Comitato Regionale

Sardegna

Sportiva..mente - Libano

Giocare, allenarsi, stare insieme agli altri, imparare regole di vita utili per la propria salute: l’UISP Sardegna ha fatto di questi principi la sua bandiera e con il progetto Sportiva..mente ha deciso di portare la sua esperienza nell’area del disagio mentale anche in Libano.

Il progetto è promosso dal Comitato Regionale UISP, con la collaborazione di Al Fanar Hospital e Ghassan Kanafani Cultur Foundation – Ain Al Helwe Centre e cofinanziato dall’Assessorato Regionale alla programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio con la L.R. del 30 giugno 2011 n°12, art.3, comma 3.

Una scelta non casuale se si pensa che In Libano almeno il 25% della popolazione è affetta da problemi di disagio mentale. La condizione di partenza è aggravata da decenni di guerra civile e di tensione sociale. Nonostante questo, il paese ha un programma molto scarno sulla cura delle patologie mentali: il governo non ha fondi sufficienti per finanziare gli ospedali psichiatrici e le assicurazioni private non coprono questo tipo di malattie. Inoltre c’è una scarsa attenzione verso la cura della salute fisica dei pazienti anche da parte degli operatori dei Centri di Salute Mentale. Grazie al progetto Sportiva..mente, si stanno promuovendo sia campagne di sensibilizzazione per migliorare il sostegno sociale verso chi ha problemi di disagio mentale sia la formazione di operatori che sposano il modello metodologico d’intervento di Sportpertutti.

L’UISP da oltre vent’anni ha deciso di allargare i suoi orizzonti e di promuovere la sua mission anche a livello internazionale attraverso Peace Games, l'Organizzazione non governativa nata all’interno dell’associazione per promuovere e sostenere le iniziative di aiuto umanitario e di cooperazione allo sviluppo. Nel corso degli anni sono stati realizzati tanti progetti nei quali è stata utilizzata l’attività sportiva come strumento per promuovere crescita e integrazione nei processi educativi in atto nei Paesi in via di sviluppo. Proprio recentemente grazie ai fondi raccolti con la manifestazione Vivicittà, sono stati acquistati e consegnati in Libano materiali per allestire ben 16 palestre mentre operatori, volontari ed insegnanti di educazione fisica palestinesi che ogni giorno  s’impegnano per cercare di dare un futuro migliore a giovani e giovanissimi dei campi profughi, hanno potuto partecipare a corsi di formazione di Soft Boxe.