per fare massa critica, per amplificare l'efficacia della nostra azione; abbiamo rafforzato e costruito nuove alleanze e non ci siamo risparmiati nel cercare di fornire risposte tempestive, ottenere risorse e misure a sostegno a favore delle associazioni e delle società sportive affiliate, consapevoli quanto le stesse siano ancora insufficienti.

Siamo stati coloro che hanno permesso l'emersione dei "lavoratori invisibili dello sport", confezionando un emendamento nel Decreto "Cura Italia" che ha permesso di allargare il riconoscimento dell'indennità non solo ai collaboratori sportivi amministrativo-gestionali bensì agli istruttori, agli insegnanti, agli educatori sportivi.
Non ci siamo sottratti di fronte alla forte denuncia di scorrettezze, comportamenti arbitrari che i vari organismi sportivi, a volte, hanno posto in essere con l'intento di lucrare posizioni di vantaggio.  
Certo, siamo ancora lontani dall'avere piena soddisfazione rispetto alla nostra battaglia etica nei confronti di alcuni Organismi sportivi, in particolar modo di Enti di Promozione sportiva, ma i primi segnali di una inversione di tendenza sono arrivati.

Anche al Coni Regionale abbiamo sempre portato, con nettezza, le nostre posizioni e il nostro contributo. Ringrazio il presidente Antonio Micillo, che mi ha dato l’opportunità di vivere l’esperienza di componente di Giunta e che ha sempre posto grande attenzione alle posizioni che assumevo e al contributo che ho sempre cercato di non far mancare. All’amico Antonio auguro i migliori risultati per i prossimi impegni, a partir da quelli elettivi, anticipando il mio pieno sostegno.

Gli ultimi quattro anni sono stati caratterizzati da interventi legislativi che hanno molto modificato il quadro di riferimento istituzionale. Il terzo settore è stato riconosciuto come un vero e proprio soggetto giuridico, superando la condizione puramente concessoria che aveva in precedenza. Sport e Salute SpA è stata inserita come braccio operativo dell’autorità di governo in materia di sport di base e per tutti.

Una situazione inedita e in continua evoluzione, che abbiamo affrontato con grande convinzione ed efficacia di azione, rispondendo con l'Assemblea nazionale congressuale di Chianciano Terme del giugno 2019 che ci ha permesso di adeguare con coerenza il nostro statuto (e poi a cascate con l’approvazione degli statuti regionale e territoriali) per continuare a mantenere e consolidare i riconoscimenti di Associazione di Promozione sociale e di Ente di Promozione sportiva. Una scelta resa più agevole, grazie al precedente lavoro fatto sulla nostra riforma interna del modello organizzativo che ha riguardato settori di attività e comitati. Su quest’ultimo punto ricordo il percorso della costituzione del Comitato di La Spezia e Valdimagra per cui ringrazio, ancora una volta tutti i dirigenti che si sono fatti carico di accompagnare questo storico risultato. 

I temi dell'autocontrollo, della rendicontazione, della trasparenza, della reputazione, imposti dalla riforma legislativa del terzo settore, vanno allora letti in una chiave di coerenza delle battaglie che noi abbiamo sempre sostenuto. Stessa cosa per la riforma del sistema sportivo, con i decreti legislativi attuativi della Legge delega in queste ultime settimane all’esame della Conferenza delle Regioni e delle Commissioni parlamentari.

Una promozione sportiva, quella vera, quella autentica, che deve ottenere il riconoscimento del proprio valore sociale e dell’essere politica pubblica , protagonista a pieno titolo dello sviluppo della pratica sportiva nelle nostre città, nelle periferie, nei piccoli centri, nelle aree interne, nel nostro entroterra, messa quindi nella condizione di diffondere la cultura dello sport, del benessere, dell'attività motoria come vero e proprio progetto di vita per tutti e per tutte e non ancora come tempo libero o semplice attività dopolavoristica.

Nelle nostre discussioni recenti spesso ci siamo detti che "capovolgere il futuro" significa anche provare a leggere, nella tragedia e nelle difficoltà che stiamo vivendo, la pandemia come “un'opportunità”. Non è un paradosso. Dopo le grandi crisi, una riorganizzazione economica e sociale c'è sempre stata. La storia ce lo insegna. Proviamo allora ad essere noi protagonisti, con le nostre specificità, attraverso l'affermazione del diritto al benessere, alla salute, alla socialità, contro ogni discriminazione, potremmo davvero contribuire attivamente a ridisegnare un futuro migliore, più equo e giusto, continuando a tenere lo sguardo alto verso le opportunità dell’Europa, anche in termini di risorse economiche, e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.

Un percorso che ci dovrà vedere sempre di più protagonisti responsabili all’interno del Forum del Terzo settore, tra l’altro nella nostra regione organismo unitario di rappresentanza in virtù della Legge 42/2012, che ha precorso i tempi “nazionali” della Legge delega nazionale 106/2016 e del D.Lgs. 117/2017, da tutti conosciuto come Codice del Terzo settore.

Un Forum del Terzo settore, che rappresenta in Liguria un unicum positivo, credo di poter affermare senza timore di essere smentito, rispetto a tutto il resto d’Italia. Ringrazio il portavoce, Andrea Rivano, i colleghi del Coordinamento, rappresentanti della Promozione sociale, del Volontariato, della Cooperazione sociale, per la fiducia concessami e l’opportunità di aver potuto condividere sino ad oggi una esperienza davvero importante e particolare.

Ringrazio l’assessore Ilaria Cavo per i segnali importanti che dall’inizio di questa sua seconda legislatura, sta agendo in particolare le proprie deleghe alle Politiche sociali, al Terzo settore, alle Politiche giovanili e alla Scuola, con grande attenzione e disponibilità, credendo convintamente nella necessità di un confronto costante e continuativo con il FTS, a partire dallo strumento dei patti di sussidiarietà, con un impegno già condiviso nel corso dei nostri ultimi incontri a dare sostegno a nuova azioni di coprogrammazione e coprogettazione con noi ETS, oltre alla popolazione meno giovane, ai giovani, che stanno vivendo un periodo di particolare difficoltà. Una azione Regione/TS che dovrà essere sempre più concreta, condivisa ed efficace, avviando anche un nuovo percorso per la realizzazione di un “patto di Welfare generativo” da concretizzare in Liguria, per valorizzare e strutturare anche il ruolo del Forum del Terzo settore e con l’obiettivo di rigenerare le risorse già disponibili, anche con il coinvolgimento dell’ANCI, al fine di aumentare l’efficacia degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività attraverso percorsi comuni nel rispetto reciproco del proprio ruolo di funzione pubblica e di sussidiarietà orizzontale.

Ringrazio in anticipo anche Simona Ferro, neo assessore allo Sport, alle Pari Opportunità, Stili di vita consapevoli, Tutela e valorizzazione dell’Infanzia, con cui il nuovo gruppo dirigente, sono certo, si potrà confrontare nel merito ottenendo ascolto e attenzione.
La Regione Liguria, che precorse i tempi, prima in Italia, anche sull’evidenziare il valore dello “sport di cittadinanza” nelle legge quadro 40 del 2009, dovrà mettere nei prossimi mesi tutta l’attenzione possibile per aggiornare la legge stessa, trovando anche le giuste risorse economiche a sostegno.

In questo percorso, auspico che ci sia l’impegno puntuale dell’Assemblea legislativa; sono certo che non farà mancare tutta l’attenzione necessaria Armando Sanna, vicepresidente del Consiglio Regionale, con alle spalle una importante esperienza di amministratore locale, di dirigente di associazioni sportive, di atleta.

Certo, non possiamo che ripartire con grande realismo dalla sofferenza che stiamo registrando rispetto alle nostre attività, al lavoro e all’impegno, a tutti i livelli dell’Associazione e dei sodalizi affiliati, dei dipendenti, dei dirigenti, dei collaboratori, degli istruttori, dei tecnici, di tutti i volontari.

L’intera rete associativa sta facendo i conti con il proprio sostentamento, come l'intero Paese.

Per questo dovremo continuare, con la stessa intensità che ci ha caratterizzato fin dall'inizio, a chiedere al governo, al parlamento, alle regioni, alle amministrazioni locali, non solo gli interventi emergenziali per il relativo ristoro, bensì uno sguardo lungo ed una capacità di programmazione strutturale, anche e soprattutto per gli anni a venire, delle risorse necessarie per il rilancio e la ripartenza.

Con l’occasione vorrei salutare e ringraziare sentitamente tutti i dirigenti, tecnici, giudici, arbitri, presidenti dei Comitati Territoriali, attuali e passati, la nostra dipendente, l’Organo di controllo.
In ultimo rinnovo un grandissimo ringraziamento a tutti i nostri associati impegnati, in qualsiasi ruolo, all’interno delle associazioni e delle società sportive, dei circoli e delle associazioni di promozione sociale. Durante questi anni ho avuto l’onore di rappresentare un movimento che è arrivato a raggiungere, nella nostra “piccola” Liguria, quasi 1000 soci collettivi affiliati ed oltre 65 mila cittadine e cittadini tesserati.

               Arriverò all’appuntamento del prossimo Congresso Nazionale, con la grandissima responsabilità del consenso che la mia disponibilità alla candidatura alla presidenza ha ottenuto, un risultato che rappresenta un punto di nuova ripartenza che vorrei oggi condividere, con tanto orgoglio, con tutte e tutti voi.

Avanti sempre cara UISP, c’è bisogno di tutti NOI!

Genova, 30 gennaio 2021

                                                                                                                                     Tiziano Pesce

 

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